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Politica

Schlein “Il problema non è dialogare con Trump, ma farlo a testa alta”

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ROMA (ITALPRESS) – “È evidente che i dazi di Trump rischiano di colpire soprattutto imprese e lavoratori italiani. Occorre sventare a tutti i costi una guerra commerciale che avrebbe esiti catastrofici sia a livello mondiale sia per un Paese come il nostro e ricostruire fiducia”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, in un’intervista a Il Sole 24 Ore. Quanto alla visita della premier Meloni in Usa in missione dal presidente Trump, la segretaria dem osserva: “La premier si è impegnata ad aumentare la spesa militare e a far investire 10 miliardi alle imprese italiane negli Usa quando non ne ha trovato ancora uno per tutelare quelle colpite dai dazi ed evitare delocalizzazioni. In cambio pare abbia ottenuto una visita di Trump in Italia. Per ora non mi pare un gran bilancio. In generale il problema non è dialogare con Trump, ma farlo a testa alta”. 

 “La questione fondamentale è non dare a Trump l’idea che possa trattare in bilaterale con ciascun Paese, che è quello che vorrebbe per indebolire l’Unione europea. L’Europa deve essere unita e compatta in questo negoziato e deve essere pronta a colpire dove fa più male, ossia le big tech americane che sostengono Trump. L’attuale presidente è un nostro avversario politico ma questo non significa rinunciare al fondamentale rapporto con gli Stati Uniti. Bisogna dunque negoziare fino all’ultimo minuto utile, e farlo con la consapevolezza di essere un mercato di 500 milioni di persone, la seconda potenza commerciale al mondo e la terza in termini di Pil”.

Schlein chiosa: “Le nostre proposte sono pronte e sono a disposizione delle parti politiche. Siamo sempre disponibili a collaborare su queste grandi questioni nell’interesse del Paese, ma a differenza di quanto avvenuto altrove in Europa il governo Meloni non ci ha ancora convocato per discutere”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Caso Almasri, no della Camera a procedere per Nordio, Piantedosi e Mantovano

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aula della La Camera, con tre distinte votazioni a maggioranza assoluta e a scrutinio segreto, ha negato l’autorizzazione a procedere sulla relazione della Giunta nei confronti del ministro della Giustizia Carlo Nordio; del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, per la vicenda legata al rimpatrio in Libia di Njeem Osama Habish Almasri. In particolare, per il guardasigilli la proposta di diniego è stata approvata con 251 sì e 117 no, per Piantedosi con 256 a favore e 106 contrari, mentre per Mantovano 252 favorevoli e 112 contrari.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Regionali, il centrodestra candida Cirielli in Campania, Lobuono in Puglia e Stefani in Veneto

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ROMA (ITALPRESS) – A margine della riunione sulla legge di bilancio che si è tenuta oggi pomeriggio, i leader del centrodestra sì sono confrontati sulle candidature per la prossima tornata delle elezioni regionali. “Scambio che ha portato a definire le candidature del viceministro agli Affari esteri e coordinatore dell’Esecutivo di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli in Campania, dell’imprenditore ed ex presidente della Fiera del levante Luigi Lobuono in Puglia e del vicesegretario federale e deputato della Lega Alberto Stefani in Veneto. La coalizione, come sempre, darà il massimo supporto ai suoi candidati”. È quanto si legge in una nota congiunta del centrodestra.

STEFANI “VENETI DAVANTI A NUOVE SFIDE, SERVE ENERGIA”

“Per me è l’onore più grande”. Così Alberto Stefani commenta l’ufficialità della sua candidatura a governatore della Regione Veneto.Ringrazio la coalizione di centrodestra per il sostegno, ora avanti verso il traguardo – prosegue – Il 23 e 24 novembre siamo chiamati a eleggere il presidente di tutti i Veneti. La nostra squadra è pronta ad amministrare la Regione, in continuità con l’ottimo lavoro di Luca Zaia”.

“Il nostro impegno è chiaro: metteremo davanti a tutto, anche alle logiche della politica, le necessità delle persone – spiega Stefani – Accetto questo confronto forte di un’eredità solida. Abbiamo davanti grandi e nuove sfide, che meritano di essere affrontate con energia. A partire dal disagio giovanile, dall’invecchiamento della popolazione, dalla crisi economica internazionale, sino alla difesa dell’ambiente e del lavoro. Trascorrerò la campagna elettorale nelle piazze e nelle periferie dei nostri Comuni, cercando di stringere la mano a quanti più Veneti possibile – conclude Stefani – Ascolterò tutti, compreso chi non la pensa come me”.

– Foto IPA Agency –

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Politica

Piantedosi “Magistratura accerterà se c’è regia dietro disordini”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sarà l’autorità giudiziaria ad accertare se esiste una regia dietro ai disordini verificatisi nei giorni scorsi in occasione di manifestazioni a sostegno della causa palestinese. In ogni caso le strutture specialistiche del Ministero dell’Interno sono costantemente impegnate nelle attività di analisi e prevenzione riguardo a quelle iniziative che rischiano di degenerare in comportamenti violenti e alimentare ignobili episodi di antisemitismo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel corso del Question Time alla Camera.

“Questo governo anche grazie ai più recenti strumenti normativi introdotti, continuerà a garantire l’incolumità dei cittadini e la piena libertà di riunirsi e manifestare pacificamente le proprie idee, senza rinunciare a valutare ogni altra misura in grado di migliorare ulteriormente la cornice di sicurezza in occasione delle manifestazioni di piazza”, ha aggiunto il titolare del Viminale.

“La libertà di manifestare legata alla mobilitazione di solidarietà con il popolo palestinese è certamente legittima. E’ stata in più di un’occasione strumentalizzata da gruppi che hanno posto in essere atti di puro e indiscriminato vandalismo e assalti violenti contro le forze dell’ordine – ha spiegato Piantedosi -. Ricordo che dall’inizio dell’anno al 7 ottobre si sono tenute 8.674 manifestazioni di rilievo e in 242 casi sono state registrate criticità per l’ordine pubblico, con 330 feriti tra le forze dell’ordine. Nello stesso periodo, rispetto a questo totale delle manifestazioni, 2.304 sono state a carattere pacifista su questi temi e in 84 casi ci sono stati problemi di ordine pubblico con 242 feriti tra gli operatori di polizia di cui 146 soltanto negli ultimi 10 giorni”.

“Nell’anno 2024 sono state 2.069 le persone denunciate, oltre alle 16 arrestate nell’immediatezza delle manifestazioni. Nel 2025 le persone denunciate in tutte queste manifestazioni sono 1.460 di cui 20 quelle arrestate nell’immediatezza – ha aggiunto il ministro -. Sono dati che consentono di affermare che non deve in alcun modo passare l’idea che si possano vandalizzare impunemente le nostre città, danneggiando la proprietà pubblica e privata e mettendo in pericolo l’incolumità dei cittadini. E del resto è parso evidente come i disordini dei giorni scorsi avessero ben poco a che fare con le sorti del popolo palestinese”.

– Foto IPA Agency –

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