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Politica

Crosetto “Il governo di Israele ha perso ragione e umanità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quel che sta accadendo è inaccettabile. Non siamo di fronte a una operazione militare con danni collaterali, ma alla pura negazione del diritto e dei valori fondanti della nostra civiltà. Noi siamo impegnati sul fronte degli aiuti umanitari, ma oltre alla condanna bisogna ora trovare il modo per obbligare Netanyahu a ragionare”.

Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista a La Stampa a proposito di quanto sta accadendo a Gaza. Il governo di Israele “non è disposto a dialogare perché ha assunto una linea fondamentalista e integralista. La legittima difesa di una democrazia di fronte a un terribile attacco terroristico subito non convince più. Siamo di fronte a un progetto di segno diverso: la conquista di un territorio straniero mettendo in conto una catastrofe umanitaria”, spiega.

“Penso che l’occupazione di Gaza e alcuni atti gravi in Cisgiordania segnino un salto di qualità di fronte al quale vanno prese delle decisioni che obblighino Netanyahu a ragionare. E non sarebbe una mossa contro Israele, ma un modo per salvare quel popolo da un governo che ha perso ragione e umanità. Bisogna sempre distinguere i governi dagli Stati e dai popoli come dalle religioni che professano”, ribadisce Crosetto.

Il riconoscimento dello Stato di Palestina è un segnale politico? “No, perché quello Stato non c’è e riconoscere uno Stato che non c’è rischia di trasformarsi solo in una provocazione politica in un mondo che muore di provocazioni. Va costruito un percorso per attuare la storica risoluzione Onu dei due popoli, due Stati, difendendo il diritto della Palestina ad esistere e avere uno Stato e quello di Israele a vivere in sicurezza, il che significa che va, al contempo, estirpato il terrorismo di Hamas”, conclude.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Politica

Arianna Meloni “Fratelli d’Italia è già il partito della Nazione, avanti con il Premierato”

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MILANO (ITALPRESS) – “Noi crediamo di essere già il partito della Nazione, ma è chiaro che possiamo ancora crescere. Sempre con la stessa bussola: difendere l’interesse degli italiani, senza guardare a categorie o appartenenze. Ci siamo presentati agli elettori con un programma chiaro e ci stiamo impegnando ad attuarlo. Questa è la nostra idea di politica”. Lo dice in un’intervista al “Corriere della Sera” Arianna Meloni, capo della segreteria politica del partito. Giorgia Meloni “è fantastica e può contare su un partito che lavora incessantemente. Abbiamo le nostre idee, i nostri valori, ma non ci chiudiamo. Svolgiamo tanti congressi, incontriamo persone, abbiamo centinaia di migliaia di iscritti, dal basso traiamo idee e linfa”. “Questo continuo agitare lo spauracchio del fascismo funziona forse per qualche monotematico talk show, ma è totalmente sganciato dalla realtà – assicura -. Chi va in giro a distruggere le città, sfascia tutto, assalta le redazioni, non sono certo ragazzi di FdI ma gente che si definisce antifascista. Agli italiani interessa l’oggi, il nuovo milione di posti di lavoro, lo spread ai minimi dal 2009, l’abbassamento delle tasse, la credibilità internazionale e un valore prezioso come la stabilità”.

Ad Atreju sono venuti tutti i leader, tranne Schlein. “Tutti quelli che hanno partecipato si sono confrontati in un clima più che civile, mai scomposto. Atreju è il luogo del confronto per antonomasia, chi è forte delle proprie idee non ha mai paura del confronto. E Schlein ha perso un’occasione per dimostrare di avere proposte da contrapporre alle nostre”, afferma Arianna Meloni secondo cui “il centrodestra è garanzia di buon governo da oltre 30 anni. In una coalizione è fisiologico che ci siano delle differenze, ma la nostra forza è che siamo sempre stati coesi, uniti da un programma votato dagli italiani. Per questo portiamo avanti le riforme, tra cui il premierato accompagnato da una legge elettorale che garantisca a chi vince di poter governare per tutta la legislatura”. Ad Arianna Meloni non interessa “la prima fila. Il presidente del partito è e resta Giorgia e non credo ci sia nessuno che voglia sfidarla, sinceramente”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Arianna Meloni “Fratelli d’Italia è già il partito della Nazione, avanti con il Premierato”

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MILANO (ITALPRESS) – “Noi crediamo di essere già il partito della Nazione, ma è chiaro che possiamo ancora crescere. Sempre con la stessa bussola: difendere l’interesse degli italiani, senza guardare a categorie o appartenenze. Ci siamo presentati agli elettori con un programma chiaro e ci stiamo impegnando ad attuarlo. Questa è la nostra idea di politica”. Lo dice in un’intervista al “Corriere della Sera” Arianna Meloni, capo della segreteria politica del partito. Giorgia Meloni “è fantastica e può contare su un partito che lavora incessantemente. Abbiamo le nostre idee, i nostri valori, ma non ci chiudiamo. Svolgiamo tanti congressi, incontriamo persone, abbiamo centinaia di migliaia di iscritti, dal basso traiamo idee e linfa”. “Questo continuo agitare lo spauracchio del fascismo funziona forse per qualche monotematico talk show, ma è totalmente sganciato dalla realtà – assicura -. Chi va in giro a distruggere le città, sfascia tutto, assalta le redazioni, non sono certo ragazzi di FdI ma gente che si definisce antifascista. Agli italiani interessa l’oggi, il nuovo milione di posti di lavoro, lo spread ai minimi dal 2009, l’abbassamento delle tasse, la credibilità internazionale e un valore prezioso come la stabilità”.

Ad Atreju sono venuti tutti i leader, tranne Schlein. “Tutti quelli che hanno partecipato si sono confrontati in un clima più che civile, mai scomposto. Atreju è il luogo del confronto per antonomasia, chi è forte delle proprie idee non ha mai paura del confronto. E Schlein ha perso un’occasione per dimostrare di avere proposte da contrapporre alle nostre”, afferma Arianna Meloni secondo cui “il centrodestra è garanzia di buon governo da oltre 30 anni. In una coalizione è fisiologico che ci siano delle differenze, ma la nostra forza è che siamo sempre stati coesi, uniti da un programma votato dagli italiani. Per questo portiamo avanti le riforme, tra cui il premierato accompagnato da una legge elettorale che garantisca a chi vince di poter governare per tutta la legislatura”. Ad Arianna Meloni non interessa “la prima fila. Il presidente del partito è e resta Giorgia e non credo ci sia nessuno che voglia sfidarla, sinceramente”.

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Tajani “Faremo di tutto per impedire che anche in Italia accada ciò che abbiamo visto in Australia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il governo, insieme a forze dell’ordine e servizi segreti, sta facendo di tutto per impedire che anche in Italia accada ciò che abbiamo visto in Australia: l’antisemitismo è un fenomeno pericoloso, con rigurgiti in tutto il mondo e tanti cattivi maestri sulla questione palestinese che portano a confondere il governo israeliano con i cittadini di religione ebraica”. A dirlo è il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tg2 Post. “Gli ebrei di tutto il mondo non devono pagare per una guerra che si sta combattendo in Medio Oriente – prosegue Tajani, – Credo che ogni cittadino italiano di origine ebraica possa girare con la kippah, andare in sinagoga e manifestare la propria fede su tutto il territorio nazionale. Siamo alla vigilia della partenza della fase 2: purtroppo ci sono ancora azioni di Israele contro Hamas, che a sua volta non ha ancora lasciato le armi. Anche Abu Mazen, che abbiamo incontrato l’altra sera qui a Roma, condanna fermamente quello che fa Hamas: noi dobbiamo sostenere l’Autorità nazionale palestinese, che vuole restare lì senza armi e garantisce la pace molto di più di Hamas. L’Italia è ben vista sia dai palestinesi che dagli israeliani: siamo in prima fila per la costruzione di una pace, continueremo a essere all’avanguardia tra i paesi europei. Credo che in questo momento si debba dare un segnale forte contro l’antisemitismo: credo che non sarebbe sbagliato istituire un nuovo reato, visto che troppi cittadini ebrei vengono perseguitati ancora oggi nel mondo. Non possiamo dimenticare la Shoah: nessuno deve essere ucciso perché pratica una religione diversa o appartiene a un determinato popolo, perseguitare è una cosa indegna”.

LE PAROLE SUL CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA

“Si sono fatti molti passi in avanti, ma sui territori c’è ancora molto da discutere“, ha spiegato rispondendo a una domanda del direttore Antonio Preziosi, parlando dell’Ucraina. “In Ucraina sono stati fatti passi avanti su diverse questioni, ma sui territori c’è ancora molto da discutere perché Kiev non vuole assolutamente cedere il Donbass, che la Russia non ha conquistato per intero”, ha aggiunto.

“L’offensiva russa non ha avuto grandi risultati da un punto di vista militare, in quanto controllano circa il 19,5% del territorio ucraino compresa la Crimea – continua Tajani, – Colpiscono centrali elettriche e fonti di energia, ma non hanno conquistato troppo terreno. Tutti cercano di far capire alla Russia che servono una pace giusta e un accordo: questo gioverebbe pure a loro, perché perdono centinaia di migliaia di uomini sul campo e questo non è poco. Bisognerà poi riconvertire l’industria bellica in un’industria di pace: i problemi sono tanti, ma non bisogna perdersi d’animo e incoraggiare un accordo, sostenendo l’azione americana. Ieri c’è stata un’importante riunione a Berlino, cui ha partecipato anche Meloni: noi siamo costruttori di pace, ma non può essere una sconfitta per l’Ucraina e bisogna tenere sotto controllo il tema della sicurezza. Si era parlato di una presenza volontaria dei paesi europei sul territorio: quel che conta è che è stata accettata la proposta italiana di dar vita a una sorta di articolo 5 copia di quello della Nato per garantire la sicurezza”.

“È importante – aggiunge – che di quest’accordo facciano parte gli Stati Uniti, soprattutto per garantire la sicurezza aerea: noi siamo tutti d’accordo nel sostegno finanziario all’Ucraina, il vero tema riguarda l’utilizzo eventuale dei beni russi congelati perché la base giuridica è molto flebile; se la Corte di giustizia europea desse ragione alla Russia, oltre a fare una figuraccia politica, bisognerebbe restituire loro tutti i soldi. Un’altra soluzione a favore dell’Ucraina può essere l’utilizzo di parte del bilancio comunitario: anche la Bce ha espresso perplessità sull’utilizzo di questi beni congelati, non dobbiamo commettere errori. Le perplessità dell’Italia riguardano proprio l’assenza di una base giuridica: potrebbero esserci ripercussioni anche per le nostre aziende che hanno sede in Russia. Credo che la Lega voterà il decreto armi, abbiamo sempre votato insieme: Meloni è stata molto chiara, non credo ci saranno problemi da questo punto di vista e non sono preoccupato dalla posizione della Lega perché sono convinto che troveremo un accordo”.

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