Cronaca
Women Value Company, torna il premio per le Pmi che valorizzano le donne
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4 anni fa-
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Redazione
TORINO (ITALPRESS) – Si è aperta la VI edizione del premio ‘Women Value Company – Intesa Sanpaolò, nato per iniziativa della Fondazione Marisa Bellisario e del Gruppo Intesa Sanpaolo e riproposto nel 2022 con alcune novità. Il bilancio delle prime cinque edizioni testimonia il grande consenso raccolto dall’iniziativa: oltre 2.600 le imprese partecipanti, distribuite su tutto il territorio italiano, 500 le aziende finaliste che hanno potuto raccontare la propria storia in 13 incontri, 10 le imprese fino ad oggi premiate per l’eccellenza delle politiche attuate a favore della parità di genere.
Il riconoscimento è dedicato alle PMI che si siano distinte per politiche di sviluppo innovative e inclusive, per la capacità di valorizzare il talento femminile e il merito, per lo sviluppo di soluzioni efficaci di welfare aziendale.
Il bando di partecipazione si rivolge nel dettaglio a Piccole e Medie Imprese pubbliche e private – a prevalente capitale italiano, non appartenenti a gruppi, ed escluse le ditte individuali – che abbiano registrato buone performance in considerazione della particolare situazione economico-sociale e che abbiano attuato almeno una delle seguenti attività: servizi di conciliazione famiglia/lavoro; iniziative innovative di welfare aziendale (benefit, voucher, asili nido interni, etc…) volte a garantire ai dipendenti una serena gestione del loro tempo in azienda; politiche flessibili di organizzazione del lavoro; politiche retributive di merito non discriminatorie; piani di sviluppo e valorizzazione delle competenze e carriere femminili, con presenza di donne in posizioni manageriali o apicali; azioni a favore della cultura della diversità di genere. Tali requisiti sono derogati per le nuove imprese a guida femminile (intese come imprese di nuova o recente costituzione a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome) che dovranno però essere costituite da almeno 24 mesi per candidarsi.
Le imprese che possiedono uno o più requisiti richiesti possono candidarsi compilando entro il 24 aprile 2022 il questionario on line messo a disposizione sul sito web della Banca www.intesasanpaolo.com – sezione Business, oppure sul sito web della Fondazione Marisa Bellisario www.fondazionebellisario.org.
Le due imprese vincitrici, una piccola e una di medie dimensioni, saranno proclamate il 18 giugno nel corso della cerimonia di premiazione della XXXIV edizione del Premio Marisa Bellisario, durante la quale riceveranno la speciale ‘Mela d’Orò nella categoria ‘Women Value Company Intesa Sanpaolò.
Nell’ottica di contribuire alla diffusione di una cultura imprenditoriale meritocratica e inclusiva, in coerenza con le missioni del PNRR, quest’anno in accordo con la Fondazione Marisa Bellisario saranno assegnate anche due nuove menzioni speciali: ‘Menzione speciale Innovazionè per le imprese femminili che hanno investito in innovazione (valutazione di tipologia di business e mission aziendale); ‘Menzione speciale Nuova Imprenditoria Femminilè per le imprese di nuova costituzione a guida o prevalenza femminile (almeno 24 mesi di vita per consentire una minima valutazione dello storico).
A tutte le imprese finaliste – che hanno quindi superato la selezione in virtù delle loro pratiche per garantire a uomini e donne pari opportunità e percorsi di carriera – Intesa Sanpaolo assegnerà il riconoscimento ‘Women Value Company 2022 – Intesa Sanpaolò nel corso di uno o più eventi di celebrazione.
La VI edizione del Premio Women Value Company – Intesa Sanpaolo riaccende i riflettori sulla gender equality: una partita molto importante sulla quale si baserà lo sviluppo del Paese, anche alla luce delle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che nell’ambito degli obiettivi di inclusione destina azioni e risorse per superare il gender gap, incentivare l’occupazione e l’imprenditoria femminile, favorire la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, sostenere l’innovazione, a vantaggio della collettività e della produttività. Gli obiettivi del PNRR sono al centro della strategia di Intesa Sanpaolo, che nel complicato contesto degli ultimi due anni non ha mai smesso di supportare famiglie e imprese e vuole contribuire in maniera determinante alla ripartenza del Paese.
‘Per il sesto anno consecutivo abbiamo il privilegio di condividere con la Fondazione Marisa Bellisario un’iniziativa straordinariamente attuale – afferma Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo -: la pandemia ha gravato sulle spalle delle donne e aumentato le disparità di genere, ma le misure e le risorse del PNRR ci offrono ora un’opportunità irripetibile per attuare un nuovo modello di sviluppo, con una maggiore e più consapevole presenza femminile nel mondo del lavoro e nella leadership aziendale e una visione di lungo periodo sensibile alla diversità, all’inclusione, alla sostenibilità. Tutte le imprese che negli anni hanno preso parte a ‘Women Value Company’ sono per noi delle vere e proprie ‘role model’, fonte di ispirazione di un’imprenditoria inclusiva e di successo, fondata su valorizzazione del talento, equità di genere e pari opportunità ‘.
‘E’ per noi un orgoglio poter proseguire la preziosa collaborazione con Intesa Sanpaolo, grazie alla quale abbiamo dato voce e visibilità a migliaia di imprese virtuose del nostro Paese – sottolinea Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario -. La pandemia ci restituisce un’economia in affanno, che ha esasperato le già precarie condizioni femminili ma al contempo ci dà nuove consapevolezze: siamo pronti a parlare di partecipazione paritaria in tutti i settori e a tutti i livelli e di leadership femminile. E le risorse del Pnrr ci consentono di colmare i gap e i ritardi per progettare uno sviluppo sostenibile e perciò inclusivo. Oggi più che mai la nostra iniziativa va nella direzione di un cambio di passo decisivo e la novità dell’edizione 2022 – le due menzioni speciali per l’innovazione e la nuova imprenditoria femminile – vogliono marcare questa visione sempre più sfidante ‘.
Intesa Sanpaolo da sempre si impegna per promuovere la parità di genere e valorizzare il ruolo della donna nel contesto socio-economico. Nell’ambito delle iniziative per la clientela si distinguono Business Gemma, il finanziamento a medio e lungo termine che beneficia gratuitamente della garanzia della sezione speciale del Fondo PMI per l’imprenditoria femminile, con la possibilità di chiedere la sospensione fino a 12 mesi della quota capitale delle rate al verificarsi di determinati avvenimenti nella vita dell’imprenditrice, quali ad esempio la maternità; mamma@work, prestito a condizioni fortemente agevolate lanciato nel luglio 2020 che risponde al bisogno di finanziamento delle mamme lavoratrici, anche autonome, nella gestione dei figli nei primi anni di vita; Welfare Hub, servizio con cui le aziende possono incrementare il benessere personale e familiare dei propri dipendenti, grazie all’accesso a una piattaforma digitale in cui è possibile spendere il proprio ‘credito welfarè scegliendo tra beni e servizi nelle aree di maggiore interesse (casa e famiglia, salute e benessere, risparmio e tempo libero). Dal 2021 è inoltre disponibile S-Loan Diversity, linea dedicata del finanziamento S-Loan (Sustainability Loan), che prevede uno sconto di tasso per le imprese che effettuano investimenti sostenibili, con un focus particolare per le iniziative volte alla promozione delle pari opportunità (es. incremento dell’occupazione femminile; policy per garantire la parità di genere nel contesto d’azienda; programmi di welfare aziendale).
Numerosi e importanti i riconoscimenti che certificano l’impegno di Intesa Sanpaolo anche verso le proprie persone: per il quinto anno consecutivo la Banca è stata inclusa nel Bloomberg Gender-Equality Index 2022 (GEI), indice che analizza a livello globale le prestazioni delle principali società quotate nel promuovere e sostenere la parità di genere, con un punteggio superiore alla media del settore (82% vs 72%). Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta dal Diversity and Inclusion Index 2021 di Refinitiv come prima banca in Europa tra i 100 luoghi di lavoro più inclusivi e attenti alle diversità; è stata tra le prime europee ad aver ottenuto la prestigiosa certificazione internazionale Gender Equality European & International Standard (GEEIS-Diversity) su diversità e inclusione; e ha ottenuto la certificazione Top Employer 2022, grazie a una strategia ESG integrata che prevede modalità di organizzazione innovative, uno dei più ampi e articolati sistemi di welfare di secondo livello, progetti di inclusione e per la genitorialità.
(ITALPRESS).
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Cronaca
Terna Forward investe in robotica e analisi climatica, operazioni per 2 mln euro
Pubblicato
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19 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Terna Forward – la società del Gruppo Terna che si occupa del sostegno all’innovazione tecnologica e delle iniziative di Corporate Venture Capital – annuncia il completamento di due investimenti, per quasi 2 milioni di euro complessivi, in società innovative leader nel campo della robotica e nell’analisi dei dati climatici.
Il primo round di investimento ha riguardato Hibot, società giapponese specializzata nella progettazione di robot per attività ispettive e manutentive in ambienti complessi. Terna Forward ha investito 981 mila euro in un’operazione strutturata secondo le più avanzate pratiche di Corporate Venture Capital, ovvero tramite lo strumento JKISS (Japanese Keep It Simple Security), accordo che attribuisce il diritto a quote future del capitale sociale. La scelta di strumenti evoluti come il JKISS testimonia, da un lato, la capacità di Terna Forward di adottare modelli flessibili e inclusivi, in linea con le migliori esperienze internazionali e con le raccomandazioni delle principali associazioni di settore; dall’altro, conferma la volontà di sostenere lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia, favorendo la crescita di ecosistemi innovativi e la creazione di valore.
Questa iniziativa di Corporate Venture Capital consolida un rapporto di stretta collaborazione fra il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia e la realtà innovativa giapponese. Nello specifico, Terna sta testando una soluzione robotica che, affiancando le persone del Gruppo impegnate sul campo, garantirà una maggiore sicurezza nelle operazioni di manutenzione delle linee elettriche. Con Hibot è stato sviluppato un primo prototipo di robot capace di muoversi sui conduttori e sulle funi di guardia delle linee elettriche aeree e di effettuare attività di manutenzione anche quando le linee sono in esercizio.
Il secondo round di investimento di Terna Forward ha riguardato Hypermeteo, realtà innovativa italiana nata nel 2021 come spin-off della PMI Radarmeteo che dal 2007 opera nella meteorologia professionale. Terna Forward ha guidato un aumento di capitale complessivo pari a 1,3 milioni di euro, investendo circa 1 milione di euro come lead investor, insieme all’attuale socio BF Educational Srl (Gruppo BF SpA), che ha partecipato con circa 300 mila euro.
Hypermeteo sviluppa dataset meteo-climatici (che includono dati come, ad esempio, temperatura, velocità del vento, intensità della grandine, irraggiamento solare, copertura nuvolosa) integrabili nei processi operativi aziendali. Combinando le informazioni disponibili con modelli deterministici e algoritmi di Intelligenza Artificiale sviluppati da Hypermeteo stessa, la società produce una griglia di dati meteo-climatici con una risoluzione spaziale molto accurata, secondo orizzonti temporali diversi. La società innovativa già collabora con Terna fornendo dati, modelli e scenari di primaria importanza per effettuare previsioni a 15 giorni sulla domanda e sulla produzione elettrica, al fine di ottimizzare la gestione del mercato.
Con queste due nuove operazioni, Terna Forward raggiunge la quota di sette investimenti diretti in startup e PMI innovative, consolidando la propria presenza nel Corporate Venture Capital. Si tratta di investimenti effettuati per individuare e sostenere, con un approccio di open innovation, le realtà più promettenti attraverso tecnologie per accelerare la transizione energetica e contribuire allo sviluppo sostenibile del sistema elettrico.
In aggiunta a quelli in Hibot e in Hypermeteo, Terna Forward ha completato round di investimenti diretti in Wesii (leader italiano nei servizi di ispezione e telerilevamento per il settore energetico); Unusuals (startup spagnola specializzata nell’applicazione e nell’addestramento di modelli e algoritmi di Intelligenza Artificiale, per il riconoscimento delle possibili anomalie durante la trasmissione dell’energia sulla rete); D-Orbit (società di riferimento nella logistica spaziale e nella gestione di satelliti); Mela Works (startup italiana attiva nella digitalizzazione e nel monitoraggio dei lavori di cantiere); Eoliann (società attiva nel Climate Tech e nell’analisi dei rischi climatici tramite dati satellitari e Intelligenza Artificiale). Il totale degli investimenti diretti effettuati da Terna Forward ammonta a circa 7 milioni di euro.
Terna Forward partecipa anche come Limited Partner dei comparti “Energy Tech” e “Infra Tech” del Fondo Corporate Partner I di CDP Venture Capital, che ha già effettuato numerosi investimenti in tecnologie digitali e sostenibili per la transizione energetica. Inoltre, con l’obiettivo di presidiare con sempre maggiore efficacia il panorama del Corporate Venture Capital, nonchè di sostenere al meglio le proprie attività di investimento, Terna Forward ha aderito a due fra le più importanti associazioni in questo settore: Italian Tech Alliance e AIFI – Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt.
Nella sezione “Corporate Venture” del sito web Terna Ideas (https://ternaideas.terna.it/) sono disponibili maggiori dettagli sulla strategia di investimento di Terna Forward.
– Foto ufficio stampa Terna –
(ITALPRESS).
Cronaca
Conou, Piunti “Dall’olio usato un risparmio di 120 milioni l’anno”
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1 ora fa-
19 Dicembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Trasformare un rifiuto pericoloso in una risorsa preziosa, risparmiando 120 milioni di euro all’anno sulle importazioni e riducendo le emissioni di CO2 di 100 mila tonnellate. A renderlo possibile è il Conou, il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati.
“Il consorzio è un esempio virtuoso di cooperazione tra imprese che operano nella filiera degli oli minerali”, spiega Riccardo Piunti, presidente del Conou, in un’intervista a Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy. “Sono 60 le imprese coinvolte: due si occupano della rigenerazione e le altre 58 della raccolta in tutte le regioni italiane, operando in 103 mila punti diversi tra meccanici, fabbriche e officine”, prosegue Piunti.
Il sistema dà lavoro a circa 2 mila persone e genera un fatturato che sfiora il miliardo di euro. Nel 2024 sono state raccolte 190 mila tonnellate di olio minerale usato, una sostanza altamente pericolosa, tossica e cancerogena che, se non trattata correttamente, rappresenterebbe un grave problema ambientale.
“Attraverso un’attenta selezione e differenziazione, portiamo questo olio agli impianti di rigenerazione – tre stabilimenti in Italia di due imprese – dove viene ritrasformato in olio lubrificante nuovo – continua Piunti -. La qualità degli oli rigenerati è identica a quella degli oli vergini, tanto che sul mercato hanno le stesse quotazioni internazionali. Circa un terzo degli oli lubrificanti utilizzati in Italia proviene dalla rigenerazione, anche se i consumatori spesso non ne sono consapevoli”.
Il processo di rigenerazione comporta enormi vantaggi ambientali ed economici. Evitando di importare petrolio da Russia, Arabia Saudita o Medio Oriente per produrre nuovi lubrificanti, si risparmia l’intero ciclo di estrazione, trasporto via nave, raffinazione e distribuzione. Questo si traduce in una riduzione significativa delle emissioni di CO2, nel minor utilizzo di milioni di metri cubi d’acqua e nella diminuzione di altre sostanze inquinanti rilasciate nell’atmosfera.
Gli oli lubrificanti rigenerati trovano impiego in numerosi settori produttivi. “Sono utilizzati nei motori e in numerosi processi di fabbricazione”, illustra il presidente. “Per esempio, nella lavorazione dell’alluminio servono come strato protettivo fluido tra lo stampo e il metallo fuso, impedendo che lo stampo si rompa per lo shock termico”.
Il fiore all’occhiello del sistema italiano è il tasso di rigenerazione: il 98% dell’olio raccolto viene trasformato in nuova risorsa, contro una media europea del 61%. “Altri Paesi europei sanno che la rigenerazione è prioritaria secondo le direttive UE, ma non riescono a raggiungere questi risultati perchè non hanno un modello organizzativo adeguato”, sottolinea Piunti.
Il segreto del successo italiano risiede proprio nel modello consortile, nato 41 anni fa e poi replicato in altre filiere come alluminio, carta e vetro. “Al centro del sistema c’è un arbitro indipendente, unico e senza fine di lucro, che non partecipa al gioco economico ma orienta le imprese nella direzione ambientale”, spiega il presidente. “Questo modello funziona perchè l’economia circolare non è spontanea: servono incentivi e coordinamento per far muovere le imprese nella direzione giusta”.
Paesi come Grecia e Spagna, che hanno adottato sistemi simili, ottengono risultati migliori rispetto al centro-nord Europa, dove manca questo tipo di organizzazione. “Dobbiamo pensare al rifiuto come a una risorsa fin dall’origine”, conclude Piunti, che cita l’economista Kenneth Boulding e la sua metafora dell’”astronave Terra”: “Siamo 8 miliardi di astronauti su un’astronave da cui non possiamo scendere. Il nostro modo di consumare e trattare i rifiuti deve tenerne conto”.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
Cronaca
Quattro arresti per pedopornografia online, 17 indagati in tutta Italia
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1 ora fa-
19 Dicembre 2025di
Redazione
FIRENZE (ITALPRESS) – Al termine di un’articolata indagine della Polizia di Stato, che ha impegnato i poliziotti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per la Toscana, sono state eseguite 17 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati, di cui 4 tratti in arresto, per detenzione e diffusione di materiale pornografico realizzato con l’utilizzo di minori degli anni 18.
L’attività, scaturita dall’analisi di un dispositivo informatico sequestrato durante un’altra operazione di contrasto alla pedopornografia online, ha consentito di localizzare in Italia 17 utenti, ritenuti responsabili di scambiare contenuti di pornografia minorile.
Gli investigatori, per diversi mesi, hanno monitorato le condotte dei profili sospettati, rilevando che scaricavano e, in alcuni casi, condividevano video e immagini raffiguranti minori, utilizzando una nota applicazione di messaggistica istantanea.
Ulteriori approfondimenti, sia tradizionali che tecnici, hanno consentito di identificare gli utenti, tutti uomini tra i 20 e i 70 anni, residenti in diverse Regioni italiane, alcuni dei quali con pregiudizi specifici.
Sulla scorta degli elementi raccolti, la Procura presso il Tribunale di Firenze ha emesso i decreti di perquisizione, che sono stati eseguiti contestualmente, con l’impiego di oltre 50 operatori della Polizia Postale di Toscana, Sardegna, Lombardia, Campania, Sicilia, Lazio, Piemonte e Veneto, coordinati dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica.
Durante l’operazione sono stati rinvenuti decine di migliaia di files di pornografia minorile, in alcuni casi anche classificati meticolosamente per categorie di interesse.
Il possesso di ingente quantità di materiale ha consentito di procedere all’arresto, in flagranza, di quattro dei destinatari dei provvedimenti, mentre i restanti indagati sono stati denunciati a piede libero, salvo 3 irreperibili.
– foto screenshot video Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

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