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Cronaca

DELITTO GARLASCO: SCONTRINO, DNA E IMPRONTE I NUOVI INDIZI SU SEMPIO

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Il puzzle del delitto di Garlasco pian piano viene ricostruito dagli inquirenti, per fare luce, questa volta in modo più serio rispetto a quanto fatto in passato molto grossolanamente, su un giallo che vede già una persona in carcere da dieci anni. Non sono solo due consulenze che hanno portato a ritenere che le tracce del Dna sulle e sotto le unghie delle mani di Chiara Poggi siano riconducibili ad Andrea Sempio, ma anche la necessità di comparare le impronte, quelle delle scarpe e quelle digitali, lasciate dall’assassino sulla scena del crimine e di sviluppare alcuni indizi, come le tre telefonate sospette e il biglietto di un parcheggio che potrebbe essere servito per la precostituzione di un alibi.
Sono questi gli elementi da cui parte la nuova indagine della Procura di Pavia, guidata da Fabio Napoleone, con al centro ulteriori approfondimenti sull’omicidio di Chiara, trovata in un lago di sangue in fondo alle scale della sua villetta di Garlasco, il 13 agosto del 2007.
A dare l’allarme era stato il suo fidanzato di allora, Alberto Stasi, il principale indiziato assolto per due volte e poi, dopo il processo d’appello bis, condannato definitivamente a 16 anni. Pena che l’ex studente bocconiano, che si è sempre dichiarato innocente, sta scontando nel carcere di Bollate, da cui esce per lavorare.
L’impulso agli accertamenti per cui è stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati Sempio – 37 anni oggi e convocato giovedì dai carabinieri di Milano per sottoporsi, su diposizione del gip, al tampone salivare – è arrivato ancora una volta dalla difesa di Stasi. Gli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis già alla fine del 2022 hanno infatti depositato gli esiti della consulenza sul Dna, che per i loro genetisti è “leggibilissimo”, e che evidentemente ha trovato riscontro anche in procura. Ma hanno depositato anche i risultati di altre verifiche di parte. Verifiche per le quali non sarebbe possibile stabilire con esattezza il numero delle scarpe con le suole a pallini che l’omicida ha impresso sul pavimento della villetta. Da qui, la richiesta dei pubblici ministeri pavesi di riaprire il caso, respinta due volte dal gip e infine avallata lo scorso settembre dalla Cassazione, anche perché tecnicamente, “qualora si continuasse ad indagare” su Sempio “in un procedimento contro ignoti, il pm procedente sarebbe esposto non solo a sanzioni disciplinari, ma sarebbe costretto a compiere atti di indagini affetti da inutilizzabilità”.
Dal provvedimento della Suprema Corte si evince anche la necessità di procedere con la comparazione delle impronte digitali dell’amico del fratello minore di Chiara, che frequentava l’abitazione dei Poggi e che con Marco stava spesso incollato al pc di casa, con quelle – escludendo le manate e le ditate lasciate da soccorritori e investigatori – isolate ai tempi nell’abitazione e attribuibili all’assassino: in particolare su un dispencer nel bagno al pian terreno. Quelle sul pigiama che indossava la vittima, di cui c’è una testimonianza fotografica, sono invece state erroneamente cancellate da chi ha rimosso il cadavere.
Ci sono infine altri indizi un tempo ritenuti privi di significato su cui i Carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno acceso un faro, nel tentativo di sbrogliare la matassa e poter chiudere il caso. Innanzitutto le tre chiamate partite dal cellulare di Sempio, il 4, il 7 e l’8 agosto. Tutte brevissime, rispettivamente di 10, 2 e 21 secondi e che hanno destato sospetti. Soprattutto la seconda e la terza in quanto Sempio avrebbe saputo benissimo che Chiara era a casa da sola e che Marco, con i genitori, era in vacanza in Trentino. L’altro elemento è il biglietto del parcheggio di Vigevano, mostrato tempo fa dal ragazzo per provare che la mattina del delitto non era a Garlasco, mentre gli accertamenti sulle celle telefoniche dicono il contrario. L’ipotesi è che si tratti di un alibi precostituito in quanto, è il ragionamento, in genere il biglietto di un parcheggio a pagamento si getta via una volta scaduto ed invece è stato conservato per oltre un anno.
Insomma da qui si parte per sbrogliare i nodi di una inchiesta di certo non semplice e che dovrebbe finalmente far calare il sipario su uno dei delitti più discussi nel nostro Paese.

Cronaca

In Portogallo domina Marco Bezzecchi, out Bagnaia

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PORTIMAO (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – Marco Bezzecchi (Aprilia) vince il Gran Premio del Portogallo, sul circuito di Portimao, ventunesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP. Il pilota italiano ha letteralmente dominato la sessione, scattando dalla pole e non lasciando mai la testa della corsa, chiudendo con 2″583 di vantaggio su Alex Marquez (Ducati Gresini), che nel finale resiste agli assalti di Pedro Acosta (Ktm). Giù dal podio un altro spagnolo, Fermin Aldeguer (Ducati Gresini), davanti a Brad Binder (Ktm) e Fabio Quartararo (Yamaha). Caduto all’undicesimo giro Francesco Bagnaia (Ducati) mentre era in quarta posizione. Nicolò Bulega, con l’altra Ducati ufficiale, ha chiuso quindicesimo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Atalanta-Sassuolo 0-3, doppietta Berardi e gol di Pinamonti

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BERGAMO (ITALPRESS) – Seconda sconfitta consecutiva in campionato per l’Atalanta di Ivan Juric, il Sassuolo vince 3-0 a Bergamo grazie alla doppietta di Berardi e al gol di Pinamonti. Un ko pesante per il tecnico croato, ora a rischio esonero: tredicesimo posto in classifica e soltanto due vittorie in Serie A, la sosta potrebbe essere decisiva per le sorti dell’allenatore ex Roma e Southampton. Ottima prestazione da parte dei neroverdi, ora in ottava posizione, a -2 dalla zona Europa.
Quella della New Balance Arena sarebbe dovuta essere la partita della svolta, ma il 4-3-3 pensato da Grosso ha imbrigliato il palleggio bergamasco: Ederson e Pasalic non sono riusciti a trovare Krstovic, unica punta, le corsie esterne non sono state sfruttare da Zappacosta e Bellanova. L’unica occasione del primo tempo da parte dell’Atalanta è stata costruita da Lookman, ma la conclusione è stata respinta di faccia da Idzes. L’incubo di una partita storta è diventato realtà al 29′ del primo tempo su un pasticcio difensivo tra Hien e Ahanor: Carnesecchi ha steso Pinamonti in area, dal dischetto Berardi ha sbloccato il match.
I fischi che hanno accompagnato la Dea all’uscita di un primo tempo senza occasioni da gol e con un ritmo troppo compassato, non hanno dato la scossa necessaria.
Al secondo minuto della ripresa Pinamonti ha raddoppiato dopo la giocata individuale dello stesso Berardi. Soltanto due situazioni pericolose sono state create nella ripresa dai nerazzurri, al 21′ è arrivato il 3-0 firmato ancora da Berardi, lanciato in contropiede da Thorstvedt. Nel finale Zalewski, entrato al posto di Zappacosta, ha tentato la conclusione a giro, ma il tiro è terminato sul fondo. Non sono mancati i fischi da parte del pubblico bergamasco al termine del match.

– Foto: Image –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Papa “Troppi civili e bambini uccisi, si cessi il fuoco”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Esprimo il mio vivo apprezzamento per quanti, ad ogni livello, si stanno impegnando a costruire la pace nelle diverse regioni segnate dalla guerra. Nei giorni scorsi, abbiamo pregato per i defunti e tra questi purtroppo ce ne sono tanti uccisi nei combattimenti e nei bombardamenti, benchè fossero civili, bambini, anziani, ammalati. Se si vuole veramente onorare la loro memoria, si cessi il fuoco e si metta ogni impegno nelle trattative”. Così Papa Leone all’Angelus, in piazza San Pietro.
“Sono vicino alle popolazioni delle Filippine colpite da un violento tifone: prego per i defunti e i loro familiari, per i feriti e gli sfollati”, aggiunge il Pontefice, ricordando che “oggi la Chiesa in Italia celebra la Giornata del Ringraziamento. Mi associo al messaggio dei Vescovi nell’incoraggiare una cura responsabile del territorio, il contrasto dello spreco alimentare e l’adozione di pratiche agricole sostenibili. Ringraziamo Dio per «sora nostra madre terra» (San Francesco, Cantico delle creature) e per quanti la coltivano e la custodiscono!”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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