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Sabato perfetto per Marc Marquez in Qatar, vince la Sprint e si prende la pole
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4 mesi fa-
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Redazione
LUSAIL (QATAR) (ITALPRESS) – Sabato perfetto per Marc Marquez, che in sella alla Ducati ufficiale, conquista sia la pole position del Gran Premio del Qatar (la quarta di fila), grazie al crono di 1’50″499, che la vittoria della Sprint Race.
Dopo l’inaspettato zero nella gara domenicale di Austin, Marc Marquez riprende la propria corsa nel mondiale, vincendo la Sprint Race del Gran Premio del Qatar. Per l’otto volte iridato si tratta del quarto successo consecutivo al sabato, arrivato dopo la pole position del pomeriggio (in 1’50″499). Lo spagnolo, inoltre, torna di prepotenza leader della classifica (98 punti) con due lunghezze di margine sul fratello Alex Marquez, nuovamente secondo al traguardo. Nonostante i tentativi di rimonta finale di Quartararo e Aldeguer, Franco Morbidelli si porta a casa il terzo posto sotto lo sguardo attento di Valentino Rossi. Le prime pagine, però, sono tutte nuovamente di Marc Marquez, apparentemente imbattibile per tutti gli altri piloti. Come spiegato dal fratello, era ben evidente la voglia di rivalsa del pluricampione del mondo, a seguito della caduta ad Austin. Sin dal giovedì Marc ha tentato di abbassare le aspettative del pubblico con la consueta pretattica che lo contraddistingue, scaricando i favori della vigilia su Alex e Bagnaia. Lusail per Marc è sempre stata una pista ostica, ma è davvero difficile trovare qualcuno in grado di scalfire il suo primato nella gara di domani.
“Nessun pilota è perfetto. Questo è il weekend sin qui più importante della stagione. Temo la velocità di Pecco e mio fratello”, fa il modesto il pilota di Cervera. Prestazione inspiegabilmente sottotono per Francesco Bagnaia, solo ottavo al traguardo. Nella giornata di ieri Pecco era apparso decisamente in ripresa e fiducioso per il proseguimento del weekend, chiudendo la Practice davanti al proprio compagno di box. La caduta odierna in qualifica, però, ha costretto Bagnaia a partire dall’undicesima casella. Il pilota torinese ha fatto mea culpa, non cercando scuse e ammettendo le sue difficoltà nell’interpretazione della gara del sabato: “Le Sprint sono un mio limite, perché fatico sempre a frenare forte e a superare i miei avversari. Eppure, quello che cambia è solo la capienza del serbatoio. Rimango convinto, però, del mio potenziale per domani”. Nessun problema tecnico, dunque, per Bagnaia, ma piuttosto solo un amore mai sbocciato con il nuovo format. Sorride, invece, il rookie Fermin Aldeguer che chiude quarto e ottiene il suo miglior risultato in MotoGP. Quinto posto per Fabio Quartararo, autore di una gara consistente, oltre che di una qualifica straordinaria nel primo pomeriggio, che gli ha permesso di ritrovare una partenza dalla prima fila 1022 giorni dopo.
La top ten odierna è completata, nell’ordine, da Fabio Di Giannantonio, Ai Ogura, il già citato Bagnaia, Marco Bezzecchi e Maverick Vinales. Da segnalare il sedicesimo posto di Jorge Martin, inevitabilmente calato nel finale dopo un avvio piuttosto acceso. Il campione del mondo in carica, infatti, era risalito sino alla decima posizione, superando momentaneamente anche Bagnaia. La “gara lunga” è in programma domani sera sempre alle ore 19.
L’ordine di arrivo della Sprint Race
Questo l’ordine di arrivo della Sprint Race del Gran Premio del Qatar, quarto appuntamento della stagione (su 22), disputato sul circuito di Lusail:
1. Marc Marquez (Esp) Ducati in 20’38″304 alla velocità media di 172,0 km/h.
2. Alex Marquez (Esp) Ducati a 1″577
3. Franco Morbidelli (Ita) Ducati 3″988
4. Fermin Aldeguer (Esp) Ducati 4″369
5. Fabio Quartararo (Fra) Yamaha 4″593
6. Fabio Di Giannantonio (Ita) Ducati 5″099
7. Ai Ogura (Jpn) Aprilia 10″199
8. Francesco Bagnaia (Ita) Ducati 10″334
9. Marco Bezzecchi (Ita) Aprilia 11″300
10. Maverick Vinales (Esp) Ktm 12″554
Giro più veloce: Marc Marquez (lap 5) in 1’52″093 alla velocità media di 172,7 km/h.
La griglia di partenza di domani
Questa la griglia di partenza (prime quattro file) valida per la gara del Gran Premio del Qatar, quarto appuntamento stagionale della classe MotoGP (su 22), in programma su 22 giri del circuito di Lusail, pari a 118.36 km/h:
PRIMA FILA
1. Marc Marquez (Esp) Ducati in 1’50″499
alla velocità media di 175,2 km/h
2. Alex Marquez (Esp) Ducati 1’50″600
3. Fabio Quartararo (Fra) Yamaha 1’50″759
SECONDA FILA
4. Franco Morbidelli (Ita) Ducati 1’50″810
5. Fabio Di Giannantonio (Ita) Ducati 1’50″929
6. Maverick Vinales (Esp) Ktm 1’51″059
TERZA FILA
7. Johann Zarco (Fra) Honda 1’51″113
8. Fermin Aldeguer (Esp) Ducati 1’51″121
9. Alex Rins (Esp) Yamaha 1’51″174
QUARTA FILA
10. Ai Ogura (Jpn) Aprilia 1’51″340
11. Francesco Bagnaia (Ita) Ducati 1’51″580
12. Pedro Acosta (Esp) Ktm 1’51″680
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Simonelli “Euro2032 a rischio, provato a chiudere il mercato prima”
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Simonelli “Euro2032 a rischio, provato a chiudere il mercato prima”
Pubblicato
3 ore fa-
25 Agosto 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo provato a far chiudere il mercato prima dell’inizio del campionato, sono andato personalmente a Londra per incontrare l’amministratore delegato della Premier League Richard Master. Inghilterra, Germania e Francia erano d’accordo, ma la Spagna si è opposta. Essendo dei campionati interconnessi, se non prendiamo una decisione tutti insieme non si può fare, si correrebbe il rischio di perdere un giocatore senza poi poterlo sostituire. Ci stiamo lavorando, speriamo l’anno prossimo di convincere il presidente della Liga Tebas, una persona molto intelligente ma anche molto difficile”. Così il presidente della Lega Serie A Ezio Maria Simonelli, ospite di ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1, sulla possibilità in futuro di poter chiudere la sessione estiva di calciomercato prima dell’inizio del campionato.
Tutt’altro che lusinghiero il capitolo stadi in vista di Euro 2032: “Udine è un esempio di eccellenza, il suo Bluenergy Stadium ci ha fatto fare una gran bella figura. Peccato però che, al di là di Udine, Bergamo e Torino, il resto dei nostri stadi è in uno stato comatoso. Ceferin ha criticato fortemente gli stadi italiani e gli do ragione. Siamo arretrati rispetto a tutti gli altri paesi: negli ultimi 18 anni abbiano inaugurato solo sei stadi, di cui solo tre in Serie A. Nel resto d’Europa 226. Stiamo insistendo col governo per snellire la procedura ma sono veramente preoccupato per gli Europei 2032. Candidatura a rischio? Spero sia solo una mia preoccupazione. Ma quando il presidente dell’Uefa dice che i nostri stadi sono in uno stato comatoso e gli Europei sono tra sei anni, il rischio che ci possa essere revocata la candidatura c’è. Rischiamo una figura non bellissima a livello internazionale. Spero che questo rischio lo veda anche il governo e che possa servire per snellire la burocrazia e per mettere a tacere i famosi comitati del no, che in Italia non fanno mai fare niente, e le sovrintendenze che dovrebbero tutelare i beni culturali. Ma non ho capito che tipo di tutela ci debba essere per uno stadio come San Siro: ha cent’anni, è stato rifatto nel 1955 e si discute se è stato inaugurato prima o dopo novembre. Sono cose assurde: è uno stadio che non è più funzionale al gioco del calcio e ad accogliere degnamente le persone. Basta andare nei bagni di San Siro per rendersi conto. Si deve rifare un nuovo stadio, punto e basta, mettendo fine a tutte queste diatribe strumentali e senza senso”.
Circa Milan-Como a Perth per la concomitanza delle Olimpiadi Invernali, “è ancora una questione aperta e non decisa, devono arrivare delle autorizzazioni che non sono ancora arrivate. Perth è particolarmente lontana, ma l’Australia ha una base importante di tifosi del calcio italiano. Per noi è molto importante far vedere le nostre squadre all’estero per aumentare ricavi, visibilità e appeal. Immagino che non saranno tantissimi i tifosi che andranno a Perth, anche se Milan e Como organizzerebbero dei viaggi speciali. Comunque credo proprio che il Milan rimborserà ai tifosi la quota parte dell’abbonamento”.
Il numero uno della Lega si sofferma anche sulle novità arbitrali: “Mi convincono, perchè tutto ciò che va verso la trasparenza è positivo. Domani avremo la Supercoppa Primavera tra Inter e Cagliari e testeremo il Var a chiamata, un altro strumento di trasparenza“. Infine, sulla Nazionale: “Ho grande fiducia in Gattuso, sono certo che ci porterà ai Mondiali, sarebbe un disastro se non accadesse”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Sport
Debutto vincente per Paolini agli Us Open, Aiava battuta in due set
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5 ore fa-
25 Agosto 2025di
Redazione
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Debutto vincente di Jasmine Paolini all’Us Open, ultimo Slam stagionale in corso sul cemento di Flushing Meadows. La 29enne tennista toscana, testa di serie numero 7 e ottava del ranking Wta, ha iniziato il suo 24esimo Slam superando all’esordio, al ‘Louis Armstrong’, la qualificata australiana Destanee Aiava (n.166 Wta) con il punteggio di 6-2 7-6(4), maturato in un’ora e 34 minuti di gioco. L’azzurra al secondo turno incontrerà una tra Aliaksandra Sasnovich (119), bielorussa in campo come atleta neutrale, e la 17enne Usa Iva Jovic (73).
“E’ stata una partita positiva – ha raccontato Paolini in conferenza stampa – Non era facile, lei gioca un buon tennis e aveva già fatto tre partite. È una giocatrice a cui piacciono molto i campi veloci, anche in Australia aveva giocato bene, e sapevo che poteva rappresentare un turno pericoloso. Inoltre, è sempre difficile giocare il primo turno in uno Slam, c’è più tensione e si deve ancora prendere ritmo e confidenza con le condizioni. Sono rimasta sorpresa dalla sua potenza, ha dei colpi veramente pesanti, soprattutto col rovescio lungolinea. Ho fatto un po’ fatica all’inizio, ma sono contenta di essere rimasta lì nei punti importanti, credo che questa sia stata la chiave della partita”.
La qualificata ‘aussie’ ha costretto Paolini ad un complicato tie break nel secondo set; qui la differenza l’ha fatta la classe, l’esperienza e l’orgoglio della tennista azzurra, “Più che per il tennis, sono contenta del modo in cui ho gestito certi momenti importanti della partita. Sono rimasta sempre positiva, e credo che questo sia stato l’aspetto più importante della giornata”, ha aggiunto l’azzurra. Dopo il match point, più leggera e rilassata, ‘Jas’ si è concessa ai fan newyorkesi in attesa di conoscere il nome della sua prossima avversaria: “Sasnovich o Jovic, le conosco entrambe. Con la Jovic ho giocato a Indian Wells quest’anno, è una giovane giocatrice in ascesa e, secondo me, ha davvero un ottimo potenziale. Non mi alleno con la Sasnovich da un po’ ma la conosco. Una idea delle avversarie ce l’ho già ma sicuramente la partita va vista e preparata”.
La settimana di Cincinnati ha rappresentato il miglior preludio possibile a questi US Open 2025: “Lì ho ritrovato serenità in campo, sensazioni buone e la positività che mi era un po’ mancata negli ultimi due tornei – ha concluso Paolini – Sono contenta di aver giocato diverse partite, questo aiuta per ritrovare fiducia e, di conseguenza, aiuta ad affrontare il torneo successivo. Mi è piaciuto il livello di gioco che ho espresso, spero di riuscire a portarlo anche qui e di farlo con continuità”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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La Juventus parte bene, David e Vlahovic piegano il Parma
Pubblicato
15 ore fa-
25 Agosto 2025di
Redazione
TORINO (ITALPRESS) – Buona la prima per la Juventus di Igor Tudor. All’Allianz Stadium la squadra bianconera (in 10 nel finale per l’espulsione di Cambiaso) batte 2-0 il nuovo Parma del 30enne Carlos Cuesta e conquista i primi tre punti in campionato grazie alle reti dei suoi due centravanti, il nuovo acquisto David e Vlahovic. L’unico volto nuovo nell’undici bianconero è proprio il canadese, inserito dal primo minuto in una squadra che, nello scorso campionato, condivideva con il Parma il primato di gioventù per età media tra titolari e subentrati (24 anni e 288 giorni la Juventus, 24 anni e 98 giorni i gialloblù). Non sorprende quindi che siano due under 23 a mettere la firma sulle prime fiammate del match. Al 4′ è il classe 2003 Lovik a spaventare Di Gregorio con una conclusione salvata in angolo da Cambiaso. Al 13′ invece è il 22enne Conceicao a impegnare Suzuki con un colpo di testa in tuffo sugli sviluppi di un cross di Thuram. La prima, grande occasione da gol è però del Parma ad inizio ripresa. Almqvist scatta in profondità, entra in area e serve a Pellegrino la palla del possibile 1-0, ma Bremer – al ritorno in Serie A dopo l’infortunio a distanza di 330 giorni dall’ultima volta – è bravo a murare il centravanti avversario in scivolata. L’episodio scuote la Juventus e i suoi interpreti offensivi. Al 51′ Yildiz calcia dal vertice dell’area spaventando Suzuki con una conclusione che non va lontana dal secondo palo. E’ il legno invece quattro minuti dopo a salvare il Parma: Conceicao si accentra e calcia col mancino, trovando la deviazione involontaria di Keita che indirizza la palla sul palo alla sinistra di Suzuki. L’1-0 è dietro l’angolo e al 59′ la Juve colpisce: Yildiz lavora bene un pallone sulla sinistra e crossa a centro area, dove David è bravo ad anticipare Circati e depositare in rete. La Juve sembra in controllo, ma chiude in dieci uomini. Al 84′ Cambiaso reagisce male ad un contrasto con Lovik e riceve il rosso diretto dall’arbitro. Neanche il tempo di sistemarsi in inferiorità numerica e la Juventus chiude i giochi: Vlahovic apre una una prateria a Yildiz e va in area a chiudere l’azione con il tocco vincente. Un gol che scaccia via le voci di mercato e permette al serbo di ritrovare il sorriso in un momento delicato della carriera.
– foto Image –
(ITALPRESS).


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