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La F1 fa tappa in Canada, Vasseur “Hamilton ideale per il vertice”

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MONTRÉAL (CANADA) (ITALPRESS) – Dopo una settimana di pausa, la Formula 1 fa tappa in Canada. Si esce dall’Europa dopo il trittico Imola-Monaco-Barcellona. Un mese di maggio che ha visto la McLaren confermarsi totale dominatrice del circus. Oscar Piastri e Lando Norris sono sempre apparsi sul podio e hanno vinto una gara a testa. “Mi piace essere il favorito. Vuol dire che sto lavorando bene. La Spagna mi ha dato ulteriore fiducia e voglio continuare così. Siamo su un circuito ricco di insidie. È un cittadino e spesso il meteo fa la differenza. La lotta sarà serrata”, le parole, nel corso del media day, del leader del Mondiale, che guida la classifica piloti con 10 punti di vantaggio sul compagno di scuderia Norris. “Sono state tre settimane intense, ma non perfette. Posso lavorare e migliorare ancora su diversi dettagli. Sia io che Oscar siamo competitivi. Vogliamo batterci a vicenda e vogliamo vincere. È ancora tutto aperto”, sostiene il pilota britannico.

L’unico in grado di spezzare il dominio della scuderia di Woking è stato Max Verstappen, uscito trionfante dal weekend di Imola. “Sono concentrato solo sul futuro. Cercheremo di fare del nostro meglio qui in Canada. Il mio approccio non cambierà. Speriamo di trascorrere un buon weekend”, le dichiarazioni del quattro volte campione del mondo. Due podi nelle ultime tre gare per Charles Leclerc. Il monegasco, nonostante una Ferrari tutt’altro che brillante, ha sfruttato l’aria di casa e una Safety car fortunosa per mettere in cascina un secondo posto a Monaco e una terza posizione a Barcellona. “Amo la Ferrari e amo questo team. Voglio vincere e voglio vincere qui, cercando di riportare la Ferrari al vertice”, afferma Leclerc, che ha risposto alle domande sui rumors nel paddock sul possibile addio del team principal Frederic Vasseur: “Sono voci che non piace mai sentire. Il nostro dovere in questo momento è quello di concentrarci in pista per provare a spegnere questi rumors. Fred crede in me e io credo in lui”.

Anche Lewis Hamilton, reduce da un anonimo sesto posto a Barcellona, si schiera con Vasseur: “Fred è il motivo principale per cui sono qui e gli sono estremamente grato per questo. Al momento le cose non sono perfette, ma credo che sia la persona ideale per portarci al vertice”. Andrea Kimi Antonelli è pronto a reagire alle difficoltà riscontrate nelle ultime gare. Due ritiri, per problemi di affidabilità (Imola, Barcellona), e un 18° posto a Monaco, figlio di una strategia discutibile da parte della Mercedes, i risultati ottenuti dal 18enne di Bologna. Le non elevate temperature di Montréal potrebbero aiutare il classe 2006 romagnolo a ritrovare punti e certezze: “Le ultime tre gare sono state dure. A livello di prestazioni non sono andato benissimo e abbiamo avuto anche diversi problemi. Ho bisogno di un weekend lineare. L’anno scorso qui con temperature basse siamo stati molto competitivi”.

A centro gruppo la Williams, dopo una Spagna in secondo piano, si candida ad essere la quinta forza della griglia. La velocità media elevata e i lunghi rettilinei del circuito canadese dovrebbero permettere a Carlos Sainz e Alexander Albon di tornare saldamente in zona punti. Da non sottovalutare la Racing Bulls di Liam Lawson e Isack Hadjar, che tra i rookie è quello che ha impressionato più di tutti nel primo spicchio di 2025. In un tracciato di motore come quello di Montréal, Haas e Kick Sauber potrebbero competere con Alpine e Aston Martin. Il Gran Premio del Canada seguirà il formato classico del fine settimana di gara. Venerdì sono in programma due sessioni di prove libere, alle 19.30 e 23 ora italiana 18.30 CEST, prima delle qualifiche che si svolgeranno 22. L’edizione numero 54 del Gran Premio del Canada, decima gara della stagione, prenderà il via domenica alle 20. Da percorrere ci sono 70 giri, pari a 305,27 chilometri.

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Super Doncic fa volare i Lakers nel derby di LA, McCollum abbatte Atlanta: il resoconto della notte Nba

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ROMA (ITALPRESS) – Nella notte Nba brilla la stella di Luka Doncic, che si conferma incontenibile e trascina i Lakers contro i Clippers nel derby di Los Angeles. Prestazione maiuscola del fenomeno sloveno, che chiude con 43 punti, 13 assist e 9 rimbalzi, sfiorando la tripla doppia. Ventiquattro dei punti di serata di Doncic sono arrivati nel solo primo quarto, l’unico in cui i Clippers sono riusciti a tenere testa ai Lakers (37-38), prima di capitolare per 135-118 sotto i colpi degli altri due elementi della “triade”, ovvero Austin Reaves (31 punti e 9 rimbalzi) e LeBron James (25 punti). La quarta vittoria consecutiva dei Lakers ha rappresentato l’unica partita giocata a Ovest, visto che il resto dell’azione della notte si è svolta a Est, regalando una grande sorpresa.

Dopo quattordici sconfitte di fila, infatti, i Washington Wizards, fanalino di coda nella Conference, tornano a vincere e lo fanno in grande stile contro gli Atlanta Hawks sesti in classifica. A prendersi la scena è uno straripante CJ McCollum, che vive una delle migliori serate della sua carriera dal punto di vista realizzativo sfoderando una prestazione da 46 punti, frutto in gran parte di un eccellente 10/13 da tre punti. Numeri arricchiti dalle doppie doppie di Alexandre Sarr (27 punti e 11 rimbalzi) e Khris Middleton (10 punti e 12 assist) per il risultato finale di 132-113. Con Trae Young ancora fuori, agli Hawks non bastano i 22 punti e 8 rimbalzi dell’ex di serata, Kristaps Porzingis.

Atlanta viene raggiunta in classifica dagli Orlando Magic, che con una grande prova di collettivo abbattono per 144-103 i Philadelphia 76ers. Ben nove i giocatori che hanno messo a referto almeno dieci punti, ma in questo caso a spiccare è stato Anthony Black, che ne ha messi ben 31 dalla panchina con 12/17 dal campo (8/11 da tre). I Sixers, che hanno dovuto fare a meno anche di VJ Edgecombe, oltre a Joel Embiid e Paul George, sono rimasti in partita solo nel primo quarto, prima di veder scappare gli avversari nel secondo, in cui i Magic hanno realizzato ben 51 punti.

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Juventus, vittoria col brivido in Norvegia: batte il Bodo 3-2 e si sblocca in Europa, decisivo David

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BODO (NORVEGIA) (ITALPRESS) – Arriva con tanta sofferenza in Norvegia la prima vittoria della Juventus in questa Champions League. La squadra bianconera batte 3-2 il Bodo Glimt all’Aspmyra in un finale rocambolesco e sale a sei punti in classifica. Decisive sono le reti di Openda, McKennie e David, ma il vero uomo copertina è Kenan Yildiz, che alla 100esima in bianconero entra in campo all’intervallo e cambia una partita che nei primi quarantacinque minuti aveva riservato le stesse difficoltà incontrate negli ultimi anni da Roma e Lazio sul sintetico norvegese.

È una gara a due volti. Parte meglio il Bodo che gioca a memoria e sblocca il risultato al 27′. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Hogh prolunga di testa sul secondo palo per Blomberg che calcia col mancino e rende inutile l’intervento di Perin. La reazione juventina è timida. L’occasione migliore dei bianconeri nel primo tempo arriva al 44′. Dalla destra McKennie pesca in area il solito Conceicao, che si coordina per il destro di prima ma non riesce a imprimere potenza né a trovare l’angolo. È comunque un segnale incoraggiante.

Serve però l’ingresso di Yildiz per dare la svolta definitiva alla serata della Juventus. Ad inizio ripresa, al 48′, arriva il pareggio. Un’azione insistita porta al tiro il fantasista turco: la conclusione viene deviata sui piedi di Openda che col destro trova il suo primo gol in maglia bianconera. Al 54′ c’è anche il gol del sorpasso, ma il Var cancella per fuorigioco la rete di Miretti. La rete del 2-1 è solo rinviata. Tutto nasce dai piedi del solito Yildiz che si libera in dribbling e serve in area Miretti, che disegna un cross morbido verso il centro: McKennie sovrasta Bjorkan e batte Haikin con un colpo di testa. Nel finale Conceicao ha la palla del 3-1, ma il portiere russo con un colpo di reni chiude la porta. Succede di tutto nel finale. All’83’ Cabal commette un fallo ingenuo da rigore su Auklend, Brunstad Fet va dagli undici metri e spiazza Perin. Poco dopo altro spavento: Hauge semina il panico e protesta per un contatto in area, Moe ha la palla da tre punti e la spreca. Da qui nasce il gol vittoria della Juventus. Fa quasi tutto Yildiz: salta Sjovold e trova lo spazio per calciare. Haikin para, ma sul tap in c’è il tocco vincente di David.

Ora la Juventus può guardare con ottimismo al suo cammino europeo: prossimo appuntamento il 10 dicembre in casa contro il Pafos. Poi Benfica (21 gennaio) e Monaco (28 gennaio).

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IL TABELLINO DELLA PARTITA

BODO GLIMT (4-3-3): Haikin 6; Sjovold 4.5, Bjortuft 5, Aleesami 5 (16′ st Moe 5), Bjorkan 5; Evjen 6 (32′ st Jorgensen 6), Berg 6, Brunstad Fet 6.5; Maatta 6 (16′ st Auklend 6), Hogh 6 (43′ st Helmersen sv), Blomberg 7 (32′ st Hauge 6.5). In panchina: Faye Lund, Brondbo, Nielsen, Saltnes, Klynge, Riisnaes, Bassi. Allenatore: Knutsen 6.

JUVENTUS (3-4-2-1): Perin 6; Kalulu 6, Kelly 6, Koopmeiners 6; McKennie 7, Locatelli 6.5, Miretti 6.5 (23′ st Thuram 6), Cambiaso 6 (30′ st Cabal 4.5); Conceicao 7 (38′ st Zhegrova sv), Adzic 5 (1′ st Yildiz 8); Openda 7 (30′ st David 7). In panchina: Di Gregorio, Fuscaldo, Vlahovic, Kostic, Joao Mario, Rouhi. Allenatore: Spalletti 7.

ARBITRO: Makkelie (NED) 6
RETI: 27′ pt Blomberg, 3′ st Openda, 14′ st McKennie, 42′ st Brunstad Fet (rig), 46′ st David.
NOTE: serata ventosa, terreno sintetico. Ammoniti: Kelly, Miretti, Cabal, McKennie. Angoli: 6-8. Recupero: 1′ pt, 6′ st.

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Il Napoli si risolleva anche in Champions, 2-0 al Qarabag

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli non sbaglia in casa contro il Qarabag e batte gli azeri 2-0, nel match valido per la quinta giornata di Champions League. Primo tempo bloccato per la squadra di Conte, che riesce a tirare giù il muro Kochalski solamente al 65′ con McTominay. Il 2-0 lo provoca l’autogol di Jankovic (72′), che lancia i partenopei in 18^ posizione a quota 7 punti. 16º il Qarabag sempre a 7 punti. Nella prossima giornata il Napoli giocherà in casa del Benfica, mentre il Qarabag ospiterà l’Ajax. Buon avvio degli ospiti, che si rendono pericolosi con una conclusione dal limite di Jankovic e con un mancino dal limite dell’area di Addai. Il primo squillo del Napoli arriva al 15′ con un’iniziativa di Neres per Hojlund, che viene anticipato a due passi dalla porta da Mustafazade. La squadra di Conte sfiora il vantaggio al 35′ con una spettacolare acrobazia di Neres che costringe a una grande parata Kochalski.

Nella ripresa il Qarabag si schiaccia e prosegue il pressing dei partenopei, che al 55′ si procurano un calcio di rigore. Di Lorenzo viene pescato da Buongiorno in area e viene sgambettato da Jankovic. Dagli undici metri si presenta Hojlund, che si fa ipnotizzare da Kochalski. Assedio del Napoli, che impegna nuovamente Kochalski prima al 62′ con Di Lorenzo e poi al 64′ con Olivera. Su sviluppo da calcio d’angolo i padroni di casa trovano il meritato vantaggio: corner di Lang, mischia in area e il più lesto di tutti a ribadire in rete è McTominay (65′). Sempre lo scozzese al 72′ propizia il gol del 2-0: rovesciata su cross di Olivera che incontra la deviazione decisiva di Jankovic che mette fuori gioco Kochalski. Gestione nel finale per gli uomini di Conte, che centrano il secondo successo nella League Phase.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

NAPOLI (3-4-2-1): Milinkovic-Savic 6; Beukema 6 (19’st Politano 6.5), Rrahmani 6, Buongiorno 6.5 (45’st Juan Jesus sv); Di Lorenzo 6, Lobotka 6, McTominay 6.5, Olivera 6; Neres 7 (45’st Vergara sv), Lang 6 (30’st Elmas 6), Hojund 5 (30’st Lucca 6). In panchina: Contini, Ferrante, Ambrosino. Allenatore: Conte 6.

QARABAG (4-2-3-1): Kochalski 7; Matheus Silva 5.5 (30’st Dani Bolt 6), Mustafazada 5.5, Medina 5.5 (15’st Mmaee 5.5), Cafarquliyev 6 (31’st Bayramov 6); Pedro Bicalho 6, Jankovic 5.5; Leandro Andrade 5.5 (15’st Kaschuk 6), Zoubir 6, Addai 6; Duran 5.5 (31’st Akhundzade 6). In panchina: Mahammadaliyev, Buntic, Chriso, Montiel, Qurbanly, Huseynov. Allenatore: Qurbanov 5.5.

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ARBITRO: Marciniak (Pol) 6.
RETI: 21’st McTominay, 27’st aut.Jankovic.
NOTE: serata piovosa, terreno in ottime condizioni. All’11’st rigore di Hojlund parato da Kochalski. Ammoniti: Medina, Lang, Jankovic, Rrahmani. Angoli: 6-4. Recupero: 1′; 6′.

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