Economia
Sbarra saluta la Cisl, “Vi porterò sempre nel mio cuore”
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3 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Vi voglio bene e vi porterò sempre nel mio cuore”. Si congeda così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, davanti l’assemblea nazionale dei quadri e delegati. Domani, infatti, si riunirà il Consiglio generale confederale della Cisl chiamato a ratificare le dimissioni di Sbarra per raggiunti limiti di età, come da statuto della Confederazione, ed eleggere il nuovo segretario generale e la nuova segreteria nazionale. Tutte le strutture hanno espresso nei giorni scorsi pieno ed unanime sostegno alla proposta di indicare Daniela Fumarola, attuale segretaria generale aggiunta, per la sua successione alla guida della Cisl. Molti gli ospiti presenti in platea, tra tutti, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni; e la ministra del Lavoro, Marina Calderone. Proprio la premier, nel suo intervento, ha ricordato l’impegno di Sbarra che “ha aiutato molto i lavoratori perchè il governo lo ha sempre ascoltato con grande rispetto cercando, quando poteva, di accogliere le istanze di buon senso. Qual è il ruolo di un sindacalista se non questo? Guadagnarsi il rispetto necessario affinchè l’interlocutore possa essere attento a quelle istanze. Anche quando non eravamo d’accordo – ha aggiunto -, sapevamo che avevamo qualcuno a cui interessava il bene dei lavoratori e non il sindacato che rappresentava o addirittura una parte politica. Ho accettare l’invito per ribadire l’importanza che il governo attribuisce al confronto con i settori produttivi, territori, lavoratori e imprese. Nessuno da solo può avere le risposte a tutte le domande e saper ascoltare fa la differenza, soprattutto quando l’interlocutore non ha accondiscendenza e pregiudizio ma guarda al merito con onestà. Già la parola confronto dice questo. Abbiamo confrontato le nostre rispettive tesi e proposte, a volte differenti e a volte affini, ma ad ogni confronto noi abbiamo fatto un passo in avanti per i diritti dei lavoratori, per il nostro tessuto produttivo per la crescita della Nazione. Quello che abbiamo fatto in questi due anni. Dico grazie alla Cisl per saper interpretare il confronto nell’accezione più nobile del termine. Noi possiamo ricostruire quella vitalità diffusa e quell’ascensore sociale che allora, anche con il concorso della Cisl, hanno generato negli anni migliori del dopoguerra nuove imprese realizzate da dipendenti, il ceto medio è diventato proprietario e ha incremento ricchezza, occupazione e natalità”, ha osservato la premier. “Ci unisce insomma, cari amici della Cisl, l’ottimismo della volontà e un senso di vita che ci porta sempre a guardare verso l’altro e verso l’oltre. Io so che nel rispetto dei ruoli noi lavoreremo ancora molto bene ed è per questo che voglio dirvi grazie per accompagnare il lavoro difficile di questo Governo con le vostre legittime rivendicazioni, con la vostra autorevolezza, con la vostra serietà e guardando sempre, solo e soprattutto ai diritti e ai bisogni dei lavoratori italiani”, ha concluso.
Al centro della mattinata il tema della legge sulla partecipazione. “Sono stati 4 anni molto impegnativi e complessi. Portiamo a casa risultati importanti, la Cisl è rispettata e si conferma un solido e valido riferimento per la rappresentanza del mondo del lavoro. La Cisl cresce soprattutto tra i lavoratori attivi, c’è un’importante componente associativa tra giovani e donne. Inoltre, siamo all’ultimo miglio per quanto riguarda l’approvazione della legge di iniziativa popolare sulla partecipazione, un grande obiettivo storico, possiamo inverare i contenuti dell’art. 46 che i nostri padri costituenti vollero per assicurare il diritto di lavoratrici e lavoratori a collaborare alle scelte e alla gestione delle proprie aziende”, ha detto Sbarra. “Non possiamo che rivolgere un appello forte a tutte le forze politiche e parlamentari a unirsi in un clima bipartisan per approvare una legge che è una grande impostazione, una sfida per affrontare nella modernità i cambiamenti della produzione e del mondo del lavoro. Le parole di Meloni ci confortano e confermano il forte impegno governativo nel sostenere e approvare rapidamente la legge. Per la prima volta nella storia repubblicana – ha proseguito -, possiamo dare attuazione al dettato di un articolo costituzionale attraverso una legge di iniziativa popolare. Il cammino che ne è scaturito è stato entusiasmante. Magnifico, persino commovente, il coinvolgimento dei nostri militanti. Appassionanti, per mesi e mesi, le iniziative nei luoghi di lavoro e nelle piazze. Straordinario il consenso raccolto. Le firme di quasi 400mila cittadini, l’adesione di tanti di intellettuali e professori di diversa formazione. Il tutto attorno ad una norma di civiltà che non mi stancherò mai di ripetere non ha nulla di precettivo, non prevede il minimo utilizzo di leve di dirigiste, non contiene alcuna imposizione aziendale. Niente di tutto questo. Ma è invece un convinto affidarsi alle relazioni industriali”, ha evidenziato.
“Con la piena valorizzazione del libero e autonomo incontro contrattuale. Pura esaltazione delle relazioni industriali: questa è la nostra proposta di legge. Per questo davvero non so, ditemi voi, se l’affermazione per cui la nostra proposta danneggia la contrattazione è più paradossale o più ridicola. Sinceramente, mi sono domandato come si possa sostenere una tale, grottesca invenzione. Ho provato a darmi qualche spiegazione. La prima: non si è nemmeno letto il testo. Ma non voglio crederci. Non voglio pensare che ci sia chi argomenta senza documentarsi almeno un minimo. Seconda ipotesi: si è pregiudizialmente contrari all’idea della corresponsabilità dei lavoratori nelle scelte aziendali. Ci sta. Ognuno è libero di avere la sua opinione. Magari – ha sottolineato – si dovrà anche faticare a spiegare a quei lavoratori perchè non si vuole una legge che aumenta i loro poteri, che li rende protagonisti della vita della loro azienda. Ma ripeto, ci sta. E se dicessi che sono sorpreso, guardando a diversi passaggi di questi ultimi anni, francamente direi una bugia. Che da una cultura sindacale contrassegnata da un mix di antagonismo, populismo e ‘benaltrismò di cui non ci riesce proprio a liberare arrivasse un ‘nò ideologico, era ahimè prevedibile. A essere assurdo, e francamente del tutto fuori luogo – ha detto Sbarra -, è che a scagliarsi contro l’applicazione di un principio costituzionale sia chi un giorno sì e uno no lancia allarmi per le minacce che incombono sulla democrazia. Ad essere assurdo è che pretenda di dare lezioni sul valore della contrattazione ma chiede alla politica, ai partiti, di legiferare e intervenire su salari e orari, su organizzazione del lavoro e rappresentanza. Il fatto che la nostra proposta abbia avuto anche questo ‘effetto collateralè, chiamiamolo così, alla fine è un merito in più. I nodi sono venuti al pettine. Le incrostazioni sono emerse. Sono venute alla luce del sole due concezioni molto diverse, per non dire opposte, dell’azione sindacale. Da una parte quella paralizzata dalla demagogia e da un antagonismo incendiario. Dall’altra l’azione sindacale riformista, pragmatica e concreta, che in piena autonomia accetta e promuove il dialogo, per stare dentro le dinamiche di decisione”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Cisl-
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Economia
Poste Italiane, al via la seconda edizione del premio giornalistico TG Poste
Pubblicato
29 minuti fa-
13 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il Premio giornalistico TG Poste torna alla ribalta con la seconda edizione dell’iniziativa promossa da Poste Italiane per scoprire e valorizzare giovani talenti del mondo dell’informazione che sappiano proporre tecniche e linguaggi narrativi innovativi. Il Premio è aperto agli studenti delle scuole di giornalismo, professionisti e pubblicisti al di sotto di 30 anni iscritti all’Ordine dei Giornalisti o praticanti nelle scuole di giornalismo riconosciute dall’Odg che nei dodici mesi precedenti abbiano realizzato e pubblicato almeno dieci prodotti giornalistici.
La formula originale del Premio prevede che i candidati si misurino proponendo un breve video di presentazione e un servizio giornalistico inedito per carta stampata o testate web, telegiornale o contenuto informativo video per i social media che – ispirandosi anche a fatti di cronaca e attualità – tratti argomenti attinenti ai principali settori nei quali opera Poste Italiane: Innovazione, trasformazione digitale; Economia sostenibile, territori, progetto Polis; Corrispondenza, pacchi, e-commerce. Per le candidature è stato realizzato un sito dedicato all’indirizzo premiotgposte.posteitaliane.it.
I tre vincitori, uno per categoria, selezionati da una giuria tecnica, avranno l’opportunità di vivere un’esperienza professionale nell’area Comunicazione di Poste Italiane. Sarà poi la giuria di eccellenza, formata dai direttori delle più importanti testate giornalistiche italiane, nazionali e locali, a scegliere il vincitore del Premio TG Poste 2025, che riceverà una borsa di studio per frequentare un corso di alta formazione giornalistica all’estero.
Il TG Poste, il telegiornale di Poste Italiane, è visibile negli uffici postali e sui siti web dell’azienda, e va in onda ogni giorno in diretta alle 12 aprendo una finestra sul mondo per offrire una panoramica sui più importanti fatti dell’attualità economica, politica e culturale italiana e internazionale, approfonditi grazie al contributo di esperti e firme del giornalismo, proponendo poi in ciascuna edizione focus tematici sulle iniziative e sul business della più grande azienda italiana.
– foto ufficio stampa Poste Italiane –
(ITALPRESS).
Economia
Fincantieri chiude il primo trimestre con ordini record, Folgiero “Risultato storico”
Pubblicato
21 ore fa-
12 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “L’avvio del nuovo segmento underwater rappresenta un passo fondamentale nell’evoluzione industriale del Gruppo. Siamo entrati in un dominio strategico ad altissima complessità tecnologica, dove la capacità di integrare sistemi avanzati e sviluppare soluzioni dual-use sarà determinante per la competitività europea e la sicurezza nazionale. Questo posizionamento rafforza ulteriormente il nostro ruolo di abilitatore tecnologico nel contesto della difesa e delle infrastrutture critiche sottomarine”. Così Pierroberto Folgiero, Ad e direttore generale di Fincantieri.
“Il primo trimestre segna il miglior risultato della nostra storia, con una crescita dell’Ebitda pari al 54% e un portafoglio ordini mai registrato prima. Questi risultati sono frutto di una visione strategica di lungo termine, basata su una disciplina finanziaria rigorosa, una governance industriale solida e una forte capacità di trasformare innovazione in soluzioni cantierabili”, spiega l’Ad.
“L’aumento dei ricavi nel comparto difesa e il consolidamento delle nostre tre anime – crocieristico, militare e offshore – testimoniano l’efficacia del modello integrato che ci siamo dati. Continueremo a perseguire con determinazione i nostri obiettivi per il 2025 e oltre, contribuendo attivamente alla reindustrializzazione del Paese e al rafforzamento del sistema manifatturiero europeo. Fincantieri è oggi un laboratorio di industria pesante a prova di futuro, un campione del made in Italy dell’ingegno, impegnato a generare occupazione, competitività e innovazione sostenibile lungo tutta la catena del valore”, conclude Folgiero.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Economia
Banche, a marzo prestiti +0,5% su base annua
Pubblicato
1 giorno fa-
12 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A marzo i prestiti al settore privato sono aumentati dello 0,5 per cento sui dodici mesi (il tasso di variazione sui dodici mesi era nullo nel mese precedente). I prestiti alle famiglie sono aumentati dell’1,1 per cento (0,7 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dell’1,1 per cento (-2,1 nel mese precedente). Lo rende noto la Banca d’Italia.
I depositi del settore privato sono aumentati dell’1,7 per cento (1,4 per cento a febbraio); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 3,3 per cento (6,4 a febbraio).
A marzo i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 3,54 per cento (3,58 a febbraio); la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 7,4 per cento (7,6 nel mese precedente). Il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,29 per cento (10,46 nel mese precedente).
I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 3,92 per cento (3,99 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 4,48 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 3,63 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,79 per cento (0,82 nel mese precedente).
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).


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