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Bedin “Numeri in crescita, la Serie B è in salute”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il campionato di Serie B parte con le aspettative che accompagnano da sempre il nostro campionato: spettacolo, imprevedibilità e il fatto che sarà un torneo combattuto dalla prima all’ultima giornata. Ci sono tante squadre importanti, dal passato prestigioso, distribute in tutto lo stivale. Le solite caratteristiche stimolanti della Serie B”. Così il presidente della Lega B Paolo Bedin, in un’intervista all’Italpress, fa il punto sul campionato al via domani. Sul tema della sostenibilità, ha aggiunto: “Ci tiene tutto il sistema, riguarda la Serie A, la Serie B, riguarda la Lega Pro. Oggi la sostenibilità economico-finanziaria dei nostri club deve essere una priorità perché il bene supremo è la continuità aziendale, il fatto di poter garantire alle nostre realtà territoriali un futuro. I casi di questi ultimi mesi ci hanno dimostrato che c’è un tema di disequilibrio economico-finanziario e quindi abbiamo la responsabilità come leghe di affrontarlo tutti assieme”.

I numeri che accompagneranno il torneo “sono in crescita. Abbiamo già ad oggi oltre 100.000 abbonati. Abbiamo sforato il tetto degli 8 milioni di followers nei canali verticali social Lega più club. A questo punto mi sento di poter dire che sforeremo i 4 milioni di biglietti, visto che l’anno scorso ci siamo attestati a 3 milioni e 800 mila. Questa è una conferma della salute del calcio della Serie B, ma riguarda penso anche la A e la C”.

“L’appeal delle nostre squadre, il seguito dei nostri tifosi – l’anno scorso oltre 10.000 tifosi di media nei nostri stadi ad ogni partita – dimostrano che rimane uno sport di grande attrazione, rimane nella gran parte dei casi la massima espressione sportiva del territorio – ha aggiunto Bedin –. C’è un fortissimo legame identitario di senso di appartenenza con i tifosi e quindi noi abbiamo la responsabilità di valorizzarlo”.

Il presidente della Lega B si è soffermato anche sui giovani: “Noi laboratorio? Lo siamo stati e lo dovremo essere sempre di più. Ho parlato di filiera, i tre campionati devono assolvere ognuno un ruolo diverso. La Serie B deve completare la formazione dei giovani che nasce in Serie C e auspicabilmente prepararli al grande salto in Serie A. Quindi le politiche, il minutaggio, la ridistribuzione delle risorse della legge Melandri, magari altre che andremo a creare nel prossimo futuro devono essere improntate a spingere, a motivare, a incentivare i nostri club a investire sui giovani”.

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“Campagna antipirateria? È un tema fondamentale. È un dato oggettivo, ci sono dai 300 ai 400 milioni di euro sottratti alle risorse ufficiali e quelle derivanti dalla vendita dei diritti al nostro sistema. Vuol dire sottrarre più di un terzo del volume d’affari complessivo. Andremo a fare una campagna anche con la Serie C perché qui va fatta assieme, bisogna lavorare con il governo, con la federazione, con la FAPAV che è l’associazione antipirateria, per far capire a chi usa questo cosiddetto ‘pezzotto’ non solo che rischia la sottrazione di dati attraverso le carte di credito e quindi l’utilizzo dei propri strumenti di pagamento, ma rischia una denuncia. Oggi sono partite migliaia di denunce, ne partiranno altre perché è un reato”, ha concluso parlando della situazione legata alla pirateria.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Perrone risponde a Samardzic, è 1-1 tra Atalanta e Como

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BERGAMO (ITALPRESS) – Ritmi alti e tanto spettacolo per lunghi tratti di partita alla New Balance Arena di Bergamo, dove Atalanta e Como fanno 1-1, raccogliendo entrambe il secondo pareggio consecutivo in campionato. Tante assenze, da una parte e dall’altra, tanto che la Dea ha appena cinque giocatori di movimento in panchina. Ma Juric può contare su Ederson e Lookman, entrambi all’esordio da titolare in campionato dopo aver giocato dall’inizio contro il Bruges. Nel Como guidato da Guindos (in panchina al posto dello squalificato Fabregas), invece, c’è Baturina nella posizione solitamente ricoperta da Rodriguez.

Nel primo tempo il ritmo è altissimo e non c’è un attimo di respiro. Al 3′ Ederson perde palla al limite, ma Douvikas è egoista e, invece di servire uno dei compagni liberi in area, va al tiro esaltando l’intervento di Hien. Proprio il centrale svedese, con un recupero su Douvikas, dà il via all’azione che porta al gol di Samardzic al 6′. L’Atalanta continua a spingere e sfiora il raddoppio al 15′: palla persa da Vojvoda, i nerazzurri sviluppano bene da destra a sinistra fino al tiro di Sulemana, che supera Butez ma trova l’intervento miracoloso di Perrone; sulla ripartenza è super anche l’intervento di Carnesecchi sull’inserimento di Da Cunha dopo l’assist di Paz.

Al 19′ arriva il pareggio firmato Perrone, che recupera palla al limite su Pasalic e poi tenta il cross d’esterno per servire Douvikas; il centrocampista colpisce male e fa partire una traiettoria che sbatte sul palo e poi supera la linea di porta, beffando Carnesecchi. Alla mezz’ora, Lookman, tra i migliori dei suoi, manca un gol abbastanza alla portata mettendo sul fondo di sinistro. Nella prima parte del secondo tempo il canovaccio della partita è chiaro: il Como tiene palla e l’Atalanta prova a colpire in ripartenza sfruttando le geometrie di Pasalic. Una scossa arriva dall’ingresso di Brescianini, che ridà vitalità alla squadra di Juric. Al 66′, Diego Carlos mura il tiro di Lookman, mentre poco dopo il Como ci prova con Da Cunha. I ritmi, inevitabilmente, calano leggermente, ma la partita rimane gradevole. Tra i più attivi Maldini, che ci prova anche su punizione, mancando lo specchio. La Dea spinge e il Como si ritrova costretto a ricorrere spesso al fallo tattico, rimediando diverse ammonizioni. Alla fine, la formazione bergamasca non riesce a sfondare e il risultato non cambia più.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 6.5; Djimsiti 6, Hien 7, Ahanor 6.5; Zappacosta 6.5, Ederson 6 (29’st Musah 6), Pasalic 6.5, Bernasconi 6.5; Samardzic 7 (17’st Brescianini 6); Lookman 6.5 (29’st Krstovic 6), Sulemana 6.5 (29’st Maldini 6.5). In panchina: Rossi, Sportiello, Obric. Allenatore: Juric 6.5.

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COMO (4-2-3-1): Butez 6; Smolcic 6 (40’st Posch sv), Ramon 6, Diego Carlos 6, Vojvoda 6 (23’st Valle 6); Perrone 7, Da Cunha 6.5 (44’st Kempf sv); Addai 6.5, Paz 6.5, Baturina 5.5 (23’st Caqueret 6); Douvikas 5.5 (1’st Morata 5.5). In panchina: Vigorito, Cavlina, Goldaniga, Moreno, Bonsignori Goggi, Cerri. Allenatore: Guindos 6.5.

ARBITRO: Zufferli di Udine 6.
RETI: 6’pt Samardzic, 19’pt Perrone.
NOTE: pioggia leggera, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Djimsiti, Diego Carlos, Smolcic, Addai. Angoli: 6-3. Recupero: 1′ pt; 4′ st.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Inter a valanga sulla Cremonese, 4-1 e vetta momentaneamente conquistata

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MILANO (ITALPRESS) – Un’Inter intensa e spumeggiante regala spettacolo e rifila un perentorio 4-1 alla rivelazione Cremonese. Per la formazione meneghina i marcatori di giornata sono Lautaro, Bonny, Dimarco e Barella: il gol della bandiera lo realizza Bonazzoli. A San Siro, di fatto, si è vista in campo una sola squadra e il risultato non è mai stato in bilico. Con questa vittoria i nerazzurri agganciano momentaneamente la vetta della classifica, a quota dodici punti. La Cremonese di Nicola, invece, torna così coi piedi per terra dopo un sorprendente avvio di stagione, incassando il primo ko in campionato.

Un’Inter semplicemente famelica fa capire sin da subito che aria tira alla Cremonese, sfiorando il gol con Frattesi dopo appena trenta secondi. L’equilibrio nel punteggio, infatti, è destinato a durare ben poco e al 6′ Lautaro firma il vantaggio nerazzurro. Parte tutto da Barella che sradica il pallone dai piedi di Sanabria e verticalizza per Bonny, lanciato così in campo aperto assieme al bomber argentino: il francese serve l’assist per Lautaro che, solo davanti a Silvestri, sigla l’1-0 con facilità.

Dopo la rete annullata a Dimarco per fuorigioco al 12′, i nerazzurri continuano a sfornare occasioni da gol a ripetizione e Silvestri tra i pali è costretto a fare gli straordinari. Il portiere della Cremonese, incolpevole sulla prima rete, non può nulla nemmeno sul gol del raddoppio: al 38′, su cross di Dimarco, Bonny di testa realizza il 2-0, dopo aver rubato perfettamente il tempo alla retroguardia ospite. La musica non cambia nemmeno nella ripresa e il passivo per la Cremonese diventa ancora più pesante. Nel giro di due minuti, tra il 55′ e il 57′, l’Inter mette a segno altre due reti. Il 3-0 porta la firma di Dimarco che si riprende così la marcatura negata nel primo tempo, segnando con un bel tiro da fuori. Il poker, invece, lo realizza Barella che ritrova la gioia del gol dopo quasi dieci mesi: per il 4-0 Bonny mette a referto il terzo assist di serata e, al momento del cambio con Esposito, esce dal campo tra gli applausi scroscianti di San Siro. La mezz’ora finale è di pura amministrazione e Chivu ne approfitta per dare spazio ai giocatori meno impiegati. Tra di loro, però, non fa una bella figura Diouf, che nel finale perde un pallone sanguinoso, dal quale nasce il gol del 4-1 della Cremonese, segnato da Bonazzoli. Per l’Inter di Chivu arriva così il terzo successo di fila in campionato, la quinta contando anche la Champions.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

INTER (3-5-2): Sommer 6; Akanji 6, De Vrij 6.5, Bastoni 6.5 (16′ st Carlos Augusto 6); Dumfries 6 (9′ st Luis Henrique 6), Frattesi 6, Barella 7.5, Mkhitaryan 6.5 (30′ st Diouf 5), Dimarco 8; Lautaro 7 (30′ st Sucic 6), Bonny 8.5 (16′ st Esposito 6). In panchina: Di Gennaro, Josep Martinez, Acerbi, Bisseck, Darmian, Palacios, Zielinski, Calhanoglu. Allenatore: Chivu 7.

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CREMONESE (3-4-1-2): Silvestri 6.5; Ceccherini 5 (13′ st Faye 5.5), Baschirotto 4.5, Bianchetti 5; Mussolini 4.5 (29′ st Barbieri 6), Bondo 5.5, Grassi 5, Pezzella 5; Vasquez 5.5 (13′ st Vardy 5); Johnsen 5 (1′ st Vandeputte 6), Sanabria 5 (12′ st Bonazzoli 6.5). In panchina: Malovec, Nava, Folino, Sarmiento, Payero, Lordkipanidze, Zerbin. Allenatore: Nicola 5.

ARBITRO: Feliciani di Teramo 6.
RETI: 6′ pt Lautaro, 38′ pt Bonny, 10′ st Dimarco, 12′ st Barella, 42′ st Bonazzoli.
NOTE: Serata uggiosa, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Sucic, Pezzella. Angoli: 13-1. Recupero: 1’+1, 4’+1.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Fiera del gol all’Olimpico, Lazio-Torino finisce 3-3

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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio non riesce a dare continuità alla vittoria di Genova: la pazza sfida dell’Olimpico contro il Torino di Baroni, infatti, termina per 3-3 dopo un finale infuocato in cui il pareggio definitivo arriva al 103′ con un rigore di Cataldi dopo una rissa in campo. Al tecnico granata, al ritorno da ex in quello che fino a pochi mesi fa era il suo stadio, non riesce il colpaccio ma torna a fare punti dopo due sconfitte di fila.

Scelte forzate per Sarri, che dopo Marusic e Pellegrini perde anche Zaccagni: al loro posto, ecco Hysaj, Tavares e Pedro. Nel Torino, invece, prima da titolare in campionato per Tameze. Partono meglio gli ospiti, con Ngonge che, lasciato solo al limite, fa partire un tiro centrale e facile da bloccare per Provedel. L’esterno è protagonista al 16′, dando il via all’azione che porta al gol dei granata: il tiro di Pedersen viene ribattuto a centro area da Provedel, Simeone è più reattivo di Hysaj e Basic e la mette dentro. La Lazio prova a reagire con qualche spunto individuale, ma crea poco. Al 24′, follia di Pedro, che con un passaggio arretrato serve Ngonge: reattivo Provedel a chiudergli lo specchio. Gol sbagliato, gol subito: lo stesso Pedro recupera palla e serve in profondità Cancellieri, che si accentra e scarica all’incrocio un sinistro potente su cui Israel non può nulla. Al 40′, dopo una palla recuperata sulla trequarti biancoceleste, Basic sceglie il lancio lungo per Cancellieri che controlla alla perfezione, vince il duello fisico con Lazaro, sterza e batte di nuovo Israel in uscita.

Prima della fine del primo tempo c’è spazio per un’altra palla recuperata da Pedro sul disimpegno di Israel, ma Basic manda alto non di molto. Nella ripresa, il Torino, a caccia del pareggio, si fa preferire su una Lazio troppo lenta e slegata. Ai granata manca la precisione, con un colpo di testa di Vlasic fuori misura e un tiro di Asllani alto. Baroni pesca bene dalla panchina, coi neoentrati subito protagonisti: Nkounkou salta in un colpo solo Hysaj e Isaksen e mette in mezzo per Adams, che allarga il piattone per battere Provedel. All’84’, Dembélé, ben imbeccato in profondità, sbaglia la scelta tentando un tiro da posizione impossibile invece di mettere la palla in mezzo. Qualche lampo di Lazio si vede nel finale, con le azioni un po’ confusionarie portate avanti da Castellanos e Tavares, che poi esce per far spazio al recuperato Lazzari. Il gol di Coco al 93′ sulla torre di Masina sembra regalare il ritorno alla vittoria al Torino, ma c’è ancora tempo per l’ultimo colpo di scena. Piccinini conclude la sua personalissima partita horror non vedendo un nettissimo fallo dello stesso Coco su Noslin dopo una palla persa in area da Dembélé. A salvarlo c’è il Var: l’on-field review porta all’assegnazione del rigore. Contestualmente viene ammonito Maripan, il cui colpo rifilato a palla lontana allo stesso attaccante argentino sul successivo parapiglia che si è creato non viene ritenuto da rosso. Dal dischetto va Cataldi, che spiazza Israel e fa tirare un grosso sospiro di sollievo a Sarri e ai tifosi biancocelesti.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

LAZIO (4-2-3-1): Provedel 6.5; Hysaj 5, Gila 6, Romagnoli 6, Tavares 6 (45′ st Lazzari sv); Cataldi 6.5, Basic 6.5 (22′ st Belahyane 6); Cancellieri 8, Dia 5.5 (36′ st Noslin sv), Pedro 6 (22′ st Isaksen 5.5); Castellanos 5. In panchina: Mandas, Furlanetto, Patric, Provstgaard, Pinelli, Farcomeni. Allenatore: Sarri 5.5.

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TORINO (4-3-3): Israel 5.5; Pedersen 6.5 (34′ st Dembélé 5), Coco 6, Maripan 6, Lazaro 5 (18′ st Nkounkou 6.5); Casadei 5, Asllani 6, Tameze 5 (25′ st Masina 6.5); Ngonge 6, Simeone 6.5 (34′ st Gineitis 6), Vlasic 5.5 (25′ st Adams 7). In panchina: Paleari, Popa, Biraghi, Ilkhan, Ilic, Aboukhlal, Zapata, Njie. Allenatore: Baroni 6.5.

ARBITRO: Piccinini di Forlì 3.5.
RETI: 16′ pt Simeone, 24′ e 40′ pt Cancellieri, 28′ st Adams, 48′ st Coco, 58′ st Cataldi rig. NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Asllani, Romagnoli, Casadei, Cataldi, Castellanos, Maripan. Angoli: 3-5. Recupero: 1′ pt; 13′ st.

– Foto IPA Agency –

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