Cronaca
Il Como piega il Torino 1-0, Douvikas decisivo
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4 mesi fa-
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Redazione
COMO (ITALPRESS) – Il Como soffre nella ripresa ma si impone per 1-0 sul Torino, avvicinandosi sempre di più alla salvezza. E’ un gol di Douvikas nel primo tempo a decretare il prezioso successo dei padroni di casa. Il primo squillo è per gli ospiti e arriva al 13′. Un lancio lungo dalla destra sorprende la difesa lombarda, con Adams che smarca Linetty con una finta ma il polacco non ne approfitta, impattando a lato di testa. Al 25′, sul fronte opposto, ci vuole una parata di Milinkovic-Savic per fermare un velenoso tiro sul primo palo di Diao da posizione defilata. Il portiere serbo deve nuovamente intervenire al 32′, quando devia in corner una punizione mancina di Da Cunha. Gli uomini di Fabregas spingono e al 38′ passano in vantaggio. L’ex di turno Vojvoda si invola sulla destra, salta Biraghi e pennella al centro un pallone perfetto per Douvikas, il quale incorna da due passi e batte Milinkovic-Savic. Allo scadere, il portiere salva nuovamente in angolo un mancino dalla distanza di Moreno. Le due contendenti vanno al riposo sull’1-0.
La prima chance della ripresa è per i granata e arriva al 3′ quando Biraghi mette in mezzo un cross a mezza altezza dalla sinistra pescando Adams, che prova un difficile colpo d’esterno ma manda alto. Tre minuti dopo, Caqueret serve Da Cunha, il quale allarga per Ikonè che calcia sull’esterno della rete con il destro. Al 10′, Butez compie la prima parata della sua gara respingendo in corner un destro di Elmas. Tre minuti più tardi, è Gineitis ad avere una grande occasione per il possibile 1-1, quando il suo destro volante in scivolata viene stoppato ancora da Butez. La neopromossa si rivede alla mezz’ora, quando Milinkovic-Savic alza sopra la traversa un colpo di testa di Goldaniga. Al 43′, Kempf si immola in scivolata sventando in modo decisivo una conclusione ravvicinata di Elmas. La pressione degli uomini di Vanoli viene premiata in pieno recupero, quando Ilic va a segno per l’1-1 ma la rete viene annullata per uno sfortunato doppio tocco iniziale di Biraghi al momento della battuta dell’angolo. Il risultato non cambierà più. Grazie a questi tre punti, i Lariani salgono al tredicesimo posto, a quota 36, avvicinandosi, a -4, proprio al Torino.
– foto Image –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Sala “Milano migliorata in 20 anni, sbagliato buttare via tutto”
Pubblicato
2 ore fa-
5 Agosto 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Si è passati da magnificare il modello Milano per cui è tutto perfetto, mentre adesso è diventato il sistema Milano. Queste cose non servono e non corrispondono alla realtà assolutamente. Però io continuo a dire questo: se noi prendessimo qualunque milanese, lo portassimo in giro per la città a vedere oggi cos’è ogni singolo quartiere con le fotografie in mano di 20 anni fa e domandassimo se è migliorata, Milano è migliorata. Poi la giustizia farà il suo corso, ma non possiamo buttare tutto via. Alla fine Milano ha fatto un percorso ed è l’unica città internazionale italiana. E’ l’unica ad essersi sviluppata così, anche attraverso possibili errori, ma buttare via tutto mi sembra una cosa profondamente sbagliata”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala in un’intervista a RTL 102.5 sull’inchiesta urbanistica che ha coinvolto il Comune.
foto: IPA Agency
(ITALPRESS).
Cronaca
Sala “Milano negli ultimi 20 anni è migliorata, è sbagliato buttare via tutto”
Pubblicato
4 ore fa-
5 Agosto 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Si è passati da magnificare il modello Milano per cui è tutto perfetto, mentre adesso è diventato il sistema Milano. Queste cose non servono e non corrispondono alla realtà assolutamente. Però io continuo a dire questo: se noi prendessimo qualunque milanese, lo portassimo in giro per la città a vedere oggi cos’è ogni singolo quartiere con le fotografie in mano di 20 anni fa e domandassimo se è migliorata, Milano è migliorata. Poi la giustizia farà il suo corso, ma non possiamo buttare tutto via. Alla fine Milano ha fatto un percorso ed è l’unica città internazionale italiana. È l’unica ad essersi sviluppata così, anche attraverso possibili errori, ma buttare via tutto mi sembra una cosa profondamente sbagliata”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala in un’intervista a RTL 102.5 sull’inchiesta urbanistica che ha coinvolto il Comune.
“A Milano possono esserci state operazioni immobiliari non corrette, ma che nella stragrande maggioranza quelle che sono state fatte hanno un senso. Anzi le rivendico – ha aggiunto – È inutile che mi nasconda dietro un dito, è inutile che dica non me ne sono accorto. Secondo me Milano è meglio di anni fa. Alcuni errori ci possono stare. Ma se il tema è stare fermi per non sbagliare e lasciare la realtà come sono… vabbè non credo sia il motivo per cui i milanesi mi hanno eletto. Però lungi da me dire: ‘No, non non è colpa mia’. Se ci sono errori la colpa è mia, poi vediamo la forma della colpa”.
Sul futuro dello Stadio di San Siro, “vedremo a settembre cosa succede. Noi dobbiamo passare dal consiglio comunale perché le transazioni che riguardano delle proprietà pubbliche vanno approvate nel consiglio comunale. Prima abbiamo pensato a una cessione in affitto, poi abbiamo provato la via della ristrutturazione e adesso siamo alla vendita. Anche per dignità personale io voglio portare avanti questa iniziativa, ma deve essere approvata dal consiglio. Dal mio punto di vista io voglio avere la coscienza a posto e fare il mio lavoro fino alla fine, poi vedremo se la politica seguirà questa via. Quello che io noto, essendo una persona che ha sempre molto viaggiato per il mondo, è che le grandi città normalmente hanno stadi nuovi mentre San Siro non lo è”.
“Ho saputo di essere indagato alle 10 di sera da una telefonata del direttore del Corriere della Sera che mi ha detto: ‘domani scriviamo questa cosa’ – ha proseguito il primo cittadino di Milano – È evidente che qualcuno l’aveva detto ai giornalisti e questo è qualcosa che a mio avviso in un paese democratico non va assolutamente bene, però vedo che lo si accetta”.
“Il Gip ha negato che io abbia fatto induzione, quindi pressione per far approvare delle cose. Rimane un’accusa: aver firmato la nomina della Commissione del Paesaggio. Vi dico come funziona: fai un bando pubblico e una commissione del comune con dirigenti del comune sceglie in base a una valutazione tecnica i componenti di questa commissione e il sindaco firma. Ma cosa pensiamo? Che il sindaco nel momento in cui qualcuno ha fatto questo lavoro si mette lì e fa un’analisi sua uno per uno dei componenti? Io ho firmato rispetto a una proposta che viene fatta da una commissione che ci ha lavorato dai mesi”, ha concluso.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Cronaca
Caso Almasri, Meloni “Archiviata la mia sola posizione, tesi assurda”
Pubblicato
14 ore fa-
4 Agosto 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Oggi mi è stato notificato il provvedimento dal Tribunale dei ministri per il caso Almasri: dopo oltre sei mesi dal suo avvio, rispetto ai tre mesi previsti dalla legge, e dopo ingiustificabili fughe di notizie. I giudici hanno archiviato la mia sola posizione, mentre dal decreto desumo che verrà chiesta l’autorizzazione a procedere nei confronti dei Ministri Piantedosi e Nordio e del Sottosegretario Mantovano. Nel decreto si sostiene che io “non sia stata preventivamente informata e (non) abbia condiviso la decisione assunta”: e in tal modo non avrei rafforzato “il programma criminoso”. Si sostiene pertanto che due autorevoli Ministri e il sottosegretario da me delegato all’intelligence abbiano agito su una vicenda così seria senza aver condiviso con me le decisioni assunte. E’ una tesi palesemente assurda”. Lo scrive sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“A differenza di qualche mio predecessore, che ha preso le distanze da un suo ministro in situazioni similari, rivendico che questo Governo agisce in modo coeso sotto la mia guida: ogni scelta, soprattutto così importante, è concordata. E’ quindi assurdo chiedere che vadano a giudizio Piantedosi, Nordio e Mantovano, e non anche io, prima di loro”, evidenzia Meloni. “Nel merito ribadisco la correttezza dell’operato dell’intero Esecutivo, che ha avuto come sola bussola la tutela della sicurezza degli italiani – conclude la premier -. L’ho detto pubblicamente subito dopo aver avuto notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, e lo ribadirò in Parlamento, sedendomi accanto a Piantedosi, Nordio e Mantovano al momento del voto sull’autorizzazione a procedere”.
Il Presidente della Giunta delle autorizzazioni della Camera Devis Dori rende noto che “al momento, non è pervenuta nessuna carta del dossier Almasri dal Tribunale dei Ministri”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).


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