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Delmastro in visita all’Ucciardone di Palermo “Dal Governo grande impegno sulle carceri”

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PALERMO (ITALPRESS) – “E’ una visita importante, abbiamo condiviso con uomini e donne della polizia penitenziaria e le sigle sindacali lo sforzo del governo, con numeri eclatanti, 10.250 assunzioni finanziate di agenti di polizia penitenziaria in due anni e mezzo di governo. È una cifra ciclopica mai vista prima per recuperare le carenze di organico spaventose ereditate da chi prima di me ha fallito la sua missione”. Così il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, a margine di una visita ispettiva presso il carcere “Ucciardone” di Palermo.

“Abbiamo condiviso le dotazioni di forza di polizia che abbiamo messo in campo e gli interventi, oltre 255 milioni, sull’edilizia penitenziaria, con grande condivisione delle sigle sindacali. Poi abbiamo parlato anche di problemi più relativi all’Ucciardone rispetto al quale avremo interventi rapidi entro questo mese”. Il sottosegretario ha poi parlato del caso specifico della Sicilia: “La Corte dei Conti si è focalizzata sul decennio precedente e quindi quella impietosa fotografia e quella clamorosa chiamata di responsabilità della politica riguarda chi mi ha preceduto”. 

Quanto a casi di arresti di agenti penitenziari, “mi sento di dire che ci sono sempre delle mele marce ovunque e che bisogna avere gli anticorpi. Stiamo lavorando moltissimo sull’antigetto, sulla sicurezza, sugli antidroni. Abbiamo acquistato antidroni da dare in dotazione a tutti gli istituti penitenziari, dopodiché abbiamo la capacità di avere gli anticorpi anche per quei rari casi dove qualche volta qualche uomo o donna della polizia penitenziaria non si comporta nella maniera più corretta e specchiata”.

Delmastro si è soffermato anche dei permessi premio per 200 boss, dopo il grido di allarme di ieri della presidente della Commissione dei Nazionale Antimafia: “Condivido il grido di dolore di Chiara Colosimo indirizzato a chi di competenza, cioè a coloro che ammettono i permessi premio, che non è certamente il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Se certamente il non il governo, non il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ma altri concedono permessi premio, quantomeno irrituali noi siamo assolutamente contrari”.

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“Io ieri ho partecipato alla manifestazione del Quarto Savona 15 con Tina Montinaro per ricordare Falcone e Borsellino e i tanti angeli custodi della scorta, lì c’è stato un clima di splendida concordia che è quello che giustamente invochiamo nell’antimafia perché è stupido, puerile e controproducente dividersi”. Sul tema delle intercettazioni “credo che sia assolutamente infondata la protesta, il perimetro delle intercettazioni rimane identico a se stesso e non è stato minimamente ristretto l’uso di questo strumento. Semmai siamo intervenuti sul cortocircuito fra tribunali, procure e giornali, l’uso massmediatico delle intercettazioni – ha sottolineato Delmastro -. Mai noi priveremo la magistratura di uno strumento portentoso nel contrasto alla criminalità comune e soprattutto organizzata come quello delle intercettazioni. Quindi trovo una polemica pretestuosa che soprattutto non meritava di esprimersi il 23 maggio, perché il 23 maggio questa nazione dovrebbe trovare l’unità”. Sui dubbi espressi da alcuni esponenti della magistratura sulla riforma: “Il giorno dell’antimafia qualcuno critica una riforma che era stata indicata da Giovanni Falcone. Noi siamo dalla parte di Giovanni Falcone”. 

“Da palermitana provo sempre grande dolore quando il movimento antimafia si divide”. Così Carolina Varchi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Giustizia alla Camera, a margine di una visita ispettiva presso il carcere Ucciardone di Palermo. “Negli anni – ha aggiunto Varchi – sono stata animatrice di questo movimento, in particolar modo con le commemorazioni del 19 luglio e a prescindere dall’appartenenza politica di ciascuno di noi abbiamo sempre ritenuto che quelle piazze, quella del 23 maggio e quella del 19 luglio andassero condivise. La condivisione passa dal rispetto. Io concordo con quello che ha detto la professoressa Falcone, cioè che l’antimafia e il ricordo non sono legati a un cronometro (il riferimento è al fatto che il minuto di silenzio di ieri all’albero Falcone è avvenuto dieci minuti prima delle 17.58, ndr). Probabilmente c’è stato qualche disguido di natura organizzativa, nessuno impedirà mai ad alcuno di protestare, così come sono sicura che nessun appartenente a quel corteo avrebbe approfittato del minuto di silenzio per fare fischi o altro tipo di contestazioni. Quindi, credo che sia bene archiviare questa polemica e dall’anno prossimo tornare tutti uniti in piazza, perché così come la mafia colpisce come un solo uomo, lo Stato, le istituzioni, le associazioni, i movimenti devono stare uniti e colpire la mafia come un solo uomo”.

 “Questo carcere è una struttura storica che ha diverse criticità che sono state affrontate dal sottosegretario Delmastro verificando lo stato dei luoghi, sia interloquendo con i principali operatori delle forze di polizia penitenziaria, che sono i primi garanti della sicurezza e dei diritti dei detenuti quando possono lavorare in condizione adatte. Il sottosegretario ha promesso il suo impegno sia in termini infrastrutturali che generali”. Così il senatore di Fratelli d’Italia Raoul Russo, componente della Commissione nazionale antimafia. “Nello specifico questa struttura necessita di interventi importanti – ha aggiunto Russo -. La sezione nona sarà particolarmente oggetto di interventi corposi nei prossimi mesi. Ci troviamo in un carcere in centro città che merita di essere attenzionato in modo speciale dal Dipartimento”.

-Foto ufficio stampa Fratelli d’Italia-
(ITALPRESS).

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Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti: “No al visto di legittimità”. Salvini “Scelta politica, grave danno per il Paese”

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ROMA (ITALPRESS) – La sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, all’esito della Camera di consiglio seguita all’adunanza del 29 ottobre 2025, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera CIPESS n. 41/2025, seduta del 06 agosto 2025 “Collegamento Stabile tra la Sicilia e la Calabria: assegnazione risorse FSC ai sensi dell’articolo 1, comma 273-bis, della legge n. 213 del 2023 e approvazione, ai sensi dell’articolo 3, commi 7 e 8, del decreto-legge n. 35 del 2023, del progetto definitivo e degli atti di cui al decreto-legge n. 35 del 2023”. Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note entro 30 giorni.

“La decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese e appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico. In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora, visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall’Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti”. Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini.

“La mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera Cipess riguardante il ponte sullo Stretto, è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l’adunanza di oggi. Per avere un’idea della capziosità – aggiunge -, una delle censure ha riguardato l’avvenuta trasmissione di atti voluminosi con link, come se i giudici contabili ignorassero l’esistenza dei computer. La riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei conti, entrambe in discussione al Senato, prossime all’approvazione, rappresentano la risposta più adeguata a una intollerabile invadenza, che non fermerà l’azione di Governo, sostenuta dal Parlamento”, conclude Meloni.

OCCHIUTO “CORTE DEI CONTI ASSURDA, SUD VUOLE OPPORTUNITÀ”

“Ha ragione il vice premier Matteo Salvini: la decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese. Il Ponte sullo Stretto non rappresenta solo una grande infrastruttura che il Mezzogiorno attende da decenni, ma anche un’immensa occasione per la Calabria e per la Sicilia: la concreta possibilità che queste Regioni hanno di dimostrare al mondo intero che sono capaci di condurre a termine opere straordinarie. Il Sud vuole opportunità, vuole misurarsi con sfide entusiasmanti, vuole concorrere per creare sviluppo e per competere con il resto del Paese. Trovo assurda la presa di posizione della Corte dei Conti, ma sono certo che il governo andrà avanti in un processo ormai non più reversibile”. Così in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

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SCHIFANI “DECISIONE CORTE DEI CONTI SA DI INGERENZA”

“Una decisione che sa molto di ingerenza e che rischia di paralizzare l’azione di governo, ostacolando un’opera strategica per lo sviluppo dell’Italia e per il futuro della Sicilia. Un conflitto apparente tra poteri che abbiamo già vissuto e segnalato anche in Sicilia”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando la decisione della Corte dei Conti sul progetto del Ponte sullo Stretto. “Il Ponte sullo Stretto – prosegue – è un’infrastruttura attesa da decenni dai nostri cittadini e dal nostro sistema produttivo. Ribadisco la mia piena sintonia con il Governo nazionale e con il ministro Salvini, che ringrazio per la determinazione dimostrata in questi anni. Continueremo a difendere con forza il diritto della Sicilia a colmare un divario infrastrutturale che dura da troppo tempo”.

CIUCCI “SORPRESA DA CORTE, AGITO IN PIENO RISPETTO DELLE NORME”

“Abbiamo accolto con grande sorpresa l’esito del controllo di legittimità operato dalla Corte dei conti che non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto”. Lo afferma l’Amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci. “Tutto l’iter seguito è stato sempre svolto nel pieno rispetto delle norme generali e speciali italiane ed europee relative alla realizzazione del ponte. Restiamo in attesa delle motivazioni mantenendo l’impegno di portare avanti l’Opera, missione che ci è stata affidata da tutto il Governo e dal Ministero delle infrastrutture in attuazione delle leggi approvate dal Parlamento italiano”, aggiunge.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Ponte sullo Stretto, Salvini: “La decisione della Corte dei Conti non modifica i tempi”

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ROMA (ITALPRESS) – “La Corte dei conti ha deciso di sottoporre la valutazione alla sezione centrale di controllo udienza, che si è svolta proprio questa mattina, si tratta di una scelta che non modifica il termine previsto per la determinazione sulla registrazione, fissato al 7 novembre. Il lavoro svolto, non da un ministro, ma da centinaia di tecnici, di ingegneri, di docenti universitari è stato serio, articolato e trasparente. Ovviamente nel rispetto delle norme italiane ed europee”. Lo ha detto il ministro Matteo Salvini, rispondendo al question time alla Camera.

“È stata rispettata la normativa ambientale, oggetto di una mole davvero imponente di approfondimenti tecnici ed amministrativi. Il ponte farà risparmiare, secondo i tecnici, non secondo la politica, tempo, denaro e salute con 200 mila tonnellate di CO2, in meno, emesse nell’aria all’anno”, ha aggiunto.

“Che un ponte non abbia un interesse pubblico lo scopro oggi. Il Ponte è uno spreco? No, assolutamente, a proposito di lavoro nelle prime 72 ore sono arrivati più di 8.000 curriculum e richiesti di lavoro da parte di ingegneri, tecnici, geometri architetti. Se si fa il ponte non si fanno tutte le altre opere in Calabria e Sicilia? E’ vero l’esatto contrari”, ha proseguito Salvini.

“Noi stiamo restituendo a 7 milioni di Italiani il diritto alla mobilità e alla continuità territoriale ed è del tutto infondata poi la tesi di chi sostiene che abbiamo concentrato le risorse sul ponte a danno di altre infrastrutture in Calabria in Sicilia: proprio questa mattina sono intervenuto per l’inaugurazione del primo lotto della Catania -Palermo, 38 km di una infrastruttura moderna, efficiente, europea che permetterà di arrivare in due ore da Palermo a Catania. Noi stiamo investendo 23 miliardi di euro in Sicilia e 22 miliardi di euro in Calabria. Non fare il ponte non avrebbe assolutamente nessun senso miglioreranno i collegamenti interni e con il resto d’Europa”, ha concluso.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Fontana “L’Intelligenza Artificiale pone questioni che toccano il cuore della democrazia” / Video

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ROMA (ITALPRESS) – “L’intelligenza artificiale e l’automazione dei sistemi fanno valutazioni. Incidono sulle scelte quotidiane. Algoritmi sempre più sofisticati orientano quello che leggiamo, acquistiamo e, talvolta, anche quello che pensiamo. Ogni giorno cediamo, magari senza rendercene conto, frammenti della nostra autonomia, abituandoci a non scegliere più. Questo scenario solleva profondi interrogativi etici e giuridici. Fino a che punto possiamo delegare la responsabilità delle nostre decisioni? Quali sono i limiti del controllo dell’uomo e le conseguenze per i nostri diritti, per la nostra libertà e per la nostra sicurezza? Sono questioni che toccano il cuore stesso della democrazia e che rendono particolarmente significativa la scelta di affrontarle qui alla Camera dei deputati”. Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, in apertura della lectio magistralis del professor Marco Camisani Calzolari a Montecitorio.

“E’ un’occasione per una riflessione sul modo in cui le nuove tecnologie stanno ridefinendo i confini del rapporto tra l’uomo e gli strumenti a sua disposizione e anche per riflettere sulla necessità di garantire adeguate competenze digitali: chi ne è privo – ha sottolineato Fontana – rischia di trovarsi in una situazione di svantaggio e di vulnerabilità, rischia di essere esposto a pratiche che possono compromettere la libertà, la riservatezza e la dignità. L’analfabetismo digitale non è più solo una semplice lacuna formativa, ma una nuova causa di disuguaglianza. Saper gestire i propri dati, riconoscere le fonti affidabili, comprendere cosa c’è dietro a un algoritmo è oggi una condizione essenziale per non essere esclusi. In questa prospettiva, promuovere queste competenze significa assicurare che l’innovazione non generi disparità, ma rafforzi diritti e partecipazione democratica. Un altro aspetto che non può essere trascurato è quello dell’educazione e della formazione. Per i giovani, l’intelligenza artificiale è ormai la normalità. Ma se smettono di leggere, di scrivere e, soprattutto, di ragionare con la propria testa avremo una generazione che saprà usare la tecnologia senza comprenderla. Governare la tecnologia, promuovere la conoscenza, difendere la libertà”.

“Sono queste le sfide che il Parlamento è chiamato ad affrontare per assicurare che il progresso continui a servire l’uomo, senza sostituirsi a esso. Solo mantenendo l’uomo al centro del progresso potremo costruire un futuro digitale che sia davvero umano”, ha concluso Fontana.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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