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Cronaca

Altri 6 bambini provenienti da Gaza arrivati in Lombardia per cure salvavita

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MILANO (ITALPRESS) – Sei bambini provenienti da Gaza sono arrivati in Lombardia per ricevere cure salvavita. Poco prima della mezzanotte il C-130 dell’Aeronautica Militare è atterrato all’aeroporto militare di Milano Linate, proveniente dallo scalo israeliano di Eilat Ramon.

I piccoli pazienti – di età compresa tra quattro mesi e sette anni – erano accompagnati dai familiari e, dopo una prima valutazione medica effettuata sottobordo, sono stati trasferiti in ambulanza verso le strutture ospedaliere individuate: 1) ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo: bimbo di 5 mesi con patologia cardiaca, con 4 familiari; 2) ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo: bimbo di 3 anni con gravi ferite da scoppio destinato a Padova, ma che l’equipe sanitaria del Veneto ha preferito accompagnare a Bergamo; 3) ASST Niguarda di Milano: bimbo di 4 mesi con problemi cardiaci, con 4 familiari; 4) ASST Niguarda di Milano: bambino di 4 anni con ferite da esplosione, ricoverato insieme ai genitori gravemente feriti e 2 familiari; 5) ASST Spedali Civili di Brescia: bambina di 7 anni con problemi ossei, con 2 familiari; 6) Ospedale dei Bambini “Vittore Buzzi” di Milano: bimbo di 7 mesi con immunodeficienza, con 7 familiari.

Ad accoglierli sulla pista dell’aeroporto militare Massimo Lombardo, direttore generale dell’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza (AREU) della Lombardia, che ha coordinato le operazioni in stretto contatto con l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso. Tra i ricoverati, anche la mamma e il papà di uno dei bambini, entrambi gravemente feriti in patria. “Stiamo continuando – spiega l’assessore Bertolasoa dare la massima disponibilità ad accogliere i bambini malati e feriti che necessitano cure salvavita. Si tratta di casi complessi che a Gaza hanno ricevuto al massimo i primi interventi di emergenza ma che ora necessitano di un’assistenza continuativa e multidisciplinare. Ringrazio AREU e le strutture ospedaliere che si occuperanno dei pazienti, sia bambini che adulti, visto che tra di loro c’è anche un’intera famiglia composta da genitori e figlio, feriti tutti da una bomba”. 

“La Lombardia – evidenzia Bertolaso – anche questa volta sta facendo la sua parte, in sinergia con le strutture nazionali”. “Era previsto l’arrivo in Lombardia di 5 bambini – continua l’assessore al Welfare – ma i medici hanno ritenuto che le condizioni di un paziente di 3 anni, con ferite da scoppio, che doveva essere trasportato in Veneto, fossero tali da necessitare cure ospedaliere urgenti”. “Già durante il volo c’era stato un aggravamento e, con il coordinamento tra Protezione Civile, CROSS, AREU e Regione Lombardia – precisa Bertolaso – si è deciso il trasferimento urgente all’ospedale Papa Giovanni XIII di Bergamo, con il supporto dell’equipe sanitaria di Padova, di modo da ridurre la tempistica di trasporto”.

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L’operazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Difesa, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Interno, Dipartimento della Protezione Civile nazionale, Regione Lombardia, AREU e la rete ospedaliera regionale. Il trasferimento è avvenuto attraverso il servizio Medevac (Medical Evacuation), con il coordinamento di AREU e della Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario (CROSS) di Pistoia, per assicurare ai piccoli pazienti il miglior trattamento medico possibile. Nello stesso volo sono arrivati anche 5 pazienti con i familiari destinati agli ospedali di Padova e Verona. Altri due voli sono atterrati a Pisa per i pazienti diretti in Emilia-Romagna e Toscana, e uno a Ciampino per quelli destinati al Lazio.

Complessivamente, ad agosto sono 34 i bambini accolti in Italia e 91 i familiari che li accompagnano. Prosegue intanto la raccolta fondi lanciata da Regione Lombardia, in collaborazione con Fondazione Progetto Arca, per garantire il sostegno necessario a questi bambini ai loro genitori, fratelli e sorelle. Le risorse raccolte serviranno a coprire le esigenze di chi si trova in un Paese nuovo, spesso senza nulla con sé: abbigliamento, materiale scolastico, giochi e tutto ciò che serve per vivere con dignità la quotidianità, e ricominciare. È possibile donare con le modalità indicate collegandosi alla pagina web qui . Il Centro di raccolta per la donazione capi di abbigliamento e materiale utile è in via Sammartini 124, a Milano (orari apertura: lunedì – venerdì, 9.30/16.30).

– Foto screenshot video Regione Lombardia –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Torino, la città dove la posta viaggia a energia pulita

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TORINO (ITALPRESS) – A Torino la posta viaggia sempre più spesso a zero emissioni. E’ il risultato di un investimento concreto di Poste Italiane che trasforma edifici, mezzi e abitudini quotidiane della città. Con i quattro impianti fotovoltaici attivi installati da Poste Italiane negli impianti cittadini viene garantita una potenza complessiva di 408 kWp e una produzione stimata di circa 450 MWh all’anno. Un contributo che consente di ridurre l’emissione di 118 tonnellate di Co2 ogni anno, equivalenti all’assorbimento di oltre 4 mila alberi. Con l’energia ricavata dai soli impianti di Corso Grosseto e via Marsigli, il gruppo riesce così a coprire l’intero fabbisogno energetico dei veicoli elettrici utilizzati dai portalettere della città. “A Torino – ha dichiarato Samuele Bilello, presidio Immobiliare Piemonte Poste Italiane – stiamo portando avanti vari interventi strutturali che hanno l’obiettivo di ridurre le emissioni. Stiamo sostituendo le vecchie caldaie con nuove pompe di calore, abbiamo installato 40mila corpi illuminanti LED e abbiamo anche installato gli smart building che ci permettono di controllare da remoto i nostri uffici. Abbiamo anche installato quattro impianti fotovoltaici di grandi dimensioni con una superficie totale pari a 15 campi da tennis. Questi impianti ci permettono, con la flotta di mezzi elettrici, di consegnare la posta a zero emissioni. Questi traguardi e queste trasformazioni concrete delle nostre strutture ci permetteranno di raggiungere l’obiettivo di Poste Italiane delle zero emissioni”. Nel centro di distribuzione di corso Tazzoli, cuore della logistica cittadina, convivono mezzi elettrici, impianti fotovoltaici di nuova generazione e sistemi avanzati di gestione intelligente degli edifici. Il percorso sta già dando i risultati sperati: dal confronto tra i consumi elettrici 2021-2022 e 2024-2025 emerge una riduzione del 17,8% nonostante l’aumento dei mezzi elettrici e l’ammodernamento degli impianti. Gli edifici sono dotati di sistemi BMS, capaci di monitorare in tempo reale illuminazione, climatizzazione e consumi ottimizzando i carichi e riducendo gli sprechi. La riduzione delle emissioni è garantita anche dalle nuove pompe di calore che hanno sostituito le vecchie caldaie a gas presenti negli immobili aziendali e dalla nuova illuminazione a LED che ha ridotto i consumi di oltre il 60%. Grazie al progetto “Smart Building”, in provincia di Torino 190 uffici sono dotati di un sistema di monitoraggio e gestione integrata intelligente e automatizzata degli impianti ed è previsto un risparmio medio del 15% sui consumi di energia elettrica e del 10% sui consumi di gas. “Il progetto di sostenibilità avviato da Poste Italiane a Torino – ha dichiarato Federico Galiera, Recapito Torino Tazzoli Poste Italiane – è un esempio concreto di come la nostra azienda stia investendo nel futuro del territorio. L’elettrificazione della flotta, l’installazione degli impianti fotovoltaici e la modernizzazione degli edifici non sono interventi simbolici, ma azioni che hanno un impatto reale sulla qualità dell’aria, sull’efficienza energetica e sulla vita quotidiana delle comunità. I veicoli garantiscono il recapito con più efficienza, più sicurezza e più carico, rispondendo così in maniera positiva alla crescente domanda generata dall’e-commerce. Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti e del contributo che il nostro lavoro offre all’ambiente e alla città”. Anche la flotta dei mezzi di trasporto per la città, infatti, si rinnova: gli addetti alle consegne possono contare su 40 furgoni elettrici e 59 auto elettriche che si aggiungono ai 108 tricicli elettrici e 28 quadricicli elettrici utilizzati ogni giorno dai portalettere. Per supportare la nuova flotta, nel Centro di Distribuzione di corso Tazzoli, sono state installate 86 colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli per un totale di 267 in tutta Torino. Le particolari caratteristiche e gli allestimenti dei nuovi veicoli ad energia pulita, realizzati appositamente per Poste Italiane, aumentano inoltre la sicurezza per i conducenti e la capacità di carico.
-foto xb4/Italpress –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Scoperte migliaia di orme di dinosauri nel Parco dello Stelvio, Fontana: “Un regalo della storia alle Olimpiadi”

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MILANO (ITALPRESS) – Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana l’ha definito “un regalo della storia alle olimpiadi”. Ma già la si comincia a chiamare “la valle dei dinosauri”.

Nella Valle di Fraele, per la precisione tra Livigno e Bormio (località che saranno protagoniste dei giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026), è stata rinvenuta la più grande concentrazione di orme di dinosauri risalenti al periodo Triassico, circa 210 milioni di anni fa. La scoperta è avvenuta lo scorso 14 settembre ad opera del fotografo Elio Della Ferrera durante un’escursione all’interno del Parco dello Stelvio per fotografare cervi e gipeti. Mentre osservava con il binocolo, ha notato un versante roccioso con sopra numerose depressioni grandi anche fino a 40 cm di diametro in più casi disposte in file parallele.

“Questa scoperta è avvenuta un po’ per caso in un luogo che già conoscevo tra queste montagne molto ripide. Quando ho notato che su queste superfici vi erano tracce particolari, ho capito subito che si trattava di orme di dinosauri – racconta – Ho voluto andare alla base di una di queste pareti e mi sono trovato davanti questa cosa incredibile. Una quantità enorme di impronte di notevoli dimensioni e nelle quali si potevano intravedere gli artigli di queste impronte”.

Una scoperta resa ancora più incredibile anche per lo stato di conservazione, dal momento che si trovano in una zona impervia e non battuta, circondata anche da boschi molto fitti. Come spiegato da Cristiano dal Sasso, paleontologo del museo di storia naturale di Milano, la maggior parte delle orme sono attribuibili a dinosauri prosauropodi: si tratta di erbivori dal collo lungo, testa piccola, ad andatura bipede che in certi casi potevano raggiungere una lunghezza anche di 10 metri.

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La straordinarietà di questa scoperta è che tali tracce sono distribuite su una distanza di 5 km e in certi casi è possibile trovare anche 4-6 orme per metro quadrato di dimensioni variabili. Si tratta di migliaia di orme che rappresentano le prime di dinosauro scoperte in Lombardia e le prime a essere rinvenute nel dominio austroalpino italiano. La loro presenza su delle pareti di montagna conferma le teorie che milioni di anni fa la Lombardia fosse in realtà un mare che si affacciava su uno degli oceani primordiali, con un clima molto simile a quello delle odierne isole tropicali. ”

Forse la storia ci fa il secondo regalo, dato che un anno fa aveva mostrato un graffite individuato a oltre 3mila metri di quota. La scoperta di quest’anno è ancora più clamorosa, uno dei più grandi siti di orme di tutto il mondo. Una scoperta incredibile che deve essere valorizzate. Oltre alle olimpiadi e alla loro legacy, ci sarà quindi anche questo eccezionale ritrovamento”, dichiara il governatore Fontana.

Per il presidente della fondazione Milano Cortina Giovanni Malagò si tratta di “uno spot incredibile per la Lombardia e quei luoghi, ma anche per le Olimpiadi. Pare quasi fatto apposta: non dimentichiamo che sono state rinvenute tra Bormio e Livigno, le località dove verrà assegnato il maggior numero di medaglie dei giochi. Bormio, Livigno e la Lombardia sono protagoniste con i giochi di Milano Cortina. Sono luoghi magici e oggi lo sono ancora di più”.

“Credo che bisognerà immaginarlo perché diventi luogo di visita per le scuole e per i ragazzi. Lavoriamo insieme e il nostro museo di storia naturale è naturalmente a disposizione. Oltre che dal punto di vista turistico, vorrei diventasse soprattutto un luogo educativo”, ha sottolineato il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

-Foto ufficio stampa Comune di Milano e xh7/Italpress-
(ITALPRESS).

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Cronaca

San Raffaele di Milano, Bertolaso: “La sicurezza dei pazienti è sempre stata garantita”

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MILANO (ITALPRESS) – “Alla data odierna le attività assistenziali interessate risultano riorganizzate secondo le prescrizioni impartite, la sicurezza dei pazienti è sempre stata garantita attraverso misure immediate e verificabili. L’Ats ovviamente prosegue il monitoraggio costante dell’attuazione delle prescrizioni e si riserva ogni ulteriore valutazione prevista dalla normativa vigente”. Così l‘assessore al welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso riferendo al consiglio regionale sui fatti avvenuti all’ospedale San Raffaele di Milano tra il 5 e il 7 dicembre.

“La sequenza degli eventi dimostra che non vi è stata alcuna sottovalutazione, non c’è stata inerzia e nessun ritardo da parte delle istituzioni regionali. E non poteva essere diversamente, se mi permettete di sottolinearlo, ma al contrario abbiamo adottato un’azione tempestiva, coerente e rigorosa, esercitata nel pieno rispetto delle competenze e a tutela dell’interesse pubblico”, ha aggiunto Bertolaso.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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