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Cronaca

Lombardia, comparto agroalimentare: Consiglio approva Risoluzione a sostegno delle aziende agricole

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Riduzione del carico fiscale e parafiscale sull’energia destinata al comparto agroalimentare, rapidità e flessibilità nella gestione delle risorse del PNRR, sospensione di un anno del limite del 5% alle superfici coltivabiliristori alle aziende agricole, utilizzo del fondo di riserva della PAC (Politica Agricola Comune) e proroga per la presentazione delle domande di finanziamento per le misure del PSR (Programma di Sviluppo Rurale). Sono queste le principali iniziative contenute nella Risoluzione bipartisan “Aiuti e sostegno ad aziende agricole e al comparto agroalimentare lombardo”, promossa da Ruggero Invernizzi (Forza Italia) e Matteo Piloni (PD) e approvata a larga maggioranza dal Consiglio regionale.

Il sostegno alle aziende agricole è urgente –ha dichiarato Ruggero Invernizzi (Forza Italia)-. Per questo abbiamo pensato a una Risoluzione aperta al contributo di tutti, in particolare delle associazioni di categoria e delle parti sociali.Abbiamo bisogno di un percorso condiviso perché la sopravvivenza dell’agricoltura lombarda, che assorbe il 40% della produzione agricola nazionale, è strategica per tutto il Paese”.

Matteo Piloni (PD)hasottolineato l’importanza di sbloccarein tempi brevi parte delle risorse del PNRR “per accelerare il piano di transizione ecologica e alleggerire il peso del debito, sostenendo le filiere più in difficoltà e rendendo il settore agro-energetico una opportunità di crescita e di sviluppo per tutte le imprese agricole. Le aziende agroalimentari, trainanti per l’economia lombarda, hanno bisogno di sentire al loro fianco le istituzioni. Bisogna agire adesso, perché i nostri agricoltori non hanno più tempo”.

Un aiuto decisivo al successo di questo ambizioso progetto verrà anche dall’utilizzo della tecnologia blockchain –aggiunge il Consigliere Segretario Giovanni Malanchini (Lega)-: si creerebbe infatti un sistema di filiere sinergiche legate a quelle della lana di pecora, tracciabili tra loro, che garantirebbero al consumatore la garanzia di qualità superiore e di provenienza locale”.

L’Aula ha approvato un emendamento di Giovanni Malanchini (Lega) in cui si chiede di promuovere un confronto diretto tra il mondo agricolo e le aziende del settore della trasformazione e la grande distribuzione per concordare condizioni contrattuali eque, fondamentali per assicurare la sostenibilità finanziaria degli allevamenti e dei produttori lombardi.

Approvati anche gli emendamenti di Barbara Mazzali (Fratelli d’Italia). Con il primo si chiede la sospensione temporanea degli obblighi di diversificazione delle colture e il ripristino a terreno coltivato delle aree protette. Il secondo emendamento chiede alla Giunta di attivarsi presso l’Unione europea per ottenere un posticipo al 2024 della PAC 2022 e del PSN 23-27 per quanto riguarda le misure che ostacolano l’incremento della produzione alimentare italiana. Con il terzo emendamento si chiede la deroga al limite dei 170 Kg/Ha di azoto nelle zone vulnerabili ai nitrati.

Nel corso della seduta sono intervenuti anche Federico Lena (Lega), Angelo Orsenigo (PD), Roberto Cenci (Movimento 5 Stelle), Marco Degli Angeli (Movimento 5 Stelle) e Fabio Pizzul (PD).

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Cronaca

Intesa fra Regione Lombardia e Associazione ‘Rondine’ contro la dispersione scolastica

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MILANO (ITALPRESS) – Regione Lombardia e l’Associazione Rondine Cittadella della Pace hanno firmato il Protocollo d’Intesa per la promozione del Metodo Rondine per la trasformazione creativa delle tensioni all’interno del sistema di istruzione e formazione lombardo.

L’accordo nasce con l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica, rafforzare l’inclusione e il successo formativo degli studenti e prevenire tutte quelle le situazioni che spingono i giovani a diventare inattivi, promuovere il dialogo, la cittadinanza attiva e digitale, e prevenire fenomeni di bullismo e violenza nelle scuole. Sottoscritto dall’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Simona Tironi, e dal fondatore e presidente dell’Associazione Rondine, Franco Vaccari, il Protocollo prevede una collaborazione pluriennale per integrare nei percorsi educativi regionali un approccio innovativo alla gestione del disagio, basato su relazioni trasformative e non violente.

“Credo profondamente nella scuola come luogo in cui si costruisce il futuro – ha commentato Tironi non solo in termini di conoscenze, ma soprattutto di relazioni umane, rispetto e crescita personale. Questo protocollo rappresenta un passo concreto per offrire ai nostri giovani strumenti nuovi e profondi per affrontare e trasformare i conflitti, sviluppare empatia, senso civico e consapevolezza ed evitare il fenomeno dei Neet”.

“È un impegno forte – ha continuato – verso un’educazione che non lascia indietro nessuno e che forma le nuove generazioni che saranno chiamate a guidare lo sviluppo sociale economico e produttivo del nostro Paese responsabili e pronti a contribuire a una società più equa, inclusiva e pacifica”.

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Il Metodo Rondine apprezzato anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della sua visita nella sede in provincia di Arezzo lo scorso 6 giugno, validato da importanti università italiane e riconosciuto a livello nazionale e internazionale è stato promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito tramite protocollo d’intesa per favorire, crescita personale, l’educazione alla pace, alla legalità, alla convivenza e allo sviluppo sostenibile tramite il suo approccio relazionale al conflitto unico.

L’obiettivo è rigenerare i legami sociali negli ambienti in cui si vive, si studia e si lavora, promuovendo una cultura collaborativa tra pubblico, privato e Terzo Settore, capace di prevenire nuove forme di disagio e povertà educativa.

“In un mondo segnato da nuove fragilità e crescenti tensioni sociali – ha spiegato Vaccariè urgente dotare i giovani di strumenti concreti per gestire i conflitti in modo costruttivo. Siamo davvero grati alla Regione Lombardia per questo accordo che apre un percorso lungimirante e ci vede uniti nell’impegno condiviso di portare nel territorio un’innovazione educativa sperimentata da oltre vent’anni a Rondine. L’obiettivo: formare giovani cittadini consapevoli, capaci di abitare in conflitto e diventare protagonisti del cambiamento”.

Sezione Rondine è l’offerta formativa per le scuole superiori, un percorso sperimentale che integra la didattica con l’esperienza rigenerativa di un metodo riconosciuto a livello accademico e ministeriale – ‘Metodo Rondine’ – capace di trasformare i conflitti in occasioni di crescita e di condivisione. A Brescia, dal prossimo anno scolastico l’offerta sarà realizzata anche nei Comprensivi. Le sezioni Rondine accompagnano docenti e studenti verso un modo nuovo di fare scuola e di essere gruppo-classe, per poter sviluppare conoscenza, azione, responsabilità e rapporti ‘sani’, dalla prima alla quinta classe delle superiori.

Il Quarto Anno a Rondine, invece, sviluppa una consapevolezza critica, lavora sulla trasformazione del conflitto e rafforza la crescita emotiva e relazionale, dove didattica disciplinare, percorsi educativi interni ed esterni alla classe, aspetti della vita quotidiana nel Borgo, percorsi di team building, gestione dei conflitti, dialogo interculturale e interreligioso si incontrano grazie al ‘Metodo Rondine’. Questo metodo, maturato in oltre 25 anni di lavoro con l’esperienza dello Studentato Internazionale – World House, viene applicato al percorso formativo degli adolescenti che si trovano ad affrontare il più importante conflitto della vita: la ricerca della propria identità per diventare protagonisti della propria vita.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Addio a Bonamico, lo storico ‘Marinè del basket italiano

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Addio ad una delle leggende del basket azzurro. E’ morto a 68 anni Marco Bonamico, ala-grande che ha fatto la storia della pallacanestro bolognese ma anche della Nazionale. Nato a Genova il 18 gennaio e soprannominato il Marine, Bonamico, alto 2,01 m, inizia la sua carriera nella Virtus Bologna nella stagione 1975-76. Nel 1976-77 cambia sponda e gioca per la Fortitudo Bologna, storica rivale della Virtus, per tornare alla Vu Nere l’anno seguente. Nel 1978 passa all’Antonini Siena, nel 1979 alla Billy Milano e nel 1980 ritorna alla Virtus. Nel 1986-87 e 1987-88 gioca a Napoli (promozione dall’A2), poi torna per un anno alla Virtus Bologna e dal 1989-90 al 1991-92 indossa la casacca di Forlì (altra promozione dall’A2). Chiude la carriera a Udine, in Serie A2. Da giocatore disputa 15 campionati di Serie A1 e 4 di Serie A2, vincendo con la Virtus due scudetti (1975-76 e 1983-84) e due Coppe Italia (1984-1989); è stato anche il topscorer nella finale di Eurolega 1981 persa contro il Maccabi Tel Aviv. In Nazionale disputa 154 partite complessive segnando 754 punti totali, vincendo gli Europei 1983 e l’argento alle Olimpiadi di Mosca 1980. Il suo punto di forza era la penetrazione sotto canestro e i tiri da tre punti. Per quanto riguarda quest’ultima caratteristica, fu uno dei primi a saper applicare questa regola che fu introdotta nel campionato 1984-85. Nel 1987 tentò 119 volte il tiro da fuori segnando in 46 occasioni. Dopo il ritiro, per anni è stato seconda voce nelle telecronache cestistiche della Rai, spesso al fianco di Franco Lauro, e poi presidente della Giba (Giocatori Italiani Basket Associati), una sorta di ‘sindacatò dei cestisti. Il 19 febbraio 2009 fu eletto presidente della Legadue (seconda lega professionista nazionale), all’unanimità e per alzata di mano, durante l’Assemblea delle Società, per succedere al dimissionario Valentino Renzi, approdato in Lega di Serie A. Da qualche giorno era ricoverato al Bellaria, nella ‘suà Bologna, dove si è spento a causa di un male incurabile, lasciando un vuoto incolmabile nello sport italiano.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Al via nuovo bando Sdapa Consip per servizi ingegneria e architettura

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ROMA (ITALPRESS) – E’ operativo il nuovo bando del Sistema Dinamico di Acquisto della PA (SDAPA) – con un valore complessivo di appalti pubblicabili pari a 2,1 miliardi di euro – sviluppato da Consip per l’affidamento dei Servizi di ingegneria e architettura legati alla manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici e opere esistenti.
Il bando – della durata di quattro anni – “si inserisce – spiega una nota – nell’evoluzione dell’offerta di Consip, in coerenza con gli indirizzi del Piano Industriale 2025-28 della Società, aprendo la strada a nuove opportunità per la PA e per i professionisti del settore”.
Attraverso il nuovo strumento – che completa il quadro delle soluzioni Consip disponibili nel settore dei Lavori – le amministrazioni potranno affidare in autonomia, con procedure rapide e semplificate, i servizi professionali (progettazione, verifica progettazione e controllo esecuzione, direzione lavori, collaudo, gestione della sicurezza) riguardanti i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria su edifici e opere esistenti (per esempio scuole, tribunali, uffici, ospedali) per importi superiori alla soglia di rilievo comunitario.
Alcuni esempi concreti di servizi che possono essere affidati: progettazione di interventi per riparare, rinnovare e sostituire parti strutturali degli edifici (ad esempio, per la riduzione del rischio sismico); progettazione per l’efficientamento energetico e la messa a norma degli impianti (per esempio per gli adeguamenti antincendio); svolgimento di attività di supporto al Responsabile Unico del Procedimento (per esempio, per l’indisponibilità di personale o di competenze).
L’iniziativa è rivolta anche alle amministrazioni che intendono assegnare i servizi mediante investimenti pubblici finanziati con risorse previste dal PNRR, dal PNC o dai programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione Europea.
“Con la pubblicazione del bando si avvia la fase di ammissione degli operatori economici che resterà aperta per i 4 anni di durata del bando – conclude la nota -. A partire da settembre 2025, a seguito del progressivo popolamento dei fornitori abilitati, il bando entrerà nella sua piena operatività: le amministrazioni potranno iniziare a pubblicare i propri “appalti specifici”, invitando a partecipare tutti gli operatori economici ammessi nella categoria merceologica oggetto degli affidamenti”.

– foto ufficio stampa Consip –
(ITALPRESS).

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