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Economia

I contratti di noleggio a lungo termine di autovetture e fuoristrada nei primi nove mesi di quest’anno segnano un incremento del 13,3%

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ROMA (ITALPRESS) – I contratti di noleggio a lungo termine (NLT) di autovetture e fuoristrada nei primi nove mesi di quest’anno segnano un incremento del 13,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un totale di 830.068 contratti stipulati. Secondo l’analisi elaborata da UNRAE sulla base dei dati forniti dal MIT, nel periodo gennaio-settembre 2025 i contratti di noleggio a lungo termine di durata superiore a 30 giorni confermano la prevalenza delle Società (712.353), pari all’85,8% del totale, rispetto a quelli sottoscritti da soggetti Privati (117.715), al 14,2% di quota.

Nell’ambito delle Società, le Aziende non-automotive rappresentano il 66,6% del totale dei contratti (in calo di 5,8 p.p. e volumi in crescita del 4,2%), seguite dalle Società di noleggio a breve termine che passano dall’8,0% al 12,3% di quota (con un incremento dei volumi del 73,4%), dai Dealer e Costruttori con il 4,6% di share (+0,3 p.p. e +20,7% in volume) e infine dalle Società di Noleggio a lungo termine con il 2,3% del totale (+0,5 punti percentuali e +49,7% in volume). I contratti stipulati dai Privati crescono del 19,1% e guadagnano 0,7 punti di quota.

La durata media dei contratti complessivi nei primi nove mesi del 2025 si attesta a 22 mesi, in calo rispetto ai 23 dell’analogo periodo 2024, con andamenti differenziati per i vari utilizzatori: le Aziende non automotive scendono a 24 mesi, i Privati rimangono stabili a 23, Dealer e Costruttori scendono a 15, stessa durata per il Noleggio a lungo termine che si mantiene stabile. La durata media dei contratti per le società di Noleggio a breve termine scende a 9 mesi dai 13 dell’anno precedente. Il diesel, che nel complesso copre il 33,4% del totale (-6,4 p.p.), è la scelta preferita dal Noleggio a lungo termine (al 40,2%) e dalle Aziende non automotive (al 38,2%), mentre il motore a benzina (al 19,6% di share, +0,6 p.p.) ha il primato fra le aziende del Noleggio a breve termine (al 50,4%) e i Dealer e Costruttori (al 28,6%).

I veicoli ibridi sono la scelta preferita dai Privati (al 32,7%) e nel totale contratti coprono il 31,3% di quota (+3,1 p.p.). Fra le elettriche pure (BEV) – in crescita di 1 punto al 4,7% di share complessiva – detengono il primato Dealer e Costruttori, con una quota del 23,6%, mentre tra le PHEV (al 9,1%, +1,8 p.p.) il primato spetta ai Privati con l’11,1%. Quote residuali per le motorizzazioni a metano e GPL in ogni tipologia di fruitore.

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In merito ai segmenti, i Suv detengono la leadership con il 59,1% di contratti nei primi 9 mesi, le Berline si fermano al 28,6%, seguite al terzo posto dalle Station Wagon con il 10,1% (con quote maggiori e paritetiche del 12,5% tra NLT e Aziende non automotive). Per quanto riguarda i SUV, quelli del segmento C raggiungono da soli oltre un quarto delle preferenze (27,1%), grazie principalmente alla scelta dei Privati (30,8%), Aziende non-automotive (29%) e NLT (24,0%). Fra le Berline prevalgono quelle del segmento B (10,6%), favorite da NBT (17,8%) e NLT (15,2%). A livello geografico, la Lombardia conferma la leadership con il 30,5% di contratti, seguita da Lazio (14,9%), Trentino-Alto Adige (9,8%), Emilia-Romagna (8,0%), Piemonte (7,1%) e Veneto (6,2%). Calabria, Molise e Puglia presentano la quota più alta di contratti stipulati da Privati (rispettivamente 34,8%, 32,7% e 28,8%), Valle d’Aosta e Lombardia quella di contratti stipulati da Aziende non-automotive (85,1% e 85,0%). Dealer e Costruttori raccolgono le percentuali maggiori di contratti nel Centro Italia: Marche (15,5%), Abruzzo (14,6%) e Umbria (13,8%). Il Trentino-Alto Adige si distingue per la quota maggioritaria di contratti a NBT (76,1%), infine in Emilia-Romagna prevalgono i contratti di NLT (18,1%).

L’Osservatorio UNRAE ha anche analizzato i contratti stipulati al 30 settembre 2025 relativi ad autovetture immatricolate nel corso dei primi 6 mesi dell’anno. Complessivamente 218.247 unità (il numero può includere più contratti relativi alla stessa autovettura), con la quota maggiore appannaggio delle Aziende non automotive (51,2%), seguite dal Noleggio a breve termine (26,5%) e dai Privati (14,2%). In base all’alimentazione, al primo posto troviamo le vetture ibride (36,2%) seguite da quelle a benzina (23,7%) e dal diesel (22,4%). Le elettriche pure (BEV) si attestano a quota 6,6%, mentre le plug-in al 10,4%. Quote residuali per il GPL (0,7%).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Dal patrimonio storico all’inclusione, nuovi progetti per la Fondazione Fincantieri

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ROMA (ITALPRESS) – A un anno dall’avvio del nuovo corso, Fondazione Fincantieri ha presentato, oggi, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a Roma, i progetti e le attività che ne segnano il percorso di rilancio. L’incontro, che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e della società civile, è stato un’importante occasione di confronto sul ruolo della Fondazione come motore di sviluppo, innovazione e coesione nelle comunità.

Sono intervenuti Paola Severino, presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione e della Luiss School of Law; Antonella Polimeni, rettrice di Sapienza Università di Roma; Roberto Giulianelli dell’Università Politecnica delle Marche, autore del volume “Storia della cantieristica italiana nell’età contemporanea. Dall’Unità all’età giolittiana (1861 -1913 )”, presentato nel corso dell’evento. Per Fincantieri sono intervenuti l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Pierroberto Folgiero, il presidente Biagio Mazzotta, anche presidente emerito della Fondazione; il presidente della Fondazione Fausto Recchia e Lorenza Pigozzi, Direttore Comunicazione Strategica del Gruppo e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione.

Il lavoro della Fondazione si articola su tre direttrici complementari che ne definiscono il triplice ruolo: custode della memoria, promotrice di innovazione e agente di impatto sociale. Attraverso la digitalizzazione degli archivi e la progettazione di un museo interattivo, Fondazione Fincantieri valorizza il patrimonio storico della cantieristica italiana, rendendo la memoria accessibile e trasformandola in uno strumento di conoscenza e cultura per comunità, scuole e pubblico. In questo ambito si inserisce anche la collana editoriale dedicata alla storia della navalmeccanica italiana. Il primo volume, Storia della cantieristica italiana nell’età contemporanea.

Dall’Unità all’età giolittiana (1861 -1913), a cura del Professor Roberto Giulianelli e pubblicato da Laterza, sarà in libreria dal 16 gennaio 2026. Il libro inaugura un ciclo di cinque volumi che raccontano oltre due secoli di storia del settore, evidenziando il ruolo centrale di Fincantieri. Le foto storiche presenti all’interno del volume sono state esposte in una mostra allestita in occasione dell’evento. Con “Navigare il Futuro”, la Fondazione rinnova il proprio impegno nella ricerca, nella formazione e nella promozione della cultura dell’innovazione. In memoria del Generale Claudio Graziano, è stato avviato un percorso dedicato a valorizzarne l’eredità, attraverso progetti formativi e una borsa di studio sostenuta dalla Fondazione Fincantieri in collaborazione con il Centro Alti Studi per la Difesa (CASD).

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Le collaborazioni con atenei come Sapienza Università di Roma e Luiss Guido Carli hanno dato vita a progetti di ricerca su nuovi materiali, medicina del lavoro e regolamentazione delle infrastrutture critiche sottomarine, tra cui il progetto SUBCAP. A livello internazionale, la partnership con la King Abdullah University of Science and Technology (KAUST) ha portato all’istituzione di una borsa di studio per giovani ricercatori nei settori della sicurezza marittima e della cyber-resilienza. Il filone “Navigare Insieme” pone al centro l’inclusione, il dialogo con i territori e la coesione sociale. Tra le iniziative già avviate rientrano i corsi di lingua italiana realizzati nei cantieri di Monfalcone, Sestri, Marghera e Ancona, in collaborazio ne con la società Dante Alighieri, per favorire integrazione linguistica, multiculturalità e pari opportunità.

Accanto a queste azioni, la Fondazione sta sviluppando nuovi progetti di impatto sociale orientati alla rigenerazione di spazi condivisi, alla creazione di luoghi di incontro e alla costruzione di un welfare territoriale concreto. L’obiettivo è offrire alternative al disagio giovanile, valorizzare l’esperienza degli ex dipendenti e rafforzare il capitale umano locale, ricostruendo legami di fiducia tra industria, famiglie, istituzioni e comunità. Nel corso dell’evento è stato presentato anche lo Young Advisory Board, un nuovo organo consultivo under 40 pensato per valorizzare il contributo delle giovani generazioni nella definizione delle linee culturali, scientifiche e sociali della Fondazione.

“Fondazione Fincantieri è il ponte tra la nostra storia industriale e il futuro che vogliamo contribuire a costruire. In un contesto in cui la dimensione industriale deve dialogare sempre più con la società, la Fondazione rappresenta uno strumento strategico per rafforzare il legame con i territori, valorizzare il nostro patrimonio e promuovere una cultura dell’innovazione e della responsabilità condivisa”, afferma Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri. “Attraverso progetti concreti e visione di lungo periodo, confermiamo l’impegno di Fincantieri a essere non solo motore economico, ma anche riferimento culturale e sociale per le comunità in cui operiamo”, aggiunge.

“La Fondazione nasce per promuovere formazione e innovazione creando ponti tra mondo industriale, accademico e società civile”. Così Biagio Mazzotta, presidente di Fincantieri, intervenendo all’evento. “Noi dobbiamo rendere accessibile la nostra storia, accelerare la ricerca, formare i talenti e rafforzare l’impegno sociale nei territori dove operiamo. Fondazione ha avuto un percorso di crescita consolidando il ruolo di motore di sviluppo per le comunità del mare. Si tratta di un lavoro collettivo che ha permesso di raggiungere questi importanti traguardi”, aggiunge.

“La Fondazione è un ponte tra storia, innovazione e persone e questo ponte lo vogliamo fare con attenzione particolare all’inclusione, in particolare nei territori dove l’azienda e’ radicata”. Lo afferma Fausto Recchia, presidente della Fondazione Fincantieri. “Volevamo mappare, conservare e valorizzare il nostro patrimonio storico fatto da 230 anni con l’obiettivo di rendere questa ricchezza fruibile a tutti. Inoltre – prosegue -, vogliamo il rapporto sul piano della formazione dei giovani in un momento in cui si rafforza il rapporto tra difesa e industria di riferimento”.

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– Foto xb1/Italpress –

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Manovra, riprogrammati i fondi per il Ponte sullo Stretto. Il MIT “Approfondimenti dopo rilievi Corte dei Conti”

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ROMA (ITALPRESS) – In arrivo un nuovo pacchetto di modifiche del Governo alla manovra per il 2026. Secondo quanto riferito da fonti parlamentari, lo avrebbe annunciato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha partecipato oggi a una riunione dell’ufficio di presidenza della commissione Bilancio del Senato.

Nel pacchetto, tra l’altro, misure su Transizione 5.0, previdenza complementare e una riprogrammazione delle risorse per il Ponte sullo Stretto.

NOTA DEL MIT “APPROFONDIMENTI IN CORSO, FONDI OK”

“Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è determinato a realizzare il Ponte sullo Stretto e farà di tutto per velocizzare il via ai lavori. Il governo ha garantito la copertura finanziaria per l’opera: a causa dell’intervento della Corte dei Conti, sono in corso gli ulteriori approfondimenti richiesti: per questo, i fondi sono stati ricollocati perché i cantieri saranno aperti nei prossimi mesi anziché entro fine anno come auspicato”. Così il Mit in una nota.

– foto IPA Agency –

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Economia

In calo i canoni base dei conti correnti bancari, aumentano le commissioni sulle operazioni

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I ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 per i conti correnti di tipo tradizionale si è registrata una diminuzione dei canoni di base e di quelli per l’emissione delle carte di debito, mentre sono aumentate le commissioni medie applicate sulle operazioni effettuate. È inoltre aumentata l’operatività dei correntisti. Per effetto di questi fattori la spesa media complessiva di gestione è rimasta sostanzialmente invariata, a 101,1 euro (100,7 nel 2023). Lo rende noto la Banca d’Italia nell’Indagine sulla spesa dei conti correnti delle famiglie nel 2024.

Per i conti correnti online sono diminuiti i prezzi unitari dei servizi, mentre è aumentata l’operatività; la relativa spesa media di gestione è aumentata di 1,7 euro, a 30,6 euro. Per i conti postali sono aumentati sia le commissioni unitarie sia l’operatività, comportando un aumento della spesa media di gestione da 67,3 a 71,6 euro. La spesa media ponderata per le tre tipologie di conto corrente si è attestata a 85,3 euro, in calo di 2,5 euro rispetto a quella dell’anno precedente; la diminuzione riflette il cambiamento dei pesi della popolazione e in particolare l’aumento del peso dei conti online (-3,6 euro) e il contemporaneo aumento dei prezzi (+1,0 euro) e dell’operatività (+0,1 euro).

La commissione per la messa a disposizione dei fondi (MDF) applicata nei contratti di apertura di credito in conto corrente è rimasta pressoché stabile all’1,6 per cento del credito accordato (era l’1,7 nel 2023); la commissione unitaria di istruttoria veloce (CIV) applicata sugli sconfinamenti e sugli scoperti di conto corrente è aumentata da 13,7 a 16,2 euro.

– Foto IPA Agency –

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