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Cronaca

Marco Orlandi è il nuovo rettore dell’Università di Milano-Bicocca

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MILANO (ITALPRESS) – È Marco Orlandi il nuovo rettore dell’Università di Milano-Bicocca per il mandato 2025-2031. Professore ordinario di Chimica Analitica, prorettore vicario e alla Ricerca dell’Ateneo, ha ottenuto la fiducia della comunità accademica, con 699,35 voti (il dato tiene conto della ponderazione del voto del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario del 15 per cento).

In questo secondo turno era necessario superare la soglia del 50 per cento degli aventi diritto al voto. L’affluenza si è attestata al 79,31% e i votanti sono stati 1.713. Marco Antoniotti, professore ordinario di Informatica e direttore del Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione, ha ottenuto 390,60 voti.

Dopo il primo turno delle votazioni svoltosi il 24 giugno, il professor Giuseppe Gorini, terzo candidato in corsa, aveva invece manifestato l’intenzione di non proseguire nella competizione invitando i propri sostenitori a convergere sul professor Orlandi per favorire uno “spirito unitario” in questa fase di transizione dell’Ateneo.

Marco Orlandi raccoglie l’eredità della rettrice Giovanna Iannantuoni, alla guida dell’Ateneo dal 2019 e attuale presidente della Crui, Conferenza dei rettori delle università italiane. “Ringrazio la comunità accademica per la fiducia che mi ha accordato”, ha dichiarato il rettore eletto che entrerà in carica il 1° ottobre 2025. “È un onore e una grande responsabilità guidare l’Ateneo in questa fase: Milano-Bicocca è cresciuta molto negli ultimi anni e ora deve consolidare il proprio ruolo nel panorama universitario e scientifico italiano e internazionale. Le sfide sono molte: dalle politiche abitative per gli studenti alla valorizzazione dei giovani ricercatori e assegnisti, fino al rafforzamento del dialogo tra i dipartimenti, le strutture centrali e il territorio. Continuerò a lavorare con spirito di servizio, promuovendo coesione e ascolto, perché solo un Ateneo unito può affrontare con efficacia ciò che ci attende”.

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-Foto ufficio stampa università Milano Bicocca-
(ITALPRESS).

Cronaca

Inchiesta Milano, Incontro fra Sala e il Pd. “Ribadito il sostegno al sindaco ma servono segnali di cambiamento”

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MILANO (ITALPRESS) – Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha incontrato una delegazione del Pd regionale, dopo l’inchiesta che lo vede indagato. Domani Sala riferirà in Consiglio comunale.

“È stato un incontro costruttivo. Come delegazione abbiamo ribadito al sindaco l’appoggio e il sostegno del Partito Democratico – riferisce Alessandro Capelli, segretario Pd Milano  metropolitana -. Abbiamo espresso le nostre priorità, confermando al sindaco la necessità di segnali di cambiamento per rispondere ai nuovi bisogni della città. Può essere un’occasione per ripartire, investendo sul confronto serrato con la città da parte di tutto il centrosinistra, dando priorità alle sfide più pressanti che hanno investito Milano: diritto all’abitare, direzione dello sviluppo urbanistico, accessibilità, equità e città pubblica”.

Anche oggi intanto sulla vicenda sono state diverse le prese di posizione.

“Non ci si può dimettere per un avviso di garanzia e non si può fermare lo sviluppo di Milano per una indagine”, ha detto il deputato di Italia Viva Davide Faraone, vicepresidente del partito.

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“Beppe Sala vada avanti e completi il suo mandato per Milano. Non è sopportabile che si chieda un passo indietro al Sindaco e alla Giunta per un’indagine, un avviso di garanzia non può fermare il lavoro per la città”, afferma Andrea Marcucci, presidente del partito liberaldemocratico.

“Basta con le forche del doppiopesismo giustizialista. Forza Italia è e sarà sempre garantista, anche con il sindaco Sala. Un avviso di garanzia non può e non deve comportare automaticamente le dimissioni”, ha affermato il deputato e Responsabile dei dipartimenti di Forza Italia, Alessandro Cattaneo.

“C’è un tema importante, però, che è tutto politico. Chi ha tolto la fiducia a Sala? È il Partito Democratico stesso che sta rinnegando il modello Milano”, ha aggiunto.

Sulla stessa posizione il leader del partito e vicepremier Antonio Tajani.

(ITALPRESS).

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Cronaca

Darderi vince il torneo di Bastad, De Jong ko in tre set

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BASTAD (SVEZIA) (ITALPRESS) – Luciano Darderi cala il tris. Dopo aver vinto i tornei di Cordoba e Marrakech, il 23enne italo argentino scrive il suo nome anche nell’albo d’oro del “Nordea Open”, Atp 250 che si è disputato sulla terra battuta di Bastad, in Svezia, con montepremi totale pari a 596.035 euro. Numero 55 Atp e sesto favorito del seeding, dopo aver battuto in semifinale la prima testa di serie Francisco Cerundolo, in finale Darderi si è imposto in tre set contro l’olandese Jesper De Jong, numero 106 del mondo, battuto 6-4, 3-6, 6-3.

“Ero un pò nervoso all’inizio, è il terzo titolo e sono felice di aver vinto qui a Bastad, davanti a un grande pubblico”. Le sue parole nell’immediato dopo-partita. “Faccio i complimenti a Jesper, che è una bellissima persona, e al suo team, hanno fatto un grande lavoro – ha spiegato Darderi dopo la premiazione -. Adesso penso che questo diventerà il mio torneo preferito. Ho lavorato tutta la vita per momenti come questi, ringrazio anche mio padre e tutto il mio team per il lavoro fatto insieme. Voglio ringraziare l’organizzazione e tutti voi, sono stato benissimo qui”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Trump “In sei mesi abbiamo rilanciato gli Usa”

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WASHINGTON (ITALPRESS) – “Oggi è l’anniversario dei primi sei mesi del mio secondo mandato. E’ importante sottolineare che viene salutato come uno dei periodi più significativi per qualsiasi Presidente. In altre parole, abbiamo fatto molte cose buone e grandiose, tra cui la fine di numerose guerre con paesi che non avevano alcun legame con noi se non quello commerciale e, in alcuni casi, l’amicizia. Un anno fa il nostro Paese era morto, con quasi nessuna speranza di rinascita. Oggi gli Stati Uniti sono il Paese più “in voga” e il più rispettato al mondo”. Lo scrive il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un post su Truth Social.
“I miei numeri nei sondaggi all’interno del Partito Repubblicano e del MAGA – aggiunge – sono aumentati significativamente da quando la bufala di Jeffrey Epstein è stata smascherata. Hanno raggiunto il 90%, il 92%, il 93% e il 95% in vari sondaggi, e sono tutti record per il Partito Repubblicano”.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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