DIECI ANNI DI PI GRECO DAY, 5 GIORNI DI EVENTI A PAVIA
L’edizione pavese del Pi Greco Day celebra il suo decennale con un programma speciale che si estende su cinque giorni, da oggi al 14 marzo. Un omaggio alla costante matematica più celebre, il cui valore (3,14) ha ispirato la data simbolo della manifestazione.
Scuole, Università ed enti pubblici hanno unito le forze per dar vita a un evento che fonde scienza, arte e divulgazione. Piazza Vittoria, da sempre cuore pulsante della manifestazione, sarà affiancata quest’anno da nuove location come Santa Maria Gualtieri e il Broletto, grazie al sostegno del Comune e dell’assessorato alla Scuola.
Il calendario è ricco di iniziative: tornei di scacchi, competizioni matematiche, un’escape room, concerti, laboratori interattivi per le scuole, talk di 3 minuti e 14 secondi e interventi di esperti.
Dal geco al flash mob: dieci anni di creatività
«La manifestazione è partita come un laboratorio interno ed è cresciuta edizione dopo edizione – racconta Dario Molinari, docente di arti figurative al liceo artistico Volta e direttore artistico dell’evento –. Abbiamo sempre cercato di lasciare un segno visivo distintivo».
Negli anni, il Pi Greco Day ha visto susseguirsi installazioni e performance simboliche: dalle grandi sculture a forma di Pi Greco ai cerchi colorati, dagli scacchi al geco del 2022 (nato da un refuso), fino al suggestivo flash mob con 314 studenti che, ripresi dall’alto con un drone, hanno formato la celebre costante matematica. Lo scorso anno, protagonista fu il cubo di Rubik.
Per celebrare il decimo anniversario sarà presentato un catalogo che raccoglie immagini delle edizioni passate, realizzato grazie al supporto di Sea Vision e del Pls Matematica.
Il gran finale: la matematica tra arte e fotografia
L’evento culminerà venerdì 14 marzo con un incontro dedicato alla fotografa Jessica Wynne, a cura della storica dell’arte Silvia Ferrari. Wynne ha immortalato le lavagne di grandi scienziati, tra cui Carlo Rovelli, Misha Gromov, Alain Connes e Linda Keen, prima che i loro calcoli venissero cancellati, trasformando la matematica in un’espressione artistica.
«L’obiettivo di questo progetto è sempre stato quello di dimostrare come l’incontro tra arte e matematica sia una fonte inesauribile di ispirazione – concludono gli organizzatori –. Un gioco infinito, proprio come il Pi Greco».
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NEW YORK. In Sicilia si dice che “cu vucia chiu’ forti avi ragiuni”: chi grida più forte, alla fine, la spunta. È un proverbio nato tra i banchi dei mercati di Palermo, come appunto la Vucciria che significa gridare e dove l’urlo serve a vendere. Ma in America, quando un presidente grida in prima serata, spesso non sta vendendo un’idea: sta difendendo un potere che sente scivolare. E mercoledì sera Donald Trump, nel suo discorso “sull’economia”, ha dato proprio quell’impressione: non il leader sicuro del 2024, ma un uomo che parla, anzi urla con l’ansia di non essere più creduto. Il punto non è solo cosa ha detto – confine “sicuro”, prezzi “giù”, dazi come macchina miracolosa – ma come lo ha detto: Un “rant”, nel senso pieno: sfogo e intimidazione insieme. La distanza con la realtà quotidiana resta enorme: l’idea che l’inflazione sia ormai “finita” e che i prezzi siano scesi in modo generalizzato non coincide con quello che molte famiglie vedono tra spesa, affitti e bollette. E quando lo scarto tra propaganda e esperienza si allarga, alzare la voce non basta più: anzi, tradisce panico.
ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione: – Neres e Hojlund battono un brutto Milan, Napoli in finale – La Fiorentina non si sveglia dall’incubo, ko anche a Losanna – L’Olimpia si ferma contro il Fenerbahce, decisivo l’ultimo quarto – La nuova Ferrari il 23 Gennaio a Fiorano, il nome resta un segreto – Volley, per Perugia è semifinale con la morte nel cuore
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