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Economia

Pirelli celebra i suoi 150 anni, una storia che guarda al futuro

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“Dobbiamo sempre guardare avanti e vedere il futuro. Pirelli ne ha viste tante” ma guai a smettere di lavorare per “essere preparati al futuro”. Anzi, “ogni cosa si fa per il domani nel rispetto dell’oggi”. Lo ha ribadito più volte l’amministratore delegato di Pirelli Marco Tronchetti Provera durante l’evento celebrativo per i 150 anni dell’azienda fondata da Giovanni Battista Pirelli. L’incontro “Una storia al futuro” è stato ospitato nella sala Alessi di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. Tra gli ospiti presenti il prefetto Renato Saccone, il questore Giuseppe Petronzi, gli assessori regionali Fabrizio Sala, Melania Rizzoli e Lara Magoni, l’amministratore delegato di Fieramilano Luca Palermo. Dal palco si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Milano Giuseppe Sala, del rettore del Politecnico Ferruccio Resta, oltre che dell’ad Tronchetti Provera. In videocollegamento i saluti del ministro all’Università e alla Ricerca Maria Cristina Messa e i saluti del Commissario europeo per gli affari economici e monetari Paolo Gentiloni. Quella della “G. B. Pirelli & C.”, è stato il pensiero unanime, è una storia che da mezzo secolo guarda al futuro. Anche perché, se così non fosse, “se i nostri pneumatici tra cinque anni non fossero in linea con le richieste governative e dei consumatori sarebbero fuori dal mercato – argomenta Tronchetti Provera sottolineando l’importanza di innovare – Quindi i nostri ricercatori devono avere competenze diverse. Da qui l’unione di cultura e tecnologia, per capire le tendenze. Portiamo valore, portiamo investimenti” dice poi “il nostro futuro è costantemente a tutela delle persone e della tecnologia”. Il mondo infatti sarà digitale, ne è convinto l’imprenditore, e proprio in questo mondo la sfida è essere “capaci di produrre tecnologie guardando al futuro”. Un futuro dove appunto “il digitale è pervasivo” ma è anche già presente, se è vero che “noi già sviluppiamo prodotti in modo virtuale, tutto attraverso modelli matematici e simulazioni con l’immissione di moltissimi giovani. Negli ultimi due anni ne abbiamo assunti 80 che venivano da discipline legate al digitale in tutto il mondo” e in questo “gli italiani sono bravissimi”. “Pirelli non è Pirelli perché produce pneumatici – interviene Sala, “pirelliano” che mai smetterà di sentircisi, rivendica con orgoglio -. Anche, ma lo è perché vuole continuare a essere una scuola, una guida, un simbolo. I 150 anni di Pirelli sono un esempio di come le cose vanno fatte”. Il primo cittadino, ex manager dell’azienda milanese, ricorda poi gli inizi della sua carriera nel 1983: “Tra 6 o 7 offerte di lavoro, ho scelto di entrare in Pirelli ed è stata una scelta meravigliosa per la mia vita perché si respirava la milanesità ma dopo un anno che eri lì ti insegnava a stare al mondo”. Per questo, conclude, “quando parlo di Pirelli mi sento sempre in conflitto di interessi”. “In questo secolo e mezzo di storia Pirelli ha saputo interpretare i grandi cambiamenti epocali dei processi produttivi, fino alla leadership sui cambiamenti climatici” sostiene Paolo Gentiloni che poi sottolinea come oggi serva “una politica industriale che miri a rafforzare la nostra capacità produttiva, soprattutto nei settori strategici in cui l’Europa deve acquisire maggiore autonomia” tra cui “l’accesso alle materie prime”, specie quelle “essenziali per la transizione energetica”. In questa fase di “grande incertezza sulle prospettive dell’economia europea – conclude – l’esperienza di Pirelli rappresenta un utile esempio per guidare la nostra politica economica e industriale”. È la volta della ministra Messa che sposta il focus sull’importanza della ricerca e della scienza per sospingere l’imprenditorialità e quindi la crescita. Pirelli dal 1872 ha portato avanti un percorso di innovazione “trovando sempre soluzioni innovative e originali a problemi sempre più complessi. Questa storia ci insegna quanto siano importanti la determinazione, la competenza e lo studio” ricorda il ministro.(ITALPRESS).

Photo credits: xa1

Economia

Enav, Piano industriale da 570 mln. Monti “Darà grandi soddisfazioni”

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MILANO (ITALPRESS) – Un piano di investimenti da 570 milioni di euro basato su tre principali linee guida strategiche: evoluzione del mercato regolato con potenziamento di infrastrutture e implementazione di tecnologie avanzate per il controllo del traffico aereo; innovazione e sostenibilità; espansione del mercato terzo con ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi digitali, nuovi mercati e sviluppo nuovo business. Sono questi i punti principali del piano industriale 2025-2029 di ENAV presentato oggi a Milano nell’ambito del Capital Markets Day con gli analisti e gli investitori.

Nelle parole dell’Amministratore Delegato di ENAV Pasqualino Monti, “si tratta di un piano importante che darà grandi soddisfazioni al nostro gruppo”. Come illustrato in conferenza stampa, gli investimenti programmati al 2029 prevedono la modernizzazione delle infrastrutture di controllo del traffico aereo, nuove piattaforme digitali per la gestione del traffico aereo, ICT e sistemi operativi con soluzioni orientate al cloud e all’intelligenza artificiale.

IL VIDEO CON LE PAROLE DI MONTI

Il piano industriale arriva al termine di un anno positivo per il gruppo. Come testimonianti dal bilancio consolidato del gruppo presentato nella stessa occasione, nel 2024 ENAV ha gestito nello spazio aereo italiano oltre 2,2 milioni di voli con un aumento delle unità di servizio del 10,5% rispetto al 2023. Sempre nel 2024 l’utile netto consolidato è stato pari a 125,7 milioni di euro, un dividendo di 0,27 euro per azione, un EBITDA consolidato a 310,9 milioni di euro e ricavi consolidati a 1,037 miliardi di euro.

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Sul fronte del mercato terzo, il piano industriale prevede l’espansione geografica con l’apertura entro il 2026 di tre sedi in India, Brasile e Arabia Saudita; l’avviamento di una “Energy Service Company” per offrire servizi di efficientemento energetico, lo sviluppo di un ecosistema di servizi avanzati mediante droni e la creazione di una digital academy.

E proprio sul settore dei droni, l’AD ha dichiarato di prevedere ricavi da “10 milioni al 2029. Siamo però convinti che sia un numero sottostimato rispetto a quelli che saranno i risultati della nostra azienda. Noi crediamo molto nelle potenzialità di questo settore: abbiamo lavorato per essere i primi ad essere certificati io come regolatore sia come gestore di servizi nello spazio droni e siamo convinti che da questo settore arriveranno tante soddisfazioni”.

Per quanto riguarda invece le operazioni di M&A, Monti ha affermato che “le potenziali operazioni saranno interamente finanziate con nuovo debito, sempre nel rispetto del nostro obiettivo di preservare la solidità e la sostenibilità finanziaria. Attualmente siamo in una fase avanzata di negoziazione su alcune operazioni e credo che avrete nostre notizie a breve”.

Alla domanda sull’espansione internazionale con particolare riferimento alle tre nuove sedi, Monti ha affermato che “sul mercato estero puntiamo tanto perchè l’azienda ha un livello di maturazione sulla sua tecnologia, i suoi prodotti e il suo core business davvero straordinario”. Con lo scopo finale di “immettere nell’organizzazione aziendale la capacità mentale di chi lavora che non si vive solo di mercato regolato”.

– foto xh7/Italpress –

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(ITALPRESS).

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Economia

Istat, a febbraio +47mila occupati e la disoccupazione cala al 5,9%

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ROMA (ITALPRESS) – A febbraio, rispetto al mese precedente, la crescita degli occupati e degli inattivi si associa alla diminuzione dei disoccupati. Il numero di occupati, secondo i dati Istat, è salito a 24 milioni 332mila. La crescita rispetto al mese precedente coinvolge gli autonomi, che salgono a 5 milioni 170mila, e i dipendenti a termine (2 milioni 710mila), mentre sono sostanzialmente stabili i dipendenti permanenti (16 milioni 451mila). L’aumento dell’occupazione (+0,2%, pari a +47mila unità) riguarda le donne, i dipendenti a termine, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni per i quali, come avviene per gli uomini, il numero di occupati diminuisce.

Il tasso di occupazione sale al 63,0% (+0,1 punti). Il calo delle persone in cerca di lavoro (-4,9%, pari a -79mila unità) interessa gli uomini, le donne e tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione scende al 5,9% (-0,3 punti), quello giovanile al 16,9% (-1,4 punti). La crescita degli inattivi (+0,3%, pari a +33mila unità) coinvolge gli uomini e i 25-34enni a fronte di un calo tra le donne e nelle altre classi d’età ad eccezione dei 15-24enni, per i quali si registra una sostanziale stabilità.

Il tasso di inattività sale al 32,9% (+0,1 punti). Confrontando il trimestre dicembre 2024-febbraio 2025 con quello precedente (settembre-novembre 2024), si registra un aumento di 199mila occupati (+0,8%). La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+2,0%, pari a +32mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1,7%, pari a -208mila unità).

A febbraio il numero di occupati supera quello dello stesso mese del 2024 del 2,4% (+567mila unità); l’aumento riguarda gli uomini, le donne, i 15-24enni e chi ha almeno 50 anni d’età, mentre per i 25-49enni si osserva una diminuzione. Il tasso di occupazione, in un anno, sale di 1,1 punti percentuali. Rispetto a febbraio 2024, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-18,4%, pari a -342mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,5%, pari a -60mila).

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– Foto IPA Agency –

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Economia

Dati Istat, a marzo l’inflazione accelera al 2% su base annua

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ROMA (ITALPRESS) – Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di marzo 2025 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,4% su base mensile e del 2% su marzo 2024, dal +1,6% del mese precedente.

La dinamica dell’indice generale riflette principalmente la risalita del tasso di variazione tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati, tornato positivo (da -1,9% a +1,3%) e, in misura minore, l’accelerazione dei prezzi dei Tabacchi (da +4,1% a +4,6%) e degli Alimentari non lavorati (da +2,9% a +3,3%). Un sostegno all’inflazione si deve anche ai Servizi relativi alle comunicazioni (da +0,5% a +0,8%), ai Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,1% a +3,3%) e infine ai Beni durevoli (la cui flessione si attenua da -1,5% a -1,2%).

All’opposto, decelerano i prezzi degli Energetici regolamentati (da +31,4% a+27,3%) e quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,9% a +1,6%). Nel mese di marzo l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile (a +1,7%), mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera lievemente (da +1,7% a +1,8%).

La crescita tendenziale dei prezzi dei beni si accentua sensibilmente (da +1,1% a +1,7%), mentre quella dei servizi resta stabile (a +2,4%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si riduce, portandosi a +0,7 punti percentuali contro i +1,3 di febbraio 2025.

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I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona risultano a marzo del 2,1% più elevati rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre la crescita tendenziale dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto resta ferma a +1,9%.

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi degli Energetici non regolamentati e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,2% entrambi), dei Tabacchi e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,5% entrambi) e dei Servizi relativi alle comunicazioni (+0,3%); gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi degli Energetici regolamentati (-2,4%) e degli Alimentati non lavorati (-0,4%).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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