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Cronaca

Conclave, cardinale Re “Il mondo di oggi attende molto dalla Chiesa”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Il mondo di oggi attende molto dalla Chiesa per la salvaguardia di quei valori fondamentali,
umani e spirituali, senza i quali la convivenza umana non sarà migliore nè portatrice di bene per le generazioni future”. Lo ha detto il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio
Cardinalizio, nell’omelia durante la messa “Pro eligendo pontifice”, in occasione dell’avvio del conclave per l’elezione del nuovo papa.
“La Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, intervenga con la sua materna intercessione, perchè lo Spirito Santo illumini le menti dei Cardinali elettori e li renda concordi nell’elezione del Papa di cui ha bisogno il nostro tempo”, ha aggiunto il cardinal Re.
“Siamo qui per invocare l’aiuto dello Spirito Santo, per implorare la sua luce e la sua forza perchè sia eletto il Papa di cui la Chiesa e l’umanità hanno bisogno in questo tornante della storia tanto difficile e complesso – ha sottolineato Re -. Pregare, invocando lo Spirito Santo, è l’unico atteggiamento giusto e doveroso, mentre i Cardinali elettori si preparano ad un atto di massima responsabilità umana ed ecclesiale e ad una scelta di eccezionale importanza; un atto umano per il quale si deve lasciar cadere ogni considerazione personale, e avere nella mente e nel cuore solo il Dio di Gesù Cristo e il bene della Chiesa e dell’umanità – ha proseguito -. Nel Vangelo che è stato proclamato sono risuonate parole che ci portano al cuore del supremo messaggio-testamento di Gesù, consegnato ai suoi Apostoli nella sera della Cena di Addio nel Cenacolo: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amato”. Quasi a precisare quel “come io vi ho amato” e indicare fino dove deve giungere il nostro amore, Gesù di seguito afferma: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,12)”.
“E’ il messaggio dell’amore, che Gesù definisce comandamento “nuovo”. Nuovo perchè trasforma in positivo e amplia grandemente l’ammonimento dell’Antico Testamento, che diceva: “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”. L’amore, che Gesù rivela, non conosce limiti e deve caratterizzare i pensieri e l’azione di tutti i suoi discepoli, i quali nel loro comportamento devono sempre mostrare un amore autentico e impegnarsi per la costruzione di una nuova civiltà, quella che Paolo VI chiamò “civiltà dell’amore” – ha proseguito Re nella sua omelia -. L’amore è la sola forza capace di cambiare il mondo.
Gesù ci ha dato l’esempio di questo amore all’inizio dell’ultima cena con un gesto sorprendente: si è abbassato al servizio degli altri, lavando i piedi agli Apostoli, senza discriminazioni, non escludendo Giuda che lo avrebbe tradito. Questo messaggio di Gesù si ricollega a quanto abbiamo ascoltato nella prima lettura della Messa, nella quale il Profeta Isaia ci ha ricordato che la qualità fondamentale dei Pastori è l’amore fino al dono completo di sè. Dai testi liturgici di questa celebrazione eucaristica ci viene pertanto un invito all’amore fraterno, all’aiuto vicendevole e all’impegno per la comunione ecclesiale e per la fraternità umana universale. Fra i compiti di ogni successore di Pietro vi è quello di far crescere la comunione: comunione di tutti i cristiani con Cristo; comunione dei Vescovi col Papa; comunione dei Vescovi fra di loro. Non una comunione autoreferenziale, ma tutta tesa alla comunione fra le persone, i popoli e le culture, avendo a cuore che la Chiesa sia sempre “casa e scuola di comunione””.
“E’ inoltre forte il richiamo a mantenere l’unità della Chiesa nel solco tracciato da Cristo agli Apostoli. L’unità della Chiesa è voluta da Cristo; un’unità che non significa uniformità, ma salda e profonda comunione nelle diversità, purchè si rimanga nella piena fedeltà al Vangelo – ha detto ancora il cardinale -. Ogni Papa continua a incarnare Pietro e la sua missione e così rappresenta Cristo in terra; egli è la roccia su cui è edificata la Chiesa (cfr. Mt 16,18). L’elezione del nuovo Papa non è un semplice avvicendarsi di persone, ma è sempre l’Apostolo Pietro che ritorna. I Cardinali elettori esprimeranno il loro voto nella Cappella Sistina, dove – come dice la Costituzione Apostolica Universi dominici gregis – “tutto concorre ad alimentare la consapevolezza della presenza di Dio, al cui cospetto ciascuno dovrà presentarsi un giorno per essere giudicato”. Nel Trittico Romano Papa Giovanni Paolo II auspicava che, nelle ore della grande decisione mediante il voto, l’incombente immagine michelangiolesca di Gesù Giudice ricordasse a ciascuno la grandezza della responsabilità di porre le “somme chiavi” (Dante) nelle mani giuste. Preghiamo quindi perchè lo Spirito Santo, che negli ultimi cento anni ci ha donato una serie di Pontefici veramente santi e grandi, ci regali un nuovo Papa secondo il cuore di Dio per il bene della Chiesa e dell’umanità. Preghiamo perchè Dio conceda alla Chiesa il Papa che meglio sappia risvegliare le coscienze di tutti e le energie morali e spirituali nella società odierna, caratterizzata da grande progresso tecnologico, ma che tende a dimenticare Dio”, ha sottolineato il cardinale nella sua omelia.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Psg-Arsenal 2-1, francesi in finale di Champions contro l’Inter

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il Paris Saint-Germain batte 2-1 in casa l’Arsenal e raggiunge l’Inter nella finalissima di Champions League. Nonostante un rigore fallito, i campioni di Francia hanno la meglio sui loro avversari grazie alle reti di Ruiz e Hakimi. La prima chance è per gli ospiti e arriva al 3′, quando Timber pennella un cross al centro per Rice, che salta più in alto di Marquinhos ma incorna a lato di un soffio. Un minuto dopo, Donnarumma compie un grande intervento di istinto pure su Martinelli, la cui deviazione volante ravvicinata viene fermata dal portiere azzurro. Tre minuti dopo, Donnarumma si ripete con un salvataggio straordinario su un sinistro violento di Odegaard. Dopo un avvio da incubo, i francesi sfiorano il vantaggio al 17′, quando Kvaratskhelia centra il palo con un bel destro a giro dal limite. Al 23′, Douè vanifica un assist di Barcola al termine di una rapida ripartenza, calciando debolmente e trovando pronto Raya alla parata. L’1-0 è nell’aria e arriva al 27′. Fabian Ruiz controlla un pallone al limite dell’area, si libera elegantemente di Martinelli e scaglia un mancino imprendibile nell’angolino alla sinistra di Raya. Il primo tempo si chiude sull’1-0. Nella ripresa, il primo squillo è dei gunners e lo firma Saka che, al 19′, cerca un sinistro all’incrocio ma Donnarumma è nuovamente superlativo e salva i suoi con un grande intervento in corner. Sul capovolgimento di fronte, Hakimi va al tiro con il destro e Lewis-Skelly ferma la conclusione con il braccio. L’arbitro viene richiamato al Var e assegna il calcio di rigore agli uomini di Luis Enrique. Dal dischetto si presenta Vitinha, che si fa però ipnotizzare da Raya, bravo a salvare in angolo. I parigini non si scompongono e al 27′ trovano il 2-0 che chiude i conti. Partey si addormenta, Dembèlè serve Hakimi che si gira alla grande in area e infila la palla nell’angolino per il raddoppio. I londinesi non ci stanno e al 31′ accorciano le distanze. Marquinhos perde un contrasto con Trossard, il quale serve in area Saka che, favorito da un rimpallo, batte Donnarumma per il 2-1. L’esterno della nazionale inglese si divora il possibile 2-2 al 35′, quando spara alto da posizione favorevole vanificando un assist dalla sinistra di Calafiori. Il Psg resiste all’assalto finale dei britannici e il risultato non cambierà più. I transalpini volano così in finale, dove affronteranno l’Inter a Monaco di Baviera il prossimo 31 maggio.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Fumata nera alla prima votazione per eleggere il Papa

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – Fumata nera. Dal comignolo posto
sul tetto della Cappella Sistina è uscito un fumo di colore nero. Quindi la prima votazione dei 133 cardinali elettori, che da oggi sono chiusi nel conclave all’interno della Sistina, non ha eletto il nuovo Pontefice successore di Papa Francesco.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Trump “Non disponibile a ritirare dazi del 145% alla Cina”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Rispondendo ad una domanda della stampa dallo Studio Ovale, il presidente Donald Trump ha dichiarato di non essere disposto a ridurre i dazi del 145% sui prodotti cinesi come condizione per i negoziati. Il prossimo fine settimana è previsto un incontro tra il Segretario del Tesoro Scott Bessent e il rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti Jamieson Greer con i loro omologhi cinesi in Svizzera.
Nelle ore scorse la Cina ha reso noto che la riduzione delle tariffe da parte degli Stati Uniti è un elemento che non può passare in secondo piano nei futuri negoziati commerciali, ma i commenti odierni del presidente statunitense lasciano presagire ad una situazione di stallo tra le due maggiori economie del mondo. La Cina ha inoltre confermato che la richiesta di un incontro in Svizzera è stata fatta dagli Stati Uniti, ma Trump ha contestato tale dichiarazione: “Penso che dovrebbero tornare indietro e studiare i loro fascicoli”, ha affermato Trump.
I colloqui tra Stati Uniti e Cina sono stati confermati per la prima volta dal portavoce del Ministero del Commercio, secondo cui la parte cinese “ha valutato attentamente le informazioni provenienti dalla parte statunitense e ha deciso di accettare di avere contatti dopo aver attentamente considerato le aspettative globali, gli interessi cinesi e le richieste delle aziende e dei consumatori statunitensi”. Il portavoce ha affermato che la Cina non “sacrificherà i suoi principi, l’equità o la giustizia globale nel tentativo di raggiungere un accordo”.
Sempre per quanto riguarda i dazi, Trump durante la cerimonia nello Studio Ovale ha aggiunto che sta valutando l’idea di esentare dalle tariffe doganali i prodotti per neonati, ma ha anche specificato di non voler complicare la gestione delle tasse sulle importazioni: “Non so, ci penserò”, ha affermato Trump rispondendo ad una domanda della stampa. Il presidente americano ha reso noto che avrebbe esaminato la questione, ma ha anche sottolineato l’importanza di mantenere delle tasse di importazione “molto semplici” e che le esenzioni potrebbero rendere un processo già complesso ancora più indecifrabile.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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