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Cronaca

OMC Med Energy, Ravenna per tre giorni capitale italiana dell’energia

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RAVENNA (ITALPRESS) – Per guidare la trasformazione del settore energetico e industriale del nostro Paese finalizzata alla decarbonizzazione dei modelli produttivi, è stato rinnovato a Ravenna, nella sede delle Artificierie Almagià, il protocollo di collaborazione tra Confindustria Energia e Federmanager, perchè per entrambi è prioritario promuovere lo sviluppo sostenibile dell’Italia attraverso una politica industriale che valorizzi l’innovazione, le competenze e gli investimenti appunto nella direzione della sostenibilità integrata. Perchè è stata scelta Ravenna? Lo spiega Francesca Zarri, presidente di OMC Med Energy, che ha promosso una “tre giorni” di dialogo e confronto nella “città dei mosaici”, intitolata proprio “Ravenna: Capitale Italiana dell’Energia – Distretto Industriale Passato e Futuro”, che si svolgerà dall’8 al 10 aprile al Pala De Andrè con incontri di ascolto, confronto e visione.
“Ravenna – afferma Zarri – è stata e continua ad essere un riferimento nazionale ed internazionale nel settore energetico, un territorio capace di coniugare competenza tecnica, spirito industriale e visione a lungo termine”, peraltro “con la piena e leale collaborazione di tutte le parti in gioco”.
“In un momento storico in cui le sfide energetiche si fanno sempre più globali – aggiunge Zarri -, sono le sinergie locali a fare la differenza. Perchè è nei territori che si sperimenta, si innova, si crea occupazione e si dà forma concreta alla transizione, si umanizza la transizione”.
In tale contesto, “la capacità di un territorio di guardare avanti – conclude Zarri – senza dimenticare le proprie radici, di evolvere senza perdere la propria identità”, trova nella “energia che nasce dalle connessioni, dalle relazioni, dal lavoro il segno concreto che insieme si può fare molto di più”.
Perchè questa sinergia tra i vari protagonisti istituzionali, imprenditoriali e territoriali sia sempre più concreta, è necessario – come ha sottolineato Guido Brusco, presidente di Confindustria Energia, fare “leva su tutte le tecnologie disponibili, utilizzando il gas come vettore ponte e massimizzando l’impiego di tecnologie e soluzioni green e low carbon, quali le energie rinnovabili, idrogeno, biocarburanti biocombustibili, CCUS (Cattura, ri- Utilizzo e Stoccaggio della CO2), fino all’energia nucleare”.
“In questo contesto – aggiunge Brusco – è strategico che l’Europa preveda risorse e programmi di sviluppo industriale che coniughino decarbonizzazione, competitività ed equità sociale”.
Occorre un nuovo protagonismo dell’Unione Europea, in particolare – richiama Brusco – verso “l’area del Mediterraneo” che “rappresenta storicamente per l’Europa e per l’Italia un centro di relazioni e di scambi commerciali che hanno consentito negli anni di sviluppare numerose opportunità industriali”.
Venendo al rinnovato accordo tra Confindustria Energia e Federmanager, firmato dai rispettivi presidenti, Guido Brusco e Valter Quercioli, l’obiettivo-chiave – come siglato – è quello “di valorizzare le competenze del presente, di accrescere quelle del futuro e di sviluppare la cultura su temi dell’industria, dell’ambiente e del lavoro”, attraverso “specifici percorsi di formazione per Manager della Sostenibilità, della Transizione Energetica e dell’Innovazione”. Si potranno così affrontare le sfide e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

– foto ufficio stampa Eni –
(ITALPRESS).

Cronaca

Addebiti illeciti a un’azienda, MPS condannata a pagare 55 mila euro

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PALERMO (ITALPRESS) – Una nuova pronuncia del tribunale di Palermo ribadisce la linea della giurisprudenza contro le pratiche bancarie scorrette che danneggiano imprese e professionisti. Con la sentenza 2001/2025, la sezione quinta civile ha riconosciuto l’illegittimità di numerosi addebiti effettuati da Banca Monte dei Paschi di Siena spa su un conto corrente aziendale, accogliendo le istanze presentate da una società palermitana.
Il tribunale ha accertato che la banca, per oltre un decennio, aveva applicato interessi anatocistici, spese non pattuite per iscritto e altre condizioni economiche non conformi alla normativa sulla trasparenza contrattuale, contribuendo a un saldo negativo del conto. A seguito di una lunga istruttoria contabile, la banca è stata condannata a restituire all’impresa quasi 45.000 euro, oltre a interessi legali e spese di lite, per circa 55 mila euro complessivi.
La vicenda risale al 2020, quando l’azienda, insospettita da irregolarità nella gestione del proprio conto con affidamento, decideva di intraprendere un’azione legale. Assistita dallo studio legale Palmigiano e Associati, da oltre 25 anni attivo nel campo del diritto bancario e nella difesa di imprese e privati, la società ha avviato una causa sostenuta dagli avvocati Alessandro Palmigiano e Mattia Vitale. La richiesta era chiara: ottenere la restituzione delle somme indebitamente addebitate e la corretta rideterminazione del saldo, in base alle risultanze istruttorie.
Il tribunale, nella persona del giudice Francesco Paolo Torrasi, a seguito di una dettagliata consulenza tecnica contabile e delle puntuali argomentazioni legali, ha accertato che dal 2007 al 2018 la banca aveva applicato interessi anatocistici, spese e commissioni prive di valida pattuizione scritta, in violazione dell’art. 117 e seguenti del Testo unico bancario e delle norme sulla trasparenza dei contratti bancari.
Il saldo finale corretto è stato determinato in quasi 45 mila euro a credito dell’impresa, somma che Banca Monte dei Paschi di Siena spa è stata condannata a restituire, con l’aggiunta di interessi legali e spese processuali, per circa 55 mila euro complessivi.
«La sentenza rappresenta un’ulteriore conferma dell’orientamento giurisprudenziale che tutela i diritti delle imprese contro pratiche bancarie illegittime – ha commentato l’avvocato Alessandro Palmigiano -, e costituisce un precedente importante in materia di nullità di clausole contrattuali e restituzione dell’indebito. E’ una decisione che restituisce giustizia a un’impresa penalizzata per anni da addebiti ingiustificati».
Foto: ufficio stampa Palmigiano
(ITALPRESS).

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Marc Marquez vince anche la sprint del Mugello, Bagnaia terzo

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SCARPERIA (ITALPRESS) – Marc Marquez, in sella alla sua Ducati, vince anche la sprint race del Gran Premio d’Italia, nono appuntamento del Mondiale di MotoGP. Sul circuito del Mugello il leader della classifica iridata, nonostante un problema in partenza, risale dalla quinta alla prima posizione in due giri e batte il fratello Alex (Ducati Gresini). Completa il podio al terzo posto Pecco Bagnaia (Ducati), appena davanti a Maverick Vinales (Ktm Tech3). A seguire tris di italiani con Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46) quinto, Marco Bezzecchi (Aprilia) sesto e Franco Morbidelli (Ducati VR46) settimo. Cadute per le Ktm di Pedro Acosta e Brad Binder.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

A Milano una raccolta firme per intitolare la fermata della M1 “Gorla” ai “Piccoli Martiri”

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MILANO (ITALPRESS) – A più di ottant’anni dalla strage di Gorla, parte oggi una raccolta firme per chiedere al Comune di Milano di intitolare la fermata della metropolitana M1 “Gorla” ai “Piccoli Martiri”, in memoria dei 184 bambini e dei 20 adulti che persero la vita il 20 ottobre 1944, durante un bombardamento angloamericano. L’iniziativa è promossa da Marzio Nava (Capogruppo di Forza Italia nel Municipio 2), Gianluca Comazzi (Consigliere comunale e assessore al Territorio e Sistemi verdi di Regione Lombardia) e Alex Bettinelli (segretario di Forza Italia nel Municipio 2), con il supporto del Comitato Familiari Piccoli Martiri di Gorla e del gruppo dei sopravvissuti.

La petizione sarà sottoposta all’attenzione del sindaco di Milano Giuseppe Sala, affinché si possa avviare un iter formale per modificare la denominazione della stazione metropolitana e renderla un simbolo permanente della memoria cittadina. “L’obiettivo dell’iniziativa è quello di andare oltre i confini di Gorla, di Precotto e di Milano. La tragedia del 20 ottobre deve diventare momento di memoria nazionale, soprattutto in virtù del fatto che il monumento è diventato recentemente di interesse nazionale” dichiara Marzio Nava. Sulla stessa linea Gianluca Comazzi, che sottolinea: “Milano deve saper custodire e trasmettere la propria memoria collettiva. Intitolare la fermata di Gorla ai Piccoli Martiri significa rendere omaggio al passato e costruire consapevolezza per il futuro”.

Infine, Alex Bettinelli pone l’accento sul valore educativo dell’iniziativa: “Sono passati più di 80 anni, ma troppi giovani ignorano ancora quella pagina di storia. Con questa iniziativa vogliamo coinvolgere i cittadini, in particolare le nuove generazioni, in un gesto di memoria e partecipazione”. Nei prossimi giorni saranno allestiti banchetti informativi nel quartiere e in altre zone della città per raccogliere il maggior numero possibile di adesioni. L’obiettivo è consegnare le firme direttamente al sindaco e ottenere il sostegno dell’intero Consiglio comunale.

– foto ufficio stampa assessore Gianluca Comazzi –

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(ITALPRESS).

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