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Politica

Difesa, Crosetto “Non esiste concorrenza tra nazione e Ue”

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ROMA (ITALPRESS) – “Viviamo un momento storico e geopolitico drammatico, denso di criticità. Le notizie quotidiane ogni giorno superano ormai il livello di guardia, creando e moltiplicando ansia, paure e confusione. Ecco perchè, davanti a questo scenario epocale, davvero non riesco a capire come sia possibile che il “tema” della Difesa e della deterrenza di una nazione (di un’alleanza, di un’unione), possa diventare un terreno su cui scontrarsi per qualche zero virgola in più nei sondaggi delle prossime settimane”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in un lungo post su X.

“Il tema della sicurezza e della difesa di una nazione è, per chiunque voglia guardarlo senza pregiudizi, uno dei prerequisiti della stessa esistenza di un Paese libero, democratico, dotato di una Costituzione, di principi, valori. Per questo è necessaria una corretta informazione che poggi sui numeri e sulla realtà, anche cruda e dura – aggiunge -. La “Difesa” di un Paese è la sola, unica, garanzia della libertà e della democrazia di quel Paese. Un pre-requisito senza il quale non esiste uno Stato, una comunità nazionale o sovranazionale, che dir si voglia. Gli Stati purtroppo non si difendono “‘mettendo i fiori nei cannoni”, ma con Forze Armate preparate. Non solo nessuno Stato ma nessuna organizzazione internazionale, dalla Ue passando per la NATO e fino all’Onu, si è mai pensato o sognato di immaginare l’esigenza di far rispettare i principi del proprio diritto interno e internazionale senza utilizzare anche le forze armate. Per questo motivo tutte le nazioni hanno una loro difesa. Dire il contrario è smentito dalla realtà”.

“Rinunciare a difendersi o appaltare totalmente a terzi la propria difesa significa una cosa sola: diventare irrilevanti completamente e a ritrovarsi inermi verso qualsiasi minaccia esterna di qualsiasi tipo. La Storia insegna questo. Gli Stati, le organizzazioni sovranazionali e internazionali, persino le rivoluzioni, le resistenze alle Dittature e le vittorie della Libertà contro la Tirannia si sono fatte e si sono rese possibili e concrete con le armi e con il sacrificio di tanti cittadini che volevano vivere ma volevano di più la libertà – sottolinea il ministro -. Ecco perchè l’obiettivo di un governo e dell’intero parlamento, democratico come il nostro non può che essere quello di costruire una difesa che dissuada qualunque possibile attore ostile ad attaccare l’Italia. E quando dico “attaccare l’Italia” non intendo indicare chissà quali luoghi “di Potere”, ma scuole, asilo nido, ospedali, vita e convivenza civile di liberi cittadini che hanno diritto a vivere in pace e sicuri, nel loro Paese. Da soli, purtroppo, non bastiamo. Questa è la cruda verità. Per questo abbiamo scelto di aderire alla NATO. Lo abbiamo fatto nel lontano 1949 con una scelta che ha impegnato alcuni dei nostri migliori e più alti padri costituenti: De Gasperi, Sforza, Einaudi e molti altri. Erano uomini diritti, coraggiosi e liberi: cattolici, liberali, repubblicani, azionisti. Il fiore della politica e della cultura di allora che seppe far uscire l’Italia dal disastro della guerra e della dittatura”.

“Questo patto, da allora sempre rinnovato, e – vorrei ricordarlo – da governi di ogni colore politico, richiede oggi uno sforzo in più, e cioè che ognuno, ogni Paese membro di quella alleanza, faccia la sua parte. Noi, come Italia, dobbiamo fare la nostra. La parte “europea” della NATO sarà anche, in questa prima fase, il punto di partenza per la costruzione di una comune difesa europea – scrive ancora Crosetto -. Non esiste concorrenza tra la costruzione di una difesa nazionale (solida ed un relativo piano di difesa nazionale, militare e civile) e una Unione Europea della Difesa che deve nascere dall’esperienza e della lezioni imparate costruendo quella della NATO, che resta l’alleanza di difesa più credibile e deterrente. Costruire difesa europea vuol dire, semplicemente, assumere le basi e la logica del “modello NATO” e farlo camminare con gambe proprie ma in totale sinergia tra Ue, NATO e nazioni. Per difendersi non bisogna “attaccare”, ma sapersi difendere al meglio di se stessi e con tutte le proprie forze”.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Politica

Conte “Da sempre contro il riarmo, si parla dell’Iran dimenticando Gaza”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Noi il 21 giugno parteciperemo a Roma alla manifestazione contro il riarmo, ci sarà una nostra delegazione perché noi siamo da sempre, fin dall’inizio, in prima linea a dire no al riarmo, no a a una corsa all’escalation militare. Vogliamo politici e governanti che si assumano la responsabilità e il coraggio di indirizzare i conflitti a soluzione. Abbiamo bisogno del ritorno della politica e della diplomazia”.

Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, parlando con giornalisti a Palermo a margine del corteo ‘Sanitàxtutti’ organizzato dal Movimento contro la malasanità in Sicilia. “Abbiamo bisogno del ritorno della diplomazia, e sopratutto dello stop a questo genocidio di Gaza perché mentre stiamo parlando tutti dell’Iran, non ci dimentichiamo che qui si continua con il genocidio a Gaza”.

Sulla situazione sanitaria in Sicilia, invece, Conte torna “Il messaggio è che i cittadini sono stufi, sono stufi di aspettare anche otto mesi per un referto istologico, per poi scoprire che hanno un tumore e metastasi, mentre invece ci sono 130 milioni di euro di appalti qui in Sicilia. I cittadini sono stufi di rimanere in lista di attesa mentre i comitati di affari sono in prima linea a spolparsi la sanità pubblica. Dobbiamo dire basta ai definanziamenti e ai tagli di Giorgia Meloni. Basta a tutte queste inefficienze, sprechi e malaffare mentre invece si pianificano decine di miliardi per acquistare le armi: è una pura follia”.

– Foto Ufficio stampa Movimento 5 Stelle –

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Politica

Iran, Schlein “Serve voce forte Ue per evitare rischio guerra globale”

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ROMA (ITALPRESS) – “Serve una Ue che trovi una sua voce forte per evitare l’escalation, si rischia un conflitto globale”. Lo afferma la segretaria Dem Elly Schlein a “Repubblica delle Idee”.

“Al governo italiano abbiamo chiesto di assumere subito un’iniziativa diplomatica. E a Meloni di non schiacciarci su Trump perchè l’Italia ripudia la guerra, sta scritto nella nostra Costituzione” ha continuato.

“La pandemia ha obbligato a mettere da parte i nazionalismi e finanziare il Next Generation Eu. Adesso è il momento di farne uno all’anno e rendere strutturale la solidarietà europea. Se non fosse per le risorse del Pnrr, oggi in Italia saremmo già in recessione. Trovo incredibile che il governo accetti di avere la bolletta più cara d’Europa, senza fare come in altri Paesi – Spagna o Germania – che hanno disaccoppiato il prezzo del gas da quello dell’energia”, denuncia Schlein. “Non si può non avere il coraggio di intaccare i profitti delle società energetiche, come sta facendo Meloni”.

– Foto IPA Agency –

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Politica

Iran, Meloni riunisce ministri e sente Netanyahu, Trump, Merz e von der Leyen

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ROMA (ITALPRESS) – Si è tenuto oggi pomeriggio un vertice di governo convocato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per fare il punto sull’escalation in Medio Oriente, dopo l’attacco di Israele contro obiettivi militari e nucleari iraniani.

Secondo quanto si apprende, con il premier si sono video-collegati il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l’altro vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, i ministri della Difesa e dell’Interno Guido Crosetto e Matteo Piantedosi, oltre ai sottosegretari Giovanbattista Fazzolari e Alfredo Mantovano e i vertici dei servizi di intelligence.

“Nel corso della riunione, si sono registrati con preoccupazione i rapporti dell’AIEA che hanno trovato l’Iran in violazione dei suoi obblighi secondo il Trattato sulla Non Proliferazione delle Armi nucleari – si legge nella nota di Palazzo Chigi – In questo quadro è stato riaffermato il pieno sostegno ai negoziati tra Stati Uniti e Iran per un accordo sul programma nucleare iraniano, come testimoniato dalle due tornate negoziali ospitate a Roma, e sottolineato come una soluzione diplomatica debba restare l’obiettivo prioritario. Il Governo italiano continuerà a lavorare con tutti i partner per promuovere una de-escalation e per garantire al meglio la sicurezza dei cittadini e dei militari italiani presenti nella regione. Il coordinamento è convocato in forma permanente per assicurare un monitoraggio costante della situazione che permetta in ogni momento di adottare le misure che si rivelino necessarie”.

Inoltre sempre nel pomeriggio Meloni ha avuto colloqui telefonici con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

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MELONI SENTE NETANYAHU

Il Presidente Meloni ha avuto una conversazione con il Primo Ministro dello Stato d’Israele, Benjamin Netanyahu. Nel corso del colloquio, il Presidente del Consiglio ha condiviso la necessità di assicurare che l’Iran non possa in alcun caso dotarsi dell’arma nucleare, auspicando al contempo che gli sforzi condotti dagli Stati Uniti per giungere ad un accordo possano ancora avere successo. Il Presidente Meloni ha infine ancora una volta ribadito l’urgenza di garantire l’accesso dell’assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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