Seguici sui social

Economia

Noesis Group si evolve, nasce NGF – la nuova Growth Factory della comunicazione

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Le Agenzie di comunicazione del Gruppo Noesis danno il via ad un nuovo ambizioso percorso: NGF – Noesis Group | Growth Factory, l’evoluzione di una realtà già consolidata sul mercato, che oggi si presenta con un nuovo posizionamento ancora più audace.

Con oltre 30 anni di esperienza, il Gruppo, da oggi NGF, con oltre 110 professionisti dal DNA multiculturale e 13 milioni di fatturato, riunisce quattro agenzie specializzate in ambiti differenti e complementari: Noesis, la capofila del Gruppo, agenzia di comunicazione integrata con approccio multicanale, con main focus su Media Relations, Influencer Marketing, Event Management, Progetti Speciali e Public Affairs – TwentyTwenty, HUB creativo e digitale che sviluppa progetti di storytelling per i brand – Aretrè, agenzia specializzata nella formazione e comunicazione medico-scientifica e Natasha Slater Studio, focalizzata su social PR, creando format ed eventi esclusivi per brand luxury e lifestyle.

“Growth Factory è un modello umanistico fondato sull’interscambio tra professionalità diverse e talenti straordinari, capace di superare i confini della comunicazione ordinaria con un approccio su misura, strategico e innovativo” ha commentato Martin Slater, Fondatore e Presidente di NGF.

Guidato dal desiderio di innovare, NGF valorizza un mix unico di competenze in PR, Creatività, Influencer Marketing, Data Analysis, Eventi, Digital Strategy e Social Media. Un ecosistema in cui molteplici skills integrate abbracciano prospettive diverse e le fondono per dare vita a una Factory di idee non convenzionali, capace di ridefinire il modo di fare comunicazione e fortemente impegnata nella crescita di awareness, resonance e reputation dei brand. “Siamo un team di sognatori instancabili e di lavoratori determinati, pronti a camminare al fianco delle aziende tra successi e sfide quotidiane, in un mercato che evolve alla velocità del digitale, e non solo – commenta Antonella Romano, CEO e Partner di Noesis e TwentyTwenty – NGF è molto più di una sigla, è una dichiarazione, una Factory animata da un nuovo “G” Factor, motore del nostro Gruppo, della nostra Gente, della Growth nostra e di quella dei nostri Clienti. Perché alla fine, non è solo ciò che facciamo a renderci diversi, ma come lo facciamo e il valore che generiamo”.

Advertisement

Il lancio di NGF si sostanzia in un nuovo logo che è espressione di solidità, dinamismo e innovazione. Un logo immediatamente riconoscibile, con una scelta tipografica bold e geometrica che mette al centro la “G”, stilizzata in modo unico, come fulcro visivo che rappresenta il cuore pulsante del brand, la sua vocazione alla crescita e il DNA innovativo. A completare l’identità visiva, il lancio del nuovo sito NGF https://noesisgroup.eu/ un’interfaccia minimalista e di forte impatto visivo, che rispecchia le scelte creative del logo. Qui prende vita il Manifesto di NGF con un video di apertura che si afferma con forza come dichiarazione di intenti di un Gruppo che guarda sempre oltre, che dà forma alle idee trasformandole in reputazione d’impatto e crescita.

– foto ufficio stampa Noesis –

(ITALPRESS).

Advertisement

Economia

Stellantis, Elkann “In Europa e negli Usa l’Automotive è sotto pressione”

Pubblicato

-

TORINO (ITALPRESS) – “Vorrei iniziare dicendo che il 2024 non è stato un buon anno per Stellantis. I motivi sono stati in parte di nostra competenza, il che ha reso il risultato ancora più deludente”. È con queste parole che John Elkann, presidente di Stellantis, oggi ad Amsterdam ha aperto l’assemblea degli azionisti.

Un breve discorso in cui Elkann ha parlato della situazione attuale del Gruppo e delle questioni che riguardano il mercato mondiale dell’automotive. Dopo l’addio del Ceo Carlos Tavares “il Comitato esecutivo ad interim, che il Consiglio mi ha chiesto di presiedere, ha lavorato con tutti i nostri team nella gestione quotidiana dell’azienda. Sono state intraprese azioni importanti e decisive per garantire che Stellantis sia nella posizione più forte possibile quando verrà nominato il nostro nuovo CEO. La nomina è prevista entro la prima metà del 2025”, ha aggiunto Elkann.

In primo piano ci sono le dinamiche mondiali che attraversano l’industria dell’auto. “In Europa e negli Stati Uniti, le scelte politiche e normative hanno messo il nostro settore sotto estrema pressione, mentre la Cina è su un’altra traiettoria. Quest’anno, per la prima volta, il mercato automobilistico cinese sarà più grande di quello americano ed europeo messi insieme”, ha evidenziato Elkann davanti agli azionisti.

“In Europa, le normative sulle emissioni di CO2 hanno imposto un percorso irrealistico di elettrificazione, scollegato dalla realtà del mercato. In effetti, i governi europei hanno ritirato, a volte bruscamente, gli incentivi all’acquisto e l’infrastruttura di ricarica rimane inadeguata. Di conseguenza, i consumatori tardano a passare ai veicoli elettrici”, ha proseguito.

Advertisement

C’è poi il tema dei dazi Usa, che di certo non sono un bel segnale per l’intero comparto. “Negli Stati Uniti, l’industria automobilistica è gravemente colpita dai dazi. Oltre al dazio del 25% imposto sui veicoli, siamo colpiti da una serie di dazi aggiuntivi, tra cui quelli su alluminio, acciaio e componenti – ha affermato Elkann -. Con l’attuale percorso di tariffe dolorose e regolamenti troppo rigidi, l’industria automobilistica americana ed europea è a rischio. Sarebbe una tragedia, perché l’industria automobilistica è fonte di posti di lavoro, innovazione e comunità forti. Ma non è troppo tardi se gli Stati Uniti e l’Europa intraprendono le azioni urgenti necessarie per promuovere una transizione ordinata. Siamo incoraggiati da quanto indicato ieri dal Presidente Trump sulle tariffe per l’industria automobilistica”.

Sempre nella giornata di oggi, Stellantis ha annunciato che tutte le delibere sottoposte agli azionisti durante l’assemblea generale annuale sono state adottate, compresa la proposta di approvare la distribuzione di un dividendo di 2 miliardi di euro sulle azioni ordinarie. La ripartizione proposta comporta un pagamento ai detentori di azioni ordinarie di 0,68 euro per ogni azione ordinaria in circolazione.

-Foto ufficio stampa Stellantis-
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Economia

Confcommercio, stime del Pil al ribasso e consumi deboli

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Questione dazi, consumi, geopolitica dell’energia, prospettive economiche 2025, il ruolo dell’innovazione e dell’Intelligenza Artificiale, dinamismo imprenditoriale tra flessibilità e competitività, il futuro dell’Europa nella nuova legislatura Ue. Sono questi i principali temi al centro della ventiquattresima edizione del Forum internazionale di Confcommercio “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000”, organizzato in collaborazione con Ambrosetti, in corso a Roma a Villa Miani e che vede la presenza, tra gli altri, di Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione europea; di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; di Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il Made in Italy; di Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri.
“La parziale marcia indietro dell’amministrazione americana è una buona notizia: implica che abbiamo una controparte che ascolta imprese e mercati. Ma le ampie oscillazioni negli indirizzi di politica economica non sono prive di conseguenze. Nella prima parte dell’anno l’economia europea ne ha risentito. L’incertezza è rapidamente cresciuta. E rimangono barriere tariffarie più elevate che in passato. La loro rimozione richiede paziente, determinato e faticoso lavoro di negoziazione multilaterale per ricucire e ripristinare. Adesso bisogna tornare a stabilità e fiducia per imprese e consumatori. Non sarà facile, ma è condizione indispensabile per la prosperità”, afferma il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel corso della conferenza stampa di apertura del Forum.
“E la fiducia, voglio ricordarlo, è l’ingrediente fondamentale per far ripartire i consumi e innalzare la propensione all’investimento. Lo ribadisco – aggiunge -: servono, con urgenza, negoziazione, dialogo, compensazioni, per scongiurare il rischio di compromettere le prospettive di crescita in un contesto economico già fragile”, aggiunge. L’Ufficio Studi di Confcommercio vede al ribasso le previsioni di crescita del PIL per il 2025 e 2026: +0,8% e +0,9% rispettivamente (da +0,9% e +1%). Pesano l’incertezza legata ai dazi, l’instabilità dei mercati finanziari e il timore di una perdita di ricchezza. Restiamo, comunque, più ottimisti del governo, sebbene in misura marginale. Ma nonostante l’incertezza, “c’è una nota di ottimismo che voglio valorizzare – osserva Sangalli -. Inflazione sotto controllo, occupazione ai massimi e redditi reali in aumento, grazie anche ai rinnovi contrattuali, rappresentano solidi presupposti per consentire all’Italia di reggere l’urto e attraversare con successo un periodo complesso e pieno di incognite. E con l’auspicato nuovo taglio dei tassi d’interesse da parte della BCE, si rafforzerebbero queste luci in uno scenario denso di ombre. Sulla scorta di queste indicazioni, stimiamo per il 2025 una crescita del PIL allo 0,8% e dei consumi sul territorio dell’1,2% e analoghe variazioni per l’anno prossimo”.
E proprio sui consumi si concentra l’analisi del direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, che nonostante un +1,2% restano il grande assente della ripresa economica: “Il potere di acquisto cresce più della spesa reale delle famiglie italiane; di conseguenza cresce molto anche la propensione al risparmio. Le cause della stagnazione dei consumi sono dovute al ricordo doloroso di decenni di bassa crescita, gli italiani hanno risorse, ma scelgono di non spenderle – spiega Bella -. La debolezza della domanda interna è una malattia cronica della nostra economia. E i consumi, anche alla fine del prossimo anno, non saranno tornati nemmeno ai livelli del 2007, cioè di venti anni fa. Quanto ai cambiamenti dei modelli di consumo, si conferma il fenomeno della “terziarizzazione” dell’economia: cala, rispetto al 2007, la spesa per alimentari (-408 euro pro capite), abbigliamento (-92 euro) e trasporti (-765 euro), complice anche l’invecchiamento della popolazione, una maggiore diffusione dei pasti fuori casa e il cambiamento nei modelli di mobilità; crescono invece i settori legati al tempo libero, alla cultura e alle comunicazioni (+316 euro) e alla sanità (+112 euro). Quindi, bisogna rimettere al centro dell’agenda di Governo la riduzione delle imposte per il ceto produttivo. Ma il turismo si conferma una leva fondamentale: dal 1990 ad oggi le presenze turistiche straniere nel nostro Paese sono triplicate e grazie alla spesa dei visitatori stranieri i consumi sul territorio sono in crescita. Negli ultimi trentacinque anni, infatti, le presenze di turisti stranieri in Italia sono cresciute del 200% e tutta la nuova occupazione in questo periodo è stata creata dal terziario di mercato”.
Secondo Sangalli, inoltre, servono interventi altrettanto decisi su altri fronti strategici per la competitività del sistema, “a cominciare dal nodo energia. Quella dei consumi, infatti, non è l’unica preoccupazione. Perchè oggi i prezzi dell’energia sono ancora molto elevati, con un pesante impatto sulle bollette di famiglie e imprese, in particolare quelle del terziario di mercato: per queste imprese, a marzo 2025, le tariffe dell’energia elettrica hanno registrato un incremento del 53,5% rispetto alle tariffe pre-crisi del 2019, quelle del gas addirittura dell’88,2%. Su questo tema, le misure adottate dal Governo non sono ancora sufficienti. Servono interventi strutturali, a cominciare da un nuovo impulso all’efficienza energetica, all’incremento della produzione rinnovabile e, certamente, anche al nucleare sostenibile per il quale recentemente il Governo ha varato la legge delega. Ma anche dalla revisione complessiva di tutte le componenti fiscali e parafiscali che gravano sulle bollette energetiche. Occorrono interventi tempestivi e coordinati anche a livello europeo per rafforzare la sicurezza energetica e la stabilità dei mercati”, conclude il presidente di Confcommercio.

– Foto xb1/Italpress –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Economia

Autostrade dello Stato acquisisce le quote Anas in 4 società

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Autostrade dello Stato Spa ha perfezionato oggi l’acquisizione da Anas Spa delle partecipazioni detenute in quattro società autostradali a pedaggio: 50% di Concessioni Autostradali Venete – CAV Spa; 35% di Autostrada Asti – Cuneo Spa; 32,125% della Società Italiana per Azioni per il Traforodel Monte Bianco – SITMB; 31,75% della Società Italiana Traforo Autostradale del Frèjus – SITAF Spa.
“L’operazione – si legge in una nota -, ai sensi del D.L. n. 121/2021 e del D.L. n. 155/2024, è finalizzata all’attuazione degli obiettivi di razionalizzazione del patrimonio autostradale di proprietà statale dettati dalla normativa in materia e al consolidamento delle attività di Autostrade dello Stato S.p.A., società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e inhouse al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. Il valore dell’acquisizione è di circa 342,5 milioni di euro, determinato in base al valore contabile delle partecipazioni cedute. “Autostrade dello Stato, attraverso le quattro società partecipate – prosegue la nota -, promuoverà servizi autostradali innovativi, la mobilità sostenibile e la sicurezza della rete, favorendo la crescita infrastrutturale del Paese e migliorando l’esperienza di viaggio degli utenti attraverso soluzioni tecnologiche avanzate e un’infrastruttura sempre più moderna ed efficiente”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.