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Economia

Webuild firma opere in 50 Paesi, ora il Ponte sullo Stretto

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ROMA (ITALPRESS) – Dal Canale di Panama ai ponti sul Bosforo, fino alla diga GERD in Etiopia, Webuild firma le opere più imponenti al mondo e ora si appresta a realizzare il ponte sullo Stretto di Messina, alla guida di un consorzio. Al gruppo italiano leader a livello globale nella realizzazione di grandi infrastrutture dedica un servizio il Tg1.

Il ponte sullo stretto di Messina sarà uno snodo strategico per la rete dei trasporti europea. Unirà infatti la Sicilia al corridoio scandinavo-mediterraneo, rete ferroviaria e stradale che da nord a sud attraversa l’Europa. Il ponte avrà una campata unica di 3.300 metri, con tre corsie stradali per senso di marcia e due binari ferroviari. L’investimento è di oltre 13 miliardi di euro, mentre si stima che i lavoratori coinvolti saranno più di 100.000.

Il gruppo Webuild è attivo in circa 50 Paesi e conta 95 mila dipendenti, con 3.700 progetti completati, dall’espansione del canale di Panama ai ponti sul Bosforo in Turchia, fino a quello sul Danubio a Braila in Romania. A metà settembre verrà inaugurata la diga GERD (Grand Ethiopian Renaissance Dam) in Etiopia, un’opera che ha richiesto 14 anni di lavori. Tra i principali progetti che sono in corso in Italia, la nuova diga foranea di Genova e la galleria di base del Brennero.

– foto ufficio stampa Webuild –

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(ITALPRESS).

Economia

Eurostat, nel secondo semestre Pil aumentato dello 0,2% nell’Ue

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ROMA (ITALPRESS) – Nel secondo trimestre il PIL destagionalizzato è aumentato dello 0,1% nell’area dell’euro e dello 0,2% nell’UE, rispetto al trimestre precedente, secondo una stima rapida pubblicata da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea. Nel primo trimestre il PIL era aumentato dello 0,6% nell’area dell’euro e dello 0,5% nell’UE.

Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il PIL destagionalizzato è aumentato dell’1,4% nell’area dell’euro e dell’1,5% nell’UE nel secondo trimestre del 2025, dopo il +1,5% nell’area dell’euro e il +1,6% nell’UE nel trimestre precedente. Nel secondo trimestre del 2025, il PIL degli Stati Uniti è aumentato dello 0,7% rispetto al trimestre precedente (dopo il -0,1% del primo trimestre del 2025). Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il PIL è aumentato del 2,0% (dopo il +2,0% del trimestre precedente).

Il numero di occupati è aumentato dello 0,1% sia nell’area dell’euro che nell’UE nel secondo trimestre, rispetto al trimestre precedente. Nel primo trimestre del 2025, l’occupazione era aumentata dello 0,2% nell’area dell’euro ed era rimasta stabile nell’UE. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, l’occupazione è aumentata dello 0,7% sia nell’area dell’euro che nell’UE nel secondo trimestre del 2025, dopo il +0,7% nell’area dell’euro e il +0,4% nell’UE nel primo trimestre del 2025.

A giugno 2025, rispetto a maggio 2025, la produzione industriale destagionalizzata è diminuita dell’1,3% nell’area dell’euro e dell’1,0% nell’UE. A maggio 2025, la produzione industriale è cresciuta dell’1,1% nell’area dell’euro e dello 0,8% nell’UE. Nel giugno 2025, rispetto al giugno 2024, la produzione industriale è aumentata dello 0,2% nell’area dell’euro e dello 0,5% nell’UE. Nell’area dell’euro a giugno, rispetto a maggio, la produzione industriale è diminuita per i beni intermedi dello 0,2%, aumentata per l’energia del 2,9%, diminuita per i beni strumentali del 2,2%, diminuita per i beni di consumo durevoli dello 0,6%, diminuita del 4,7% per i beni di consumo non durevoli. Nell’UE, la produzione industriale è diminuita per i beni intermedi dello 0,2%, aumentata per l’energia del 2,7%, diminuita per i beni strumentali dell’1,7%, diminuita per i beni di consumo durevoli dello 0,4%, diminuita del 3,7% per i beni di consumo non durevoli.

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Le maggiori diminuzioni mensili sono state registrate in Irlanda (-11,3%), Portogallo (-3,6%) e Lituania (-2,8%). Gli aumenti più elevati sono stati osservati in Belgio (+5,1%), Francia e Svezia (entrambe +3,8%) e Grecia (+3,3%). Nell’area dell’euro a giugno, rispetto a giugno 2024, la produzione industriale è diminuita per i beni intermedi dell’1,8%, aumentata per l’energia del 4,6%, diminuita per i beni strumentali del 2,1%, diminuita per i beni di consumo durevoli del 4,0%, aumentata del 5,8% per i beni di consumo non durevoli. Nell’UE, sempre anno su anno, la produzione industriale è diminuita per i beni intermedi dell’1,6%, aumentata per l’energia del 3,5%, diminuita per i beni strumentali dell’1,3%, diminuita per i beni di consumo durevoli del 3,5%, aumentata del 5,3% per i beni di consumo non durevoli. Gli incrementi annuali più elevati sono stati registrati in Svezia (+13,4%), Irlanda (+10,5%) e Lettonia (+7,3%). Le diminuzioni più significative sono state osservate in Bulgaria (-8,2%), Ungheria (-4,9%) e Slovenia (-4,3%).

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Moda, arriva il “bollino” per la filiera del Made in Italy

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ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo predisposto misure che certifichino sostenibilità e legalità, per contrastare quei comportamenti illeciti di pochi che rischiano di compromettere la reputazione di un intero comparto. Un risultato frutto della collaborazione con le associazioni del settore. Ho informato i principali attori del sistema con i quali ci eravamo confrontati, Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Luca Sburlati, presidente di Confindustria Moda, e Matteo Lunelli, presidente della Fondazione Altagamma”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, annunciando la certificazione che rappresenterà una sorta di “bollino di garanzia”. Avrà durata di un anno e sarà soggetta a controlli periodici tramite ispezioni e audit. Verrà istituito al ministero un registro pubblico delle aziende certificare, strumento che consentirà sia un monitoraggio costante sia l’adozione di eventuali misure sanzionatorie, inclusa la revoca della certificazione, in caso di perdita dei requisiti.

Nell’ambito dello stesso provvedimento, inoltre, la sezione Destinazione Italia introduce misure per attrarre investimenti e competenze straniere. Nello specifico, il testo prevede visto per lavoro autonomo a dirigenti d’azienda di imprese estere con capitale sociale superiore al milione di euro e con una sede operativa in Italia, agevolazioni per investitori stranieri in operazioni strategiche entro 6 mesi dalla richiesta del nulla osta, agevolazioni fiscali per pensionati esteri che intendono trasferirsi in comuni con meno di 60 mila abitanti nel Centro-Sud del Paese e delle facilitazioni per chi sceglie l’Italia come sede per lavorare da remoto e pianifica il pensionamento in città medie italiane.

– foto IPA Agency –

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Economia

Carburanti, Mimit “Prezzi ai minimi dall’estate 2021”

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ROMA (ITALPRESS) – Prosegue la discesa dei prezzi alla pompa lungo la rete distributiva italiana sulla scia dell’andamento dei mercati internazionali delle materie prime e dei prodotti raffinati. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio sui prezzi dei carburanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, anche nella settimana di Ferragosto, si registrano nuovi ribassi con valori odierni, rispetto a venerdì 8 agosto, inferiori di 0,3 centesimi al litro per la benzina (1,71 euro/litro) e di 0,5 centesimi al litro per il gasolio (1,64 euro/litro).

Inoltre, nella settimana centrale di agosto, i prezzi alla pompa risultano essere – sia per benzina, che per gasolio – ai livelli più bassi dal 2021, prima della guerra della Russia in Ucraina: la benzina oggi infatti costa 11,6 cent/litro in meno rispetto a un anno fa, 23,3 cent/litro in meno rispetto a due anni fa e 5,4 cent/litro in meno rispetto a tre anni fa; il gasolio segna, sempre oggi, rispettivamente -6,2, -19,9 e -10,9 cent/litro.

Trend ribassista che si conferma anche da inizio anno, con l’eccezione della parentesi rialzista dal 12 al 25 giugno dovuta al conflitto in Medioriente. Il 23 gennaio il livello alla pompa era per la benzina di 1,83 euro/litro (oggi più bassa di 12 centesimi) e per il gasolio di 1,74 euro/litro (oggi più basso di 10 centesimi).

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy continuerà a monitorare l’andamento dei prezzi, segnalando con cadenza settimanale alla Guardia di Finanza le eventuali anomalie nei punti vendita, “per garantire trasparenza e correttezza nel mercato”, si legge in una nota.

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Le informazioni aggiornate sui prezzi dei carburanti lungo la rete italiana sono disponibili sul portale Osservaprezzi del Mimit al link https://carburanti.mise.gov.it/ospzSearch/home.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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