Cronaca
Colazione, rito irrinunciabile: campagna Kellogg’s celebra i risvegli
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9 mesi fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Ogni mattina è un nuovo inizio, un rituale fatto di abitudini consolidate e piccoli gesti che preparano al resto della giornata. Tra chi ama assaporare un caffè appena fatto e chi cerca ogni scusa per rimanere qualche minuto in più sotto le coperte, il risveglio racconta molto del nostro rapporto con il tempo e con noi stessi e ogni risveglio è unico nel suo genere.
La ricerca condotta da Kellogg’s e OnePoll (su un campione composto da 2.000 individui rappresentativo della popolazione italiana 18+), infatti, ha fotografato i mille volti delle nostre mattine, svelando che le routine di inizio giornata presentano un’ampia varietà di preferenze e rituali. La colazione rappresenta un appuntamento irrinunciabile per iniziare la giornata con il piede giusto, con il 70% dei rispondenti che dedica in media 15 minuti al primo pasto della giornata: il 46% degli italiani inizia la giornata con un momento dedicato a sè, sorseggiando un caffè o gustando la propria colazione preferita, con quasi l’85% che fa colazione a casa, spesso in solitudine (55%). Tra chi sceglie di mangiare da solo, quasi la metà (46%) lo fa a causa di routine diverse rispetto a quelle degli altri membri della famiglia, mentre il 24% vede in questo momento un’occasione per prendersi cura di sè. Guardando i gusti, il 36% degli intervistati fa una colazione tradizionale ogni mattina: il caffè si conferma la bevanda preferita della colazione, scelto dal 54% degli italiani, molto apprezzati anche latte (34%) e cereali (21%).
Ma la colazione non è solo gusto, è anche un’esperienza emotiva. Per il 35% rappresenta un momento di calma e relax, per il 31% una carica di energia per affrontare la giornata, mentre il 28% la vive come un momento dedicato a sè. Anche se il multitasking è presente – il 18% usa questo momento per controllare e-mail personali o guardare social media – molti lo considerano un’opportunità per ritrovare equilibrio e concentrazione: più della metà degli italiani (51%), infatti, dichiara di non lavorare mai durante la colazione e il 30% afferma di farlo raramente o a volte.
Nei fine settimana, la colazione si trasforma in un vero e proprio rituale per quasi la metà degli intervistati (49%), che dedica più tempo a questo momento: circa il 40% celebra momenti importanti organizzando una colazione speciale o un “brunch”, confermando l’importanza sociale e affettiva di questo momento.
E’ in questo contesto che si inserisce la nuova campagna dei cereali Kellogg’s, “Qualunque sia il tuo risveglio. Kellogg’s, con te ogni mattina”, che vede protagonista il leggendario Gallo Cornelius. Icona dei cereali Kellogg’s e compagno di colazione dal 1906, Cornelius debutta sul grande schermo con un look completamente rinnovato. Protagonista della nuova campagna, Cornelius si mostra per la prima volta sul grande schermo in un formato 3D, camminando per le strade della città con il suo carisma originale ma sfoggiando una nuova energia per connettersi alle nuove generazioni e alle differenti routine di risveglio. Sul ritmo di una colonna sonora hip-hop ispirata agli anni ’90, Cornelius accompagna le persone intente a iniziare la giornata a modo proprio: da chi va a correre all’alba, a chi fa colazione con la famiglia prima di una giornata ricca di impegni, a chi si gode momenti di tranquillità per sè. Ed è proprio la varietà e la libertà dei rituali mattutini che Kellogg’s vuole celebrare con la nuova campagna.
Secondo la ricerca condotta da Kellogg’s con OnePoll, nonostante il 66% degli italiani si definisca una persona mattiniera, il momento del risveglio resta per molti una piccola sfida quotidiana. Il 48% degli intervistati ammette, infatti, di posticipare la sveglia almeno una volta e molti preferiscono rinunciare ad alcuni rituali mattutini – come guardare la TV (36%), sistemare la camera e rifare il letto (34%), allenarsi (25%) o leggere le ultime notizie (25%) – pur di dormire qualche minuto in più.
Dalla ricerca emerge che sostituire il tradizionale suono della sveglia con il richiamo di un animale potrebbe essere la chiave per un risveglio più energico: il 22% degli italiani, infatti, preferirebbe il canto del gallo al classico “bip” della propria sveglia. Ed è proprio con il suo inconfondibile “chicchirichì” che il Gallo Cornelius risveglia la città nello spot TV della nuova campagna Kellogg’s, già in onda in Italia. La campagna multicanale prosegue anche sui social – dove Cornelius si unisce ai protagonisti nei loro modi unici di affrontare il risveglio – e arriverà nelle strade di alcune città italiane con attività OOH e FOOH, per approdare nei punti vendita.
“La nuova campagna di comunicazione ‘Con Te Ogni Mattinà dei nostri iconici cereali Kellogg’s celebra la colazione come un momento profondamente personale: ogni risveglio è unico”, dichiara Elisa Tudino, Activation Brand Lead Italia di Kellanova. “Ogni alba rappresenta un nuovo inizio e, dal 1906, accompagniamo i nostri consumatori in questo rito quotidiano: c’è chi lo affronta di corsa e chi lo condivide con le persone che più amano. Kellogg’s è il compagno di colazione che unisce generazioni, esaltando l’unicità di ogni mattina e il gusto di un nuovo giorno”.
Ma non solo: Cornelius è uscito dal grande schermo. A inizio febbraio ha lasciato la sua inconfondibile impronta a Milano. In alcuni dei luoghi simbolo del capoluogo meneghino, è stato possibile seguire le sue tracce, realizzate con graffiti sostenibili, e iniziare la giornata con un assaggio dei più amati cereali, partecipando a una colazione speciale presso la sede di God Save The Food di Via Tortona 34.
– foto ufficio stampa Kellogg’s –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Cina, pubblicato rapporto di think tank “Economia delle Contee nella Nuova Era”
Pubblicato
2 ore fa-
21 Novembre 2025di
Redazione
NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Basandosi sulle vivaci pratiche delle divisioni amministrative cinesi a livello di contea, un rapporto di un think tank pubblicato venerdì approfondisce il loro sviluppo economico e la teoria dell’economia delle contee nella nuova era.
Il rapporto, intitolato “Economia delle Contee nella Nuova Era”, è stato pubblicato dallo Xinhua Institute, un think tank nazionale affiliato all”Agenzia di Stampa Xinhua, durante il Belt and Road Forum for International Think Tank Cooperation tenutosi a Nanchino, capoluogo della provincia di Jiangsu, nell’est della Cina.
Il documento è composto da cinque capitoli che illustrano l’importanza strategica di promuovere vigorosamente l’economia delle contee, l’essenza dell’Economia delle Contee nella Nuova Era, nonchè le sue pratiche dinamiche, caratteristiche distintive e intuizioni approfondite.
Oggi le contee in Cina comprendono sia aree urbane che rurali e fungono da snodo cruciale che collega i livelli amministrativi superiori e inferiori, coordina diversi settori e connette città e campagne. Esse costituiscono un’unità fondamentale sia per lo sviluppo economico sia per la governance sociale in Cina, afferma il rapporto.
Secondo il documento, l’Economia delle Contee nella Nuova Era si è evoluta in un sistema di conoscenza distintivo e relativamente completo basato sulla sintesi dell’esperienza pratica della Cina nello sviluppo economico a livello di contea. Essa enfatizza l’integrazione urbano-rurale e lo sviluppo rurale guidato dalle città, la coltivazione di cluster industriali distintivi e un’autonomia decisionale ampliata a livello di contea per liberare la vitalità delle riforme dal basso.
Promuovendo e rafforzando l’economia delle contee in tutta la Cina, l’Economia delle Contee nella Nuova Era supera la visione unipolare della tradizionale teoria dei poli di crescita, creando un “polo di crescita distribuito”, una rete capillare di dinamismo economico, si legge nel rapporto, sottolineando che ciò contribuisce allo sviluppo di alta qualità e alla stabilità sociale duratura, costituendo un superamento storico del modello teorico occidentale “centro-periferia”.
L’Economia delle Contee nella Nuova Era sta tracciando un nuovo percorso che funge da chiave per trovare soluzioni all’integrazione urbano-rurale, offrendo un modello cinese che bilancia efficienza ed equità, integrando tradizione e innovazione, e contribuendo a un quadro di sviluppo più equilibrato e sostenibile per i Paesi del Sud globale, conclude il rapporto.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-
Cronaca
Ucraina, von der Leyen “Proseguiremo il sostegno per tutto il tempo necessario”
Pubblicato
2 ore fa-
21 Novembre 2025di
Redazione
JOHANNESBURG (SUDAFRICA) (ITALPRESS) – “Siamo stati al fianco dell’Ucraina fin dall’inizio. L’obiettivo di Vladimir Putin era quello di conquistare Kiev in tre giorni o tre settimane. Ha fallito, clamorosamente. Questo è dovuto innanzitutto al coraggio del popolo ucraino, ma abbiamo sostenuto il popolo ucraino fin dal primo giorno il più possibile e abbiamo contribuito con oltre 180 miliardi per sostenere l’Ucraina non solo con capacità militari, ma anche, naturalmente, con il sostegno al bilancio. E questo continuerà senza ombra di dubbio”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Johannesburg con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, in vista del summit G20.
“Abbiamo effettivamente varato 19 pacchetti di sanzioni e si tratta di sanzioni pesanti. Lo si vede quando si considerano le crescenti difficoltà dell’economia russa: l’inflazione alle stelle, i tassi di interesse alle stelle, un’economia di guerra surriscaldata. Lentamente ma inesorabilmente, i dati dimostrano che le sanzioni stanno facendo effetto. Perchè non in un colpo solo? Perchè le sanzioni – ha aggiunto – spesso rispondono anche all’aggiramento di scappatoie. E’ un processo in corso e la pressione sulla Russia è continua. Continueremo a sostenere l’Ucraina, come abbiamo fatto in passato. L’Ucraina può contare su di noi, perchè questa non è solo un’aggressione contro l’Ucraina, ma è un’aggressione ai principi della Carta delle Nazioni Unite. Si svolge su suolo europeo e, pertanto, sosterremo l’Ucraina per tutto il tempo necessario”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-
Cronaca
Ponte sullo Stretto, un “Continente sommerso” da 4,1 mld ridisegna il Sud
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2 ore fa-
21 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Per decenni si è immaginato il Ponte sullo Stretto come un gesto ingegneristico assoluto, un arco sospeso nel vuoto, un record di acciaio lungo 3.300 metri, un’impresa che cambierà per sempre la geografia del Mediterraneo. Eppure, la verità più sorprendente è che questa campata epica, pur essendo il cuore simbolico del progetto, rappresenta soltanto una parte dell’investimento complessivo.
Il ponte da solo vale circa 5,2 miliardi di euro, pari a poco meno del 40% dei 13,5 miliardi previsti dalla programmazione nazionale. La parte più estesa, strutturata e impegnativa del progetto è un’altra, ovvero un “Continente sommerso”, un’infrastruttura nell’infrastruttura che mette in piedi una nuova mobilità per il Mezzogiorno. In questo continente ci sono strade, ferrovie, stazioni, gallerie, viadotti, sistemi di accesso, opere ambientali, parchi, riqualificazioni idrauliche, interventi sulle fiumare, recuperi di cave e ridisegni urbani.
Sono oltre 4,1 miliardi di euro di collegamenti e opere accessorie, pensate per integrare Sicilia e Calabria nel grande corridoio europeo Scandinavo-Mediterraneo e per trasformare l’area dello Stretto in uno snodo continentale. E’ proprio questo sistema di infrastrutture altamente complesse e innovative, a rendere possibile il ponte stesso, l’emersione finale di un “Continente sommerso” che ridisegnerà territori, mobilità, economie, stili di vita.
Ben prima di salire sul Ponte sullo Stretto, il “Continente sommerso” emerge già in Calabria, dove un sistema di collegamenti stradali e ferroviari riplasma il territorio intorno a Villa San Giovanni. Qui il valore delle opere accessorie raggiunge circa un quarto dell’investimento complessivo destinato ai collegamenti, in un’area che diventa porta d’ingresso dell’Europa continentale verso la Sicilia.
Sul versante calabrese nasceranno infatti 9,9 chilometri di nuove strade, con il 41% del tracciato in galleria. Le rampe principali (Piale, Minasi, Campanella) si svilupperanno come grandi tunnel naturali, integrati da viadotti e tratti all’aperto, per saldare il ponte all’autostrada A2 all’interno di un sistema progettato per distribuire i flussi senza sovraccaricare la viabilità urbana.
Parallelamente, prenderà forma un nuovo tratto ferroviario di 2,7 chilometri, in cui l’84% del percorso sarà in sotterraneo. Questo nodo ferroviario darà vita alla giuntura strategica tra la linea tirrenica storica, la futura linea AV/AC Salerno-Reggio Calabria e l’accesso ferroviario al ponte, realizzando così il primo tassello di una continuità ferroviaria che dal Sud Italia arriverà, senza interruzioni, fino a Roma, Milano, Monaco, Berlino, Oslo.
Sempre sul versante calabrese, a Piale, sorgerà il Centro Direzionale, un complesso che ospiterà gli spazi operativi per la gestione del ponte: uffici, servizi, aree di ristorazione, un centro conferenze. E’ l’infrastruttura di comando di un sistema che avrà una vita operativa ininterrotta, giorno e notte, e che farà da piattaforma (tangibile ma soprattutto intangibile) al più grande attraversamento sospeso del mondo.
Se in Calabria nascerà un nuovo sistema intermodale, capace di far dialogare il trasporto su ferro con quello su gomma, in Sicilia prenderà invece forma una nuova idea di mobilità urbana e regionale. L’isola è infatti il cuore pulsante del “Continente sommerso”, dove si concentra il 75% del valore complessivo delle opere di collegamento.
Il sistema stradale prevede la costruzione di 10,4 chilometri di nuovi tracciati, con il 71% in galleria, attraverso gli abitati di Ganzirri, Curcuraci, Pace, Annunziata e Faro Superiore. Le grandi gallerie (Faro Superiore, Balena, Le Fosse) diventeranno le nuove arterie incaricate di liberare la città dal traffico e collegare l’A18 e l’A20 direttamente al ponte, senza attraversare il tessuto urbano. I viadotti Pantano, Curcuraci, Pace e Annunziata completeranno invece l’ossatura del sistema stradale.
Nonostante gli interventi su strada siano notevoli, sarà la parte ferroviaria a generare il cambiamento più profondo. Il progetto prevede infatti la costruzione di 17,5 chilometri di linea ferroviaria, modellati per il 93% in galleria, una dorsale sotterranea che attraverserà Messina come una vera metropolitana, con tre nuove stazioni (Papardo, Annunziata, Europa) posizionate nei punti strategici della vita cittadina, come l’università, i poli ospedalieri, i quartieri più popolosi, il centro urbano. Papardo, nel dettaglio, sarà la porta della città accademica; Annunziata servirà la zona residenziale più densa; Europa sarà la stazione urbana di connessione tra la mobilità cittadina e la rete nazionale. In superficie non cambierà nulla, ma sotto i piedi dei cittadini nascerà una città nuova, più veloce, più sostenibile, più accessibile.
A dispetto delle convinzioni diffuse, il progetto che punta alla riemersione del continente nascosto non è fatto solo di acciaio e gallerie, ma anche di opere ambientali e paesaggistiche. Una parte consistente dei materiali di scavo dei cantieri sarà riutilizzata per rilevati, recuperi ambientali, opere di ripascimento del litorale tirrenico, attivando così un ciclo virtuoso che trasforma gli scavi in risorse, riducendo impatti e costi ambientali.
Sul piano idraulico, sarà ridisegnato l’assetto di fiumare cruciali per la stabilità del territorio, come Gibia, Laticogna, Serro della Torre, Piria e Prestianni. In parallelo, le cave dismesse diventeranno parchi e aree verdi, mentre in Calabria saranno riqualificati i laghetti del bacino del Petrace. Complessivamente nasceranno oltre 400.000 m² di parchi urbani, un sistema diffuso che restituisce qualità ambientale ai territori attraversati.
In sostanza, il “Continente sommerso” non è un’aggiunta al ponte, è ciò che permette al ponte di funzionare e ciò che, una volta ultimato, ridisegnerà la geografia della mobilità italiana. E’ un sistema che serve oltre 400.000 abitanti dell’area dello Stretto, che connette Messina e Reggio Calabria ai corridoi europei, che mette in continuità la Sicilia con il resto dell’Italia senza più interrompere la rete ferroviaria. E fa parte di un disegno più grande: quel maxi piano di investimenti ferroviari, già programmato dal Paese, per ricucire l’Italia da Nord a Sud. In questo quadro, il ponte non è un’opera isolata ma l’anello centrale di un sistema che include l’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, il potenziamento delle dorsali siciliane, i nuovi nodi intermodali, i sistemi metropolitani.
– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).

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