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Economia

Edison, nel primo semestre del 2025 i ricavi salgono a 9,4 miliardi

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MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Edison ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2025. I ricavi crescono a 9.448 milioni di euro, per effetto in particolare dei maggiori volumi di energia prodotti e venduti (vendite energia elettrica +33%, gas +18%) e dello scenario di mercato, con l’aumento del prezzo medio dell’elettricità del +27,9% e del gas del +38,6% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Il Margine operativo lordo (EBITDA) si attesta a 736 milioni di euro, in calo rispetto al primo semestre 2024. Ciò è dovuto principalmente a una dinamica di mercato che ha offerto minori opportunità di ottimizzazione del portafoglio gas a lungo termine, a una normalizzazione dei volumi di produzione rinnovabili – con quella idroelettrica tornata in linea con le medie storiche dopo l’idraulicità straordinaria del 2024 (i volumi sono scesi del 29,5% rispetto al primo semestre 2024) -, alla ridotta marginalità nel segmento B2C legata alla crescita della base clienti di Edison Energia (+32,5% e raggiunti oltre 3 milioni di contratti nel periodo) e alla forte competizione nel segmento B2B.

Tali impatti sono in parte compensati dal contributo positivo della produzione termoelettrica, che cresce del +31,4% rispetto al primo semestre 2024, grazie soprattutto alle centrali di ultima generazione di Presenzano in Campania e di Marghera Levante in Veneto. In crescita anche le attività di Edison Next legate, in particolare, al segmento industriale.

L’indebitamento finanziario al 30 giugno 2025 registra un saldo a credito di 142 milioni di euro rispetto al debito di 313 milioni di euro del 31 dicembre 2024, per effetto dei robusti flussi di cassa operativi, della dismissione di Edison Stoccaggio (incasso pari a 565 milioni di euro) e di altri asset non strategici come la centrale termoelettrica di Sesto San Giovanni.

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Nel corso del primo semestre, il Gruppo Edison ha incrementato i propri investimenti del +33% rispetto allo stesso periodo del 2024, per sostenere in particolare lo sviluppo di nuova capacità rinnovabile con circa 500 MW di cantieri attualmente aperti in Italia nei settori fotovoltaico ed eolico, per accrescere la presenza territoriale e prossimità ai clienti di Edison Energia e lo sviluppo delle attività nel biometano.

Il Gruppo ha chiuso il primo semestre 2025 con una crescita dei ricavi di vendita a 9.448 milioni di euro da 7.268 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno, per effetto dell’incremento dello scenario prezzi e dei maggiori volumi prodotti e venduti (vendite energia elettrica +33%, gas +18%). In linea con le aspettative, nel primo semestre 2025 il Margine operativo lordo (EBITDA) si attesta a 736 milioni di euro da 967 milioni di euro rispetto al primo semestre 2024, per l’effetto combinato delle minori opportunità di ottimizzazione del portafoglio gas di lungo termine, di una produzione idroelettrica tornata in linea con le medie storiche dopo un 2024 eccezionale (-29,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e dell’impatto della ridotta marginalità nel segmento B2C legata alla forte crescita della base clienti di Edison Energia (+32%) che nel periodo supera i 3 milioni di contratti, nonché dell’alta competizione nel settore B2B.

Dall’altra parte, è cresciuto il contributo della produzione termoelettrica, che nel primo semestre aumenta del +31,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie soprattutto alle centrali di ultima generazione di Presenzano in Campania e di Marghera Levante in Veneto, e delle attività di Edison Next rivolte, in particolare, ai clienti industriali. Nel primo semestre 2025, le attività rinnovabili e dei servizi per i clienti costituiscono il 50% dell’EBITDA di Edison, in linea con l’obiettivo di raggiungere progressivamente il 70% al 2030. Il Risultato Operativo (EBIT) del gruppo Edison è pari a 302 milioni di euro da 338 milioni di euro nel primo semestre del 2024, in conseguenza delle dinamiche sopra descritte. Il risultato include ammortamenti per 257 milioni di euro e oneri non ricorrenti per 188 milioni di euro legati alle attività di rigenerazione territoriale Il Gruppo ha chiuso il primo semestre 2025 con un utile di 178 milioni di euro rispetto a 221 milioni di euro dello stesso periodo del 2024.

L’indebitamento finanziario al 30 giugno 2025 registra un saldo a credito di 142 milioni di euro rispetto al debito di 313 milioni di euro del 31 dicembre 2024, per effetto dei robusti flussi di cassa operativi, della dismissione di Edison Stoccaggio (incasso pari a 565 milioni di euro) e di altri asset non strategici come la centrale termoelettrica di Sesto San Giovanni. Nel corso del primo semestre, il Gruppo Edison ha incrementato i propri investimenti del +33% rispetto allo stesso periodo del 2024, per sostenere in particolare lo sviluppo di nuova capacità rinnovabile con circa 500 MW di cantieri attualmente aperti in Italia nei settori fotovoltaico ed eolico, per accrescere la presenza territoriale e prossimità ai clienti di Edison Energia e lo sviluppo delle attività nel biometano. Sulla base dei risultati del primo semestre, il Gruppo Edison per il 2025 stima un EBITDA nella parte alta della forchetta inizialmente prevista tra 1,2 e 1,4 miliardi di euro.

-Foto logo Edison-
(ITALPRESS).

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Economia

Pnrr, Foti “L’erogazione della rata è la dimostrazione che l’Italia è in movimento”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’erogazione è la dimostrazione che l’Italia è in movimento e il PNRR in movimento, perché l’assegnazione delle risorse significa poco: se tu non raggiungi gli obiettivi, l’Unione Europea non liquida alcuna rata”. Così il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, ad “Agorà” su Rai3. “Sicuramente verrà liquidata all’ottava rata che è di 12,3 miliardi, poi sia il 28 novembre o il 2 dicembre è quello un aspetto tecnico che sta affrontando l’Unione Europea. Ad oggi, se noi calcoliamo gli obiettivi raggiunti per ottenere i soldi dell’ottava rata dall’inizio del PNRR, abbiamo raggiunto 366 obiettivi. Al 30 dicembre dobbiamo presentare un’ulteriore dimostrazione di aver raggiunto 50 obiettivi, che daranno luogo a un’altra erogazione di 12,8 miliardi. Rimane poi la decima rata entro il 30 giugno-30 agosto, perché in realtà la rendicontazione è possibile fino al 30 agosto, che è pari a 159 obiettivi da raggiungere per oltre 28 miliardi di euro”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Antitrust apre procedimento cautelare su Meta per abuso di posizione dominante

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ROMA (ITALPRESS) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ampliato il procedimento istruttorio avviato nei confronti di Meta Platforms Inc., Meta Platforms Ireland Limited, WhatsApp Ireland Limited e Facebook Italy Srl – indicate come Meta – con riferimento alle condizioni contrattuali WhatsApp Business Solution Terms.

Queste condizioni escludono dalla piattaforma WhatsApp, a decorrere dal 15 ottobre 2025, le imprese concorrenti di Meta AI nel mercato dei servizi di AI Chatbot. Contestualmente all’ampliamento dell’oggetto dell’istruttoria in corso, l’Autorità ha avviato anche il procedimento per l’adozione di eventuali misure cautelari con riferimento alle nuove condizioni contrattuali di WhatsApp Business Solution Terms (introdotte il 15 ottobre 2025) e all’integrazione di ulteriori nuovi strumenti di interazione o funzionalità di Meta AI in WhatsApp.

Secondo l’Autorità “questa modifica delle condizioni contrattuali è suscettibile di limitare la produzione, gli sbocchi o lo sviluppo tecnico nel mercato dei servizi di AI Chatbot, a danno dei consumatori, e costituisce una possibile violazione dell’articolo 102 TFUE”. Inoltre, l’Autorità ritiene che “tale violazione della normativa sulla concorrenza da parte di Meta possa pregiudicare, in modo grave e irreparabile, la contendibilità del mercato, a causa della scarsa propensione dei consumatori a cambiare le abitudini che ostacola il passaggio a servizi concorrenti”.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Economia

SACE al Forum Imprenditoriale Italia-Arabia Saudita, accordi e opportunità per l’export

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ROMA (ITALPRESS) – SACE, l’Export Credit Agency partecipata dal Ministero dell’economia e delle finanze, ha firmato nuovi accordi a sostegno della crescita dell’export italiano e del consolidamento dei rapporti economici tra Italia e Arabia Saudita, in occasione del Forum Imprenditoriale Italia-Arabia Saudita, organizzato dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con l’Agenzia ICE. Al Forum, che ha visto la presenza del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e del Ministro degli Investimenti saudita Khalid A. Al-Falih, hanno partecipato i vertici di SACE, il Presidente Guglielmo Picchi e l’Amministratore Delegato Michele Pignotti. Presente nell’Area con uffici a Dubai (dal 2016) e a Riad (dal 2024), SACE, attraverso questi accordi, mira a rafforzare il proprio ruolo a fianco delle imprese italiane esportatrici, facilitando l’accesso a opportunità in settori chiave quali energia, infrastrutture, investimenti, sviluppo urbano e culturale, turismo, tecnologie e servizi avanzati.

Ecco gli accordi nel dettaglio. Saudi Electricity Company (SEC) – finalizzata un’operazione Push Strategy da 1 miliardo di dollari con Saudi Electricity Company, principale utility elettrica del Regno e leader regionale nella produzione e distribuzione di energia, per supportare l’export italiano aumentando le forniture di beni e servizi italiani attraverso iniziative mirate di business matching. Saudi EXIM Bank – siglato un accordo con Saudi Export-Import Bank per la riassicurazione di progetti di interesse comune, che vedano coinvolte imprese italiane e saudite, in Paesi terzi. Le iniziative siglate oggi rafforzano l’impegno di SACE in un mercato prioritario per il Piano dell’Export italiano. In Arabia Saudita SACE conta su un portafoglio di investimenti assicurati ed esportazioni garantite pari a 6,6 miliardi di euro e dove, con l’obiettivo di fare da apripista al Made in Italy, ha già coinvolto negli ultimi due anni oltre 120 imprese italiane in iniziative di business matching con controparti saudite ad alto potenziale.

SACE, quale Export Credit Agency italiana, è da anni un punto di riferimento per le imprese italiane attive nella Penisola Arabica, grazie anche al presidio garantito dal nostro ufficio di Riad. La nostra presenza sul territorio ci permette di ascoltare le esigenze delle aziende, rafforzare il dialogo con le istituzioni saudite e valorizzare il contributo del Made in Italy nei grandi progetti del Paese come Vision 2030. Gli accordi siglati oggi rappresentano un ulteriore passo in questa direzione”, ha dichiarato il Presidente di SACE, Guglielmo Picchi.

“L’Arabia Saudita è un mercato strategico per il Sistema Paese e questo si riflette pienamente nelle attività di SACE – ha sottolineato l’Amministratore Delegato di SACE, Michele Pignotti -. Gli accordi firmati oggi rappresentano un ulteriore passo nel favorire l’ingresso del Made in Italy nei grandi piani di investimento sauditi, valorizzando il ruolo delle filiere italiane nei progetti trasformativi del Paese. Non solo nel settore energetico, ma anche in altri settori che guardano al futuro come infrastrutture, investimenti, sviluppo urbano e culturale, turismo, tecnologie e servizi avanzati”.

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– foto ufficio stampa SACE –

(ITALPRESS).

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