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Meloni “Manovra seria e responsabile, un passo importante per il futuro dell’Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Con l’approvazione in Consiglio dei Ministri della Legge di Bilancio 2026, compiamo un passo importante per continuare a costruire il futuro dell’Italia. Si tratta di una Manovra seria, equilibrata e responsabile, da 18,7 miliardi di euro, che concentra le risorse su famiglie, lavoro, imprese e sanità”. Lo scrive su X il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Per la famiglia stanziamo 1,6 miliardi in più, con interventi che rafforzano il sostegno alla natalità e tutelano la prima casa. Per lavoro e salari destiniamo quasi 5 miliardi, tra taglio dell’Irpef per il ceto medio e misure per aumentare il salario accessorio, sostenere le mamme lavoratrici e favorire i rinnovi contrattuali. Alle imprese indirizziamo circa 8 miliardi di investimenti, per sostenere la crescita e la competitività del sistema produttivo. Per la sanità, oltre ai 5 miliardi aggiuntivi già stanziati con la precedente Legge di Bilancio, destiniamo altri 2,4 miliardi, per un totale di 7,4 miliardi di risorse aggiuntive”.

“In un contesto complesso, abbiamo scelto di concentrare le risorse su ciò che conta davvero per gli italiani, mantenendo la rotta della responsabilità finanziaria. Ringrazio la maggioranza per la compattezza e tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato. Continuiamo a lavorare con serietà e determinazione per sostenere famiglie, lavoratori e imprese e rendere più forte la nostra Nazione” conclude la Premier.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Salvini “Sull’elettrico UE continua a sbagliare. Dialogare con Putin”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Green Deal è profondamente sbagliato ma a Bruxelles insistono a sbagliare”. Lo ha detto Matteo Salvini intervenendo in videocollegamento con l’Assemblea di Lombardia Ideale a Brescia.

Il Vicepremier ha ribadito che “il tutto elettrico dal 2035” non è una scelta saggia e anzi danneggia famiglie e imprese europee. Tra le altre cose, Salvini ha sottolineato gli sforzi di Donald Trump per la pace auspicando la distensione tra Ucraina e Russia. Un risultato possibile soltanto grazie al “dialogo anche con Putin”.

C’è stato spazio anche per qualche riflessione locale: Salvini ha ricordato che in primavera sono previste le elezioni in due capoluoghi lombardi come Lecco e Mantova e si aspetta “due vittorie” del centrodestra che consentirebbero di ribadire la forza della Lega, Lega che in Veneto vuole continuare la straordinaria stagione di buon governo di Luca Zaia grazie alla candidatura di Alberto Stefani. Lo riferisce in una nota la Lega.

foto: IPA Agency

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(ITALPRESS).

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Politica

Via libera dal Cdm alla Manovra da 18,7 miliardi. Meloni “Seria ed equilibrata”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei Ministri ha approvato la legge di bilancio 2026. “E’ una manovra che considero molto seria ed equilibrata, vale 18,7 miliardi di euro, e va letta nel solco delle precedenti”, ha detto in conferenza stampa il premier Giorgia Meloni.

“Il governo ha approvato la legge di bilancio 2026, è una manovra molto seria, equilibrata, va letta nel solco di quelle precedenti, vale 18,7 miliardi, è più leggera delle precedenti, sulla quali pesa la situazione complessiva: nel 2026 le casse dello Stato verseranno 40 miliardi per il Superbonus”, ha spiegato Meloni.

“La manovra si concentra sulle stesse grandi priorità delle manovre precedenti e sono: famiglia e natalità, riduzione delle tasse, salari, sostegno alle imprese, sanità”, ha aggiunto. “Va letta come parte di una strategia – ha spiegato -, risponde ai bisogni concreti delle famiglie, delle imprese, dei lavoratori. Abbiamo lavorato con buonsenso, compattezza, guardando al risultato”.

“Con questa legge di bilancio dedichiamo alle famiglie un miliardo e sei in più, aumentiamo dai 40 ai 60 euro il bonus per le mamme lavoratrici, escludiamo dal calcolo dell’Isee la prima casa con un limite catastale, abbiamo sempre detto che la prima casa è sacra e cerchiamo di rispettare questo principio”, ha spiegato.

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“Noi in passato avevamo reso strutturale il taglio del cuneo contributivo, avevamo aiutato gli autonomi, rivalutato le pensioni minime, interveniamo ancora sull’Irpef, ci concentriamo sul ceto medio e staniamo un miliardo e nove sui salari per tagliare dal 5 all’1% i premi di produttività, detassando le componenti del salario dei turni notturni e festivi, e per intervenire sul lavoro povero, con stipendi più bassi. C’è poi un fondo per il rinnovo dei contratti di lavoro”, ha aggiunto la premier.

“Per favorire le nuove assunzioni abbiamo introdotto e confermato la super deduzione del costo del lavoro che sale al 130% per alcune categorie più fragili e abbiamo sterilizzato plastic e sugar tax, rifinanziamo le zone logistiche semplificate, la nuova Sabatini. Sulla sanità, da quando ci siamo insediati, abbiamo stanziato risorse aggiuntive portandole, nel 2025, 136,5 miliardi, con la nuova legge di bilancio abbiamo previsto, in aggiunta a quanto previsto nel 2026, ulteriori 2,4 miliardi sul fondo sanitario nazionale che quindi dal 2025 al 2026 aumenta di 7, 4 miliardi”, ha sottolineato.

“La difesa è un’altra delle priorità, le risorse aggiuntive non hanno gravato sulle altre voci di spesa, allo stesso tempo ribadisco che intendiamo rispettare gli impegni”, ha assicurato.

– foto screenshot video Palazzo Chigi –

(ITALPRESS).

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Mattarella “Il lavoro in Italia procede a velocità diverse. La questione dei salari non può essere elusa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il lavoro oggi procede a velocità diverse. Si creano diaframmi tra categorie, tra generazioni, tra lavoratori e lavoratrici, tra italiani e stranieri, tra territori, tra chi fa uso di tecnologie avanzate e chi non è in condizione di farlo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale, durante la cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro.

“La dinamica salariale negativa dell’ultimo decennio vede ora segnali di inversione di marcia. Ben sappiamo come i salari siano stati lo strumento principe nel nostro Paese per ridurre le disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall’innovazione, dal progresso”, ha spiegato. “E’ una questione che non può essere elusa perché riguarda in particolare il futuro dei nostri giovani, troppi dei quali sono spinti all’emigrazione – ha aggiunto Mattarella -. Questa strada, spesso sofferta, viene prescelta, talvolta, per la difficoltà di trovare lavoro e, sovente, a causa del basso livello retributivo di primo ingresso nel mondo del lavoro”.

“L’unità del lavoro è stato uno dei fattori più potenti della crescita economica, sociale, civile del nostro Paese. Il senso unitario dell’apporto delle cittadine e dei cittadini allo sviluppo del Paese ha avuto una funzione determinante nel generare partecipazione, diritti, benessere – ha spiegato il capo dello Stato -. Alla decrescita industriale corrisponde l’incremento dei comparti dei servizi. Si riducono luoghi e la concentrazione nei luoghi del lavoro: tra gli altri fenomeni è divenuta strutturale, dopo la pandemia, la porzione di lavoro che si svolge da remoto, in smart-working. A questo corrisponde una struttura di categorie salariali che vede, nei cosiddetti piani alti dell’occupazione, lavoro prestigioso, appagante, ben remunerato e, nei cosiddetti piani bassi, forme di precarietà non desiderate, subite, talvolta oltre il limite dello sfruttamento. Non ci sono ricette facili per un mondo del lavoro che ovviamente è condizionato da mercati sempre più interdipendenti. Sappiamo che è stato il lavoro il motore della crescita economica e sociale dell’Italia. La piena occupazione è un orizzonte che oltre la dignità riguarda la libertà – ha aggiunto Mattarella -. Un’occupazione che, come recita l’art.36 della Costituzione, deve assicurare ad ogni lavoratore “una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

“Richiamano l’attenzione i risultati di una recente indagine di Confcommercio che ha messo in luce il preoccupante fenomeno della crescita dei cosiddetti “contratti pirata”. Oltre mille i contratti collettivi nazionali di lavoro depositati al Cnel: duecentocinquanta nei soli settori del turismo e del terziario”, ha aggiunto il capo dello Stato. “Tra questi, vi sono contratti firmati da rappresentanze sindacali e datoriali scarsamente rappresentative, con vere e proprie forme di dumping contrattuale che hanno l’effetto di ridurre i diritti e le tutele dei lavoratori, di abbassare i livelli salariali, di provocare concorrenza sleale fra imprese – ha proseguito -. Dinamiche di mercato concorrono ad ampliare questi squilibri nelle retribuzioni, Ne nasce un aspetto a cui non si può sfuggire quando tante famiglie sono sospinte sotto la soglia di povertà nonostante il lavoro di almeno uno dei componenti, mentre invece super manager godono di remunerazioni centinaia, o persino migliaia di volte superiori a quelle di dipendenti delle imprese. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro certifica che la quota di reddito da lavoro – ovvero la quota del PIL destinata ai lavoratori – è scesa a livello mondiale in misura significativa dal 2014 al 2024″.

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“E’ un tema che la Banca Centrale Europea segnala anche per l’Italia: alla robusta crescita dell’economia che ha fatto seguito al Covid, non è corrisposta la difesa e l’incremento dei salari reali, mentre risultati positivi sono stati conseguiti dagli azionisti e robusti premi hanno riguardato taluni fra i dirigenti – ha sottolineato Mattarella –. Sono le entrate fiscali dai dipendenti pubblici e privati, dai pensionati, a fornire allo Stato, attraverso le imposte, il maggior volume di risorse. Porre riparo – dalle parti sociali alle istituzioni – non deve consistere nell’inseguire politiche assistenziali quanto, piuttosto, essere scelta di sviluppo e, quindi, di lungimirante coesione sociale. La ricomposizione del lavoro è dunque parte di un processo di equità, che richiede una crescita di consapevolezza, e anche un’opera paziente di carattere culturale – ha aggiunto il presidente -. Sembra, talvolta, che non ci si renda appieno conto degli effetti negativi che possono derivarne nel tempo sulla serenità della vita sociale”.

– foto Quirinale –

(ITALPRESS).

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