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Cronaca

Ucraina, a Mariupol cadaveri tra le macerie. L’altro nemico adesso è il colera

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ROMA (ITALPRESS) – “Combattimenti molto feroci continuano nel Donbass”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio serale, ha fatto il punto della situazione sul campo in un conflitto che continua a registrare ancora vittime. La guerra prosegue ormai da 108 giorni. “Le truppe ucraine – ha affermato Zelensky – stanno facendo di tutto per fermare l’offensiva degli occupanti, per quanto possibile. Per quanto lo consentono le armi pesanti, l’artiglieria moderna, tutto ciò che abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere ai nostri partner”.

Secondo l’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, nella direzione di Lyman, le forze russe hanno “raggruppato le truppe e rifornito munizioni e scorte di carburante in preparazione dell’offensiva su Slovyansk e Siversk. Nella direzione di Severodonetsk – prosegue lo Stato maggiore ucraino -, il nemico sta avanzando in direzione di Novotoshkivske – Orikhove. Ha un successo parziale, è posizionato alla periferia nord del villaggio di Orikhove e continua a svolgere operazioni di assalto nella città di Severodonetsk”. Per l’intelligence britannica, fino a ieri “le forze russe intorno a Severodonetsk non hanno fatto avanzamenti nel sud della città”.

Secondo l’ultimo aggiornamento diffuso dalla Difesa del Regno Unito, sono in corso “intensi combattimenti strada per strada” ed “entrambe le parti stanno probabilmente subendo un numero elevato di vittime”. Muore chi combatte al fronte, continuano a perdere la vita anche i civili e si aggrava ancora il bilancio delle vittime tra i bambini. Secondo i dati dell’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, dall’inizio del conflitto ad oggi 287 bambini sono morti e almeno 492 sono rimasti feriti.

C’è anche la questione sanitaria. A Mariupol si rischia una grave epidemia di colera e non solo, perché a complicare una situazione già difficile arriva una nuova denuncia: per il sindaco della città, Vadym Boychenko, a Mariupol gli edifici vengono demoliti senza portare via i cadaveri rimasti tra le macerie.

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“Inizialmente – ha scritto Boychenko sul canale Telegram del Consiglio comunale di Mariupol -, gli occupanti hanno coinvolto i residenti nello smantellamento delle macerie, ma quando hanno visto il numero effettivo di corpi che hanno trovato, hanno immediatamente allontanato la popolazione locale”. Ora, invece, per il sindaco di Mariupol, “si limitano a demolire le case e portare fuori le macerie insieme ai residenti uccisi”. Per Boychenko, “da 50 a 100 persone sono state uccise in quasi tutti gli edifici distrutti e 1.300 grattacieli sono stati abbattuti”. Il “numero reale” delle persone uccise in città, però, ha affermato Boychenko, “potrebbe essere molto più alto di quanto riportato”.

(ITALPRESS).

– foto agenziafotogramma.it –

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Cronaca

Tajani “Contrari a offensiva su Gaza. Flotilla? Non sono terroristi”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Anp è il nostro unico interlocutore, siamo convinti che il futuro della Palestina deve essere senza Hamas e deve vedere l’Autorità Nazionale Palestinese protagonista”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al termine della visita ai bambini palestinesi in cura presso il Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, insieme alla ministra degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese, a cui “ho ribadito la nostra disponibilità a proseguire con tutti gli aiuti alimentari” e “l’impegno dell’Italia per un immediato cessate il fuoco, così come per la liberazione degli ostaggi. Siamo contrari alla nuova offensiva su Gaza, ho ribadito la nostra condanna agli attacchi contro i villaggi in Cisgiordania”, anzi, “dobbiamo riunire Gaza alla Cisgiordania. Abbiamo detto e ribadito, anche con altri Paesi, che siamo pronti a sostenere sanzioni più dure nei confronti dei coloni violenti: è una scelta anche politica perchè puntano a disarticolare alle radici la costruzione di uno Stato palestinese”. Inoltre “consideriamo gravi gli attacchi ai villaggi cristiani, questo perchè i cristiani rappresentano un elemento di stabilità, pace e dialogo in Cisgiordania, a Gaza e in tutto il Medio Oriente”, ha aggiunto. “Il popolo palestinese deve avere uno Stato che deve riconoscere Israele e che Israele non consideri una minaccia”, ma “prima del riconoscimento ufficiale” dello Stato di Palestina “bisogna crearlo uno Stato palestinese, altrimenti diventa velleitario”. Ma “per esserci uno Stato, deve esserci anche un popolo”, ha sottolineato, rispondendo a una domanda sul piano Usa. “Prima di fare un piano dobbiamo ascoltare quello che vogliono i palestinesi. Tutto ciò che si può fare per aiutarli lo si deve fare, ma non credo si debba agevolare la loro fuga”, ha sottolineato. Infine, a proposito della missione della Sumud Flotilla per portare aiuti umanitari a Gaza, “Israele ha diritto a far rispettare le proprie leggi, ma che quelli” della Global Sumud Flotilla “siano dei terroristi non mi risulta, a meno che non ci sia a bordo qualcuno noto come terrorista. Non sono dei terroristi a mio giudizio. Bisogna sempre dire la verità e usare un linguaggio appropriato”.
(ITALPRESS).

– foto: Ipa Agency –

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Cronaca

Zelensky “Acceleriamo sulle forniture dei sistemi di difesa aerea”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – “Stiamo accelerando la fornitura di ulteriori sistemi di difesa aerea per migliorare la protezione contro i missili. Contiamo sul massimo impegno dei diplomatici ucraini nei contatti con i partner”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X.

“Ho incaricato il Segretario del Consiglio per la Sicurezza e la Difesa Nazionale, Rustem Umerov, di coordinare i funzionari governativi, le amministrazioni regionali e le aziende energetiche per l’approvvigionamento di ulteriori sistemi di difesa aerea a corto e medio raggio, nonchè per l’aumento dei finanziamenti per i produttori di droni”, ha sottolineato.

“Stiamo preparando una riunione dello staff tecnico che coinvolgerà i produttori ucraini. Aumenteremo la produzione delle nostre capacità di attacco. L’efficacia degli attacchi ucraini in profondità deve aumentare significativamente”, ha concluso.

– foto: Ipa Agency –

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(ITALPRESS).

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Cronaca

Trump “L’India ha proposto di azzerare i dazi, ma ora è tardi”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che l’India si è offerta di ridurre “a zero” i dazi sui prodotti americani, ma, secondo lui, è già “troppo tardi” e Nuova Delhi avrebbe dovuto prendere questa decisione molti anni fa. “Finora è stata una relazione totalmente unilaterale, e lo è stata per molti decenni. Il motivo è che l’India ci ha imposto, finora, tariffe elevate più di qualsiasi altro Paese, tanto che le nostre aziende non sono in grado di vendere in India. E’ stato un disastro!” ha scritto su Truth. “Si sono offerti di ridurre a zero i dazi, ma è tardi. Avrebbero dovuto farlo anni fa”, ha aggiunto.
Il 6 agosto, gli Stati Uniti hanno imposto dazi aggiuntivi del 25% all’India, portandoli al 50% in relazione all’acquisto di petrolio e prodotti petroliferi russi. Trump aveva criticato l’India per aver sempre acquistato la maggior parte degli armamenti dalla Russia e per essere il maggiore acquirente di vettori energetici russi insieme alla Cina. Il Ministero degli Affari Esteri indiano ha definito infondati gli attacchi di Stati Uniti e UE sull’importazione di petrolio russo, poichè i paesi occidentali avevano precedentemente incoraggiato tale commercio e continuano ad acquistare beni e servizi dalla Russia.
(ITALPRESS).

– foto: Ipa Agency –

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