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Cronaca

A Milano via al DigIT Export Day, le aziende si affidano al digitale

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MILANO (ITALPRESS) – In un contesto geopolitico caratterizzato da un’elevata incertezza e cambiamenti costanti, la trasformazione digitale rappresenta uno strumento fondamentale per le aziende che intendono mantenere la loro competitività e affrontare con successo la sfida dell’internazionalizzazione.

È con questa premessa che ha preso il via il DigIT Export Day 2025, appuntamento organizzato da Promos Italia e Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi con il contributo del Punto Impresa Digitale Milano Monza Brianza Lodi, volto ad approfondire il ruolo dell’intelligenza artificiale, del digital marketing e dell’influencer marketing applicati all’export con la partecipazione di rinomati esperti del settore, che hanno fornito le proprie competenze per permettere alle imprese di aggiornare i propri processi aziendali.

Durante l’incontro è stata presentata un’indagine di Promos Italia sullo stato di trasformazione digitale delle imprese italiane, con un focus particolare sulle aziende della macroarea di Milano, Monza Brianza e Lodi, per le pratiche di vendita funzionali all’esportazione, dalla quale è emerso che numerose aziende puntano sulle tecnologie per avanzare il proprio business all’estero, sebbene ci sia ancora spazio per miglioramenti. La grande protagonista è l’intelligenza artificiale, il cui potenziale è riconosciuto dal 18% delle aziende della macroarea, che ne fanno uso per migliorare le vendite internazionali.

Le applicazioni principali di questa soluzione IT riguardano la generazione di contenuti scritti (87%) e di immagini (37%). Nelle tre province, il 25% di chi utilizza l’IA lo fa per analizzare i dati dei clienti e offrire di conseguenza vendite personalizzate, con il 12% che invece la adopera per creare algoritmi di pricing per prezzi dinamici. Rispetto alla media nazionale, le aziende della macroarea apprezzano maggiormente l’impiego dell’IA per fornire un servizio clienti attivo 24/7 tramite chatbot e agenti virtuali (19% nella macroarea vs 8% in Italia).

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Le realtà lombarde sono consapevoli dell‘importanza degli strumenti digitali per far crescere il proprio business all’estero e i dati sugli investimenti lo confermano. Sebbene il 23% delle aziende delle tre province ha dichiarato di non aver fatto investimenti in strumenti digitali nel 2024, il 77% ha invece previsto spese per favorire l’implementazione di tecnologie. Il 17% delle imprese di Milano, Monza Brianza e Lodi ha destinato meno di Ç1.000 alla digitalizzazione, il 21% fino a Ç5.000, il 13% fino a Ç10.000, il 12% fino a Ç20.000, l’8% fino a Ç50.000, il 5% fino a 100mila euro e addirittura 1% oltre 500mila euro.

Se si guarda al biennio 2025/2026, diminuisce la percentuale di aziende che non intende investire in tecnologie (19%) e aumentano le previsioni di spesa, con il 7% che investirà meno di mille euro il 27% fino a 5mila euro il 14% fino a 10mila euro, il 13% fino a 20mila euro il 10% fino a 50mila euro, il 9% fino a centomila euro e, ancora, un 1% che prevede di dedicare oltre 500mila euro agli strumenti digitali volti a migliorare le vendite all’estero.

“Viviamo in un’epoca di profonde trasformazioni, in cui l’instabilità geopolitica, le tensioni commerciali e la regionalizzazione degli scambi ridefiniscono le strategie di internazionalizzazione delle imprese. In questo scenario complesso, la competitività non può più prescindere da un elemento chiave: la trasformazione digitale” ha affermato Giovanni Rossi, Direttore Generale di Promos Italia. “La digitalizzazione è il fattore abilitante per affrontare le sfide globali e siamo lieti che numerose aziende stiano intraprendendo un percorso per integrare maggiormente le tecnologie per avanzare il commercio con l’estero. Esiste ancora margine di miglioramento, per questo, come Promos Italia, rinnoviamo la nostra vicinanza alle aziende che vogliono far entrare la digitalizzazione nei loro processi aziendali”.

L’indagine ha, inoltre, scattato una fotografia degli strumenti digitali maggiormente impiegati per entrare in contatto con clienti e potenziali acquirenti.Nelle tre province, le aziende utilizzano principalmente il proprio sito web (79%), i social media (60%), l‘e-mail marketing (47%), i webinar o i meeting online (34%) e le pubblicità sul web (23%). Gli strumenti di gestione dei contatti più comuni nella macroarea sono i file Excel (51%) e i programmi di CRM (29%), anche se ben il 27% delle imprese preferisce l’agenda scritta a mano, mentre il 14% non fa uso di alcun tipo di strumento.

Rispetto alle imprese sparse su tutto lo stivale, le aziende di Milano, Monza Brianza e Lodi prestano maggiore attenzione al potenziale delle pubblicità per trovare nuovi clienti, con il 31% che dichiara di investire in annunci online (vs 23% sul campione nazionale) e il 30% in pubblicità su Google Ads (vs 18% in Italia). Rimane, al contrario, invariata rispetto alla media nazionale la percentuale di imprese che punta sulle promozioni tramite newsletter internazionali (12%) e sulle campagne di retargeting online (4%), mentre diminuisce la quota di aziende che non investe in inserzioni pubblicitarie (36% a Milano, Monza Brianza e Lodi vs 43% in Italia).

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Se guardiamo ai mercati esteri di maggiore interesse per le imprese milanesi, brianzole e lodigiane, notiamo che i primi 5 territori con cui le aziende intrattengono rapporti commerciali sono i Paesi dell’Unione Europea (86%), gli Stati Uniti (31%), i Paesi del continente africano (18%), l’India (16%) e i Paesi del Sud America (14%).

In prospettiva, le aziende vorrebbero sviluppare le vendite in Unione Europea (63%), negli USA (39%), in Canada (33%), nei Paesi sudamericani (26%), in Cina (23%) e in Australia (23).

– Foto Ufficio stampa Promos –

(ITALPRESS).

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Dazi, Meloni “Difenderemo produttori italiani”

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ROMA (ITALPRESS) – “Tra le tante incertezze di questo tempo io posso offrirvi una certezza: il Governo, la sottoscritta, il Ministro Francesco Lollobrigida continueranno ad essere al vostro fianco. Al fianco di chi produce, difende la nostra identità, al fianco di chi tiene alta la bandiera del nostro marchio nel mondo, perché l’unica cosa che abbiamo a cuore è fare l’interesse dell’Italia e degli italiani”. Queste le parole del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso di un videomessaggio trasmesso durante l’Assemblea Generale del Consorzio per la Tutela del Grana Padano: “Continueremo in questa direzione, anche e soprattutto in questa fase tanto complessa quanto in rapida evoluzione, nella quale è necessario ragionare con lucidità, lavorare con concretezza, lavorare con pragmatismo”, ha aggiunto la premier.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Migranti, Ue propone lista Paesi sicuri. Piantedosi “Successo Italia”

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BRUXELLES (ITALPRESS) – La Commissione Europea ha proposto un primo elenco Ue di Paesi di origine sicuri, che include Kosovo, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco e Tunisia.

“Alcuni Stati membri dispongono già di elenchi nazionali di paesi di origine sicuri. Un elenco UE integrerà questi e favorirà un’applicazione più uniforme del concetto, consentendo agli Stati membri di trattare le domande di asilo dei cittadini dei paesi presenti nell’elenco con una procedura accelerata, qualora sia improbabile che le loro domande vengano accolte”, spiega la Commissione.

“La proposta di regolamento presentata oggi dalla Commissione europea che ha aggiornato la lista dei Paesi Terzi sicuri costituisce anche un successo del Governo italiano che ha sempre lavorato sia a livello bilaterale, che multilaterale per ottenere la revisione del regolamento – commenta il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi -. Oltre agli Stati candidati all’adesione alla UE, nella lista compaiono anche Egitto, Tunisia e Bangladesh, analogamente a quanto aveva previsto l’Italia non senza polemiche e contrapposizioni politiche strumentali e puramente ideologiche. In linea con le nostre aspettative, la proposta lascia ai singoli Stati Membri la possibilità di designare i Paesi di Origine sicuri, con eccezioni per specifiche parti di territorio e categorie di persone. Inoltre, come proposto dall’Italia, il regolamento contiene anche il riferimento all’anticipazione dell’attuazione di alcune normative contenute nel Patto Migrazione e Asilo; in particolare prevede la possibilità di applicare le procedure accelerate di frontiera, come quelle previste in Albania, ai richiedenti asilo che abbiano una nazionalità con un tasso di riconoscimento del diritto di asilo a livello europeo inferiore al 20%”.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Premierato, La Russa “Dare continuità a chi governa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Io personalmente, più che il premierato, ho sempre auspicato una soluzione presidenzialista, cioè direttamente delle elezioni del presidente della Repubblica. Io credo che la scelta del premierato, anzichè del presidenzialismo, cioè dell’elezione del presidente della Repubblica, volesse essere un tentativo di andare incontro alle opposizioni, cioè un’ipotesi un po’ subordinata, sulla quale probabilmente il Governo sperava di trovare maggiore possibilità di confronto e di incontro”. Lo ha detto Ignazio La Russa, presidente del Senato, a Ping Pong Rai Radio1, rispondendo a una domanda sulle riforme.

“Io sarei partito col presidenzialismo – ha proseguito La Russa – poi, semmai, avrei parlato del premierato. Anche io quindi (come Gianni Letta, ndr), ho manifestato un dubbio di percorso, non di arrivo. L’arrivo qual è? Quello di dare continuità certa a chi governa l’Italia. E abbiamo visto, in questo periodo in cui ce la siamo guadagnata come Italia, e quindi se l’è guadagnata il governo questa continuità ancora molto ridotta, come cresce il peso di una nazione quando a comandarla, a dirigerla, c’è qualcuno che ha il tempo per programmare e realizzare il proprio programma. Il premierato, così come il presidenzialismo, senza nulla togliere al parlamentarismo attuale, è sicuramente una strada che, in un Italia che ha visto molta frammentazione nei decenni e negli anni passati, può far sperare bene. Non vedo un motivo ideologico per essere contro al premierato, dovremmo discuterne sull’utilità. Naturalmente con le dovute misure di contrappeso, con le dovute misure di attenzione a quella che rimane, nella democrazia, la parte comunque centrale dell’elezione da parte dei cittadini dei parlamentari”.

– Foto IPA Agency –

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