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Cronaca

L’Università Cattolica si mobilità a sostegno degli studenti ucraini

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MILANO (ITALPRESS) – L’Università Cattolica si mobilita per l’Ucraina. Nei cinque campus di Milano, Piacenza-Cremona, Brescia e Roma sono state attivate iniziative di sostegno economico, psicologico e formativo a favore di studenti universitari provenienti dai territori colpiti dal conflitto.
Il Fondo Gemelli, istituito dall’Ateneo a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19, raccoglierà donazioni sia da parte della comunità universitaria sia di aziende e di fondazioni che già collaborano con l’Università Cattolica per sostenere economicamente progetti a favore degli studenti ucraini. I contribuiti potranno essere effettuati al seguente link https://sostieni.unicatt.it/fr-dona-ora – indicando DONAZIONE PER L’UCRAINA nella sezione “dedica donazione”. L’Università Cattolica, inoltre, aderisce alla iniziativa promossa dalla Caritas ambrosiana a sostegno della popolazione Ucraina.
In tutte le sedi è previsto l’esonero dal pagamento delle tasse universitarie per gli studenti che provengono dalle aree coinvolte nel conflitto e che dovessero farne richiesta. Nella sede di Piacenza l’Università Cattolica, aderendo al relativo bando della Regione Emilia-Romagna, mette a disposizione cinque borse di studio del valore di tremila euro ciascuna per gli studenti che provengono dall’Ucraina. Inoltre, per i beneficiari è previsto un alloggio gratuito presso le residenze ER.GO fino al 30 settembre 2022, compatibilmente con le disponibilità effettive.
Accanto agli aiuti economici l’Ateneo promuove attività di sostegno psicologico: EDUcatt, la fondazione che gestisce i servizi per il diritto allo studio, mette a disposizione gratuitamente uno Sportello di ascolto per studenti ucraini e russi.
Sul fronte della formazione Scienze linguistiche e Letterature straniere propone due iniziative con l’obiettivo di mettere a disposizione le competenze degli studenti e dei docenti della Facoltà. La prima iniziativa si chiama “Razom in Italy – Insieme in Italia. Studenti e docenti UC per i profughi ucraini”, ed è realizzata con il Centro di Ateneo per la Solidarietà Internazionale dell’Ateneo (Cesi) in partnership con AVSI e Fondazione Russia Cristiana.
Il progetto è coordinato dai professori Adriano Dell’Asta, docente di Lingua e cultura russa, e Anna Paola Bonola, docente di Lingua russa, affiancati in ambito psicologico da Fabio Sbattella, docente di Psicologia dell’emergenza. L’iniziativa prevede l’organizzazione di lezioni gratuite di lingua italiana tenute da studenti dei corsi di lingua russa dell’Università Cattolica con un livello di conoscenza della lingua di livello B1 o superiore o di adeguata conoscenza della lingua inglese. Le lezioni, della durata di circa un’ora e mezza ciascuna, saranno rivolte a gruppi composti al massimo da 3/4 persone e si svolgeranno due volte alla settimana in modalità telematica. Il materiale didattico sarà fornito ai partecipanti in forma gratuita. Il progetto si svolgerà da aprile a settembre e agli studenti partecipanti, che in questi giorni stanno seguendo un apposito corso di formazione, saranno assegnati 4 CFU. Per informazioni: progetto.razominitaly@unicatt.it.
Prende il via giovedì 7 aprile il progetto “L’italiano per l’accoglienza. Insegnare italiano ai rifugiati di nazionalità ucraina: formazione, metodologie, applicazioni – ITAUKR”, coordinato da Mariateresa Zanola, direttore dell’Osservatorio di Terminologie e Politiche linguistiche e del Master in Didattica dell’Italiano L2, con Silvia Gilardoni, ordinario di Didattica dell’italiano come Lingua seconda e la collaborazione del Servizio Linguistico di Ateneo (Selda). Nello specifico il progetto prevede l’organizzazione di seminari di formazione gratuita per volontari impegnati nell’insegnamento di italiano L2 per rifugiati ucraini, rivolgendosi in particolare a quanti operano in associazioni di volontariato e di terzo settore nazionali e internazionali attive nei progetti di accoglienza e integrazione dei rifugiati sul territorio nazionale.
I seminari – che si terranno successivamente nelle giornate del 21 e del 28 aprile sempre dalle ore 18.00 alle ore 19.30 – hanno l’intento di rispondere alla prima emergenza di apprendimenti di livello base pre-A1 e A1, secondo i requisiti del Quadro Comune europeo di riferimento. L’accompagnamento formativo ai rifugiati ucraini proseguirà per consentire di formarli fino al conseguimento del livello B1, necessario per accedere al grado di certificazione attualmente richiesto per inserimenti professionali più avanzati. Inoltre, nelle prossime settimane il Selda promuoverà un corso gratuito di circa trenta ore di Italiano per Stranieri dedicato a universitari ucraini.
(ITALPRESS).

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Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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