Cronaca
A Milano via ai lavori di piazza Cordusio, diventerà pedonale
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6 mesi fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Al via la riqualificazione di piazza Cordusio a Milano, snodo che collega piazza Duomo a piazza Castello. Il cantiere partirà il prossimo 6 maggio e si concluderà a ottobre 2026, con una pausa in occasione delle Olimpiadi invernali Milano Cortina. Alla fine dei lavori la piazza sarà chiusa alla circolazione di veicoli privati e taxi e potranno transitare solo tram e mezzi di emergenza.
Anche via Dante sarà resa completamente pedonale e gli spazi saranno ripuliti dagli elementi di segnaletica e di arredo incoerenti o inutilizzati. Il progetto, che riqualifica circa 8.700 mq di spazio pubblico insistendo su piazza Cordusio e sulle vie limitrofe, Cordusio, Orefici e l’ultimo tratto di via Dante dall’incrocio con via Meravigli verso Duomo, è firmato dall’architetto Leopoldo Freyrie con Mic-Hub e Esa Engineering. L’investimento per i lavori è di circa 3 milioni di euro, interamente finanziato dagli sponsor, Generali Real Estate e Hines.
Il coinvolgimento di Hines va in continuità rispetto alle opere private di riqualificazione dell’immobile di piazza Cordusio. L’importo dell’intervento sull’armamento tranviario ammonta a circa 7 milioni di euro.
“È un progetto che io reputo molto importante perché dall’ultima volta che si è messa mano a quell’area sono passati 30 anni circa, ed è anche vero che è da tanto tempo che se ne parla – ha commentato il sindaco Giuseppe Sala, a margine della conferenza stampa di presentazione a Palazzo Marino – . Saranno lavori, come sempre, abbastanza lunghi ma significativi. Si tratta di uno spazio importante per l’immagine della città”.
Nella prima fase dei lavori di riqualificazione della piazza e dell’area circostante si inseriranno anche gli interventi infrastrutturali di rifacimento dell’armamento tranviario, dell’acquedotto e della fognatura. Questi interventi che coinvolgeranno ATM e MM saranno suddivisi in varie fasi e partiranno il 6 maggio.
Un mese più tardi partirà l’intervento di riqualificazione urbana che vede il coinvolgimento della cordata che fa capo a Generali Real Estate, nel ruolo di sponsor e di gestione e coordinamento dei lavori, e ad Hines, nel ruolo di co-sponsor, per terminare tra ottobre e novembre. Dopo una sospensione per permettere lo svolgimento dei Giochi Olimpici e Paralimpici, riprenderà nei mesi estivi del 2026, con l’ultima tranche di sistemazioni che riguarderà il lato di via Orefici coi civici dispari.
Un intervento massiccio che porterà “molti disagi”, ha precisato l’architetto Leopoldo Freyrie. Per migliorare la sicurezza e l’efficienza del servizio tranviario è previsto il rinnovamento straordinario di circa 1.200 metri lineari di binari e la realizzazione di una platea con materassino antivibrante, utile ad aumentare la durabilità della sede tranviaria e a ridurre rumore e vibrazioni. A questi si aggiungono lavori su acquedotto e fognatura in via Orefici.
Inoltre il Comune di Milano (Reparto Strade e Segnaletica) interverrà in via Meravigli rimuovendo la pavimentazione dei masselli, da via San Giovanni sul Muro a via Dante, per favorire una più efficace manutenzione dei binari del tram.
I lavori partiranno con la chiusura al transito veicolare e la sospensione delle linee tranviarie in piazza Cordusio e via Orefici, da via Meravigli fino a via Cantù. In via Meravigli l’intervento sarà svolto in tre diverse fasi, per consentire sempre l’accesso ai passi carrai e parte dei flussi di traffico. Successivamente il cantiere si allargherà su via Cordusio e su tutta via Orefici, comprendendo anche l’ultimo tratto di via Torino e via Mazzini.
Nelle ultime fasi la viabilità in direzione Duomo sarà comunque sempre garantita mediante l’apertura di una corsia da via Torino o da via Mazzini. In piazza Cordusio, nodo fondamentale della rete tranviaria, nove diverse linee cambieranno percorso (i tram 2, 3, 12, 14, 15, 16, 19, 24 e 27) fino al prossimo 14 settembre, con la riattivazione di tutte le tratte il 15 settembre, prima dell’apertura delle scuole. Il cantiere utile all’ampliamento della zona pedonale partirà a ruota, nel mese di giugno.
“Per migliorare l’area, dalla condizione attuale che vede marciapiedi piuttosto stretti e la strada verso via Mercanti ingombra di parcheggi di moto e taxi, il progetto prevede innanzitutto la pedonalizzazione dell’ultimo tratto di via Dante, dall’incrocio con via Meravigli, allargando il marciapiede dagli attuali 4 metri ad oltre 10 metri, integrando l’attuale ‘isola’ spartitraffico della fermata del tram”, spiega il Comune di Milano.
Una volta liberato l’ultimo tratto della via dal traffico veicolare, dirottandolo su Santa Maria Segreta, via Cordusio diventerà un accesso privilegiato alla piazza. Verrà quindi ampliato il marciapiede e riqualificata la strada, con il calibro portato a raso e pavimentato in granito. Per la via Orefici, asse importante di connessione tra Cordusio, Duomo, via Torino e via Mazzini, che oggi privilegia la mobilità veicolare e tranviaria rispetto a quella pedonale, “il progetto prevede la riqualificazione insieme alla rettifica parziale del marciapiede lato nord-est e un allargamento del marciapiede del lato sud-ovest, senza alcuna modifica del tracciato tranviario”.
Sul lato sud-ovest verrà innalzata la quota stradale a filo del marciapiede, nel tratto che va da piazza Cordusio a via Cesare Cantù, così da ottenere uno spazio a raso. Le pavimentazioni dell’ellisse verranno realizzate in masselli recuperati da altre sistemazioni cittadine secondo i principi del riuso e posati a correre, le altre saranno in granito di Montorfano.
Previsti, inoltre, il restauro del basamento e della vasca della statua dedicata a Giuseppe Parini e una ‘ripulitura’ generale dello spazio con scelte uniformi di arredi, da posizionare secondo una logica di utilità e rispetto del paesaggio. Verranno sostituiti gli attuali diversi tipi di dissuasori con il modello parigina, color antracite, e posate alcune sedute in granito, 4 delle quali lunghe 140 cm che verranno posizionate singole o doppie e sulle quali verranno incise frasi di personaggi illustri che hanno frequentato Cordusio. Inoltre, ci sarà un punto particolare di via Dante, vicino alla pensilina Atm e segnalato da un’incisione sulla pavimentazione, da dove sarà possibile ammirare il Duomo, la Galleria e il Castello.
– Foto xm4/Italpress –
(ITALPRESS)
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Cronaca
PERCHE’ NON HA PIU’ SENSO CAMBIARE L’ORA E VEDERE LE CITTA’ BUIE ALLE 17
Pubblicato
8 ore fa-
27 Ottobre 2025di
Redazione
L’immagine del Ponte Coperto di Pavia poco dopo le 17, con le luci già accese, rende bene l’idea. Ma questo vale ovviamente per tante altre città nel nostro Paese. Perché ci ostiniamo, nel 2025, a voler cambiare ancora l’ora due volte l’anno quando, mantenendo sempre l’ora legale, non saremmo costretti ad accendere le luci un’ora prima la sera (anzi, al pomeriggio, perché poi d’inverno si arriverà ad accenderle alle 16) per poi vedere la luce alle 5, quando a quell’ora in movimento c’è una micropercentuale di lavoratori? La domanda posta l’altro giorno dal leader spagnolo Sanchez alla Commissione europea non è affatto da sottovalutare.
Secondo Sánchez, la misura “aiuta a malapena a risparmiare energia e ha un impatto negativo sulla salute e sulla vita delle persone”. Il premier di Madrid annuncia un’iniziativa: “Il governo spagnolo proporrà all’UE, in sede di Consiglio Energia, di porre fine al cambio stagionale dell’ora e chiederà che venga messo in atto il relativo meccanismo di revisione”. Sarebbe bello che anche il governo italiano pensasse ad accodarsi a questa proposta e finalmente si desse una svolta definitiva alla questione. Già nel 2018 la Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker aveva proposto di porre fine agli spostamenti stagionali delle lancette, dopo una consultazione pubblica in cui l’84% dei 6,4 milioni di cittadini europei partecipanti si era espresso contro il sistema attuale. Il Parlamento europeo approvò l’idea, ma la mancanza di un accordo tra i Paesi membri bloccò tutto. La proposta di Juncker, che avrebbe dovuto entrare in vigore entro il 2019, si scontrò con le perplessità di diversi governi. Portogallo e Grecia si erano opposte apertamente, sostenendo che l’abolizione del cambio avrebbe potuto creare confusione nei trasporti, nei mercati e nei sistemi energetici. Altri Paesi, come Finlandia e Polonia, pur favorevoli alla fine dell’alternanza, avevano invece chiesto un maggiore coordinamento europeo per evitare fusi orari disallineati. Secondo le regole dell’UE, per modificare il sistema occorre l’approvazione di almeno 15 Stati membri che rappresentino il 65% della popolazione dell’Unione. Finora, il quorum non è stato raggiunto. Ma il governo spagnolo spera di riaprire la discussione: se arrivano proposte di buon senso perché non considerarle? Il sistema energetico è cambiato radicalmente negli ultimi anni. Il principio dell’ora legale è semplice: sfruttare meglio la luce del sole nelle ore estive e ridurre l’uso di illuminazione artificiale. Ma oggi, con la diffusione di lampade LED e tecnologie a basso consumo, il beneficio energetico è considerato marginale, come appunto evidenziato da Sánchez. Studi recenti stimano un risparmio medio inferiore all’1% sul consumo annuo di elettricità. E l’impatto a livello di salute non è da sottovalutare. Lo spostamento anche solo di un’ora può creare disturbi temporanei: insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione – effetti più marcati in persone con problemi metabolici o cardiovascolari.
Studi indicano che l’ora solare può migliorare la qualità del sonno, perché più in linea con il ritmo naturale della luce, ma l’ora legale rimane popolare anche per i suoi effetti sociali: prolungare le ore di luce la sera può favorire uscite e turismo. Qualcuno dei nostri politici sarà in grado di dare una svolta e a mantenere tutto l’anno questa benedetta ora legale o dobbiamo lanciare l’ennesima petizione che suoni da sveglia?
Cronaca
Intesa Cnel-Presidenti Assemblee Legislative Regioni su salute, imprese e lavoro
Pubblicato
9 ore fa-
27 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – E’ stato firmato un Protocollo d’intesa tra il CNEL e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
L’Accordo – sottoscritto dal Presidente del CNEL Renato Brunetta e dal Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza Antonello Aurigemma – consolida la collaborazione istituzionale tra il Consiglio e le Assemblee legislative regionali, definendo un quadro stabile di cooperazione su temi di comune interesse e in particolare: servizi per il lavoro, formazione professionale, apprendistato e politiche attive del lavoro, contrattazione collettiva, salute e sicurezza sul lavoro, nonchè gli ambiti relativi alle politiche industriali e al sostegno alle imprese, al rafforzamento della rete integrata dei servizi sociali territoriali, alle aree interne, alle analisi dei flussi migratori e delle conseguenti problematiche connesse all’integrazione degli stranieri.
La collaborazione riguarderà anche le attività relative alla predisposizione della Relazione CNEL sui servizi pubblici e gli interventi volti a promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle persone private della libertà personale, mediante il lavoro, lo studio e la formazione in carcere e fuori dal carcere. Inoltre, prevede azioni per la sperimentazione di quanto disposto dalla legge 15 maggio 2025 n. 76, soprattutto in materia di partecipazione gestionale e organizzativa nelle aziende a partecipazione pubblica le cui quote di maggioranza sono possedute dalle Regioni.
“Questo accordo – ha dichiarato il Presidente del CNEL Renato Brunetta – assume per noi un grande significato, perchè si colloca nel quadro di un intenso lavoro di rete portato avanti dal CNEL sin dall’avvio della XI Consiliatura. In particolare, l’intesa va a rafforzare la tessitura di relazioni interistituzionali sul piano locale, quello più vicinoalle esigenze dei cittadini e delle imprese sui territori. L’obiettivo è di rilanciare la collaborazione e il raccordo con le autonomie territoriali e al tempo stesso valorizzare il contributo delle Assemblee legislative regionali alla definizione delle politiche pubbliche”.
“Le sfide del lavoro che cambia, delle imprese che devono adattarsi all’innovazione tecnologica e adottare modelli sostenibili, e della sanità che deve essere sempre più integrata e vicina ai cittadini, richiedono – ha dichiarato Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza – una rete di cooperazione istituzionale. Ecco perchè il protocollo che oggi firmiamo ha un valore strategico: consente di condividere analisi, studi, dati, buone pratiche, e di promuovere proposte e indirizzi comuni su temi che toccano da vicino la vita quotidiana delle persone. L’intesa che oggi inauguriamo, quindi, non è solo un impegno reciproco tra istituzioni, ma un patto nei confronti dei cittadini, per l’eliminazione delle diseguaglianze, la valorizzazione delle specificità dei singoli territori e la realizzazione di un Paese più competitivo e più solidale”.
“Tutto parte – ha spiegato Aurigemma – da alcuni cambiamenti che si sono registrati nella società: alcune relazioni della Bankitalia che evidenziavano l’inverno demografico, l’aumento dell’età media della popolazione, senza dimenticare le nuove sfide future come l’innovazione tecnologica (compresa l’intelligenza artificiale) e la sostenibilità. Come assemblee legislative regionali, l’interlocutore migliore con cui affrontare queste sfide future non poteva che essere il CNEL, che è la sede della rappresentanza economica e sociale organizzata, il luogo del dialogo tra le parti, dove si incontrano le esperienze del mondo produttivo, dei lavoratori, delle professioni e del terzo settore. La Conferenza, dal canto suo, è la voce dei territori, che ogni giorno vivono le istanze concrete dei cittadini e delle comunità, ed è l’organismo di valorizzazione del ruolo istituzionale delle Assemblee delle Regioni e delle Province autonome, costituendo sede di coordinamento e di scambio delle esperienze per le attività di interesse delle Assemblee legislative regionali – ha proseguito -. Oggi abbiamo firmato questo protocollo che deve essere un punto di partenza, su tematiche strategiche come salute, imprese, lavoro. Quindi, questo documento segna l’inizio di una sinergia, di una collaborazione tra le realtà produttive (nonchè quelle lavorative e dei lavoratori) del Paese, e le Assemblee legislative che rappresentano le istanze dei cittadini. Nel cronoprogramma, il primo punto che affronteremo è sicuramente la sanità, con tematiche di rilevanza assoluta come la ripartizione dei fondi e l’adeguamento dei Drg a livello nazionale. Naturalmente, colgo l’occasione per ringraziare il Presidente Brunetta e tutti coloro che in queste settimane hanno lavorato per questo Protocollo, che ha una rilevanza strategica”.
Il Protocollo d’intesa è stato siglato a Villa Lubin al termine dell’evento “Salute, imprese e lavoro”, promosso dal CNEL in collaborazione con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto istituzionale sui temi della qualità dei servizi pubblici, delle politiche per il lavoro e dello sviluppo territoriale.
Ad aprire i lavori è stato il Presidente del CNEL Renato Brunetta, seguito dall’introduzione della consigliera Marcella Mallen, coordinatrice del Gruppo di lavoro sulla Relazione al Parlamento e al Governo in materia di livelli e qualità dei servizi delle pubbliche amministrazioni. Nel corso dei lavori sono intervenuti i consiglieri CNEL FiovoBitti, Rossana Dettori, Mario Braga e Paolo Pirani, oltre a rappresentanti e funzionari delle Regioni e ai Presidenti dei Consigli regionali Roberto Ciambetti (Veneto), Quintino Pallante (Molise) e Stefano Balleari (Liguria). Le conclusioni sono state affidate ad Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
– Foto Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome –
(ITALPRESS).
Cronaca
PRONTO METEO – PREVISIONI PER 28 OTTOBRE 2025
Pubblicato
9 ore fa-
27 Ottobre 2025di
Redazione
Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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