Cronaca
Tajani lancia da Bergamo la Rete Italiana Obesità
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3 settimane fa-
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Redazione
BERGAMO (ITALPRESS) – Un’alleanza nazionale che parte dai territori per cambiare la salute pubblica in Italia e in Europa. E’ questo il senso profondo della Rete Italiana Obesità, lanciata oggi all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dal Vicepremier Antonio Tajani, insieme al deputato Stefano Benigni e a numerosi protagonisti del mondo istituzionale, sanitario, accademico e civico.
Un progetto senza precedenti, nato per affrontare obesità, sovrappeso e disturbi alimentari con una strategia integrata che unisce ospedali, medicina territoriale, scuole, sindaci, associazioni di pazienti e cittadini, farmacie, Case di Comunità e punta sull’uso avanzato dei dati e dell’intelligenza artificiale per guidare politiche basate sull’evidenza.
“La Rete Italiana Obesità è la risposta a una delle più grandi sfide globali del nostro tempo. L’Italia, grazie al lavoro di Forza Italia, è oggi un modello di eccellenza globale. Siamo il primo Paese al mondo con una legge quadro sull’obesità: oggi costruiamo un’architettura operativa, capillare, inclusiva, che parte dai territori e guarda al futuro della sanità”, ha detto Tajani.
L’Italia è oggi pioniera grazie a una serie di risultati concreti: la prima legge al mondo sull’obesità, approvata alla Camera a prima firma del deputato Roberto Pella; un fondo dedicato istituito nella Legge di Bilancio 2025 grazie a un emendamento di Stefano Benigni; un Manifesto condiviso, che verrà firmato da istituzioni, Regioni, enti sanitari, associazioni, scuole e università; una rete di centri di eccellenza ospedalieri regionali, costruita con FIASO, in stretta connessione con i medici di famiglia, i farmacisti, e gli specialisti e in accordo con le società scientifiche di riferimento come SIO; un piano per la raccolta strutturata dei dati clinici e sociali, integrato con strumenti di intelligenza artificiale per valutare impatto e sostenibilità.
Nel suo intervento, Benigni ha annunciato la presentazione di un emendamento al cosiddetto Ddl Prestazioni per istituire la cabina di regia della Rete al Ministero della Salute, in raccordo con Regioni, ISS, AGENAS, AIFA e l’Osservatorio Nazionale Obesità previsto dalla legge Pella.
“Faremo appello a tutti gli attori del sistema salute per lavorare insieme a questo ambizioso progetto – ha detto -. In accordo anche con l’onorevole Letizia Moratti coinvolgeremo anche le istituzioni europee, per costruire una rete strutturale anche a livello internazionale, grazie al contributo del nostro Ministro degli Esteri. Nelle prossime settimane lancerò un Manifesto per la creazione della rete”.
A rafforzare il quadro normativo e operativo della Rete, è intervenuto anche il Consigliere regionale della Lombardia Johnatan Lobati, promotore di una legge regionale per la prevenzione e il contrasto all’obesità. “Con questa legge vogliamo fare della Lombardia un modello territoriale d’avanguardia per il contrasto all’obesità e alle patologie cardiometaboliche, fondato sulla collaborazione tra Regione, enti locali, scuole, sanità e comunità, e costituisce un esempio concreto di come le politiche regionali possano anticipare e sostenere la visione nazionale”.
La Rete Italiana Obesità si fonda su un approccio One Health, che connette salute umana, ambientale e sociale, e promuove una trasformazione culturale nei comportamenti alimentari, nella scuola e negli ambienti urbani.
“Questa rete è la prova che quando il cambiamento parte dai territori e dall’eccellenza dei nostri centri ospedalieri d’avanguardia è possibile immaginare una sanità più giusta, sostenibile ed efficace – ha concluso Tajani -. E l’Italia è pronta a guidare questa rivoluzione in Europa e nel mondo”.
-foto f20/Italpress –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Adottato in Cdm il Piano nazionale per la qualità dell’aria
Pubblicato
2 ore fa-
20 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – E’ stato adottato oggi in Consiglio dei Ministri il Piano di Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria, strumento strategico per il contrasto all’inquinamento atmosferico e per l’adeguamento dell’Italia agli obblighi ambientali previsti dalla normativa europea.
Il Piano è frutto del lavoro della Cabina di Regia istituita presso la Presidenza del Consiglio e di un percorso condiviso con Regioni e Ministeri competenti.
“E’ un piano ambizioso ma realistico – dichiara il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin – che punta a conciliare tutela della salute, sostenibilità ambientale e compatibilità economico-finanziaria. Una risposta concreta alle sfide europee e un segnale chiaro ai cittadini e alle imprese: migliorare la qualità dell’aria è un impegno comune e non più rinviabile”.
Con una dotazione complessiva di circa 2,4 miliardi di euro – di cui 1,7 miliardi stanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – il Piano prevede interventi in quattro ambiti principali: dalla promozione di tecniche a minore impatto emissivo in agricoltura agli investimenti per la mobilità sostenibile; dalla promozione di impianti più efficienti nel riscaldamento civile fino a campagne di comunicazione mirate rivolte ai cittadini.
Tra le misure più significative sono previsti due programmi del MASE, per 800 milioni di euro destinati ai Comuni per progetti su casa-scuola, casa-lavoro, trasporto pubblico locale e sharing mobility; uno sconto sugli oneri di sistema elettrici per incentivare il cold ironing nei porti, riducendo le emissioni delle navi in sosta; il rafforzamento dei controlli sull’utilizzo di impianti domestici obsoleti a biomassa.
“Il Piano, che stabilisce responsabilità precise per ogni misura, prevede infine un sistema strutturato di monitoraggio con una cooperazione tra amministrazioni centrali, regionali e locali per una nuova governance della qualità dell’aria, fondata su integrazione, responsabilità e partecipazione”, spiega in una nota il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Cronaca
Difesa, Crosetto “I tempi sono cambiati, anche la Nato deve cambiare”
Pubblicato
2 ore fa-
20 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Garantire sicurezza significa avere il coraggio di pensare anche all’impensabile. Ogni giorno. E’ una responsabilità gravosa, ma essenziale, che riguarda ciascuno di noi. Sicurezza non è solo assenza di guerra o difesa dai pericoli esterni. E’ coesione sociale, fiducia nelle Istituzioni, leadership capace e lungimirante. E’ stabilità. Il mondo è cambiato, ma temo che molti non se ne siano accorti. Anche la Nato deve adeguarsi a questo cambiamento, evolvere per continuare garantire pace e mutua difesa: e deve farlo iniziando a parlare con il sud del mondo”.
Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo a un convegno all’Università degli Studi di Padova. “Siamo passati da un mondo in cui contavano i valori a un mondo in cui conta il valore economico. Siamo passati dall’epoca delle grandi democrazie, delle conquiste sociali, all’epoca delle grandi potenze e non ce ne siamo accorti. In questo cambiamento noi abbiamo un dovere: che è quello di presidiare le conquiste di migliaia di anni che ci hanno portato a codificare un diritto internazionale”.
“Oggi il potere si misura con nuovi strumenti: chi guida la tecnologia guida il mondo. La sicurezza – ha aggiunto – passa dal controllo delle risorse strategiche, dalle catene di approvvigionamento. Siamo nel cuore di una rivoluzione: il Digital Order, che sta riscrivendo gli equilibri globali, i modelli di sviluppo, perfino la nostra idea di sovranità. L’Europa non può permettersi di restare alla finestra. Servono visione, volontà e investimenti concreti in ricerca e innovazione. Le minacce oggi hanno nuove forme. L’intelligenza artificiale e il quantum computing sono sempre più strumenti di potere. Proprio per questo servono menti preparate, risorse e visione. Preservare il nostro patrimonio di idee, conoscenza, cultura, valori, identità è oggi – più che mai – una missione di sicurezza nazionale”, ha concluso Crosetto.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Canoa, oltre 60 Nazioni presenti ai Campionati del mondo a Milano
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6 ore fa-
20 Giugno 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Ormai è questione di poche settimane. Dal 20 al 24 agosto l’Idroscalo di Milano ospiterà i Campionati Mondiali di Canoa Sprint e Paracanoa. Una competizione che cade in un anniversario particolare, ovvero i novant’anni dalla prima competizione nel bacino milanese.
La presentazione ufficiale si è svolta a Milano alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò, del presidente della Federazione Italiana Canoa e Kayak Luciano Buonfiglio, dell’assessore comunale allo Sport e Giovani Martina Riva, del sottosegretario per lo Sport e i Giovani della Regione Lombardia Federica Picchi.
Tra i relatori Maurizio Devescovi, direttore generale di Allianz, sponsor di maglia della Fick. Questa edizione presenta numeri importanti: 60 nazioni partecipanti con oltre 1500 atleti iscritti; ben 36 titoli in palio, di cui 24 per la velocità e 12 per la paracanoa.
“Arriviamo più preparati a questo mondiale perchè siamo partiti da una squadra già solida che si è arricchita strada facendo con delle competenze che non ci fanno aver paura di nulla. Ma era giusto partire per tempo perchè per la nostra federazione un evento che comunque richiede 2 milioni e mezzo di euro è tanto. E quindi dovevamo avere innanzitutto la copertura finanziaria. Abbiamo avuto sostegno dalle istituzioni, dai gruppi sportivi militari, dalle società della Lombardia, da parte di tutti e questo ci fa piacere perchè vuol dire aver trasmesso loro un sentimento, un senso di appartenenza a quello che rappresentiamo”, ha commentato il presidente Buonfiglio. Un ottimismo condiviso anche dal presidente Malagò che nei suoi saluti alla conferenza stampa ha voluto sottolineare quanto “siamo orgogliosi di questo sistema che ha prodotto progettualità per niente scontate, soprattutto con i tempi che stiamo vivendo: Milano città olimpica, l’assessore, la città metropolitana, la regione e le federazioni olimpica e paralimpica. Penso che questo sia l’unico mondiale di una disciplina olimpica nell’anno 2025” e ci prepara ad “una lunga volata che parte da agosto e va avanti fino a metà marzo con le Paralimpiadi”.
Un particolare motivo di soddisfazione per questi campionati mondiali è la consistente presenza di federazioni con team paralimpici. “Partire insieme, andare in aeroporto insieme atleti olimpici e paralimpici vuol dire rendersi conto di quali sono i problemi. Viceversa a loro (gli atleti paralimpici, ndr) serve per non per essere osservati, ma per sentirsi atleti – ha aggiunto Buonfiglio – Quindi le loro medaglie e la loro partecipazione alle gare serve per far capire a chi ancora non esce di casa che si può uscire e si può tentare di essere uguali agli altri. E per questo lo sport serve tantissimo. Non bisogna esasperare il concetto, ma bisogna sempre tener conto di qual è l’obiettivo, quello sociale, dell’integrazione e dell’inclusione”.
Carlo Tacchini, medaglia d’argento C2 500 ai Giochi olimpici di Parigi 2024, ha ricordato come “il mio primo mondiale 10 anni fa l’ho fatto proprio qui a Milano ed è stato un plus e il pubblico si sentiva. D’altronde l’Idroscalo è fatto anche in modo tale che il pubblico si senta. Per ora non lo stiamo sentendo come peso (gareggiare in Italia, ndr): c’è sicuramente tanta responsabilità, ma anche tanta voglia di far vedere al pubblico italiano che cosa possiamo fare”.
“La nostra gara, la C2 da 500 metri, è molto tirata e c’è molta competizione: per pochi centesimi o decimi si scende e si sale dal podio. Quindi l’obiettivo mio e di Gabriele (Casadei, ndr)sarà sicuramente quello di di mantenere il livello alto per poterci sempre giocare le medaglie. Poi magari quei piccoli centesimi che mancano il pubblico dell’Idroscalo ce li potrà dare”, ha aggiunto. Grande entusiasmo condiviso anche da Christian Volpi, atleta paralimpico e medaglia di bronzo alla Coppa del Mondo di Poznan 2025 nella disciplina KL2-200 metri.
“La preparazione è attualmente in corso. Non è facile, dopo la stagione che ha portato a Parigi, riuscire fin da subito a tirar fuori le energie. Devo essere sincero: la fatica c’è e si sente. Ma siamo molto carichi per questo: è una tappa comunque molto importante e siamo veramente intanto orgogliosi di poter sfruttare un Mondiale in casa nostra e, perchè no, puntare a vincerlo”.
Milano 2025 sarà inoltre il primo Mondiale “green” nella storia del movimento canoistico internazionale grazie al progetto Europeo Erasmus+ DECK. Verrà infatti applicato un protocollo ambientale sviluppato dalla Federazione con ICF, Scuola Sant’Anna di Pisa e cinque Federazioni estere, volto a ridurre al minimo l’impatto ecologico della manifestazione. Tra le misure previste: l’eliminazione della plastica monouso, la raccolta differenziata estesa, la mobilità sostenibile e una forte azione di sensibilizzazione del pubblico sui temi ambientali.
– foto xh7/Italpress –
(ITALPRESS).


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