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Dopo la pioggia lo tsunami, Mensik piega Djokovic e trionfa a Miami
Pubblicato
3 mesi fa-
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Redazione
MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Dopo la pioggia, un autentico tsunami. E’ quello che si è abbattuto nella notte italiana al “Miami Open”, secondo Masters 1000 della stagione, dotato di un montepremi complessivo pari a 11.255.535 dollari e disputatosi sul duro dell’Hard Rock Stadium.
A trionfare, in un autentico scontro generazionale, è stato Jakub Mensik, che si è aggiudicato la sfida con il sei volte re Novak Djokovic con il punteggio di 7-6(4) 7-6(4), maturato in due ore e 4 minuti di gioco. Il centesimo titolo Atp per il fuoriclasse serbo, testa di serie numero 4, rimane ancora una chimera e il grande tennis tiene a battesimo la nascita di un nuovo campione al primo centro della carriera.
A 19 anni Mensik si aggiudica un torneo perfetto: un solo set perduto, ma soprattutto 7 tie-break giocati e 7 vinti, di cui gli ultimi 4 (due in semifinale e due in finale) vinti sempre per 7 punti a 4.
“A dire il vero – esordisce Mensik – non so proprio cosa dire. E’ incredibile quello che è successo. Questo è stato il giorno più importante della mia vita e ho fatto una prestazione davvero grande. Sono felice di aver tenuto i nervi saldi sia prima di scendere in campo che dopo. Ora mi sento super felice e penso che le emozioni vere arriveranno più tardi, quando mi renderò conto di quello che ho fatto”.
Dopo oltre sei ore di attesa per la pioggia, Mensik è entrato in campo come nulla fosse, ha gestito al meglio la pressione e ha mantenuto le premesse portandosi subito avanti 3-0. Il ceco è salito avanti fino al 4-1, poi sul 4-2, nel delicato settimo game, ha perso la battuta rimettendo in corso il serbo. Ma in quel frangente Mensik ha concesso al rivale l’unica palla break di tutto il match dominando poi il tie-break del primo set per 7 punti a 4.
Nel secondo set Mensik ha cercato di fare il vuoto nel quinto game, ma ha mancato due palla break. L’epilogo ancora una volta al tie-break che ancora una volta si è concluso per 7 punti a 4 con il ceco che ha chiuso con l’ultimo servizio vincente del match.
“Avevo già giocato contro Djokovic – prosegue Mensik – e credo che il compito di batterlo in finale sia un’impresa veramente ardua. Oggi mi sono sentito sempre bene e ho deciso di sfruttare il mio momento. Mi sono concentrato solo sulla partita, come avevo fatto nei sei turni precedenti, senza mai pensare a niente”.
Sul pallottoliere di Mensik sono finiti 14 ace in 12 turni di battuta, un solo doppio fallo, il 67% di prime messe in campo, il 77% di punti fatti con la prima, il 54% dei punti fatti con la seconda, una sola palla break concessa e un bilancio finale di 76 punti vinti e 76 punti perduti.
Mensik è il primo ceco a conquistare un Masters 1000 dopo Tomas Berdych campione a Parigi-Bercy nel lontano 2005. Nel ranking odierno Mensik guadagna 30 posizioni attestandosi al numero 24 della classifica Atp.
E’ il secondo più giovane campione a Miami dopo Carlos Alcaraz nel 2022 e il nono più giovane campione di un Mille dopo Chang (Open del Canada 1990 a 18 anni e 157 giorni), Nadal (Monte Carlo 2005), Alcaraz, Nadal (Roma 2005), Alcaraz (Madrid 2022), Nadal (Montreal 2005), Nadal (Madrid 2005) e Rune (Bercy 2022). Insomma, è nata una stella.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Psg e Botafogo agli ottavi del Mondiale per Club, Atletico condannato dalla classifica avulsa
Pubblicato
3 minuti fa-
24 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Paris Saint Germain e Botafogo agli ottavi del Mondiale per Club, Atletico Madrid fuori. Niente impresa per i colchoneros di Simeone, che avrebbero dovuto battere i brasiliani con tre gol di scarto per passare il turno ma al Rose Bowl di Los Angeles il Fogao si conferma squadra ostica. Come contro il Psg, il Botafogo si difende bene e poi riparte e Oblak è miracoloso a tu per tu con Savarino per tenere a galla i suoi. L’Atletico esce alla distanza e Alvarez al 41′ ha una ghiotta occasione ma non inquadra la porta mentre poco più tardi si vede negare un rigore per una precedente spinta di Sorloth pescata dal Var. Nella ripresa la squadra del Cholo continua ad attaccare anche se quasi mai riuscendo a pungere, poi Griezmann (entrato dopo l’intervallo per Gallagher) al 60′ tenta la giocata d’astuzia ma trova solo la base del palo mentre qualche minuto dopo Sorloth di testa manda abbondamente a lato. Il Botafogo, però, è pienamente dentro la partita e al 67′ ci vuole un altro intervento prodigioso di Oblak per negare il gol ai brasiliani sulla deviazione volante di Igor Jesus. Simeone tenta il tutto per tutto ma solo all’87’ l’Atletico riesce a sbloccarla con Griezmann pronto a raccogliere sul secondo palo l’assist di Alvarez. L’1-0 non basta, agli ottavi da secondo del gruppo B ci va il Botafogo che con tutta probabilità incrocerà una fra Palmeiras e Inter Miami, in campo nella notte italiana per la sfida che dovrebbe decidere il primato nel girone A.
Agli ottavi va anche il Psg, grazie al 2-0 sui Seattle Sounders. Dopo la sconfitta col Botafogo, Luis Enrique non intende correre rischi e ripropone di fatto la stessa formazione della finale di Monaco con l’unica eccezione di Mayulu al posto di Dembelè. Ma al Lumen Field di Seattle i campioni d’Europa – che rischiano la beffa su un pasticciato retropassaggio di Fabian Ruiz a Donnarumma – impiegano 35 minuti per sbloccarla, fino a quando Kvaratskhelia non devia fortunosamente una conclusione da fuori di Vitinha. Nella ripresa spazio a Zaire-Emery e Barcola e proprio quest’ultimo, a conclusione di una micidiale ripartenza, al 67′ trova in area Hakimi che tutto solo non sbaglia. Il Psg chiude primo e sulla sua strada potrebbe trovare l’ex Messi.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Sport
Bach cede la presidenza del Cio a Coventry “Con lei lo sport è in buone mani”
Pubblicato
6 ore fa-
23 Giugno 2025di
Redazione
LOSANNA (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Stasera, alla mezzanotte, Kirsty Coventry sarà ufficialmente la nuova presidente del Comitato Olimpico Internazionale. Il simbolico passaggio di consegne è avvenuto però stamattina, presso l’Olympic House di Losanna, in Svizzera, dove Thomas Bach ha consegnato la chiave dorata con il simbolo dei cinque cerchi alla prima donna alla guida del movimento olimpico. “Oggi è un giorno di gratitudine, fiducia e gioia. Provo molte emozioni in questo momento, ma soprattutto provo gratitudine”, ha esordito il presidente uscente, Thomas Bach. “Gratitudine, soprattutto, al nostro amato fondatore Pierre de Coubertin, il cui corpo riposa a due passi da qui e il cui cuore è nell’antica Olimpia. A lui dobbiamo tutto. Sono sicuro che ci stia guardando oggi, con quel sorriso familiare, e che sia contento di vedere il suo – e il nostro – movimento olimpico prosperare, fedele alla sua visione”.
Bach definisce l’elezione di Coventry come “un messaggio forte al mondo: il Cio continua ad evolversi” e si dice sicuro che con l’ex campionessa olimpica zimbabwese il movimento olimpico “sarà in buone mani”. Coventry ha aperto il suo discorso rivolgendosi proprio al suo predecessore: “Presidente Bach, ha servito il movimento con pura passione e dedizione per dodici anni e lo ha tenuto unito durante alcuni dei momenti più turbolenti”, le prime parole.
“Siamo i custodi di questa incredibile piattaforma. E non si tratta solo di un evento multisportivo. È una piattaforma che deve ispirare, cambiare le vite delle persone e portare loro speranza. Non vedo l’ora di lavorare con ognuno di voi per continuare a ispirare, cambiare vite e essere un faro di speranza”, ha aggiunto Coventry che, in un invito all’unità, ha paragonato il movimento olimpico alla tela di un ragno: “È complessa, è bella ed è forte. Ma se anche un solo piccolo pezzo di quella ragnatela si rompe, automaticamente tutto si indebolisce”. “Funziona solo se lavoriamo insieme e se restiamo uniti – ha aggiunto -. Ognuno di voi gioca un ruolo fondamentale nel nostro importantissimo ecosistema. Continuiamo a lavorare insieme per realizzare i sogni delle prossime generazioni”, ha concluso la nuova presidente del Cio che in compagnia di Bach ha reso omaggio alla tomba di Pierre de Coubertin. Un nuovo capitolo per il movimento olimpico sta per iniziare.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Sport
Mertens si ritira dal calcio, giocherà l’ultima partita con Hamsik
Pubblicato
6 ore fa-
23 Giugno 2025di
Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – Dries Mertens ha deciso: è il momento di dire basta col calcio giocato. A 38 anni l’attaccante belga, reduce dall’esperienza al Galatasaray, appenderà le scarpette al chiodo. Mertens, che lo scorso 6 giugno, quando gli era stata conferita la cittadinanza onoraria di Napoli non si era ancora sbilanciato sul futuro, annuncia quasi involontariamente il ritiro in un videomessaggio social rivolto a Marek Hamsik: “Non vedo l’ora di giocare l’ultima partita con te. Ho smesso col calcio ma metterò le scarpette un’ultima volta per te. Sarai sempre il mio capitano, il più forte con cui ho giocato. Un saluto da Napoli”.
Miglior realizzatore di sempre con la maglia dei partenopei (148 gol in nove stagioni, dal 2013 al 2022), Mertens dovrebbe dunque prendere parte alla gara d’addio di Hamsik prevista per il 5 luglio a Bratislava.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).


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