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Economia

Intesa Sanpaolo Innovation Center avvia 117 nuovi progetti

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MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo conferma il proprio ruolo di motore dell’innovazione in Italia: nel primo semestre del 2025 sono stati avviati 117 nuovi progetti da parte di Intesa Sanpaolo Innovation Center, portando il totale delle iniziative lanciate dal 2022 a 763, distribuite su aree strategiche quali supporto alla crescita delle startup, sviluppo di ecosistemi innovativi, progetti di ricerca applicata, trasformazione del business e diffusione della cultura dell’innovazione. Un impatto diffuso e concreto che ha generato risultati tangibili con circa 400 startup valorizzate e sviluppate dal 2022. Con riferimento alle sole iniziative di ecosistema, dal 2019 la Banca ha contribuito all’accelerazione di circa 250 startup con più di 150 milioni di euro di capitale raccolti.

Neva SGR, la società di venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo interamente controllata da Intesa Sanpaolo Innovation Center, ha investito nei primi sei mesi dell’anno 53,3 milioni di euro in startup anche grazie alle prime operazioni realizzate dai due nuovi Fondi Neva II e Neva II Italia lanciati a settembre 2024. Un risultato che porta a circa 172 milioni di euro il totale degli investimenti realizzati dal 2022.

Un network di acceleratori diffuso su tutto il territorio 2 L’azione di Intesa Sanpaolo si articola in numerosi programmi verticali, che hanno contribuito allo sviluppo di ecosistemi locali con una visione internazionale, grazie al network di Intesa Sanpaolo Innovation Center e ai partner e stakeholder del territorio e del Paese. Torino – Techstars Transformative World Torino: programma di accelerazione per startup in ambito AI, robotica, quantum computing, transizione energetica. Dal lancio nel 2019, accelerate 69 startup (di cui 28 con team italiani), con oltre 130 milioni di euro raccolti; Firenze – Italian Lifestyle: iniziativa dedicata a startup attive nella digitalizzazione del Made in Italy (moda, turismo, food&wine). Attiva dal 2021, ha sostenuto 18 startup italiane con 5 milioni di euro raccolti; Napoli – Terra Next: programma di accelerazione sulla bioeconomia supportato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Dal lancio nel 2022 sono state accelerate 22 startup e raccolti 9 milioni di euro; Venezia – Argo: programma sull’Hospitality e Turismo avviato nel 2023 in collaborazione con il Ministero del Turismo. Accelerate 16 startup, 4 milioni di euro raccolti; Genova & Trieste – Maritime Venture: programma di venture building per l’innovazione delle PMI attive nella filiera nautica e portuale. Coinvolto anche il Fondo Sviluppo Ecosistemi di Innovazione (Fondo SEI) di Neva SGR con un investimento di 0,75 milioni di euro. Già selezionati 3 potenziali spin-off. Roma/Torino – Galaxia – Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico dell’Aerospazio: promosso da CDP Venture Capital per il finanziamento e la valorizzazione di proof of concept sviluppati da centri di ricerca e startup deep-tech italiane nel settore aerospaziale. Coinvolto anche il Fondo SEI di Neva SGR con un investimento di 1,5 milioni di euro; Life Science: accordo di partnership con Bio4Dreams (incubatore italiano certificato focalizzato sul supporto a startup ad alto potenziale nel settore delle Scienze della Vita), volto a favorire la crescita del comparto con servizi/attività non finanziarie. Coinvolto anche il Fondo SEI di Neva SGR con un investimento di 1 milione di euro; Programmi di Accelerazione: “Next Age” (Silver Economy) ad Ancona e “Faros” (Blue Economy) a Taranto. Dall’avvio oltre 30 startup accelerate e 6 milioni di euro di capitale raccolto; Il programma Up2Stars, promosso dalla Divisione Banca dei Territori, e il programma In Action ESG Climate, promosso da Intesa Sanpaolo Assicurazioni, focalizzati sul supporto di startup italiane attive in ambiti specifici. L’edizione 2025 di Up2Stars è dedicata a startup operanti nei settori Nuovi Materiali, Robotica, Designtech e Aerospazio. Dall’avvio, 80 startup sono state accelerate attraverso il programma Up2Stars e 11 startup 3 hanno ricevuto 1,75 milioni di euro nell’ambito del programma In Action ESG Ricerca applicata, internazionalizzazione e cultura dell’innovazione Nel primo semestre 2025, Intesa Sanpaolo ha supportato 18 progetti di ricerca dei quali sette in ambito neuroscienze, cinque nel campo dell’intelligenza artificiale, cinque in robotica e uno sul cambiamento climatico portando a 29 il numero complessivo dal 2022. Nel campo della business transformation, dal 2022 sono state coinvolte circa 100 aziende in programmi di open innovation di cui 11 in ambito economia circolare.

Da inizio anno ISPIC ha organizzato oltre 20 eventi di incontro generando più di 200 connessioni tra startup, PMI e imprese. Sono inoltre circa 30 le startup e PMI italiane coinvolte in missioni di internazionalizzazione a Londra, Parigi, Stoccolma e Zurigo. A testimonianza dell’impegno nella diffusione della cultura dell’innovazione, nel primo semestre dell’anno sono stati organizzati 17 eventi con circa 5.000 partecipanti, oltre a 5 nuove pubblicazioni su temi come la logistica spaziale, l’economia circolare legata alla gestione della risorsa idrica (in collaborazione fra ISPIC e SRM) e le nuove tecnologie per il sequenziamento del DNA. L’economia circolare, un innovativo modello di sviluppo Dalla forte spinta verso l’innovazione e dall’importante supporto alla green economy, è nato l’impegno di Intesa Sanpaolo verso l’economia circolare, modello economico che mira a slegare lo sviluppo dallo sfruttamento delle risorse naturali esauribili e a ridisegnare il sistema industriale. Dal 2015 Intesa Sanpaolo è il primo Financial Services Global Partner della Ellen MacArthur Foundation, principale organizzazione che promuove il modello circolare. Nel 2018 Intesa Sanpaolo Innovation Center ha creato a Milano, al fianco di Cariplo Factory, il Circular Economy Lab (CE Lab), il primo laboratorio italiano dedicato all’economia circolare, al fine di promuovere la transizione verso questo nuovo sistema economico. Il CE Lab supporta le imprese che hanno compreso la valenza della transizione verso modelli di economia circolare e lavora per facilitare la collaborazione tra soggetti appartenenti alla stessa catena del valore, per realizzare progetti circolari integrati a più ampio spettro e maggiore impatto. 4 Con la consulenza di Intesa Sanpaolo Innovation Center e del suo CE Lab, Intesa Sanpaolo ha erogato 14 miliardi di euro dall’inizio del Piano d’Impresa 2022-2025, 1,4 solo nel primo semestre di quest’anno. Il Gruppo Intesa Sanpaolo si conferma così ai vertici del settore anche per l’impegno e la promozione dell’innovazione, superando ampiamente gli obiettivi del Piano di Impresa 2022-2025 in tale ambito.

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– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

(ITALPRESS).

Economia

Bankitalia “Prospettive crescita contenute, debito pubblico fattore vulnerabilità”

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ROMA (ITALPRESS) – Dalla scorsa primavera, i prezzi delle attività più rischiose nei mercati finanziari internazionali sono “notevolmente saliti” e “la volatilità è tornata su livelli molto bassi, nonostante la perdurante incertezza e le tensioni geopolitiche”. Il rischio di “correzioni improvvise è aumentato”, soprattutto “qualora le valutazioni si discostassero dai fondamentali economici”, ma “gli investitori appaiono particolarmente fiduciosi, malgrado l’elevata incertezza del quadro macroeconomico globale e i profondi cambiamenti in ambito geopolitico”. E’ il quadro tracciato dal secondo Rapporto di Stabilità Finanziaria del 2025 di Bankitalia.

In Italia, i rischi per la stabilità finanziaria riconducibili a fattori interni “permangono contenuti”, mentre “sono non trascurabili quelli connessi con l’instabilità a livello internazionale”. Il quadro macrofinanziario “è rimasto complessivamente stabile rispetto allo scorso aprile” e beneficia “della moderata ripresa del credito, della tenuta dei redditi da lavoro, della bassa disoccupazione, della prudente impostazione della politica di bilancio, del contenuto debito privato e della posizione creditoria netta sull’estero”. Le prospettive di crescita “restano tuttavia contenute e soggette a rischi legati prevalentemente a fattori esterni”, rileva il Rapporto. “Da un lato, la tenuta dei redditi da lavoro, la bassa disoccupazione, la posizione netta sull’estero largamente creditoria e il debito privato contenuto costituiscono elementi di forza. Dall’altro lato, l’elevato debito pubblico rimane un fattore di vulnerabilità.

Per assicurare una sua significativa riduzione in rapporto al prodotto sarà necessario combinare azioni concrete per sostenere la crescita con il mantenimento della prudente gestione delle finanze pubbliche, uno dei fattori alla base delle recenti revisioni al rialzo del merito di credito del Paese”.

Per le famiglie “i rischi restano contenuti”. L’incertezza sulle prospettive economiche “si riflette su una propensione al risparmio ancora superiore ai livelli precedenti la pandemia”, spiega Bankitalia. “Nonostante l’accelerazione del credito, l’indebitamento in rapporto al reddito ha continuato a ridursi, portandosi su valori storicamente bassi. La dinamica dei prestiti riflette soprattutto quella dei mutui, erogati prevalentemente a tasso fisso”. Per le imprese, le condizioni finanziarie delle imprese “rimangono complessivamente buone, sostenute dalla redditività e da un indebitamento che ha continuato a ridursi in rapporto al PIL”.

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Anche il credito “ha mostrato segnali di ripresa, dopo una fase di contrazione iniziata nel 2023”. La crescita “è stata trainata dalle grandi imprese, ma si è osservata anche per quelle più solide tra le minori”. Complessivamente, “le condizioni finanziarie delle imprese rimangono buone, sostenute dalla redditività e da un indebitamento che ha continuato a ridursi in rapporto al PIL”. L’andamento del credito finora ha “risentito in misura limitata dell’innalzamento dei dazi statunitensi”: dalla fine dello scorso anno, rileva Bankitalia, la domanda di finanziamenti da parte delle imprese attive nei settori più esposti alle tensioni commerciali con gli Stati Uniti è stata “solo leggermente inferiore rispetto a quella relativa al resto dell’economia”.

Le condizioni del sistema bancario “sono nell’insieme solide. Gli indicatori di mercato rimangono favorevoli e migliori di quelli dei principali intermediari dell’area dell’euro. La redditività, ancora elevata nell’anno in corso, è prevista in moderata diminuzione nel prossimo biennio”. Per il settore assicurativo, “la patrimonializzazione si è rafforzata. E’ proseguito il miglioramento della redditività e delle condizioni di liquidità, favorito dal significativo incremento della raccolta premi e dalla diminuzione dei riscatti”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Cristian Camisa confermato presidente di Confapi

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ROMA (ITALPRESS) – Cristian Camisa è stato confermato presidente di Confapi per il prossimo triennio nel corso dell’Assemblea generale privata svoltasi oggi al Parco dei Principi Grand Hotel di Roma. Piacentino, 51 anni, Camisa è presidente e amministratore delegato della T.T.A., azienda che opera nel settore meccanico. Alla guida della Confederazione italiana della Piccole e Medie industrie private italiane da novembre del 2022, è attualmente anche membro del Cese, il Comitato Economico e Sociale Europeo.

“Sono commosso e onorato – le prime parole del presidente Camisa dopo l’elezione – Ringrazio l’assemblea e tutte le imprenditrici e imprenditori di Confapi per la fiducia che mi è stata rinnovata. Una grande responsabilità nel rappresentare una parte così importante del sistema produttivo italiano in un momento storico così delicato e carico di sfide, tra cui quelle legate a innovazione e sostenibilità, per continuare a essere competitivi sui mercati internazionali. Continueremo a portare avanti con ancora più forza e determinazione le istanze delle nostre imprenditrici e dei nostri imprenditori, staremo loro vicini, saremo il megafono delle loro esigenze senza compromessi e alchimie dialettiche”.

Nel corso del suo intervento in Assemblea, Camisa ha ricordato i risultati conseguiti in questo triennio da Confapi. “Abbiamo consolidato in modo significativo – ha detto – il nostro ruolo nel sistema della rappresentanza imprenditoriale italiana, ampliando la nostra presenza non solo nei principali tavoli decisionali nazionali, ma anche in quelli europei. Siamo rientrati nel Cnel, siamo stati riconfermati al Cese e siamo stati nominati nella Cabina di regia del Piano Mattei e dell’Internazionalizzazione. Sempre sul fronte dell’internazionalizzazione abbiamo stipulato protocolli d’intesa con Sace e Simest e collaboriamo fattivamente con Ice per supportare le nostre aziende per massimizzare l’efficacia delle azioni internazionali sotto ogni punto di vista. Sul fronte della bilateralità, vero pilastro del welfare e dell’assistenza sanitaria per i nostri dipendenti, collaboriamo con Cgil, Cisl e Uil”.

Il Presidente ha quindi presentato il programma strategico per il suo prossimo mandato che metterà i territori ancora di più al centro della Confederazione. “La ricchezza di Confapi – ha sottolineato – risiede proprio nella pluralità dei nostri territori: farli dialogare, metterli in rete e valorizzarne le specificità significa rendere l’Associazione più forte, più rappresentativa e al servizio di chi fa impresa. Promuoveremo un’agenda di dialogo e proposte per affrontare le crisi industriali del Centro-Nord, il cuore produttivo del Paese, rafforzare le filiere, sostenere la transizione verde e digitale nonché valorizzare il capitale umano come leva di competitività e coesione. Per il Sud del Paese, invece, avvieremo un progetto che punterà su legalità, innovazione, reti e sviluppo sostenibile, creeremo sportelli territoriali e percorsi di formazione per dirigenti. Continueremo a svolgere il nostro ruolo all’interno delle Istituzioni, italiane ed europee, e a incidere sulle politiche industriali, promuovendo un modello di sviluppo fondato su innovazione, equità e competitività”.

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“I prossimi tre anni saranno fondamentali per rimanere competitivi sui mercati nazionali e internazionali. Per farlo – ha concluso – vogliamo sempre di più essere un punto di riferimento come l’unica vera Confederazione della piccola e media industria privata italiana”.

L’assemblea di Confapi ha eletto all’unanimità Filiberto Martinetto presidente emerito della Confederazione che prende il posto di Maurizio Casasco che da oggi non ricopre più alcun ruolo all’interno di Confapi. Martinetto, 91 anni, è uno dei pilastri di CONFAPI dove ricopre l’incarico di Tesoriere nonché di Presidente della Commissione dei Saggi.

– Foto ufficio stampa Confapi –

(ITALPRESS).

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Economia

Caltagirone Editore, Roberto Napoletano torna alla direzione del Messaggero. Vincenzo Di Vincenzo guiderà Il Mattino

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ROMA (ITALPRESS) – Caltagirone Editore rende noto che, a partire dal 2 dicembre, Roberto Napoletano assumerà l’incarico di direttore de Il Messaggero. Nato a La Spezia nel 1961, Napoletano torna alla guida del quotidiano di Roma che ha già diretto dal 2006 al 2011 passando successivamente alla direzione de Il Sole 24 Ore. Dall’aprile del 2024 Napoletano ha ricoperto il ruolo di direttore de Il Mattino di Napoli. L’editore ringrazia il direttore uscente, Massimo Martinelli, che assumerà la direzione del master in Giornalismo e Media Communication “Paolo Graldi” e rivolge a Napoletano i migliori auguri di buon lavoro.

Inoltre, a decorrere dal prossimo 2 dicembre, Vincenzo Di Vincenzo sarà il direttore del quotidiano Il Mattino. Nato a Napoli nel 1959, Di Vincenzo ha svolto la sua carriera all’interno dell’agenzia Ansa dove ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità a Napoli, Roma e Milano. Dallo scorso 27 maggio Di Vincenzo ha ricoperto il ruolo di vice direttore del quotidiano. L’editore rivolge a Vincenzo Di Vincenzo i migliori auguri di buon lavoro e ringrazia il direttore uscente Roberto Napoletano.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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