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Politica

Barachini “Gli Over the Top fanno gli editori, ma senza vincoli”

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TRENTO (ITAPRESS) – “Qualunque catena di supermercati nelle nostre città è in grado di sapere quali prodotti rifornire nei quartieri. Hanno perfettamente l’analisi di quanto rifornire in più, con grande precisione su aree piccolissime. Il dato è talmente raffinato che è possibile questa logica commerciale. È facile che la stessa logica valga per l’informazione, si può capire quale area è più sensibile a certe informazioni, ma la differenza è che l’informazione non è un prodotto, è un bene fragile, che ha un effetto sulla coscienza libera e democratica. Quindi va trattato in modo diverso”. Lo ha detto Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, al Festival dell’Economia di Trento organizzato dal Gruppo 24 Ore e da Trentino Marketing.

“Quello che anche a livello europeo si sta tentando di fare – ha spiegato Barachini – non è un controllo, una deterrenza, o una limitazione dell’innovazione, ma servono dei guard rail etici per evitare che i dati sensibili diventino di proprietà di entità o persone che ne fanno un uso non corretto”, anche alla luce del fatto che gli Over the Top stanno facendo gli editori anche se non hanno la stessa tassazione e gli stessi vincoli che hanno gli editori tradizionali”.

“Le norme vanno sempre adattate alla realtà che cambia, e oggi tutto cambia rapidamente. Quando all’inizio del nostro lavoro andavamo ai vertici europei e presentavamo il nostro modello di sostegno all’editoria venivamo visti come atipici. Oggi invece in Europa, soprattutto in Francia e Germania, ci guardano con attenzione, perché viene compresa la necessità di difendere il sistema anche da potenziali influenze straniere. Ci si rende conto che senza un sistema di difesa, si viene narrati da realtà esterne al Paese, secondo logiche che possono essere politiche o commerciali”, ha aggiunto Barachini.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Tajani “La politica estera la fanno il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri” / Video

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RIMINI (ITALPRESS) – “La politica estera la fanno il presidente del Consiglio, il ministro degli esteri e se si devono far valere delle ragioni ho detto che si vince con la forza delle idee, non con la violenza delle parole”. Così il Ministro degli Esteri Antonio Tajani dal Meeting di Comunione e Liberazione, nel rispondere ai giornalisti che chiedevano come fossero i rapporti con Matteo Salvini sulla questione riguardante Parigi.

IL VIDEO DELLE PAROLE DI TAJANI

SULL’UCRAINA “SIAMO TUTTI IMPEGNATI PER COSTRUIRE LA PACE”

 “Siamo tutti impegnati per costruire la pace, non è facile sia in Medio Oriente, sia in Ucraina, però bisogna farlo sempre non demordere. Dobbiamo andare avanti – continua – lavorare perché poi quando ci sono delle idee giuste vanno difese, bisogna combattere per loro. Ci vorrà tempo, ma alla fine vincerà la pace”. Citando poi il titolo della 46° edizione del Meeting “nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”, aggiunge Tajani: “I mattoni nuovi sono l’impegno di tutti quanti noi, perché sono tante le persone di buona volontà” e sono “tanti i costruttori di pace”. Poi in latino conclude: “Non prevalebunt” (non prevarranno) quelli che vogliono distruggere la pace”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Pnrr, Foti “Le scadenze rimangono”

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RIMINI (ITALPRESS) – “La nona e la decima rata rimangono con le scadenze del 31 dicembre 2025 e del 30 giugno-30 agosto 2026. Alcune delle misure previste in quella rata possono avere una allocazione diversa come strumento realizzativo; uno di questi potrebbe essere di trasferire i fondi in uno strumento finanziario che consenta di poter realizzare quella misura non entro il 30 agosto 2026, ma anche successivamente, a patto degli impegni che devono essere assunti entro il 30 agosto 2026”. Così il ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di Coesione, Tommaso Foti, a margine della 46° edizione del Meeting di Rimini.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Tajani risponde a Salvini “La politica estera la fanno il presidente del Consiglio e il ministro degli esteri”

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RIMINI (ITALPRESS) – “La politica estera la fanno il presidente del Consiglio, il ministro degli esteri e se si devono far valere delle ragioni ho detto che si vince con la forza delle idee, non con la violenza delle parole”. Così il Ministro degli Esteri Antonio Tajani dal Meeting di Comunione e Liberazione, nel rispondere ai giornalisti che chiedevano come fossero i rapporti con Matteo Salvini sulla questione riguardante Parigi.

SULL’UCRAINA “SIAMO TUTTI IMPEGNATI PER COSTRUIRE LA PACE”

 “Siamo tutti impegnati per costruire la pace, non è facile sia in Medio Oriente, sia in Ucraina, però bisogna farlo sempre non demordere. Dobbiamo andare avanti – continua – lavorare perché poi quando ci sono delle idee giuste vanno difese, bisogna combattere per loro. Ci vorrà tempo, ma alla fine vincerà la pace”. Citando poi il titolo della 46° edizione del Meeting “nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”, aggiunge Tajani: “I mattoni nuovi sono l’impegno di tutti quanti noi, perché sono tante le persone di buona volontà” e sono “tanti i costruttori di pace”. Poi in latino conclude: “Non prevalebunt” (non prevarranno) quelli che vogliono distruggere la pace”.

-Foto IPA Agency-
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