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Arianna Errigo “Sarebbe meraviglioso l’oro ai Mondiali davanti ai miei figli”

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TBILISI (GEORGIA) (ITALPRESS) – “Sarò contenta se domani sarò sul gradino più alto del podio, ovviamente”. Arianna Errigo è così: mai accontentarsi ma puntare sempre al bersaglio grosso. La fuoriclasse brianzola e frascatana d’adozione non nasconde infatti di voler lasciare ancora un segno indelebile in un Mondiale, quello di Tbilisi, che la vede capitana e chioccia delle fiorettiste azzurre. “Mi sento come ad ogni vigilia del Mondiale – assicura Errigo, alla sua dodicesima rassegna iridata in carriera – Sono felice di essere qui e in ansia perché è la gara più importante dell’anno e il bilancio dipende da questa prova, a cui tengo particolarmente. E come tutte le gare, può andare molto bene come no. Sicuramente darò il massimo”. Il fatto di essere una veterana non cambia il suo approccio all’evento: “L’ansia è sempre identica, dal primo all’ultimo Mondiale – spiega l’olimpionica a squadre di Londra 2012, tesserata per i Carabinieri – Quello che cambia è tutto il percorso, come ci arrivo: a livello individuale domani sarà il mio dodicesimo Mondiale ed è una bella soddisfazione, è stupendo. Nessuno può cancellarmi quello che ho già fatto, nei primi Mondiali dovevo invece dimostrare di essere forte e di saper vincere. E poi, per ogni Mondiale ti alleni in maniera differente e sono io diversa: tutto questo però mi permette di avere ancora voglia di vincere”.

In Georgia la campionessa lombarda è accompagnata dal marito-coach Luca Simoncelli e dai gemelli Stefano e Mirea, nati a marzo 2023. Un motivo in più per dare tutto. “In otto edizioni sono salita sul podio ma l’ultima vittoria risale al 2014 (a Kazan, ndr), sarebbe quindi una bellissima soddisfazione rivincere a 37 anni e davanti ai miei figli. Sarebbe meraviglioso, quindi sicuramente ce la metterò tutta”. Delle 22 medaglie totali conquistate in un Mondiale, “le più significative indubbiamente e con più distacco sono quelle di Milano 2023. Per me l’argento individuale e l’oro a squadre restano un’impresa incredibile della mia carriera. Quando penso a quei quattro mesi e mezzo dopo il parto mi sembra una follia, mi sono data questa possibilità di fare il Mondiale con un anno ferma e una ripresa impossibile. Non sono arrivata nelle migliori condizioni ma ho fatto una gara stupenda che mi ha permesso poi di andare a Parigi e di essere portabandiera. Ha un significato incredibile”. Errigo, classe 1988, 4 medaglie olimpiche, 33 europee e cinque Coppe del Mondo di specialità, non ha ancora iniziato a pensare ad una vita senza la scherma.

Los Angeles è un obiettivo, ho 37 anni e mi piacerebbe viverlo anno per anno. Non so come starò fisicamente e quali saranno le esigenze dei bambini, che cambiano sempre. Eventualmente dovessi arrivarci, ad oggi non mi sento di dire che sarebbe la mia ultima gara. Finché sto bene, mi diverto e riesco a portare con me tutta la famiglia, vivendola in questo modo, andrò avanti”. Spiegato che il futuro del fioretto è assicurato grazie ad un mix di esperte e giovani, Errigo classifica come un incidente di percorso la giornata storta dei colleghi uomini. E il fatto che non sia arrivata nemmeno una medaglia, “non mi mette più responsabilità. C’è dispiacere per i miei compagni e amici perché sono quattro atleti fortissimi che potevano non salire sul podio, ma vincere. E’ stata una bruttissima giornata ma credo che noi dobbiamo andare in pedana tranquille per il percorso fatto, poi non è sempre facile riconfermarsi. Può accadere, è capitato anche a noi ad una Olimpiade (a Parigi, ndr)”. Da capitana e veterana azzurra, Errigo è certa che Tommaso Marini, uscito al secondo turno da campione in carica, tornerà più forte di prima, nonostante si sia ‘lamentato’ per una rivoluzione tecnica in corsa (da Stefano Cerioni a Simone Vanni) che lo avrebbe penalizzato.

Sarò sempre riconoscente a Stefano per come, in un momento delicato della mia carriera, ha puntato su di me, cosa non scontata. Forse sarebbe stato più semplice mettermi da parte per far largo ai giovani, invece mi ha permesso di fare un Mondiale e non so in quanti lo avrebbero fatto. Simone è arrivato a metà anno, a ridosso di due gare importanti, Europei e Mondiali, e quando vuoi portare qualcosa di diverso ci vuole tempo. Come ha detto anche Tommaso, quando qualcosa viene stravolto ci vuole tempo per rimetterla a posto. Per quanto mi riguarda, ci siamo allenati comunque bene. Alcune gare vanno male, può succedere, Marini si allenava proprio con Stefano e avrà sentito di più il contraccolpo. Io invece mi allenavo con Stefano in Nazionale e a casa con mio marito, la mia routine non è stata stravolta. Tommaso è fortissimo e non ci metterà niente a recuperare e tornare, senza ombra di dubbio. E vincere una medaglia con la squadra lo aiuterebbe a superare la delusione”.

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Tornando a Errigo, l’idea di gareggiare anche nella sciabola è definitivamente tramontata: “Resta un grandissimo dispiacere non aver fatto l’Olimpiade di Tokyo. Lo sport deve essere meritocratico, avermi tolto una cosa che meritavo mi ha fatto e mi farà sempre male. Lo sport deve sempre vincere, quando vince la politica è brutto. La cosa non è stata gestita nel migliore dei modi e lo sport non è stato messo prima di tutto”. Ora, tra figli e famiglia, sarebbe un progetto irrealizzabile, anche per chi professa il motto “per me l’impossibile non esiste e la passione è sempre quella del primo giorno“. A tutto però c’è un limite.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Tennis, Darderi non si ferma più: è in finale anche ad Umago

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ROMA (ITALPRESS) – Luciano Darderi infila l’ottava vittoria consecutiva e vola in finale al “Plava Laguna Croatia Open”, il torneo Atp 250 con montepremi totale pari a 596.035 euro in corso sulla terra rossa di Umago, in Croazia.

Il tennista italo-argentino, 46 del mondo e seconda forza del tabellone, ha sconfitto in semifinale l’argentino Camilo Ugo Carabelli, 51 del ranking Atp e terzo favorito del seeding, con il punteggio di 7-6 (6) 6-3.

Nel primo parziale l’azzurro ha annullato un set-point all’avversario, nel corso del tie-break. Per Darderi domani sarà la seconda finale di fila nel circuito, dopo quella vinta la scorsa domenica a Bastad, la terza del 2025 e la quarta della carriera. Fino a oggi l’italo-argentino ha sempre vinto quando è giunto all’ultimo atto in un torneo Atp. A Umago aspetta ora il vincente del match fra lo spagnolo Carlos Taberner e il bosniaco Damir Dzumhur.

“Ho giocato una bella partita. Ero molto concentrato. Ho avuto un set-point contro nel primo parziale ma sono riuscito a combattere – ha dichiarato a caldo Darderi – Adesso riposo e vediamo domani come andrà. Ho molta fiducia in questo momento, dovrò giocare al meglio anche in finale”.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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F1, Piastri in pole nella sprint del GP di Belgio. Verstappen 2°, Leclerc 4°

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SPA-FRANCORCHAMPS (BELGIO) (ITALPRESS) – Uno strepitoso Oscar Piastri si prende la pole position della sprint race del Gran Premio del Belgio 2025 di Formula 1, facendo registrare un tempo di 1’40″510. Il pilota della McLaren scatterà dalla prima casella davanti alla Red Bull di Max Verstappen, a +0.477, e al compagno di squadra Lando Norris, che accusa oltre mezzo secondo di ritardo. Quarto crono per Charles Leclerc che, nonostante un ampio gap dalla vetta, regala un piccolo sorriso alla Ferrari. Completano la top 10 Esteban Ocon (Haas), Carlos Sainz (Williams), Oliver Bearman (Haas), Pierre Gasly (Alpine), Isack Hadjar (Racing Bulls) e Gabriel Bortoleto (Kick Sauber).

Fuori nelle SQ1, rispettivamente con il 18esimo e il 20esimo tempo, Lewis Hamilton e Andrea Kimi Antonelli. Domani mattina appuntamento alle 12 con la sprint race, mentre alle 16 ci saranno le qualifiche per la gara di domenica.

LE DICHIARAZIONI

Oscar Piastri: “E’ stato un bel giro, anche se ho avuto uno spavento nelle SQ2 per il giro cancellato. La macchina è grandiosa, grande lavoro del team. Mi sono divertito tantissimo, questa è una delle mie piste preferite. Penso di avere una buona fiducia, è bello concretizzare in termini di risultato. Le Red Bull sono velocissime in rettilineo, partire in pole a Spa non è un grosso vantaggio. Speriamo di ripeterci domani”. 

Lando Norris: “Non sono stato abbastanza veloce, non è stato il giro più pulito. C’è un grande distacco dal primo posto, ma non sono preoccupato, perché si tratta della sprint. È qualcosa su cui lavorare. È soltanto venerdì, cercheremo di fare qualcosa di meglio domani, lavorando anche stanotte”.

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Lewis Hamilton: “Ho avuto un bloccaggio al posteriore, credo che sia la prima volta che mi capita nella mia carriera. È stata una delusione, la macchina non è andata alla grande. C’è una giornata per lavorare: cercheremo di fare qualcosa, ma è estremamente frustrante trovarsi in questa situazione. Speriamo di far meglio domani”.

Fred Vasseur: “Charles Leclerc ha fatto un buon giro, anche se ha faticato un po’ all’inizio. Dopo siamo tornati sulla scia di Verstappen. Piastri sta volando, è su un altro pianeta. Dobbiamo concentrarci su noi stessi e capire bene la vettura. Siamo sulla buona strada. Il problema di Hamilton è stato il primo giro, che poteva essere molto buono. La vera qualifica è domani, sarebbe meglio per noi avere entrambe le macchine davanti. Il weekend è ancora lungo. E’ sempre una sfida quando sei in top team, vogliamo vincere come tutte le altre squadre. La sprint può essere una buona preparazione per la gara lunga”.

LA GRIGLIA DI PARTENZA DELLA GARA SPRINT

1. Oscar Piastri (McLaren)
2. Max Verstappen (Red Bull)

3. Lando Norris (McLaren)
4. Charles Leclerc (Ferrari)

5. Esteban Ocon (Haas)
6. Carlos Sainz (Williams)

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7. Oliver Bearman (Haas)
8. Pierre Gasly (Alpine)

9. Isack Hadjar (Racing Bulls)
10. Gabriel Bortoleto (Sauber)

11. Liam Lawson (Racing Bulls)
12. Yuki Tsunoda (Red Bull)

13. George Russell (Mercedes)
14. Fernando Alonso (Aston Martin)

15. Lance Stroll (Aston Martin)
16. Alexander Albon (Williams)

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17. Nico Hulkenberg (Sauber)
18. Lewis Hamilton (Ferrari)

19. Franco Colapinto (Williams)
20. Kimi Antonelli (Mercedes)

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Tour de France, Arensman vince la 19esima tappa. Pogacar sempre in giallo

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LA PLAGNE (FRANCIA) (ITALPRESS) – Thymen Arensman vince la diciannovesima tappa del Tour de France 2025, la Albertville-La Plagne, di 93.1 km, accorciata in seguito alla scoperta di un virus in una mandria situata sul Col des Saisies. Il ciclista olandese della Ineos Grenadiers precede sul traguardo il danese Jonas Vingegaard (Visma Lease a Bike) e lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Emirates), che blinda la maglia gialla in vista della passerella di Parigi.

Niente da fare per l’iniziale fuga di giornata composta da sette uomini: Primoz Roglic (Red Bull Bora), Tobias Foss (Ineos Grenadiers), Victor Campenaerts (Visma Lease a Bike), Lenny Martinez (Bahrain Victorious), Michael Storer (Tudor), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale) ed Einer Rubio (Movistar). Domani andrà in scena la ventesima e penultima tappa della Grande Boucle, la Nantua-Pontarlier, di 184.2 km.

LE DICHIARAZIONI

Thymen Arensman: “Sono assolutamente distrutto. E’ incredibile vincere un’altra tappa al Tour, poi qui è veramente un sogno. Ho parlato in radio con il mio team, ho capito che potevo arrivare fino in fondo. Ho iniziato la salita in pieno controllo, gli altri si guardavano tra di loro e io ne ho approfittato. Volevo provarci e ancora non riesco a credere di aver vinto. È qualcosa di folle. La prima settimana del Tour non è stata ottima per me, non pensavo di arrivare a conquistare addirittura due vittorie di tappa”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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