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Economia

Mediobanca, nuova OPS da 6,3 miliardi per Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. (“MB”) ha approvato, Il 27 aprile, la promozione di un’Offerta Pubblica di Scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di BANCA GENERALI S.p.a. (“BG”); il corrispettivo è rappresentato da azioni di Assicurazioni Generali S.p.a. (“Generali” o “AG”) detenute da Mediobanca.

La decisione è stata resa nota con una comunicazione diffusa oggi ai sensi dell’articolo 102 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, numero 58 e dell’articolo 37 del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999.

L’Offerta è condizionata, tra l’altro, o all’approvazione dell’Assemblea Ordinaria di Mediobanca ex art.104 TUF o all’ottenimento di un minimo di accettazione del 50%+1 azione o all’ottenimento delle relative autorizzazioni regolamentari o al perfezionamento degli accordi di collaborazione con Generali e Banca Generali o all’assunzione da parte di Generali di un impegno sulle azioni proprie ricevute in correspettivo di lock-up per dodici mesi a partire dal perfezionamento dell’offerta, con riguardo a operazioni di offerta e collocamento presso il pubblico indistinto (ivi incluso operazioni di ABB) Il rapporto di concambio è fissato in 1,70 azioni Generali per ogni azione Banca Generali ex dividendo.

Il rapporto di concambio è fissato sui prezzi del 25 aprile 2025. Le azioni AG a servizio dell’operazione riverranno dal corrente possesso di Mediobanca. L’offerta comporta un prezzo implicito di offerta pari a Ç54,17 per azione con un premio pari a – 11,4% rispetto ai prezzi undisturbed del 25 aprile 2025. – 9,3% sulla base del prezzo medio ponderato per i volumi (VWAP) dell’ultimo mese, al 25 aprile 2025 – 6,5% sulla base del prezzo medio ponderato per i volumi (VWAP) degli ultimi 3 mesi, 25 aprile 2025.

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L’operazione, che mira all’integrazione di Banca Generali nella divisione WM di Mediobanca, imprime una forte accelerazione alla trasformazione del Gruppo Mediobanca e realizza l’obiettivo del Piano “One Brand – One Culture” di affermare definitivamente il Gruppo come Wealth Manager, distintivo per posizionamento (Private & Investment Bank, “PIB”), brand, capacità di attrarre talenti professionali e remunerare gli azionisti.

La combinazione crea un leader di mercato, secondo in Italia per totali attivi (Ç210mld di TFA) e rete distributiva (circa 3.700 professionisti), con la maggiore capacità di crescita organica (oltre Ç15mld di NNM annue) nella fascia alta del mercato del risparmio gestito italiano.

“L’unione tra Banca Generali e Mediobanca tramite la riallocazione del capitale detenuto in Assicurazioni Generali completa il percorso di trasformazione del gruppo Mediobanca iniziato oltre dieci anni fa quando, alla progressiva vendita del portafoglio partecipazioni, si è affiancato l’avvio delle attività di Wealth Management ed il forte potenziamento di quelle di Investment Banking e di Credito al Consumo”. Lo afferma Alberto Nagel, Amministratore Delegato di Mediobanca.

“La creazione di un Gruppo diversificato, focalizzato in business con prospettive di crescita ben superiori al mercato, a basso assorbimento di capitale e capaci di produrre ricavi ed utili visibili e ricorrenti è l’obiettivo ultimo che da sempre guida la nostra strategia. Un Gruppo solido e profittevole, che eccelle per creazione di valore per tutti gli stakeholder. Nasce oggi un leader del Wealth Management, che unendo una comune filosofia di eccellenza e performance, si pone come riferimento nel panorama del sistema finanziario italiano ed europeo” conclude.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS)

Economia

Manovra, Giorgetti al Senato “Dal Governo non austerità, ma una politica di prudenza”

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ROMA (ITALPRESS) – “Noi siamo qui ad approvare il bilancio dello Stato, alcune importanti democrazie parlamentari in Europa non sono in grado di approvare il bilancio, e anche l’iter di approvazione del parlamento italiano è andato via via perdendo la centralità che dovrebbe essere propria, con di fatto un monocameralismo. Questo dovrebbe interrogare tutti noi su come le democrazie parlamentari dovrebbero aggiornarsi per essere al passo con i tempi”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo nell’aula del Senato, dove è in corso la discussione generale sulla legge di Bilancio.

“Si accusa il governo di attuare una politica di austerità, io la traduco con il termine : prudenza. Con il livello di debito pubblico che ha questo paese, il governo deve mettere 400 miliardi di debito pubblico, 90 miliardi di interessi, non posso continuare a ragionare come si ragionava 4-5 anni fa”, ha aggiunto il titolare del Mef. “I tassi di interesse sono aumentati, la Bce non compra più il nostro debito – ha aggiunto Giorgetti -. La politica prudente del governo si è messo per contenere, quanto possibile, il livello dello spread”.

“Non credo questa legge di bilancio passerà alla storia, nessuno ha questo tipo di ambizione, però sulla sanità c’è stato un aumento di risorse, sei miliardi, mai visto nei tempi recenti”, ha ammesso. “Abbiamo iniziato a farci carico di costi che non sono nostri – ha aggiunto Giorgetti -, abbiamo continuato la politica di riduzione delle imposte, abbiamo fatto delle cose che fino a 2 mesi fa sembravano incredibile. Sugli investimenti Confindustria ha ottenuto cose che pensava di non ottenere per gli imprenditori”.

“La pressione fiscale non è tutta uguale, c’è quella sugli operatori finanziari che aumenta, però noi abbiamo, abbiamo concentrato tutti gli sforzi sui lavoratori dipendenti, soprattutto con famiglia e figli a carico”, ha sottolineato. “Questo governo, rispetto a qualche anno fa, è costretto a pagare interessi più alti, non ha i dividendi dalla Banca d’Italia, che avrei utilizzato per abbassare ulteriormente le tasse, o per finanziare scuola e sanità”.

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“La riforma della previdenza completare è un tema ineludibile, questo sì che rimarrà nella storia, senza un secondo pilastro nel lontano futuro non sarà assolutamente possibile garantire pensioni dignitose. Questa scelta farà un gran bene in futuro, soprattutto per i giovani”, ha spiegato. “Grazie a questo tipo di politica l’Italia si presenta a testa alta in Europa e nel mondo”, ha concluso Giorgetti.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Dal Tesoro ad Arera, passando per Agenzia delle Entrate e Dogane: tutte le nomine varate dal Consiglio dei Ministri

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri ha varato una serie di nomine nel corso del Consiglio dei Ministri odierno. Dal Tesoro ad Arera, passando per Agenzia delle Entrate e Dogane, ecco tutti gli incarichi conferiti al termine della riunione a Palazzo Chigi.

CASTELLI COMMISSARIO AL POST SISMA IN ROMAGNA, RINNOVI PER CARBONE E ALESSE

Come riferisce una nota di Palazzo Chigi, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, è stata ufficializzata la nomina del dottor Giuseppe Francesco Maria Marinello a Commissario straordinario del Governo per gli interventi di restauro e valorizzazione dell’ex carcere borbonico dell’isola di Santo Stefano (Ventotene).

Su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, la nomina del senatore Guido Castelli quale Commissario alla ricostruzione nel territorio dei Comuni di Brisighella in Provincia di Ravenna, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano, Tredozio e della frazione di Bocconi del Comune di Portico e San Benedetto in Provincia di Forlì-Cesena, in conseguenza degli eventi sismici verificatisi il giorno 18 settembre 2023.

Su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, è stato ufficializzato il rinnovo dell’incarico di Direttore generale del tesoro al dott. Riccardo Barbieri Hermitte, per la durata di tre anni, a decorrere dal 23 gennaio 2026. Sempre su proposta del titolare del Mef, l’avvio della procedura per il rinnovo dell’incarico di Direttore dell’Agenzia del demanio alla dottoressa Alessandra dal Verme. Ancora su proposta di Giorgetti, visto il parere favorevole espresso dalla Conferenza unificata, il rinnovo a decorrere dal 13 gennaio 2026 per tre anni dell’incarico di Direttore dell’Agenzia delle entrate conferito al dottor Vincenzo Carbone. Infine, il ministro Giorgetti, visto il parere favorevole espresso dalla Conferenza unificata, ha proposto il rinnovo a decorrere dal 13 gennaio 2026 per tre anni dell’incarico di Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli conferito al dottor Roberto Alesse.

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Su proposta del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, visti i pareri favorevoli espressi dalle competenti Commissioni parlamentari, ecco la nomina del Presidente e dei componenti dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA): Nicola dell’Acqua, in qualità di Presidente, Alessandro Bratti, Livio De Santoli, Lorena De Marco e Francesca Salvemini, in qualità di Componenti del Collegio, a decorrere dal 1° gennaio 2026.

Su proposta del Ministro del turismo Daniela Santanchè, a seguito dell’accettazione dell’incarico di Segretario generale di UNADIS e Segretario generale confederale CONFDAS, e della conseguente risoluzione consensuale del contratto individuale di lavoro sottoscritto il 25 gennaio 2024, si è proceduto con la cessazione anticipata dell’incarico di Segretario generale del Ministero del turismo di Barbara Casagrande, Dirigente di prima fascia dei ruoli del Ministero. Sempre su proposta di Santanchè, il conferimento dell’incarico di Segretario generale del Ministero del turismo a Emanuela Tripi, per la durata di tre anni a decorrere dalla data di registrazione della Corte dei conti del relativo provvedimento.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Federico Ricci nuovo amministratore del Gruppo Corriere, subentra a Marco Corridori

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MILANO (ITALPRESS) – Federico Ricci entra a far parte del Gruppo Cepu per supportare la finanza di gruppo e, dal primo febbraio 2026, assumerà anche l’incarico di amministratore unico del Gruppo Corriere. Ne dà notizia un comunicato dell’azienda editrice.

Ricci, 48 anni, è stato presentato oggi alla redazione dalla proprietà che ha ringraziato l’attuale amministratore del Gruppo, ingegner Marco Corridori, per il lavoro “svolto con successo fino ad oggi”, un’opera di “gestione – è stato sottolineato – che ha contribuito al risanamento e al rilancio del Gruppo Corriere in soli tre anni”. L’ingegner Marco Corridori continua la sua attività di manager del gruppo Cepu mantenendo le guide dell’Accademia del Volo in qualità di accountable manager e di Aergrifo srl come amministratore unico.

Le testate giornalistiche del Gruppo Corriere – dirette dal primo gennaio 2023 da Sergio Casagrande – comprendono i quotidiani Corriere dell’Umbria, Corriere di Arezzo, Corriere di Siena e Corriere di Maremma, i rispettivi siti internet di informazione, Radio Corriere dell’Umbria e una serie di supplementi mensili e collane e-book. Sempre al Gruppo Corriere fanno capo l’agenzia di raccolta pubblicitaria omonima e il Corriere Formazione – Corriere Academy che offre anche un master di giornalismo locale. Federico Ricci, manager di origini umbre, è da oltre venti anni nella prima linea di aziende di numerosi settori, dall’Information Technology all’industria di marca, dalle banche al farmaceutico, alle infrastrutture.

In Umbria è conosciuto in particolare per aver contribuito al rilancio della catena di Farmacie comunali di Perugia e poi al salvataggio, risanamento e rilancio di quella di Terni, oltre ad essere noto per essere stato per 5 anni capo di gabinetto della presidenza della Regione, gestendo, tra l’altro, tutti i dossier più delicati del governo regionale e le aziende partecipate. Ha lungamente lavorato in contesti nazionali ed internazionali ed il suo ultimo ruolo da amministratore delegato di Antognolla spa, uno dei brand umbri più noti nel mondo, si è concluso con la valorizzazione dell’asset, ora di proprietà di uno dei più grandi gruppi immobiliari del mondo, la Emiratina EMAAR di Mohamed Alabbar.

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– Foto ufficio stampa Gruppo Corriere –

(ITALPRESS).

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