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Cronaca

Piero Angela, folla in Campidoglio per l’ultimo saluto

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ROMA (ITALPRESS) – Un piccolo dinosauro con la scritta “grazie maestro”, un missile e un quadretto con le note dell’Aria sulla quarta corda di Bach, quella che ormai per tante generazioni di italiani è la musica di SuperQuark perchè “sulle note di quest’aria ci ha fatto viaggiare nella conoscenza” e poi tanti piccoli mazzi di fiori accanto alle rose rosse che coprono il feretro e alle corone del Presidente della Repubblica, della Presidenza del Consiglio, della RAI e Mondadori e ai gonfaloni della città metropolitana di Roma Capitale, della città di Torino – sua città natale – e della regione Piemonte oltre che del Comune di Montelupo Fiorentino di cui era cittadino onorario dal 2018. L’omaggio più grande a Piero Angela è quello commosso e silenzioso del suo pubblico. E’ un fiume ininterrotto di persone di tutte le età e di ogni provenienza, infatti, quello che da questa mattina sfila per la Piazza del Campidoglio per raggiungere la Sala della Protomoteca, aperta fino alle 19, e rendere omaggio al giornalista e divulgatore scientifico scomparso a Roma sabato scorso, 13 agosto, all’età di 93 anni.
La camera ardente è stata aperta alle 11,30 – dopo una breve cerimonia laica – ma già dalle 9 in tanti avevano preso posto nella piazza del Campidoglio per attendere pazientemente il proprio turno di ingresso. Ad accogliere il feretro, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, insieme ai figli di Angela, Alberto e Christine, e alla moglie, Margherita Pastore. Tocca al figlio Alberto, definito da molti l’erede naturale anche rofessionalmente, il compito di ricordare e raccontare il padre e il collega: “le persone che amiamo non vorrebbero mai lasciarci, però accade. Mio padre è riuscito sempre a unire pur mantenendo le sue opinioni. In questi giorni ci hanno sorpreso messaggi, articoli, pieni non di dolore ma di amore, un sentimento che rimane e che si trasforma in valore. E i valori sono eterni”.
“Ci ha insegnato tante cose, con libri e trasmissioni, ma anche con l’esempio: negli ultimi giorni mi ha insegnato a non aver paura della morte, la sua serenità mi ha davvero colpito. Se ne è andato soddisfatto – ha poi aggiunto Alberto Angela – come quando ci si alza dopo una cena con gli amici. Quando ha capito che era arrivata la fine ha concluso le trasmissioni e il disco jazz, discorso ai familiari e al pubblico e poi il giorno dopo se ne è andato. Sembrava riservato ma dentro aveva un fuoco. Per me continuerà a vivere attraverso i libri, le trasmissioni, i dischi jazz, ma anche in tutti quei ragazzi che hanno speranza nel futuro e cercano l’eccellenza, nei ricercatori che cercano di andare a meta nonostante tutte le difficoltà, in tutte le persone che cercano di unire e non di disunire, nelle persone che cercano la curiosità e le bellezze della natura, quelle che cercano di assaporare la vita. L’eredità che lascia a tutti noi è importante, ed è un’eredità non fisica o di lavoro, ma di atteggiamento nella vita: quello che ci ha detto come ultima cosa è stato ‘anche voi fate la vostra partè. E io cercherò di fare la mia”. Un discorso accolto da un fragoroso, sentito e prolungato applauso che ha riempito la sala dove per tutto il pomeriggio Alberto è rimasto insieme ai suoi figli a ringraziare i presenti e a stringere la mano di quanti hanno voluto portare ricordi, condoglianze e affetto alla sua famiglia per la scomparsa del padre, di quel Leonardo Da Vinci con cui ha vissuto “come figlio, come collega, come persona normale che si è trovata davanti una mente eclettica, una persona capace di dare la risposta giusta sempre, in qualunque settore, dall’ambito industriale a quello della ricerca con una grande capacità di sintesi e analisi e in modo pacato” e anche per via di quell’aforisma che amava ripetere (“Siccome una giornata ben spesa dà lieto dormire così una vita ben usata dà lieto morire”).
Tra le personalità che hanno voluto portare il loro saluto al volto televisivo che ha portato per decenni la scienza e la conoscenza nelle case di generazioni di italiani, oltre al sindaco Gualtieri e al presidente della regione, Nicola Zingaretti, anche i vertici RAI (la presidente Marinella Soldi, l’AD Carlo Fuortes, il direttore per il genere Approfondimento, Antonio Di Bella), Renzo Arbore, Dario Franceschini, Enrico Giovannini e Pierferdinando Casini e Enrico Letta.
(ITALPRESS)
– foto xc5-

Cronaca

Mattarella “Il mondo ha bisogno dell’Ue per la centralità del diritto”

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CERNOBBIO (ITALPRESS) – “Il mondo ha bisogno dell’Europa per ricostruire la centralità del diritto internazionale che è stata strappata. Per rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo. Per regole che riconducano al bene comune lo straripante peso delle corporazioni globali – quasi nuove Compagnie delle Indie – che si arrogano l’assunzione di poteri che si pretende che Stati e Organizzazioni internazionali non abbiano a esercitare. L’incrocio tra le ambizioni di quelle, e l’impulso di dominio, di impronta neo-imperialista, che si manifesta da parte dei governi di alcuni Paesi, rischia di essere letale per il futuro dell’umanità”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel videomessaggio inviato per la seconda giornata del Forum TEHA a Cernobbio, sottolineando che “l’Europa è, al tempo stesso, necessità e responsabilità”.
“Le forze imprenditoriali e quelle sociali, il mondo della cultura e la società civile europea devono avvertire la necessità e la responsabilità di sentirsi partecipi e costruttori, non spettatori inermi e intimoriti”, ha aggiunto il Capo dello Stato ribadendo che “le democrazie dell’Europa sono capaci di trovare in sè motivazioni e iniziative per non soccombere alla favola di una superiorità dei regimi autocratici, per non cedere all’idea di un mondo lacerato, composto soltanto di avversari, nemici, vassalli o clientes, nè all’idea di società frammentate”.
(ITALPRESS).

– foto: Ipa Agency –

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Cronaca

Trump “La guerra in Ucraina è una vergogna che deve finire”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “La guerra in Ucraina è una vergogna, voglio che finisca o sarà l’inferno”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in conferenza stampa dallo Studio Ovale alla Casa Bianca. “Ho messo fine a sette guerre: pensavo che quella in Ucraina sarebbe stata quella più semplice”, ha poi ammesso. “Se la guerra non finirà, altri pagheranno”, ha aggiunto parlando con i giornalisti.
Il presidente Usa sta diventando “sempre più pessimista” sulla fine della guerra in Ucraina. Secondo quanto riporta la NBC citando due alti funzionari dell’amministrazione, nonostante Trump non stia abbandonando la speranza di porre fine ai combattimenti, non nutre alcuna speranza sulle probabilità di pace o sulla possibilità di far incontrare Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. La NBC riferisce inoltre che, se si raggiungesse un accordo di pace, un’ipotesi sarebbe l’istituzione di una zona cuscinetto monitorata dagli Stati Uniti, che comprenderebbe una vasta zona demilitarizzata, i cui confini non sono ancora stati decisi.
(ITALPRESS)

– foto: Ipa Agency –

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Cronaca

L’Idf ordina l’evacuazione dei civili a Gaza City

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TEL AVIV (ISRAELE) (ITALPRESS) – L’esercito israeliano ha chiesto alla popolazione di Gaza City di spostarsi in “una nuova zona umanitaria” a Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza, a fronte “dell’espansione delle operazioni militari”. “Residenti di Gaza, non date retta alle affermazioni di Hamas: cogliete l’occasione per trasferirvi presto nella zona umanitaria e unitevi alle migliaia di persone che vi si sono già trasferite negli ultimi giorni e settimane”, ha scritto sui social il portavoce il lingua araba dell’IDF, Avichay Adraee. “La zona umanitaria comprende infrastrutture umanitarie vitali come ospedali da campo, condutture idriche e impianti di desalinizzazione dell’acqua, oltre alla fornitura continua di cibo, tende, medicinali e materiale medico, che saranno forniti in coordinamento tra l’Unità per il Coordinamento delle Attività Governative nei Territori e la comunità internazionale”, spiega. “Confermiamo che gli sforzi per fornire aiuti umanitari alla zona e per adattare le infrastrutture proseguiranno costantemente in collaborazione con le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali, parallelamente all’espansione delle manovre di terra”, conclude.
(ITALPRESS)

– foto: Ipa Agency –

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