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Fioretto d’oro, l’Italia chiude gli Europei con 13 medaglie

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GENOVA (ITALPRESS) – Gli Europei di scherma di Genova si sono chiusi con una medaglia d’oro, quella del fioretto a squadre maschile, un risultato che va ad impreziosire ancor di più il cammino azzurro nella manifestazione continentale. L’Italia conclude con 13 medaglie, di cui 3 d’oro, 2 d’argento e 8 di bronzo. E’ uno dei bottini azzurri più ricchi di sempre a livello continentale e porta con sè anche altri dati, molto significativi: tutte le sei squadre sono salite sul podio e ben sette medagliati italiani erano esordienti in un Europeo. “Un bilancio eccellente – dice il Presidente federale Luigi Mazzone -. Portare tutte le squadre a medaglia dà l’esatta dimensione del grande lavoro che stanno svolgendo i CT e tutti gli staff. Siamo felici, soddisfatti, perchè abbiamo ottenuto ottimi risultati ma abbiamo anche, e soprattutto, provato e regalato emozioni. E’ stato un Europeo bellissimo, ospitato in maniera impeccabile da Genova che ha tenuto fede alla grande tradizione del nostro Paese. L’Italia si è confermata culla della scherma, tanto per le medaglie vinte quanto per l’organizzazione offerta”.
La sesta e ultima giornata è andata in archivio con altre due medaglie: prima del quartetto composto da Bianchi Foconi, Macchi e Marini, è arrivato il bronzo della spada femminile (Rizzi, Fiamingo, Paulis) grazie all’ultima stoccata di Alberta Santuccio. Le azzurre, campionesse olimpiche a Parigi 2024, dopo la sconfitta contro l’Ucraina in semifinale, si sono imposte nella finale per il bronzo contro l’Estonia (27-26). “Volevamo una medaglia – ha dichiarato Alberta Santuccio -, avevamo iniziato tirando con la Russia, un assalto non facile, questo bronzo lo abbiamo voluto con tutte noi stesse, dedichiamo questo terzo posto a noi. La forza è il voler vincere, la voglia di mettere la stoccata ti fa stare sul pezzo, mi piace questa sofferenza”. Dello stesso avviso Rossella Fiamingo: “Era una medaglia che cercavamo, è stato tutto in salita. Oggi abbiamo vinto di cuore, non eravamo al massimo della forma, siamo riuscite a vincere una medaglia. Per il Mondiale siamo ottimiste. Anche se incontreremo la Russia cerchiamo di dare il 100%”. Percorso da incorniciare anche per gli azzurri del fioretto, che nella finalissima contro i campioni uscenti della Francia si sono imposti per 45-43. “Sono contento per questa vittoria, ho tirato
bene in tutte e due le giornate e mi sarebbe dispiaciuto calare in finale. Sono contento di come ho chiuso e di aver portato la
squadra a vincere” ha detto Guillaume Bianchi, due ori per lui dopo quello nell’individuale. Un successo frutto dell’unità del gruppo, come sottolineato da Alessio Foconi: “Siamo veramente coesi, riusciamo a trovare in ogni singolo momento uno spunto. Anche con uno sguardo riusciamo a rasserenarci. Possiamo tirare bene e male, ma a fondo pedana c’è un gruppo che ti fa sempre trovare la forza e questo è il valore aggiunto”. A fargli eco è Filippo Macchi: “Confermarsi ogni volta è molto difficile, questa è stata la gara dove abbiamo incontrato più difficoltà e ne siamo usciti da gruppo. Insieme siamo riusciti a portare questo oro europeo e sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto”. Soddisfatto anche Tommaso Marini: “Sono molto contento anche se in finale non ho tirato bene, ma siamo stati compatti e contro la Russia abbiamo dimostrato di avere un grande carattere e un grande cuore. Stiamo andando nella direzione giusta”, ha concluso il campione del mondo individuale in carica. Dal 22 al 30 luglio a Tbilisi, in Georgia, sono in programma i Mondiali.

– Foto Ufficio stampa Federscherma

(ITALPRESS)

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Sinner nella leggenda, primo azzurro a vincere Wimbledon

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner vince la 138esima edizione di Wimbledon. Il numero uno del mondo riscatta la delusione del Roland Garros e si prende la rivincita su Carlos Alcaraz, campione in carica, nell’ultimo atto degli “Championships”, terza prova stagionale del Grande Slam, andato in scena sui campi in erba dell’All England Club di Londra. 4-6 6-4 6-4 6-4 il punteggio in favore dell’altoatesino, che vince il primo Wimbledon della carriera e diventa il primo italiano nella storia a trionfare nel Major britannico.
Dopo cinque sconfitte consecutive, Sinner torna a battere Alcaraz dopo quasi due anni (l’ultima volta aveva sconfitto lo spagnolo nell’Atp 500 di Pechino del 2023) e conquista il quarto titolo del Grande Slam della carriera, il terzo negli ultimi cinque Major disputati. Per lui già in bacheca due titoli degli Australian Open (2024 e 2025) e uno degli Us Open (quello dello scorso anno).
Il 23enne di San Candido allunga su Alcaraz in vetta alla classifica mondiale e sale a quota 12.030, a +3430 punti sullo spagnolo. 23esimo tennista a vincere Wimbledon nell’Era Open, Sinner si conferma l’italiano più titolato della storia nei Major e doppia Nicola Pietrangeli, secondo con due successi, centrati al Roland Garros nel 1959 e nel 1960. Adesso all’azzurro manca solo il Major parigino per fare il Career Grande Slam. In tutto ha giocato 5 finali nei Major e ne ha vinte 4: ha perso proprio soltanto in Francia all’ultimo atto.
Alcaraz manca invece quello che sarebbe stato un clamoroso tris agli “Championships”, dopo i trionfi del 2023 e dello scorso anno, ma potrà guardare con ottimismo ai prossimi mesi, dove avrà l’occasione di riscattarsi nella stagione sul cemento, che lo scorso anno gli ha regalato ben poche soddisfazioni. Lo spagnolo resta fermo a cinque titoli Major: uno degli Us Open (del 2022), i due Wimbledon e due Roland Garros (del 2024 e di quest’anno). Per lui quella di oggi è la prima finale a livello di Slam persa in carriera. Negli scontri diretti con Sinner, infine, resta avanti 8-5.
A premiare il raggiante Sinner la principessa Kate Middleton. “Con Carlos Alcaraz abbiamo un bel rapporto fuori dal campo e per essere così abbiamo bisogno dei migliori team al mondo. La sconfitta di Parigi è stata dura, ma non importa come si vince o come si perde. È importante capire cosa non ha funzionato e continuare a lavorare. L’ultimo game ho servito molto bene: al meglio dei cinque set la partita può sempre girare. Sto vivendo il mio sogno ed è bellissimo. Ringrazio il mio team per tutto il supporto”, ha detto l’azzurro durante la premiazione.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

 

 

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Tour de France, Merlier beffa Milan in volata. Pogacar rimane in giallo

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CHATEAUROUX (FRANCIA) (ITALPRESS) – Tim Merlier beffa Jonathan Milan nella nona tappa del Tour de France 2025, la Chinon-Chateauroux di 174.1 km. Il belga ha anticipato il velocista friulano della Lidl-Trek, terzo il belga Arnaud De Lie (Lotto). Sin dai primi chilometri Jonas Rickaert e Mathieu van der Poel, entrambi dell’Alpecin-Deceuninck, hanno deciso di animare la corsa: i due sono partiti in fuga guadagnando immediatamente due minuti, distacco poi aumentato col passare dei chilometri.

Durante la prima parte di corsa la Lidl-Trek ha cercato squadre per poter ricucire lo strappo, soltanto nel finale il gruppo ha deciso di aumentare l’andatura: la clamorosa azione di Van der Poel si è esaurita soltanto a 900 metri dall’arrivo, nella volata finale Milan ha sfiorato il bis dopo la vittoria di ieri. Bis centrato invece dal campione d’Europa. Non cambia nulla dal punto di vista della classifica generale, lo sloveno Tadej Pogacar (Uae Emirates) resta in maglia gialla anche se perde un luogotenente come il portoghese Joao Almeida, costretto al ritiro. Domani si torna in strada per la decima frazione della Grande Boucle, la Ennezat-Mont Dore Puy de Sancy di 165,3 km.

L’ORDINE DI ARRIVO DELLA NONA TAPPA

1. Tim Merlier BEL (Soudal Quick-Step) in 3h28’52”
2. Jonathan Milan ITA (Lidl-Trek) s.t.
3. Arnaud De Lie BEL (Lotto) s.t.
4. Pavel Bittner CZE s.t.
5. Paul Penhoet FRA s.t.
6. Biniam Girmay ERI s.t.
7. Phil Bauhaus GER s.t.
8. Jordi Meeus BEL s.t.
9. Stian Fredheim NOR s.t.
10. Kaden Groves AUS s.t.

LE CLASSIFICHE GENERALI

Classifica a tempo (maglia gialla)
1. Tadej Pogacar SLO (UAE Emirates-XRG) in 33h17’22”
2. Remco Evenepoel BEL (Soudal Quick Step) a 54″
3. Kevin Vauquelin FRA (Arkea B&B Hotels) a 1’11”
4. Jonas Vingegaard DEN a 1’17”
5. Matteo Jorgenson USA a 1’34”
6. Mathieu Van der Poel NED a 1’46”
7. Oscar Onley GBR a 2’49”
8. Florian Lipowitz GER a 3’02”
9. Primoz Roglic SLO a 3’06”
10. Mattias Skjelmose DEN a 3’43”

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Classifica a punti (maglia verde)
1. Jonathan Milan ITA (Lidl-Trek) 227 punti
2. Tadej Pogacar SLO (UAE Emirates) 156
3. Biniam Girmay ERI (Intermarché Wanty) 151

Classifica miglior scalatore (maglia a pois)
1. Tim Wellens BEL (UAE Emirates) 8 punti
2. Tadej Pogacar SLO (UAE Emirates) 7
3. Ben Healy IRL (EF Education) 4

Classifica miglior giovane (maglia bianca)
1. Remco Evenepoel BEL (Soudal Quick Step) in 33h18’16”
2. Kevin Vauquelin FRA (Arkea B&B Hotels) a 17″
3. Oscar Onley GBR (Picnic PostNL) a 1’55”

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Marc Marquez trionfa in Germania davanti al fratello Alex, Bagnaia 3°

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SACHSENRING (GERMANIA) (ITALPRESS) – Marc Marquez (Ducati) domina e vince il Gran Premio di Germania, sul circuito del Sachsenring, undicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP. Il pilota spagnolo conduce dall’inizio alla fine i 30 giri di gara e rifila oltre sette secondi al fratello Alex Marquez (Ducati Gresini), 2° nonostante l’infortunio alla mano sinistra rimediato ad Assen. Completa il podio Pecco Bagnaia (Ducati), risalito dall’11^ casella.

Tante le cadute e sono solo dieci i piloti al traguardo. Scivolate pesanti, in ottica classifica, per Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46) e Marco Bezzecchi (Aprilia), mentre si trovavano rispettivamente in seconda e terza piazza. Buona quarta posizione per Fabio Quartararo (Yamaha), che tiene a bada il rookie Fermin Aldeguer (Ducati Gresini). Luca Marini (Honda) è sesto al ritorno in pista dopo il brutto infortunio a Suzuka. Completano la graduatoria Brad Binder (Ktm), Jack Miller (Yamaha Pramac), Raul Fernandez (Aprilia Trackhouse) e Alex Rins (Yamaha).

LE DICHIARAZIONI

Marc Marquez: “Il Sachsenring è estremamente speciale per me. Sin dalla partenza mi sono sentito molto bene e la fiducia era estremamente alta anche per i miei ultimi risultati. Abbiamo concluso la prima metà di stagione, ma devo continuare ad essere concentrato per affrontare al meglio la seconda metà”.

Alex Marquez: “Ho cercato di dare il 100% sin dall’inizio. Ho avuto un po’ di fortuna perché due piloti davanti a me sono caduti, ma queste sono le corse. Per me è un risultato incredibile e voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno permesso di essere qui in pista”.

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Francesco Bagnaia: “È stata una gara molto dura, ma le condizioni erano piuttosto diverse. Entrare in curva 1 non era per nulla facile, ma sono comunque contento del terzo posto. Ringrazio il team perché ha dato il massimo. Dobbiamo mantenere gli aspetti positivi per migliorare a Brno”.

L’ORDINE DI ARRIVO DEL GP DI GERMANIA

1.Marc Marquez
2.Alex Marquez
3.Francesco Bagnaia
4.Fabio Quartararo
5.Fermìn Aldeguer
6.Luca Marini
7.Brad Binder
8.Jack Miller
9.Raoul Fernandez
10.Alex Rins

LA CLASSIFICA MONDIALE PILOTI AGGIORNATA

  1. Marc Marquez 344 punti
  2. Alex Marquez 261
  3. Francesco Bagnaia 197
  4. Fabio Di Giannantonio 142
  5. Franco Morbidelli 139
  6. Marco Bezzecchi 130
  7. Johann Zarco 104
  8. Pedro Acosta 99
  9. Fermìn Aldeguer 92
  10. Fabio Quartararo 87

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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