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L’Inter batte il Como ma non basta, il 2-0 non vale lo scudetto

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COMO (ITALPRESS) – L’Inter chiude il campionato con una vittoria che però non basta portare a casa lo scudetto. Gli uomini guidati da Simone Inzaghi, nell’ultima giornata di Serie A 2024/2025, superano 2-0 il Como al Sinigaglia grazie alle reti di Stefan De Vrij e Joaquin Correa, ma devono accontentarsi del secondo posto in classica alle spalle del Napoli campione d’Italia, che in contemporanea regola il Cagliari per 2-0 al ‘Maradona’.

Dopo appena due minuti i padroni di casa si rendono subito pericolosi con una conclusione sul primo palo di Van Der Brempt, ma Sommer non si fa sorprendere. Due minuti più tardi arriva la risposta dei nerazzurri con un tiro al volo di Darmian, su cui sono decisivi i salvataggi di Perrone e Reina.

La squadra meneghina continua a spingere e al 20′ passa in vantaggio con il gol di De Vrij che, su assist dalla bandierina di Calhanoglu, realizza il colpo di testa vincente. Al 23′ Zalewski ci prova dalla distanza, ma non inquadra lo specchio della porta. Il Como cerca di reagire e al 26′ Douvikas cerca di impensierire Sommer con un colpo di testa, che però risulta troppo debole.

Tre minuti dopo è Nico Paz ad andare alla conclusione, ma anche in questo caso manca la precisione. I lariani alzano il ritmo e al 35′ vanno vicini al pareggio con Van Der Brempt, sul cui tiro è provvidenziale l’intervento di Sommer.

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Al 37′ Reina salva i suoi in uscita su Taremi, ma al 45′ il portiere spagnolo commette fallo proprio sull’attaccante iraniano e viene espulso nella sua ultima partita in carriera. Si va a riposo sul parziale di 0-1. In apertura di ripresa l’Inter trova la rete del raddoppio con Correa che, su assist di Taremi, salta Smolcic e deposita la sfera in fondo al sacco.

Fabregas prova ad affidarsi ai cambi per scuotere i suoi, ma sono ancora i nerazzurri ad andare vicini al gol al 54′: Dimarco lascia partire il traversone per Taremi, che però arriva in ritardo e colpisce male il pallone. Considerando il momento del match, Inzaghi decide di effettuare delle sostituzioni per risparmiare energie in vista della finale di Champions.

Il più attivo tra i lariani è Cutrone che però, nonostante delle interessanti iniziative, non riesce mai ad impensierire seriamente Sommer. Gli ospiti, invece, si fanno vedere in avanti con Zalewski e Carlos Augusto, ma Butez si fa trovare pronto. Al termine dei tre minuti di recupero, i nerazzurri portano a casa un successo esterno per 2-0 al Sinigaglia.

Con questo risultato l’Inter sale ad 81 punti, ma resta seconda e si vede sfuggire lo scudetto, mentre il Como chiude la stagione in decima posizione a quota 49. I nerazzurri potranno provare a riscattarsi nella finale di Champions League contro il Psg di sabato 31 marzo.

TABELLINO 

COMO (4-2-3-1): Reina 5; Vojvoda 5.5, Van der Brempt 6 (36’st Ikoné sv), Smolcic 5, Valle 5.5; Da Cunha 6, Perrone 6 (8’st Engelhardyt 6); Paz 5.5 (37’st Iovine sv), Caqueret 5.5 (48’pt Butez 6), Strefezza 5; Douvikas 5 (8’st Cutrone 5.5).

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In panchina: Vigorito, Kempf, Dele Alli, Gabrielloni, Jack, Fadera, Moreno, Azon.

Allenatore: Fabregas 5.

INTER (3-4-2-1): Sommer 6.5; Bisseck 6.5 (15’st Dumfries 6), De Vrij 7, Carlos Augusto 6; Darmian 6, Calhanoglu 6.5 (15’st Barella 6), Asllani 6, Dimarco 6.5 (15’st Acerbi 6); Correa 7, Zalewski 6 (35’st Topalovic sv); Taremi 5.5 (28’st Arnautovic 5.5).

In panchina: Di Gennaro, J. Martinez, Thuram, Lautaro Martinez, Frattesi, Mkhitaryan, Re Cecconi, Alexiou, Bastoni.

Allenatore: Inzaghi 6.5.

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ARBITRO: Massa di Imperia 5.5.

RETI: 20’pt De Vrij; 6’st Correa.

NOTE: serata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Al 45’pt Reina espulso per fallo da ultimo uomo su Taremi. Ammoniti: Calhanoglu, Zalewski, Strefezza, De Vrij.

Angoli: 4-1 per l’Inter.

Recupero: 2′; 3′.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Ginnastica ritmica, Mondiali Rio de Janeiro: Sofia Raffaeli medaglia d’oro al cerchio

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RIO DE JANEIRO (BRASILE) (ITALPRESS) – Sofia Raffaeli brilla sempre di più ai Mondiali di ginnastica ritmica. Dopo il bronzo conquistato nell’All Around, nell’ultima giornata della kermesse iridata, in scena a Rio de Janeiro, l’azzurra, agente delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, ha vinto la medaglia d’oro nel cerchio. Raffaeli ha preceduto la bulgara Stiliana Nikolova, argento, e la tedesca Anastasia Simakova, bronzo. A ruota l’azzurra sarà in scena anche nelle finali di palla e clavette.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Chivu “L’Inter è un cantiere aperto, pronti per iniziare”

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MILANO (ITALPRESS) – “Abbiamo lavorato bene, la preparazione è stata breve ma intensa. Non abbiamo avuto tante difficoltà, i ragazzi hanno lavorato sodo e si sono messi a disposizione per questo inizio di stagione. Siamo un cantiere aperto, vogliamo migliorare la prestazione di questa squadra a livello individuale e collettivo. Siamo pronti per iniziare, non vediamo l’ora”. Lo ha detto il tecnico dell’Inter, Christian Chivu, alla vigilia dell’esordio in campionato al Meazza contro il Torino.

“L’arrivo di Diouf e quella mancato di Lookman? Il mercato è sempre stato mirato – ha aggiunto il mister dei nerazzurri in conferenza stampa – Abbiamo scelto qualche nome ma le società con le quali abbiamo trattato hanno dichiarato incedibili i giocatori, così come abbiamo fatto noi. Siamo stati coerenti perchè abbiamo mantenuto la linea di investire sui giovani, scegliendone di importanti e già pronti a darci una mano. Sono contento di quello che ho, preferiamo la qualità alla quantità”.

In vista del suo debutto sulla panchina dei lombardi, Chivu ha ammesso: “Sono orgoglioso di essere l’allenatore dell’Inter e non vedevo l’ora che il campionato iniziasse. Sono sereno. Non temo niente, abbiamo lavorato tanto. Quando sei onesto con te stesso e sei riuscito a dimenticare quello che è accaduto in passato, non devi temere niente. Poi, si fa sempre il meglio in base a quanto hai per raggiungere quell’obiettivo. La mentalità fa la differenza, quando hai un obiettivo da raggiungere e sei consapevole dei passi da fare, la prima gara è sempre più importante”.

Spiegato di pensarla come Allegri in chiave scudetto (“Parte favorito il Napoli, perchè campione in carica e per quanto ha speso quest’estate”), Chivu torna sul mercato e sulle parole di Italiano nel post Roma-Bologna: “Quello che pensiamo noi allenatori conta poco, le regole sul mercato sono imposte dalla Fifa. Vorremmo tutti essere sereni e avere le cose a posto, ma fare l’allenatore significa anche gestire i momenti e i pensieri dei giocatori. Sarebbe meglio iniziare una stagione avendo chiaro il futuro della tua rosa, ma fa parte del gioco non sapere mai chi parte e chi arriva. Bisogna saper prevenire queste incognite che potrebbero accadere durante il mercato aperto”.

– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Volley, Mondiali femminili: tutto facile per l’Italia, 3-0 a Cuba

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PHUKET (THAILANDIA) (ITALPRESS) – Secondo successo per l’Italvolley femminile ai Mondiali 2025 in Thailandia. Dopo aver superato la Slovacchia all’esordio, le azzurre del ct Velasco hanno sconfitto al Saphan Hin Municipal Stadium per 3-0 (25-9, 25-8, 25-16) anche Cuba nella seconda giornata della Pool B. Le olimpioniche di Parigi chiuderanno la fase a gironi martedì (ore 12) contro il Belgio.

Due su due e qualificazione agli ottavi in tasca per capitan Danesi e compagne, che hanno offerto una prova di grande sostanza al Saphan Hin Municipal Stadium di Phuket mostrando ulteriori segnali di crescita che fanno ben sperare in vista dei prossimi impegni iridati nonostante l’assenza precauzionale di Carlotta Cambi, in panchina con Cuba ma con la maglia del secondo libero per via di un leggero fastidio muscolare. Domani l’Italia potrà lavorare per preparare al meglio l’ultimo impegno della fase a gironi con il Belgio in programma martedì alle ore 12:00 italiane. Per la sfida con Cuba Velasco conferma il sestetto iniziale vincente con la Slovacchia: diagonale Orro-Egonu, Nervini e Sylla schiacciatrici, Fahr e Danesi al centro, e De Gennaro libero. Cuba invece inizia il match con Moreno palleggiatrice, Madan opposto, Martinez e Tarin schiacciatrici, Dayana Martinez e capitan Suarez al centro, e Sanchez libero.

L’avvio di gara delle olimpioniche è da applausi: Egonu apre le danze con un attacco a tutto braccio non tenuto dal muro cubano, mentre Danesi e Fahr al centro rispondono al guizzo in diagonale di Martinez. Quando poi arrivano l’ace di Danesi e i due muri di Nervini ed Egonu, le azzurre scappano sul 6-1 costringendo Cuba a rifugiarsi subito nel timeout. A parte un errore al servizio, una sbavatura in ricezione ed un attacco rocambolesco di Tarin, l’Italia non sbaglia niente: Egonu continua a colpire mentre salgono di colpi anche Fahr e Sylla protagoniste del nuovo allungo azzurro sul 12-4. Come un rullo compressore le ragazze del ct Velasco continuano a macinare punti su punti mettendo in evidenza le lacune delle cubane costretta alla resa nel primo set con un netto 25-9. Stesso copione anche nel secondo set aperto da un break di 5-0 delle azzurre che costringe ancora una volta Cuba a ricorrere al timeout per provare ad arginare le giocate a rete di Egonu, Danesi e Sylla. Egonu e Sylla non tolgono il piede dall’acceleratore e, con anche Nervini particolarmente efficace, l’Italia vola sull’11-2. Velasco concede campo a Fersino nel “giro dietro” per Sylla mentre in campo prosegue il monologo azzurro momentaneamente interrotto solo a fine set 25-8.

Nel terzo parziale Velasco lancia in campo a Giovannini, Antropova, Omoruyi e le esordienti assolute al mondiale Sartori ed Akrari. Il nuovo sestetto azzurro impiega qualche scambio per carburare andando anche sotto 2-5. Poi però un paio di attacchi a tutto braccio di Antropova ed una fast di Akrari scuotono le azzurre che iniziano a trovare la quadra in campo (6-7). Madan e Martinez ci mettono orgoglio ed un paio di guizzi ma quando inizia ad entrare nel match anche Omoruyi l’inerzia del set inizia a girare dalla parte dell’Italia (11-11). Sensazione che diventa realtà quando Omoruyi e Giovannini mettono giù i palloni del +2 (14-12) che poi diventa 15-12 al termine di un “maga-rally” chiuso da un muro perentorio di Akrari. Le azzurre, oramai in ritmo, non si guardano più dietro volando verso il traguardo finale tagliato con il risolutivo 25-16.

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