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Cronaca

Nasce Medov Group, il nuovo brand della holding della famiglia Schenone

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GENOVA (ITALPRESS) – Si chiama Medov Group il nuovo brand commerciale di riferimento nei settori dello shipping, della logistica supply chain e della nautica da diporto, nato dalla holding I.L. Investimenti della famiglia Schenone.
Il nuovo brand, che ha come presidente e CEO Giulio Schenone, acquisisce la ventennale esperienza della holding fondata nel 2005 che continua ad offrire servizi di back-office alle aziende del gruppo (es. Finanza, Tesoreria, HR, Procurement, Affari generali).
In occasione del lancio del nuovo brand, Medov Group ha formalizzato anche l’ultima acquisizione: l’azienda Programma Mare, una realtà storica spezzina specializzata nel packaging per lo stoccaggio e le spedizioni di imbarcazioni a livello internazionale.
Nel 2024 il gruppo ha registrato un fatturato consolidato di circa 103 milioni di euro, contando oltre 300 addetti in tutto il mondo.
Medov Group si pone ora come nuovo brand commerciale spendibile che porta il nome già conosciuto sul mercato dell’azienda più antica del gruppo.
Medov Group ha recentemente acquisito la maggioranza di Programma Mare S.r.l., storica azienda spezzina che ha innovato i metodi tradizionali di packaging per lo stoccaggio e le spedizioni di imbarcazioni a livello internazionale.
L’operazione, che segue di pochi mesi l’inaugurazione a giugno del nuovo magazzino refrigerato Janua Algor a Genova Voltri, si inserisce nella strategia di sviluppo e diversificazione promossa dal Gruppo, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente la gamma di servizi e consolidare la presenza nel mercato marittimo, logistico e portuale europeo.
“Siamo orgogliosi di annunciare l’ingresso di Programma Mare in Medov Group: questa acquisizione rappresenta un passaggio significativo perchè rafforza la nostra capacità di proporre soluzioni sempre più integrate e innovative nel settore marittimo e logistico”, ha dichiarato Giulio Schenone. “Si tratta di un passo importante per l’espansione del nostro network e per la creazione di nuove sinergie a beneficio di clienti e partner, che potranno contare su un’offerta completa e unica. Dai servizi di agenzia marittima e noleggi con Medov, Costamed, AMG Chartering, alla supply chain logistic e ai magazzini frigoriferi di Medov Logistics e Janua Algor, allo stoccaggio e riparazioni dei contenitori con Derrick sino alle proposte di agenzia ed esperienze di ospitalità di lusso per la nautica da diporto con San Giorgio Yachting e adesso anche le soluzioni avanzate di imballaggio per yacht di ogni dimensione”. Fondata a La Spezia, Programma Mare si è affermata negli anni come partner di fiducia per i più importanti cantieri italiani della nautica da diporto, grazie a competenze specialistiche nella produzione di coperture termoretraibili, strutture per la nautica e soluzioni per la spedizione e il rimessaggio delle imbarcazioni.
“Entrare a far parte di Medov Group significa poter valorizzare ulteriormente il nostro know-how e offrire ai clienti un servizio ancora più completo e competitivo”, ha commentato Davide Giannoni, socio e CEO di Programma Mare. “Siamo entusiasti di avviare questo nuovo capitolo aziendale che ci consentirà di unire il nostro radicamento territoriale e la nostra esperienza specialistica alla visione internazionale e multisettoriale di Medov Group”. Davide Giannoni e Francesco Dazzi, entrambi i soci fondatori, restano in azienda con una rilevante quota e rispettivamente con i ruoli di Amministratore Delegato e Direttore di Produzione.
L’acquisizione assume un valore ancora più strategico considerando che l’azienda spezzina ha recentemente inaugurato a Sarzana un nuovo magazzino logistico di 1.600 metri quadrati copert, dotato di 660 posti pallet, oltre a un’area esterna di pari dimensioni.
-foto ufficio stampa I.L. Investimenti –
(ITALPRESS).

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Firmato il rogito, lo stadio Meazza passa a Inter e Milan

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MILANO (ITALPRESS) – Il Meazza passa ufficialmente nelle mani di Inter e Milan. E’ stato firmato dal Comune di Milano e dalla società Stadio San Siro S.p.A, l’atto notarile relativo “alla compravendita del compendio immobiliare comprensivo dello stadio Giuseppe Meazza, qualificato, nell’ambito del vigente Piano di Governo del Territorio, quale ‘Grande Funzione Urbana San Sirò, a seguito della proposta presentata dai due club”. “La realizzazione del nuovo stadio e dell’intervento di rigenerazione urbana per l’area di San Siro rappresentano un nuovo capitolo per la città di Milano e per entrambi i club – commentano le due società – Questo importante traguardo riflette le ambizioni condivise da Inter e Milan e dalle rispettive proprietà, fondi gestiti da Oaktree e RedBird, per un successo sportivo a lungo termine e per un investimento che permetterà di creare valore a supporto della crescita sostenibile di entrambe le società”. Inter e Milan hanno affidato “a Foster + Partners e MANICA il percorso progettuale e di sviluppo di un nuovo impianto di livello mondiale e del masterplan per l’area circostante. Lo stadio risponderà ai più alti standard internazionali ed è destinato a diventare una nuova icona architettonica per la città di Milano. Nell’ambito del progetto sorgerà un nuovo polo di eccellenza che rifletterà la vocazione sportiva e culturale del quartiere di San Siro e dell’intera città, rigenerando uno spazio urbano nel segno di innovazione, sostenibilità e accessibilità. L’operazione, perfezionata tramite la società Stadio San Siro S.p.A., è supportata da un finanziamento disposto dagli istituti bancari internazionali Goldman Sachs e J.P. Morgan in qualità di coordinatori principali, insieme ai partner bancari dei Club, Banco BPM e BPER Banca”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Clima, Pichetto “Su target 2040 trovato un buon accordo”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Abbiamo approvato sia la legge clima che l’Ndc per la Cop30. Devo dire che è stata una trattativa intensa e la Commissione ha riconosciuto che le istanze che portavamo avanti come Italia e come gruppo di Paesi uniti all’Italia erano rilevanti ed erano importanti, equilibrate. Quindi ha riconosciuto quelle grandi istanze che riguardavano lo slittamento di un anno dell’Ets2, il biofuel e quindi i biocarburanti, ha dato disponibilità non solo a passare dal 3% al 5% dei crediti di carbonio internazionali, ma anche di inserire poi in fase di revisione un ulteriore 5% da valere su quelli che sono i crediti domestici”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in un punto stampa a Bruxelles dopo il raggiungimento di un accordo tra i Paesi dell’Unione europea sul target al 2040 di riduzione delle emissioni. “Naturalmente tutta una serie di altre valutazioni che riguardano sia la parte di commercio internazionale, che è stata oggetto del Consiglio europeo dei leader, che di istanze che sono pervenute dai vari Paesi. Pertanto si è trovato un buon accordo”, ha aggiunto. Pichetto si è detto soddisfatto dell’accordo: “Sì, un compromesso buono. Ringrazio la Commissione, il presidente del Consiglio europeo e tutti i membri”.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Tumore prostatico, il ruolo attivo del paziente migliora il percorso di cura

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MILANO (ITALPRESS) – Nel percorso di cura del carcinoma prostatico avanzato, sentirsi ascoltati e costruire un’alleanza terapeutica con i medici è oggi una componente fondamentale. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Novartis con Elma Research sui pazienti con carcinoma prostatico metastatico, in occasione del mese di novembre, dedicato alla sensibilizzazione sulle patologie maschili.
Il carcinoma prostatico è ad oggi la patologia maschile di maggior incidenza, con circa 40.000 nuovi casi all’anno.
Grazie ai progressi della ricerca clinica e alle terapie innovative, è oggi possibile convivere con la malattia anche per lunghi anni, fino a renderla una condizione cronica. Tuttavia, nella fase avanzata il tumore alla prostata resta un’area di elevata complessità clinica, dove la prognosi rimane severa e la qualità di vita fortemente compromessa.
“Le forme più avanzate, come il carcinoma metastatico resistente alla castrazione – commenta Paolo Andrea Zucali, Responsabile Unità Operativa per la patologia oncologica del tratto uro-genitale e dei tumori rari del torace, Istituto Clinico Humanitas – pongono elevati bisogni insoddisfatti che richiedono un impegno costante della ricerca. I progressi diagnostici e terapeutici degli ultimi anni, guidati dallo sviluppo della medicina di precisione e personalizzata, hanno già consentito di aumentare la sopravvivenza e migliorare la qualità di vita. Occorre proseguire su questa strada, valorizzando i progressi scientifici e integrando sempre la voce dei pazienti”.
Ed è proprio partendo da questa esigenza di ascolto della voce dei pazienti che Novartis ed Elma Research hanno indagato il vissuto di 64 uomini italiani con carcinoma prostatico metastatico.
Un vissuto che, durante l’evento “Ritmi di Cura per la Salute Maschile”, è stato raccontato anche attraverso la musica jazz, trasformando le emozioni in note per dare voce alle esperienze e ai diversi modi di affrontare la malattia.
Sebbene ci sia la tendenza a credere che il paziente con carcinoma prostatico sia anziano e dunque tendenzialmente passivo, la ricerca ha evidenziato che oltre il 50% dei pazienti desidera essere parte attiva del proprio percorso di cura: sono consapevoli, cercano il cambiamento e svolgono una ricerca autonoma di informazioni sulla propria patologia. Il coinvolgimento risulta più marcato tra i Risolti (30%), che hanno raggiunto un equilibrio tra consapevolezza e accettazione, e i Tormentati (28%), che ricercano costantemente risposte, ma convivono con rabbia e risentimento. I Fatalisti (42%), invece, vivono la malattia con rassegnazione, delegando al medico le decisioni e dipendendo dal supporto del caregiver, figura chiave nel mantenere continuità e fiducia nella cura.
Il valore della partecipazione attiva dei pazienti nel percorso di cura è stato confermato anche a livello europeo dai risultati preliminari dello studio EU-PRESS4 (Europa Uomo Patient Reported Shared Decision Making Study), promosso da Europa Uomo, associazione impegnata nell’ambito del tumore alla prostata, e condotto su oltre 600 uomini. L’indagine ha mostrato che maggiore è il coinvolgimento dei pazienti nel loro percorso di cura, migliore è la loro qualità di vita, mentre chi si sente meno coinvolto tende a riportare più spesso rimpianto per le scelte compiute e una percezione peggiore del proprio benessere complessivo.
“Si tratta di risultati che evidenziano quanto l’ascolto del paziente debba diventare parte integrante della pratica clinica”, dichiara Claudio Talmelli, Presidente di Europa Uomo Italia.
“Serve un approccio realmente multidisciplinare, come quello delle Prostate Cancer Unit, dove diversi specialisti – come oncologi, urologi, medici nucleari, psicologi – collaborano per garantire una presa in carico completa e integrata del paziente e dove la qualità percepita del paziente è un indicatore mandatorio per orientare un approccio terapeutico e assistenziale basato sui suoi bisogni clinici, emotivi e relazionali”.
Paola Coco, Chief Scientific Officer & Medical Affairs Head di Novartis, spiega: “L’impegno di Novartis è reimmaginare il futuro delle patologie con maggiori bisogni insoddisfatti, come il tumore alla prostata metastatico avanzato. Innovazione, collaborazione e ascolto dei pazienti sono i pilastri su cui costruiamo i nuovi “ritmi di cura”: percorsi che coniugano progresso scientifico e centralità della persona. Oggi abbiamo scelto la musica jazz come il linguaggio simbolico per raccontare il vissuto emotivo dei pazienti; è una metafora potente del nuovo percorso di cura: fatto di ascolto attento ai bisogni, scelte condivise, relazioni”.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).

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