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Cronaca

Intesa Sanpaolo, 30 mln con garanzia Sace per investimenti Esg di LU-VE

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MILANO (ITALPRESS) – Da Intesa Sanpaolo sostegno ai progetti di crescita sostenibile di LU-VE Group, la multinazionale varesina quotata su Euronext Milan e tra i principali operatori al mondo nel settore degli scambiatori di calore ad aria. Il Gruppo ha beneficiato di due finanziamenti da 15 milioni di euro, per un totale di 30 milioni, erogati da Intesa Sanpaolo e assistiti da Garanzia Green di SACE e che rientrano nella provvista da 1 miliardo di euro concessa da Cassa Depositi e Prestiti per agevolare il credito alle PMI e alle Mid Cap.
Il finanziamento S-Loan Climate Change rientra nel piano più ampio del gruppo bancario guidato da Carlo Messina per il supporto agli investimenti delle aziende nella transizione ambientale e al raggiungimento degli obiettivi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Nello specifico il finanziamento è destinato ai piani di sviluppo di LU-VE Group, finalizzati alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Il Gruppo contribuisce direttamente al benessere dell’ambiente attraverso lo sviluppo di scambiatori di calore che utilizzano fluidi refrigeranti naturali (CO2, ammoniaca, propano e acqua glicolata), al posto degli idrofluorocarburi (HFC), col conseguente beneficio di azzerare o ridurre drasticamente gli impatti negativi sull’ambiente (ODP – Ozone Depletion Potential e GWP – Global Warming Potential), rispondendo così anche alle esigenze green dei propri clienti.
Gli obiettivi di miglioramento ESG (Environmental, Social, Governance) legati al finanziamento S-Loan per LU-VE Group, prevedono l’adozione di una “Green Procurement Policy” e il mantenimento nella flotta aziendale di una prefissata percentuale di automezzi a ridotto impatto ambientale.
Il primo gruppo bancario italiano ritiene fondamentale promuovere lo sviluppo di una economia sostenibile, favorendolo in particolare nelle PMI e riconoscendo la rilevanza degli investimenti per la conformità ai princìpi ESG. Grazie al finanziamento a medio-lungo termine S-Loan di Intesa Sanpaolo, le imprese possono contare su supporto finanziario per interventi verso una maggiore sostenibilità sotto il profilo ambientale, sociale e governance di impresa e su un riconoscimento di sconto sul tasso del finanziamento al fine di premiare i risultati conseguiti. L’ottica di questa condivisione di obiettivi e della premialità risponde all’esigenza di favorire e accelerare la indispensabile transizione ambientale delle imprese clienti di Intesa Sanpaolo al fine di raggiungere quanto prima insieme al sistema produttivo italiano gli obiettivi di ripresa fissati nel PNRR.
“Siamo molto soddisfatti della nuova collaborazione con Intesa Sanpaolo, grazie alla quale si intensifica l’impegno di LU-VE Group nell’ingegnerizzazione e sviluppo di innovativi sistemi di refrigerazione e condizionamento – afferma Matteo Liberali, Amministratore Delegato di LU-VE Group -. L’attenzione alla sostenibilità rappresenta fin dalla nostra fondazione uno dei nostri tratti distintivi: ricerca e investimenti in soluzioni rispettose dell’ambiente sono i due punti fondamentali che hanno consentito la crescita del Gruppo. Stiamo potenziando sempre di più l’impiego dei fluidi refrigeranti naturali nei nostri scambiatori di calore. Da oltre 15 anni, il nostro team di ricerca e sviluppo sta lavorando, in anticipo rispetto agli altri operatori del mercato, per poter allargare il ventaglio di applicazioni di questi fluidi. L’innovazione e il rispetto dell’ambiente sono nel nostro DNA e quindi apprezziamo molto il fatto che Intesa Sanpaolo abbia riconosciuto il nostro impegno, per supportarci verso un ulteriore percorso di crescita”.
“Siamo da sempre fortemente impegnati a supportare le aziende del territorio in uno sviluppo sostenibile e oggi ancora di più, accompagnandole nella necessaria transizione verso l’economia green, in piena linea con il nostro piano industriale 2022-2025 e con i pilastri del PNRR. Per individuarne i bandi più adatti ai nostri clienti, abbiamo recentemente predisposto una piattaforma digitale e gratuita sul nostro sito web – dichiara Gianluigi Venturini, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo -. Abbiamo erogato in Lombardia 1,4 miliardi di euro per progetti di economia circolare e in S-Loan in favore di imprese che, come LU-VE Group, sempre più si orientano verso obiettivi ESG, come la riduzione del proprio impatto ambientale e il miglioramento in ambito sociale e di governance. Cresce sempre di più la consapevolezza che essere green e condividerne l’orientamento conviene e consente sia un più agile accesso al credito sia un miglioramento dei livelli di competitività, di fatturato e di redditività”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Panetta “Incertezza elevata per tensioni geopolitiche e commerciali”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’incertezza a livello globale resta elevata, alimentata dalle persistenti tensioni geopolitiche e commerciali. Questo contesto penalizza gli scambi internazionali e accentua la frammentazione dell’economia mondiale, contribuendo al rallentamento dell’attività produttiva”. Lo ha detto il governatore Fabio Panetta, nella sua relazione per il bilancio della Banca d’Italia, in occasione dell’Assemblea annuale a Roma. “L’economia europea, già segnata dalla stagnazione del settore manifatturiero, risente in modo particolare di queste dinamiche a causa della sua forte esposizione al commercio estero”.
“Le decisioni di politica monetaria dovranno bilanciare due fattori – ha spiegato Panetta -: da un lato, la debolezza dell’economia europea e le tensioni geopolitiche stanno frenando consumi e investimenti, contribuendo a contenere l’inflazione. Dall’altro lato, l’aumento dell’incertezza – dovuto soprattutto agli annunci, talora contraddittori, sulle politiche commerciali degli Stati Uniti – impone cautela nel percorso di diminuzione dei tassi ufficiali”.
“La lotta all’inflazione non può ancora dirsi conclusa. Sarà essenziale monitorare con attenzione tutti i fattori che potrebbero ostacolare il ritorno all’obiettivo del 2%”, ha sottolineato il governatore di Bankitalia.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Landini “Non sarò in piazza col M5s, ma rispetto l’iniziativa”

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ROMA (ITALPRESS) – “C’è sì il problema di una politica per la sicurezza dell’Europa, ma per noi deve essere fondata sui diritti, il lavoro e lo Stato sociale”. Così, in una intervista al Corriere della Sera, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sottolineando che il sindacato non sarà in piazza con il Movimento 5 Stelle sabato 5 aprile, alla manifestazione contro il riarmo. “La Cgil – spiega – non aderisce a manifestazioni di partito. Poi, le singole persone faranno quello che ritengono più opportuno”. “Il segretario della Cgil non partecipa – aggiunge -. Ma noi siamo rispettosi di questa e di altre iniziative contro il riarmo”. La riconversione dell’automotive alla difesa, “credo sia una stupidata totale – prosegue Landini -. Qui siamo davanti a scelte di fondo. Quando produci le armi poi le devi usare. Non è accettabile questa ipotesi di riconversione, perchè così si entra in una economia di guerra, quando invece alle persone bisogna dare sviluppo e diritti. L’Italia e l’Europa hanno il problema di non essere più al centro dell’innovazione, come si vede sull’intelligenza artificiale. E anche sui settori più tradizionali, siderurgia, chimica, mobilità, abbiamo smesso da tempo di investire. Riteniamo che le politiche industriali debbano avere altri obiettivi, dalla stabilità e qualità dell’occupazione al miglioramento dei salari”. “Governo e Confindustria – aggiunge – debbono riaprire i tavoli per rinnovare i contratti pubblici e privati, dai metalmeccanici alle telecomunicazioni, con aumenti reali. Ma risolvere la questione salariale significa anche affrontare le ragioni della povertà del lavoro: dalla redistribuzione dei redditi tutta a favore dei profitti alla precarietà senza precedenti, fino alla catena dei subappalti. Per questo, ripeto, i referendum sono fondamentali”. “Con il voto dell’8 e 9 giugno – dichiara – si possono cambiare le cose, creando le condizioni per un salario fondato sulla stabilità e la sicurezza del lavoro. L’11 e 12 aprile a Milano lanceremo la campagna referendaria. Il 12 saremo in piazza in 120 città e a Bruxelles e Parigi perchè, lo ricordo, potranno votare anche i cittadini fuori sede in Italia e all’estero per motivi di studio, lavoro o cura”. In merito al quorum, “ci sono tutte le condizioni per raggiungerlo – dice il leader Cgil -. Certamente non è facile in un Paese dove ormai metà degli elettori non va a votare. Ma questo è un voto che non delega ma consente di decidere direttamente. In caso di vittoria, il giorno dopo il voto, due milioni e mezzo di persone otterranno la cittadinanza italiana e i lavoratori delle aziende con più di 15 dipendenti riavranno tutti l’articolo 18 contro i licenziamenti, e si estenderà alle imprese appaltatrici la responsabilità in caso di incidenti sui lavori appaltati”. “Diversi partiti hanno firmato per il referendum e quindi mi aspetto che facciano la loro parte durante la campagna referendaria, che formalmente si aprirà tra qualche settimana. E mi aspetto che tutti i partiti, indipendentemente dalla loro posizione nel merito, invitino i cittadini a votare. Troverei inaccettabili inviti ad andare al mare, un vero attacco alla democrazia”, conclude Landini.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Conte “Contro di noi c’è il partito delle armi”

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ROMA (ITALPRESS) – “Calenda ha detto una cosa gravissima, profondamente antidemocratica, perchè non si invoca la cancellazione di un Movimento e di milioni di cittadini che lo votano. E mi dispiace che sui giornali non ho letto parole di condanna: i liberali sono tutti spariti?”. Così, in una intervista alla Stampa, il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, commentando le dichiarazioni di Carlo Calenda durante il congresso di Azione.
“Non è normale che un partito di opposizione, per la sua sopravvivenza, celebri un congresso per incoronare Giorgia Meloni – aggiunge -. La verità è che in prima fila era schierato il partito trasversale delle armi, che vuole un’Europa con l’elmetto e affida la crescita a un’economia di guerra. Ci insultano e ci deridono, ma risponderemo con una possente onda di partecipazione”.
“Davvero – si chiede Conte – qualcuno pensa seriamente di garantire più sicurezza ai nostri cittadini buttando via 800 miliardi per riarmare la Germania e pochi altri Paesi? Davvero il futuro è una transizione militare al termine della quale, per offrire lavoro ai nostri figli, li costringeremo ad arruolarsi nelle forze armate”. “Non c’è dubbio – sottolinea il leader del M5s – che questi tre anni di guerra abbiano rafforzato enormemente il potere negoziale di Putin. Avendo avuto la meglio sul campo di battaglia, vorrebbe dettare le condizioni”. Il negoziato “sarà faticosissimo ma Trump non può permettersi di non tutelare al meglio gli interessi dell’Ucraina. Ho solo il forte rimpianto per l’Europa che non siede al tavolo, ma addirittura sembra quasi volere boicottare questo negoziato per non ammettere di avere sbagliato tutto”.
Per Conte “non contano le chiacchiere nei talk show ma come voti in Parlamento. E Salvini è rigorosamente allineato alla maggioranza nella prospettiva guerrafondaia. Noi abbiamo presentato una mozione contro il piano di riarmo: la voti e vedremo se alle chiacchiere per una volta seguiranno i fatti”. Per quanto riguarda il Pd, dichiara: “Schlein, con fatica, sta provando a invertire la rotta rispetto alle componenti del suo partito che spingono per il riarmo. Mi auguro che ce la faccia perchè altrimenti rovineremo tutto il lavoro fatto in Europa”. Ed in merito alla manifestazione di sabato contro il riarmo promossa dal Movimento, dice: “La nostra piazza è aperta a tutte le forze politiche, sociali, associazioni, cittadini che vogliono la pace e vogliono protestare contro un governo che scarica sul sociale la corsa al riarmo, in un Paese dove la produzione industriale è ferma, i salari i più bassi d’Europa, la sanità al collasso”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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