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Inter e Milan unite sullo stadio “Andremo dove si farà prima”
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4 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Mille giorni dopo è ancora tutto sulla carta. E nè Inter, nè Milan hanno più voglia di aspettare. Il 10 luglio 2019 le due società presentavano il “progetto di fattibilità tecnico economica” per un nuovo stadio nell’area di San Siro ma la lunga tempistica sta ormai esaurendo la pazienza delle due società, che senza troppi giri di parole valutano anche la possibilità di lasciare Milano. “Mi aspettavo che fossimo più celeri, soprattutto qui a Milano che è una città del fare, del darsi da fare – osserva a ‘Tutti Convocatì, su Radio24, il presidente del Milan Paolo Scaroni – Speravo che sul progetto dello stadio ci fosse un’unità di intenti che accelerava il progetto. Poi così non è stato, sappiamo tutti quanto siamo bravi in Italia a perdere delle occasioni perchè la burocrazia ci frena ma avevo più speranze”. “Siamo partiti con grande entusiasmo ma la burocrazia in Italia non aiuta e i tempi si sono prolungati oltre il dovuto – gli fa eco Alessandro Antonello, Chief Executive Officer dell’Inter – Vogliamo seguire le regole ma le regole dovrebbero essere accompagnate da tempi certi di esecuzione. Per gli investitori la cosa più difficile da accettare è l’incertezza. Il dibattito pubblico è una fase fondamentale di trasparenza ma i tempi sono lunghissimi, in altri Paesi l’opera sarebbe già in fase avanzata o conclusa”. “Inter e Milan hanno la stessa visione perchè hanno la stessa ambizione, vogliono giocare un ruolo di primo piano nel calcio europeo e lo stadio è il primo ingrediente per avere successo – insiste Scaroni – La pensano anche i nostri tifosi. Capisco i nostalgici ma la vita va avanti e Milano deve essere all’avanguardia del cambiamento. Cosa è mancato per accelerare? Questo progetto è rimasto di Milan e Inter, non è mai diventato un progetto dell’amministrazione comunale, della politica milanese. Ma è qualcosa per Milano”. E adesso? “Stiamo guardando al di fuori di Milano perchè andremo a sposare quel progetto che avrà i tempi di realizzazione più brevi, perchè abbiamo l’urgenza di avere un nuovo stadio – mette le cose in chiaro il presidente rossonero – In Europa affrontiamo club che dagli stadi hanno il triplo dei nostri ricavi. San Siro è iconico perchè ci hanno giocato Inter e Milan, non di per sè. Se si andasse a giocare da un’altra parte, quella parte diventerebbe altrettanto iconica nel tempo”. Anche Antonello non ci gira troppo intorno e nega che la minaccia di andare altrove sia solo un modo per mettere pressione sul Comune di Milano: “Non è un’opzione a salve. Se non si riesce a centrare l’obiettivo principale bisogna avere dei piani alternativi. La cosa più importante è avere uno stadio nei tempi più brevi possibili, quando avremo tutti gli elementi per prendere una decisione la prenderemo negli interessi dei club. Le opportunità ci sono”. Dallo stadio dipendono tante cose, dai diritti tv all’estero (“li vendiamo a un terzo di quelli della Spagna anche perchè i nostri stadi non sono pieni come dovrebbero essere, mancano dell’illuminazione che dovrebbero avere”, lamenta Scaroni) alla sopravvivenza degli stessi club. “La Superlega – ricorda Antonello – era un grido d’allarme rispetto a una situazione di difficoltà drammatica che si stava delineando, un modo per dire che dobbiamo riformare il sistema calcio perchè in quello attuale è difficile crescere e investire. Il tema della sostenibilità economico-finanziaria è cruciale, il mondo sta cambiando e stanno cambiando anche le priorità. E’ fondamentale individuare nuove risorse come le infrastrutture anche per rilanciare la competitività dei nostri club all’estero”. “Il mondo è cambiato anche sul terreno dei giocatori a parametro zero – aggiunge Scaroni – perchè la sostenibilità economica è diventata una necessità per tutti noi. E quando un giocatore fa richieste economicamente non sostenibili, accettiamo di perderlo a parametro zero”. E mentre Antonello rassicura i tifosi dell’Inter che non ci sarà alcun ridimensionamento (“si è dimostrato che nonostante le manovre effettuate in estate la competitività della squadra è rimasta ai massimi livelli. Faremo un mercato adatto a garantire questa sostenibilità mantendo la competitività, è difficile ma siamo convinti che troveremo il corretto equilibrio”), i due club intanto si ritrovano fianco a fianco anche nella corsa allo scudetto. “Nel budget c’è scritto di arrivare quarti per cui tutto quello che viene di più è meraviglioso – non si espone troppo Scaroni – Detto questo non pongo limiti alla Divina Provvidenza e alle capacità della nostra squadra”. “E’ importante vedere che le due squadre di Milano siano tornate a competere per lo scudetto, quando si scende in campo lo si fa per vincere – gli replica il Ceo nerazzurro – E’ una battaglia che si risolverà nelle ultime giornate, è anche la bellezza del nostro campionato che viene spesso criticato ma ogni anno vede 4-5 squadre che possono competere per questo obiettivo”.
(ITALPRESS).
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Sport
Il Psg vince anche la Coppa Intercontinentale, Flamengo ko ai rigori
Pubblicato
9 ore fa-
17 Dicembre 2025di
Redazione
AL RAYYAN (QATAR) (ITALPRESS) – Nella notte da eroe del secondo portiere Safonov, il Psg vince la Coppa Intercontinentale ai calci di rigore contro il Flamengo. La squadra campione d’Europa sale per la prima volta sul tetto del mondo e lo fa dalla porta secondaria, dopo aver perso in estate la finale del Mondiale per Club contro il Chelsea.
Ad Al Rayyan, in Qatar, è una notte di rimpianti per la formazione di Filipe Luis, reduce dal doppio successo in campionato e in Libertadores, apparsa inferiore agli avversari solo dagli undici metri, dove l’estremo difensore dei parigini è stato capace di neutralizzare quattro penalty (Saul, Pedro, Pereira e Luiz Araujo) nella serie dal dischetto dopo l’1-1 dei 120′.
L’ostacolo brasiliano è stata però una montagna da scalare per i parigini, tutt’altro che dominanti in Ligue 1 dove sono secondi alle spalle del Lens, con un Dembele entrato a gara in corso e autore di un errore dal dischetto nella serie conclusiva. Dal 1′ la versione schiacciasassi del Psg lascia spazio a quella opaca ma cinica, che nel primo tempo sa sfruttare quantomeno i pochissimi errori avversari. Al 9′ il Var annulla il gol di Fabian Ruiz per l’uscita del pallone dal lato corto del campo prima del rinvio errato di Rossi. Il tabellino dei marcatori resta comunque un affare di famiglia tra gli ex Napoli.
Al 38′ Doue crossa al centro, Rossi sbaglia l’uscita e favorisce il tap in vincente di Kvaratskhelia. Al 62′ il pareggio di Jorginho: Marquinhos stende De Arrascaeta in area, dagli undici metri (dopo l’intervento del Var) va il centrocampista italo-brasiliano che spiazza alla sua maniera Safonov. La faccenda è seria e Luis Enrique non può permettersi esperimenti. Al 64′ c’è la bocciatura di Mayulu, entrato nel primo tempo per sostituire l’infortunato Lee e richiamato in panchina per far posto a Barcola. Al 78′ scatta l’ora anche di Dembele. Il Pallone d’oro in carica – e ieri premiato anche col Best Fifa Award – ha subito la palla del 2-1, ma sul suo tocco a botta sicura in area c’è l’opposizione decisiva di Pereira. Nel finale è il Flamengo ad avere l’occasione del vantaggio, ma Pedro (84′) e Plata (86′) sprecano al momento del tiro. Ancora più clamorosa è l’occasione sull’ultima palla del match: Dembele sterza in area ed effettua un tiro cross, Marquinhos si coordina male e non deposita la palla in rete da due passi. Solo nel finale del secondo tempo supplementare il Psg riesce a schiacciare il Flamengo, senza però riuscire a trovare il gol.
Si va ai rigori e si fa prima a dire chi segna. Per il Flamengo in gol De La Cruz, per il Psg Vitinha e Nuno Mendes. Poi gli errori: Dembele spara alto, Barcola si fa ipnotizzare da Rossi. Ma il protagonista è Safonov che nega il gol agli altri quattro tiratori brasiliani. Un capolavoro anche per la Francia: il Psg è la prima squadra transalpina a laurearsi campione del mondo.
IL TABELLINO
PSG (4-3-3): Safonov 9; Zaire-Emery 6, Marquinhos 5, Pacho 6, Nuno Mendes 5.5; Joao Neves 6, Vitinha 5.5, Fabian Ruiz 6 (1’sts Ndjantou); Lee 6 (35’pt Mayulu 5, 19’st Barcola 5.5), Doué 6.5 (33’st Dembele 6), Kvaratskhelia 7 (1’pts Mbaye 6). In panchina: Chevalier, Marin, Beraldo, Zabarnyi, Hernandez, Ramos. Allenatore: Luis Enrique 5.5.
FLAMENGO (4-2-3-1): Rossi 6; Varela 6, Ortiz 6.5, Pereira 6.5, Alex Sandro 6.5; Pulgar 6.5 (29’st De La Cruz 6), Jorginho 7 (29’st Saul 5.5); Carrascal 5 (11’st Pedro 6), De Arrascaeta 7 (29’st Everton 6), Plata 6.5 (3’sts Lino sv); Bruno Henrique 6 (47’st L.Araujo 6). In panchina: Dyogo Alves, Ayrton Lucas, Danilo, Emerson, E.Araujo, Yan, Juninho, Michael. Allenatore: Filipe Luis 6.5.
ARBITRO: Ismail Elfath (Usa) 5.5
RETI: 38’pt Kvaratskhelia, 17’st Jorginho (rig).
SEQUENZA RIGORI: De La Cruz (gol), Vitinha (gol), Saul (parato), Dembele (alto), Pedro (parato), Nuno Mendes (gol), Pereira (parato), Barcola (parato), L.Araujo (parato).
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni.
Ammoniti: Jorginho, Alex Sandro, Ruiz, Vitinha, Pulgar, Pacho, Plata, Saul, Juninho.
Angoli: 10-3.
Recupero: 5′ pt, 4′ st, 1′ pts, 1′ sts.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Sport
Sinner campione del mondo ITF 2025 e la voce più letta dell’anno su Wikipedia Italia
Pubblicato
13 ore fa-
17 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – L’ITF ha eletto campioni del mondo 2025 Jannik Sinner nel singolare maschile e la coppia composta da Sara Errani e Jasmine Paolini nel doppio femminile. Un’ulteriore certificazione di una stagione da record per il tennis italiano. I campioni del mondo ITF sono scelti considerando i risultati ottenuti nell’arco dell’intera stagione con particolare enfasi alle prestazioni nei tornei del Grande Slam, in Coppa Davis e nella Billie Jean King Cup (negli anni olimpici si contano anche le prestazioni ai Giochi).
Sinner, primo campione del mondo in singolare maschile per due anni di fila dopo Novak Djokovic (2011-2015), nel corso della stagione è diventato il primo italiano campione a Wimbledon in singolare, ha vinto gli Australian Open e le Atp Finals per il secondo anno di fila. A 23 anni e 163 giorni è il più giovane a vincere almeno due volte gli Australian Open dai tempi di Jim Courier, campione nel 1992 e 1993, e l’undicesimo giocatore nell’era Open a trionfare per due anni di fila nel torneo. Grazie a questi risultati è oggi l’italiano con più titoli Slam all’attivo in singolare nella storia del tennis, maschile e femminile.
Negli Slam è arrivato in finale al Roland Garros, la più lunga nella storia del torneo, e agli Us Open, perse sempre contro Carlos Alcaraz. Ha vinto anche il Masters 1000 di Parigi, per la prima volta in carriera, e gli Atp 500 di Pechino e Vienna. Ha raggiunto complessivamente le 66 settimane da numero 1 del mondo.
Errani e Paolini, che hanno iniziato a giocare insieme dopo il Roland Garros del 2023, nel 2025 hanno trionfato a Parigi, hanno vinto altri tre Wta 1000, compresi gli Internazionali BNL d’Italia, e trascinato la nazionale azzurra al secondo trionfo consecutivo in Billie Jean King Cup. Al Roland Garros Sara e Jasmine hanno festeggiato il primo trofeo Slam.
LA VOCE SINNER LA PIU’ LETTA SU WIKIPEDIA ITALIA NEL 2025
Il tennis è sempre più al centro delle attenzioni degli italiani. Lo dimostra la classifica delle voci più visitate su Wikipedia in italiano nel 2025. Per il secondo anno consecutivo, al primo posto c’è Jannik Sinner. Questo è quanto emerge dai dati condivisi da Wikimedia Italia, l’associazione per la conoscenza libera che gestisce tecnicamente l’enciclopedia collaborativa online, oltre ai progetti Wikimedia e OpenStreetMap.
La voce dedicata al primo italiano numero 1 del mondo è stata visitata 3.877.370 volte fino a novembre 2025, più di quelle su Papa Francesco (3.144.224 visite) e dell’attuale Pontefice, Papa Leone XIV (3.025.143 visite), appassionato di tennis che ha ricevuto Jannik Sinner in occasione degli Internazionali BNL d’Italia.
A 24 anni, nel 2025 Sinner è diventato il terzo e più giovane giocatore capace di raggiungere almeno la finale in tutti i quattro Slam e alle Atp Finals in un anno dal 1970, quando è stato introdotto in calendario il torneo di fine stagione riservato ai migliori del mondo. Prima di lui ci erano riusciti solo Roger Federer, nel 2006 e 2007 (a 25 e 26 anni) e Novak Djokovic nel 2015 e 2023 (a 28 e 36 anni)
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
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Montepremi record ai Mondiali 2026, 50 milioni di dollari per chi vince la Coppa
Pubblicato
15 ore fa-
17 Dicembre 2025di
Redazione
DOHA (QATAR) (ITALPRESS) – Un montepremi da record. Dal Consiglio Fifa riunito a Doha è arrivato il via libera per un contributo finanziario senza precedenti per i Mondiali del 2026: 727 milioni di dollari (circa 618 milioni di euro) saranno distribuiti fra le 48 nazionali, il 50% in più rispetto all’edizione 2022 in Qatar. In particolare, 557 milioni di euro verrano suddivisi come premi in base ai risultati: 42,5 milioni (50 milioni di dollari) per chi vince la Coppa del Mondo, 28 alla finalista perdente, 24,5 alla terza e 23 alla quarta; chi esce ai quarti incasserà 16 milioni di euro, 12,7 milioni per chi si ferma agli ottavi e 9,3 milioni per le nazionali eliminate ai sedicesimi; chi invece non supera i gironi riceverà 7,6 milioni. La Fifa verserà inoltre un contributo da 1,27 milioni a tutte le nazionali per coprire i costi di preparazione per cui sono garantiti in tutto 9 milioni di euro a ciascuna Federazione che prenderà parte ai Mondiali. “La Coppa del Mondo 2026 sarà rivoluzionaria anche dal punto di vista del contributo finanziario alla comunità calcistica globale”, ha sottolineato il presidente Fifa Gianni Infantino.
Il Consiglio Fifa ha anche confermato l’introduzione di nuovi tornei Under 15 in formato festival, aperti a tutte le 211 Federazioni affiliate: la prima edizione sarà riservata alle squadre maschili e si terrà nel 2026, la seconda, nel 2027, vedrà protagoniste le squadre femminili. A partire dal 2028, poi, tutte le Federazioni saranno invitate a partecipare con le proprie squadre U15 in due competizioni separate, con le partite che avranno una durata ridotta, su campi più piccoli e squadre composte da sette a nove giocatori per parte. Approvata anche l’istituzione di un fondo per la ripresa post-conflitto come preannunciato da Infantino lo scorso 13 ottobre, in occasione del summit per la pace di Sharm El-Sheikh: si tratterà di uno strumento finanziario volto a sostenere le regioni colpite da conflitti. Con l’allargamento della partecipanti ai tornei olimpici a partire da Los Angeles 2028, il Consiglio Fifa ha confermato la nuova distribuzione. Per le donne i 16 posti saranno così suddivisi: 2.5 AFC, 2 CAF, 3 Concacaf, 2.5 Conmebol, 1 OFC, 4 Uefa e 1 agli Usa Paese ospitante; per gli uomini i 12 slot saranno invece distributi in questo modo: 2 AFC, 2 CAF, 1 Concacaf, 2 Conmebol, 1 OFC, 3 Uefa e 1 agli Usa come organizzatore. Infine è stata ufficializzata anche la nascita del Mondiale per Club femminile: la prima edizione si giocherà dal 5 al 30 gennaio 2028.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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