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Cronaca

Spettrometria di massa: nuova soluzione Roche in Italia

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MONZA (ITALPRESS) – La Città della Salute e della Scienza di Torino sarà il primo centro di assistenza sanitaria pubblica in Italia ad utilizzare la nuova soluzione di Roche Diagnostics per le analisi effettuate con la spettrometria di massa presso il laboratorio di Biochimica Clinica. L’accordo prevede l’installazione dello strumento nelle prossime settimane.
La soluzione di Roche Diagnostics è certificata per l’intero processo diagnostico secondo il regolamento europeo per la diagnostica in vitro (IVDR) , fondamentale per garantire la standardizzazione dei test clinici in spettrometria di massa ed avere consistenza dei dati per un percorso di cura ottimale dei pazienti. Il sistema Roche è, inoltre, integrabile con il resto del laboratorio centrale per un flusso analitico più efficiente e rapido.
La spettrometria di massa è una tecnologia analitica che rileva le molecole in un campione in base al loro rapporto massa-carica, consentendo di analizzare piccole molecole (composti organici, proteine e peptidi) a concentrazioni molto basse con elevata specificità, sensibilità e accuratezza, restituendo un risultato unico quanto un’impronta digitale biologica. Si tratta di una tecnologia consolidata nella ricerca clinica e accademica da diversi decenni, che sta diventando sempre più il “gold standard” diagnostico per la gestione di specifiche categorie di pazienti. Viene usata in varie situazioni cliniche1 tra cui: monitoraggio delle terapie con antibiotici per supportarne l’uso efficace e responsabile, monitoraggio terapeutico dei farmaci, monitoraggio degli immunosoppressori per prevenire il rigetto post-trapianto e minimizzare gli eventi avversi, analisi delle sostanze di abuso, misurazione degli ormoni steroidei in endocrinologia, e analisi di piccole molecole come vitamine, peptidi e marcatori proteici.
“Oggi la spettrometria di massa è considerata un metodo molto complesso e sofisticato, la cui diffusione risulta attualmente limitata a unità altamente specializzate presenti solo in alcuni centri. – ha spiegato il dottor Marco Cantù, Caposervizio di Chimica Clinica, Responsabile del Laboratorio di Biochimica e Farmacologia e Coordinatore Biobanca dell’Ente Ospedaliero Cantonale di Bellinzona – Esistono infatti ostacoli concreti alla sua adozione nei laboratori di routine, tra cui i principali sono l’elevata complessità operativa dei flussi di lavoro, della gestione e refertazione dei risultati, che richiede personale di laboratorio altamente specializzato per la corretta esecuzione; i tempi di preparazione ed elaborazione lunghi, non adatti alla gestione di campioni urgenti che può verificarsi nella normale attività di routine di un laboratorio clinico; la bassa standardizzazione dei risultati sia all’interno del singolo laboratorio sia tra laboratori diversi. Credo che un’innovazione in questo ambito che consenta di superare tali ostacoli possa realmente contribuire ad una gestione più sostenibile ed efficace di determinate categorie di pazientì.
Rispondendo alle sfide che attualmente gli operatori di spettrometria di massa si trovano ad affrontare, Roche ha sviluppato una soluzione che automatizza, integra e standardizza la spettrometria di massa, semplificandone l’uso e rendendola più accessibile al laboratorio di routine, al pari degli attuali test di chimica clinica o immunometria.
Tra le innovazioni portate da questa nuova soluzione: l’automazione completa del processo, dalla preparazione del campione all’interpretazione dei risultati (disponibili in meno di 40 minuti), con modalità di accesso random al sistema, che ne semplifica il flusso operativo; l’integrazione con le analisi di chimica clinica, immunochimica e gestione pre-analitica del campione; l’alta produttività (fino a 100 test/ora) e la disponibilità della soluzione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per soddisfare le esigenze del laboratorio centrale e garantire tempi di refertazione rapidi e prevedibili; la standardizzazione dei risultati grazie ad un processo analitico completamente certificato secondo il regolamento europeo IVDR e la tracciabilità agli standard di riferimento.
L’innovazione portata da Roche Diagnostics ha il potenziale per rendere più accessibile questa tecnologia alla pratica clinica di routine contribuendo a migliorare l’assistenza di determinate categorie di pazienti che necessitano un supporto decisionale clinico rapido ed accurato. Ad esempio, nel caso di pazienti affette da tumore al seno sottoposte a terapia ormonale, la spettrometria di massa può aiutare i medici a rilevare precocemente lievi cambiamenti nella risposta terapeutica, consentendo di apportare tempestivi aggiustamenti al trattamento. Altrettanto, il monitoraggio terapeutico degli antibiotici potrebbe supportare un trattamento più efficace dei pazienti e contribuire alla riduzione delle antibiotico-resistenze, un problema particolarmente allarmante nel nostro Paese.
“Nei pazienti critici in terapia intensiva e in altre specifiche categorie, come ad esempio nei gravi ustionati, – ha commentato il dottor Marco Merli, Dirigente di I livello specializzato in Malattie Infettive e Tropicali, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda – è difficile raggiungere adeguati livelli di antibiotici. I risultati chiari e precisi del monitoraggio terapeutico dei farmaci consentiti dalla spettrometria di massa rivelano, in tempi rapidi, se viene raggiunta la concentrazione adeguata e quali aggiustamenti devono eventualmente essere messi in atto. La rapida disponibilità dei livelli plasmatici di antibatterico permette di garantire più rapidamente concentrazioni efficaci, migliorando l’effetto del farmaco e quindi aumentando le probabilità di successo delle cure. Inoltre, il rapido raggiungimento di concentrazioni adeguate di antibiotici riduce il rischio di selezionare farmacoresistenze. Dall’altro lato, il regolare monitoraggio plasmatico riduce il rischio di eventi avversi correlati ai farmaci per il paziente. La disponibilità della spettrometria di massa in routine contribuisce ad un uso più efficace, sicuro e responsabile degli antibiotici andando a migliorare la cura dei pazienti e contestualmente a supportare la lotta all’antibiotico resistenza che sappiamo essere una delle sfide principali che i sistemi sanitari di tutto il mondo si trovano ad affrontare.”
L’innovazione introdotta dalla nuova soluzione Roche per la spettrometria di massa ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui questa tecnologia verrà utilizzata in futuro, portando benefici per i pazienti, per i professionisti di medicina di laboratorio e per il sistema sanitario in generale. Il sistema automatizzato sviluppato da Roche migliora la standardizzazione delle analisi in spettrometria di massa per il laboratorio di routine, garantendo al contempo elevata produttività, completa tracciabilità del processo analitico e tempi di refertazione tempestivi per una corretta gestione dei pazienti. L’automazione e la semplificazione dell’intero flusso di lavoro riducono il tempo dedicato alle fasi, spesso manuali, finora necessarie, consentendo al personale di laboratorio di concentrarsi su attività di validazione scientifica e ricerca.
“Le nuove conoscenze scientifiche che stiamo acquisendo consentono alla medicina di laboratorio di progredire dando un contributo fondamentale alla ridefinizione del modo in cui le malattie vengono prevenute, diagnosticate, trattate e monitorate, ed alla costruzione di un sistema sanitario più sostenibile.- ha commentato la dottoressa Cristina Barreca, Direttore Marketing Roche Diagnostics S.p.A. – Roche si impegna a guidare questi continui progressi con il suo costante investimento nello sviluppo di soluzioni innovative che possano rispondere alle esigenze mediche non ancora soddisfatte, collaborando con tutti i partner del Sistema Salute per cercare risposte efficaci e sostenibili alle sfide sanitarie presenti e future. La soluzione Roche per la spettrometria di massa è uno degli esempi concreti più recenti di questo nostro impegnò.
-foto ufficio stampa Roche Diagnostics –
(ITALPRESS).

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VOGHERA RICORDA I SUOI CONCITTADINI MORTI NELL’ATTENTATO DI NIZZA

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L’Amministrazione Comunale ha ricordato i coniugi vogheresi Angelo D’Agostino e Gianna Muset, vittime dell’attentato terroristico del 14 Luglio 2016 a Nizza. In occasione della ricorrenza della Giornata nazionale in memoria delle vittime del terrorismo, si è svolta questa mattina la cerimonia celebrativa presso la panchina commemorativa situata nell’area verde di via Garibaldi e prospiciente alla Parrocchia di Santa Maria della Salute.
All’iniziativa hanno partecipato il Sindaco del Comune di Voghera Paola Garlaschelli, una rappresentanza della Giunta e del Consiglio Comunale, il figlio dei coniugi deceduti Eliano D’Agostino, con la moglie Roberta Capelli e il figlio Samuele D’Agostino, le autorità civili e militari della Città, una delegazione di studenti, accompagnati dalle rispettive insegnanti, dell’Istituto Comprensivo Santachiara, dell’Istituto Comprensivo di Via Dante – Scuola Plana, indirizzo musicale -, e dell’Istituto Comprensivo Pertini – Scuola Leonardo – e Don Antonio – Parrocchia di Santa Maria della Salute.
“La panchina commemorativa rappresenta un vero e proprio atto d’amore per Angelo e Anna e, più in generale, per le vittime del terrorismo e per la nostra città – spiega il Sindaco Paola Garlaschelli -. E’ compito delle istituzioni creare questi momenti che legano solidarietà e partecipazione, con un grande supporto e una totale vicinanza alle famiglie coinvolte. Anche oggi vogliamo dimostrare di essere una Comunità forte ed unita, che si impegna a perseguire i valori di libertà, uguaglianza e fraternità, opponendosi ad ogni forma di terrorismo”.

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A TAVOLA CON TRADIZIONE – CHEF NEMBRINI A TUTTOFOOD, AMBASCIATORE DEL GUSTO

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Emanuele Bottiroli e lo chef Danilo Nembrini del ristorante La Pineta di Fortunago, uno dei Borghi più Belli d’Italia in Oltrepò Pavese, parlano di un’edizione delle fiera Tuttofood da ricordare per la provincia di Pavia del vino e dei sapori tipici. Lo chef racconta come è stata e come è servita questa esperienza per raccontare una terra che sa emozionare nel piatto e nel calice.

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Pedersen prima maglia rosa del Giro d’Italia 2025

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TIRANA (ALBANIA) (ITALPRESS) – Mads Pedersen è la prima maglia rosa del Giro d’Italia 2025. Il 29enne danese della Lidl-Trek ha trionfato nella prima tappa, la Durazzo-Tirana di 160 chilometri: battuto in volata il belga Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike), terzo il venezuelano Orluis Aular (Movistar Team); primo degli italiani Francesco Busatto (Intermarchè-Wanty), quarto. Non sono mancate le sorprese, brutta caduta per Mikel Landa, lo spagnolo della Soudal Quick-Step è finito a terra a 4 km dall’arrivo, coinvolti anche Jay Vine (UAE Team Emirates-XRG) e Geoffrey Bouchard (Decathlon AG2R La Mondiale). E’ stata una tappa segnata dalla fuga di cinque elementi, Alessandro Verre (Arkea – B&B Hotels), Alssandro Tonelli (Team Polti VisitMalta), Sylvain Moniquet (Cofidis), Manuele Tarozzi (VF Group Bardiani CSF Faizanè) e Taco Van Der Hoorn (Intermarchè Wanty) hanno animato la corsa sin dai primi chilometri: da segnalare la caduta di Juan Ayuso, tra i favoriti per la vittoria finale del Giro, il capitano della UAE si è però rialzato subito. Buon approccio anche per quanto riguarda Giulio Ciccone (Lidl-Trek), l’azzurro si è messo in mostra nella salita di Surrel, ultima salita di giornata. Domani la prima delle due cronometro in programma, la Tirana-Tirana di 13,7 km.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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