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Cronaca

Vinitaly.Usa a Chicago: i dazi passano, il gusto italiano resta

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CHICAGO (ITALPRESS) – Brindare al futuro con il lago Michigan sullo sfondo e un’aria di sfida che sa di orgoglio. E’ lo spirito con cui si è aperta, al Navy Pier di Chicago, la seconda edizione di Vinitaly.USA, la più grande rassegna dedicata al vino italiano negli Stati Uniti.
Oltre 250 aziende e consorzi, più di 1.500 buyer da Stati Uniti, Canada e Messico, una trentina di eventi tra degustazioni, masterclass e incontri d’affari: in un momento in cui i nuovi dazi minacciano l’export europeo, l’Italia risponde con presenza, unità e un messaggio chiaro – la qualità non la fermi. L’Italia del vino non arretra di un passo, nemmeno davanti ai dazi.
Due giornate di degustazioni, da domenica a lunedì, con incontri e business per dire che il vino italiano, anche nei momenti difficili, resta ambasciatore del Paese nel mondo.
“Il mercato statunitense non è sostituibile e vale la pena investirci”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, aprendo ufficialmente la rassegna davanti a centinaia di operatori e giornalisti. “Il Sistema Italia è al fianco del settore per promuovere le qualità inimitabili del nostro vino e continuare a guardare al futuro con ottimismo. Non c’è insidia che non si possa affrontare se si ha la sicurezza di offrire un prodotto che non ha eguali”.
La sera di sabato, durante la cena di gala organizzata da Veronafiere a Eataly Chicago, il ministro aveva raccolto tanti applausi, con un discorso tutto improntato sulla fiducia che la qualità del prodotto italiano garantisce. Quando dopo il taglio del nastro domenica mattina, Italpress gli ha rivolto una domanda sul vecchio proverbio italiano “chi beve vino campa cent’anni”, chiedendogli se potesse valere anche in America, Lollobrigida ha risposto: “Rita Levi-Montalcini è stata una grandissima donna, campata fino a 103 anni. Speriamo di poter essere alla sua altezza anche grazie a questo prodotto, che fa parte di un’alimentazione complessa e sana. L’assunzione deve essere sempre moderata, com’è giusto che sia, ma noi crediamo che il vino, nella giusta misura, sia parte di una qualità della vita ottimale”.
Parole che sintetizzano lo spirito con cui l’Italia affronta questa fase incerta dei rapporti commerciali con Washington. Con la minaccia dei nuovi dazi sul vino e formaggi europei, il governo e le imprese si presentano uniti: promuovere, non arretrare.
A Chicago, Veronafiere, ITA – Italian Trade Agency, Fiere Italiane e la Camera di Commercio Italo-Americana del Midwest hanno messo in campo un evento che è insieme fiera, piattaforma economica e vetrina culturale.
“Vinitaly.USA è la risposta del vino italiano ai dazi e all’incertezza del mercato”, ha detto il presidente di Veronafiere Federico Bricolo. “Abbiamo costruito un programma unitario che mette insieme business, promozione e formazione. In un momento difficile, la presenza italiana deve essere ancora più visibile e diffusa sul territorio americano”.
Il mercato nordamericano, in effetti, resta strategico: secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, gli Stati Uniti assorbono il 38% del vino importato nel Paese e garantiscono all’Italia un fatturato annuo superiore ai 2,2 miliardi di dollari. “E’ un momento delicato – ha ammesso il presidente dell’ICE Matteo Zoppas – ma il nostro lavoro è proprio questo: sostenere gli imprenditori. A Chicago abbiamo selezionato produttori e buyer di alto livello. Gli uni attraggono gli altri: è così che si costruiscono mercati stabili. In tempi di dazi, dobbiamo rispondere con la diplomazia della crescita”.
Sul piano politico, anche la diplomazia italiana ha voluto lanciare un segnale di fiducia. L’ambasciatore d’Italia a Washington, Marco Peronaci, ha ricordato che “il vino è un prodotto iconico, simbolico: racconta la nostra storia e i nostri territori. E’ cultura, innovazione e dieta mediterranea insieme. Sostenere il vino significa sostenere tutto l’agroalimentare italiano”. Quanto ai dazi, Peronaci ha invitato a non drammatizzare: “Sono un fatto della vita, ma non dobbiamo farci paralizzare dagli ostacoli. I nostri imprenditori sanno reagire e competere. Il talento e la qualità ci permetteranno di superarli anche questa volta”.
La fiera, tra masterclass, forum economici e incontri B2B, ha riunito grandi nomi come Antinori, Frescobaldi, Ferrari, Zonin, Planeta, Berlucchi, Allegrini, Feudi di San Gregorio, Tasca d’Almerita, Pasqua e Tommasi, accanto ai consorzi del Prosecco DOC e DOCG, del Brunello di Montalcino, dell’Asti, della Valpolicella e della Doc Sicilia.
Il direttore generale di Veronafiere Adolfo Rebughini ha spiegato che “Vinitaly.USA non è più un esperimento, ma una piattaforma stabile che collega l’eccellenza italiana con distributori, ristoratori e importatori americani. Per la prima volta portiamo qui anche Wine2Wine Business Forum, Vinitaly Tourism e Sol Expo per l’olio extravergine”.
E proprio all’olio è dedicato un padiglione di Vinitaly curato da Orietta Gianjorio, sensory evaluation specialist: “Dove nasce la vite nasce anche l’ulivo. L’olio italiano è un’eccellenza come il vino. Gli americani stanno imparando a riconoscere la qualità: producono olio in California, ma coprono solo il 5% del fabbisogno nazionale. Non c’è competizione: le nostre cultivar, la varietà e la cultura del gusto ci rendono unici. Chi cerca il meglio non si ferma davanti a un dazio”.
Non sono mancati momenti simbolici e anche ironici. Il presidente della NIAF, Robert Allegrini, ha raccontato un aneddoto: “Cento anni fa, proprio qui al Navy Pier, atterrò il primo aereo straniero, che era italiano, pilotato dal generale Francesco De Pinedo. Accolto dagli italoamericani in festa di Chicago per la sua impresa, lui chiese solo un bicchiere di vino, ma era l’epoca del proibizionismo e gli risposero che non ce n’era. Lui rispose: “Madonna, ma dove sono arrivato?”. Cent’anni dopo, possiamo dire che le cose sono cambiate”.
Tra i protagonisti alla fiera di Chicago anche Kristian Ghedina, ex campione del mondo di sci e oggi ambasciatore Vinitaly.USA 2025: “Il vino e lo sport hanno molto in comune – ci ha detto -. Richiedono passione, equilibrio e disciplina. E alle prossime Olimpiadi di Cortina brinderemo con Prosecco: un simbolo di vittoria tutta italiana”.
Nel suo messaggio ufficiale, letto a Chicago dal consigliere Marco Rago, il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ricordato che il vino “è una colonna dell’economia italiana e una voce essenziale del nostro export: oltre 8 miliardi di euro nel 2024, in crescita del 5,5%”. Ha poi annunciato l’istituzione di una Task Force Dazi alla Farnesina “per non lasciare sola nessuna impresa italiana all’estero” e ha ribadito che “ogni ambasciata dovrà essere trampolino di lancio per le aziende italiane”.
Così, mentre a Washington si discute di tariffe, a Chicago si brinda senza rinunciare all’ottimismo. Vinitaly.USA non è solo una fiera commerciale: è la prova che l’Italia, anche di fronte alle barriere, non si spaventa ma rilancia. Perchè, tra un calice di Barolo e un sorso di Prosecco, i dazi passeranno, ma il gusto italiano resta.
-foto xo9/Italpress –
(ITALPRESS).

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Colpo Juve al “Dall’Ara”, Cabal stende il Bologna 1-0

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Colpaccio Juventus al Dall’Ara. E’ una rete di testa di Cabal nella ripresa a regalare i tre punti alla formazione bianconera, che torna a ridosso della zona Champions League.
Il Bologna bussa alla porta di Di Gregorio dopo nemmeno cinque minuti, con il portiere che prima respinge lateralmente una deviazione insidiosa di Pobega e poi sbarra la strada con il corpo a Orsolini sulla ribattuta. Al 13′, dalla parte opposta, Yildiz ci prova con un mancino da posizione defilata che Ravaglia ferma in tuffo. Al 32′, Cambiaso pennella un bel cross al centro sul quale si avventa McKennie, che di testa “sbuccia” però il pallone da buona posizione e l’occasione sfuma. Quattro minuti dopo, David va in gol ma l’arbitro annulla per un fuorigioco di partenza di McKennie. In questa fase sono gli ospiti a farsi preferire, ma senza riuscire a impensierire ulteriormente Ravaglia. Proprio allo scadere, sono anzi gli emiliani a sfiorare l’1-0 quando Orsolini imbuca in area per Zortea che calcia di prima intenzione con il destro e centra in pieno la traversa. Si va al riposo sullo 0-0. La prima vera opportunità della ripresa arriva al 18′ ed è per gli uomini di Spalletti, con il neo entrato Openda che dalla destra serve Yildiz a rimorchio, il quale va al tiro con il destro e la palla, leggermente deviata da Heggem, finisce alta di poco. Dal corner seguente, arriva il vantaggio. Yildiz scambia corto con Conceiçao e poi mette in area un cross perfetto per Cabal, in campo da pochi istanti, che incorna nell’angolino e trafigge Ravaglia per l’1-0. Una nuova svolta giunge al 24′, quando Heggem commette un fallo da ultimo uomo su Openda costringendo l’arbitro a estrarre il cartellino rosso ai danni del difensore norvegese. Alla mezz’ora si rivede in campo Bremer, al rientro da un infortunio. Nel finale, i bianconeri controllano senza troppi affanni e hanno addirittura la chance del 2-0, ma Ravaglia compie un miracolo su Openda in pieno recupero e nega la gioia del gol al belga. Il risultato non cambierà più. Grazie a questo successo, la Juventus scavalca proprio il Bologna e si porta al quinto della classifica a quota 26, a -1 dal quarto posto occupato dalla Roma che scenderà in campo domani all’Olimpico contro il Como.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Scandicci vince il Mondiale Club di volley femminile, Conegliano ko 3-1

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SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – La Savino Del Bene Scandicci ha vinto il Mondiale per Club di pallavolo femminile 2025. Nella finale tutta italiana di oggi, andata in scena al Ginasio do Pacaembu di San Paolo, in Brasile, la squadra toscana, allenata da Marco Gaspari, alla prima partecipazione al torneo iridato, ha sconfitto per 3-1 la Prosecco Doc Imoco Conegliano. Questi i parziali del match: 30-28 25-19 21-25 25-23.
Scandicci nell’albo d’oro della manifestazione succede proprio alle Pantere, vincitrici lo scorso anno (e prima nel 2019 e nel 2022).
Decisivo il primo parziale della finale, dove Scandicci ha rimontato da 19-13 e soprattutto da 24-20 in favore delle venete, annullando 4 set ball alle Pantere, allenate da Daniele Santarelli. A trascinare il team toscano Kate Antropova. Sugli scudi anche Bosetti, Weitzel, Castillo, Ognjenovic, Nwakalor e Skinner. Conegliano ha pagato a caro prezzo la giornata non positiva di alcune giocatrici e principalmente l’assenza dell’infortunata Sarah Fahr.
La Savino del Bene è ora la terza squadra italiana ad aver conquistato il Mondiale per Club femminile, dopo i tre successi delle Pantere e la vittoria dell’Olimpia Ravenna del 1992.
Nella finale per il terzo posto, poco prima, le brasiliane dell’Osasco Sao Cristovao Saude Voleibol Clube si sono imposte sulle connazionali del Dentil Praia Clube per 3-0. Questi i parziali del match: 25-20 28-26 25-19.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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L’Inter batte il Genoa 2-1 al “Ferraris” ed è sola in vetta

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GENOVA (ITALPRESS) – L’Inter vince ancora in campionato e torna al comando della classifica. I nerazzurri battono il Genoa per 2-1 in trasferta e, sfruttando i risultati delle dirette concorrenti, salgono al primo posto con 33 punti, uno in più del Milan e due in più del Napoli, aspettando la Roma che, prima del match contro il Como di domani, è ferma a 27. Decisive le reti segnate nel primo tempo da Bisseck e Lautaro Martinez, alle quali ha risposto nella ripresa Vitinha.
La prima occasione capita sui piedi dei padroni di casa, quando al 4′ Colombo appoggia il pallone verso l’area piccola, dove Vitinha lo manca per un soffio. I rossoblù vengono puniti un minuto dopo. Lautaro recupera un pallone vicino alla linea di fondo sulla fascia destra e serve Bisseck, che rientra e con un mancino preciso mette la palla nell’angolino alla sinistra di Leali: 0-1. La rete subita sembra stordire il Genoa, che fatica a superare la trequarti avversaria, mentre l’Inter prende campo galvanizzata dall’immediato vantaggio. La squadra di Chivu si avvicina costantemente all’area rossoblù con più soluzioni. Al 22′ Lautaro si infila centralmente in area e calcia contro Leali, che amministra la sfera. Al 31′ chance per Esposito, ma l’estremo difensore di casa fa di nuovo buona guardia. Non può fare niente, però, quando al 38′ Lautaro firma il raddoppio ospite. Carlos Augusto, servito con un cambio gioco da Barella, verticalizza per il capitano nerazzurro, che sul lato corto dell’area sgomita con Marcandalli, vince una serie di contrasti e con un sinistro teso buca la porta genoana. Nei minuti restanti della prima frazione, il Genoa resta incapace di reagire concretamente. La ripresa inizia senza grandi scossoni. Dopo i primi dieci minuti, l’Inter comincia a riprendere campo schiacciando gli avversari negli ultimi 30 metri. Eppure al 68′, nel momento in cui i nerazzurri sembrano in controllo del match, arriva la rete che dimezza lo svantaggio del Genoa. Confusione tra i difensori nerazzurri della quale approfitta Vitinha, che sfrutta un’uscita timida di Sommer e, dopo averlo saltato, appoggia il pallone in rete. Il gol risveglia la squadra di De Rossi, che torna a farsi vedere nella metà campo avversaria. Il fortino dell’Inter trema in un paio di occasioni, ma resiste fino al triplice fischio. Dopo questa giornata, i nerazzurri voleranno in Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana, che li vedrà impegnati venerdì 19 nella semifinale con il Bologna. Poi, dopo Natale, gli uomini di Chivu saranno impegnati a San Siro contro l’Atalanta (calcio d’inizio domenica 28 alle 20:45). Per il Genoa, il prossimo impegno in calendario sarà sempre con l’Atalanta, il 21 dicembre alle 20:45.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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