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Politica

Schlein “Europa o Trump, Meloni venga a dire in Aula da che parte sta”

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ROMA (ITALPRESS) – “Giorgia Meloni venga a dire in aula da che parte sta. Se ha deciso di indossare la maglia dell’Europa o il cappellino dei Trump”. A dirlo la segretaria del Pd, Elly Schlein, al quotidiano “La Repubblica”, parlando del summit di Parigi. “La premier deve innanzitutto spiegare cosa intende fare lei – aggiunge -. Decidere se schierarsi con l’Europa o con il presidente americano. Da settimane dicevamo che non si può stare col piede in due scarpe in eterno. Quanto accaduto in questi giorni impone una scelta di campo. Qual è la sua? E’ l’ora di dare una risposta: all’Italia prima che a noi”.
Schlein ricorda che “Trump ha spedito a Monaco il suo vice, J.D. Vance, a sferrare un attacco senza precedenti all’Europa. Sui valori prima di tutto: una comunità che si fonda sui principi democratici e lo stato di diritto non può prendere lezioni da un’amministrazione che calpesta a i diritti fondamentali ed esclude dai negoziati di pace la Ue e addirittura l’Ucraina. E’ necessario che entrambe giochino da protagoniste al tavolo del negoziato per costruire una pace giusta, coinvolgendo le Nazioni Unite perchè solo il multilateralismo è in grado di far prevalere il diritto internazionale e dialogo sull’uso della forza. Soprattutto bisogna che l’Italia sieda dalla parte giusta: quella di un’Europa che reagisce unita e compatta alle provocazioni del tycoon. Non è l’ora dei distinguo”.
Schlein ricorda che “Trump non si è mai nascosto, il suo disegno di indebolire l’Europa lo ha sempre dichiarato. Per questo trovo assurdo che si possa rinchiudere nelle relazioni bilaterali, anzichè lavorare a una maggiore integrazione europea per evitare di finire ai margini. Su questo l’Italia può dare una spinta propulsiva. Oggi – avverte – se si somma la spesa militare di tutti e 27 i Paesi europei, si scopre che è più alta di quella della Cina e della Russia. Se ci mettiamo insieme, risparmiamo pure, condividendo investimenti e ricerca. Lo scenario internazionale è cambiato, l’Europa non può delegare ad altri la sicurezza del continente, tanto più dopo il disimpegno annunciato da Trump. Quindi la difesa comune è necessaria”. Ma “quelli allergici agli investimenti comuni sono i suoi alleati in Europa”, quindi “spero che Meloni batta un colpo invece di assistere in silenzio alle reunion dei nazionalisti convocate da Salvini”. L’amicizia Meloni-Trump “non mi pare abbia impedito l’attacco frontale alla Ue, e dunque all’Italia, nè i dazi, nè l’esclusione dai negoziati di pace. Per questo diciamo che adesso deve scegliere”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Salvini “No alle guerre commerciali con gli Usa, l’Europa sia costruttrice di pace”

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TORINO (ITALPRESS) – “Vendicarsi dei dazi di Trump? Se Von der Leyen ha detto così è stata una scelta infelice, vendicarsi e aprire guerre commerciali non fa l’interesse di nessuno, spero sia stata fraintesa e mal tradotta. Fare la guerra agli Stati Uniti non è una cosa intelligente da fare, le guerre su campo vanno risolte su tavolo non con le vendette, o con controdazi”. Così il vicepremier Matteo Salvini, intervenuto a margine della conferenza stampa sulla gara per la Metro 2 nella sede della Città Metropolitana di Torino.

“Mi piacerebbe avere buoni rapporti con l’Europa, però dovrebbe essere l’Europa ad avere buoni rapporti con il resto del mondo. Mentre Stati Uniti, Russia e Ucraina si siedono a un tavolo per porre fine a una guerra che ha portato mezzo milione di morti e tre anni di sangue, che l’Europa parli di ombrello nucleare, di esercito, di proiettili, di munizioni, secondo me va contromano. L’Europa dovrebbe essere costruttrice di pace, l’Europa è nata per la pace”, ha aggiunto il leader della Lega a chi gli chiedeva dei rapporti con l’Europa.

“Sto lavorando a una delegazione di imprese italiane per andare a portare il prima possibile negli Stati Uniti business e sviluppo sul tema infrastrutture, trasporti, alta velocità, strade, autostrade, ferrovie, porti e aeroporti, che sono i miei dossier”, ha sottolineato. “Avere buoni rapporti con gli Stati Uniti e con l’amministrazione Trump è fondamentale. Ho invitato Vance a venire a vedere le Olimpiadi, se venisse in Italia anche prima sarebbe per me un’opportunità per incontrarlo”, ha concluso.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Ucraina, Crosetto “La sconfitta della Russia non è militare ma politica”

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ROMA (ITALPRESS) –Non ho mai pensato che l’Ucraina potesse sconfiggere la Russia: le forze di partenza erano troppo diverse, quindi l’unica possibilità era difendere se stessa. Fin quando non ci sarà la tregua gli aiuti italiani dovranno andare in questa direzione: solo un pazzo poteva pensare a una sconfitta militare della Russia, ma c’è stata una sconfitta politica perché pensavano di prendere l’Ucraina in tre giorni e hanno perso contro la resistenza del popolo ucraino”. Lo sottolinea il ministro della Difesa Guido Crosetto in audizione davanti alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato.

“In un mondo dove conta la potenza economica e militare, avere una difesa che consenta di non essere una preda facile è garanzia di sopravvivenza democratica, sicurezza e stabilità – prosegue Crosetto, – Fino a qualche anno fa nessuno di noi, incluso il governo tedesco che alcuni giorni fa ha cambiato la Costituzione, pensava fosse necessario investire in difesa perché ci pensavano gli Stati Uniti: qualcuno potrebbe dirmi che posso sentirmi tranquillo con altre alleanze, come ad esempio con Russia e Cina, ma adesso non esiste un’alleanza migliore di quella con la Nato, che ci chiede di affrontare determinati obblighi”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Ucraina, Tajani “No a invio truppe italiane senza chiara posizione Onu”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nelle riunioni di Parigi e Londra si è deciso di dare vita a una serie di gruppi di lavoro che dovranno valutare diverse opportunità per l’Ucraina: l’Italia non è disponibile a inviare lì truppe combattenti senza una chiara posizione dell’Onu. Siamo contrari a missioni militari e favorevoli, dopo che si sarà arrivati alla pace, all’eventuale invio di soldati”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione davanti alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato.

“Indipendentemente da progetti e investimenti, se non c’è una collaborazione con gli Stati Uniti l’Europa non va da nessuna parte – continua Tajani -. Dobbiamo fare di più e non piegarci alle richieste degli altri. La sicurezza di Europa e Ucraina non può essere in alcun modo garantita senza la presenza degli Stati Uniti, con gli strumenti militari che abbiamo oggi non siamo in grado di difenderci da soli: l’Occidente non si mette in discussione se c’è un presidente degli Stati Uniti invece di un altro”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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