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Torna la Serie A di basket, Gandini e Petrucci “Ci divertiremo”

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BOLOGNA (ITALPRESS) – La Serie A 2022/23 di basket, anche quest’anno targata UnipolSai, presentata presso la Salaborsa di Bologna, prenderà il via con l’anticipo di sabato 1° ottobre alle ore 20.30 tra Nutribullet Treviso ed Unahotels Reggio Emilia. Sarà un’annata estremamente avvincente, con squadre sempre più competitive, grazie anche al ritorno in Eurolega di due club italiani (EA7 Emporio Armani Milano e Virtus Segafredo Bologna), evento che non accadeva dal 2015. La stagione 2022/23 vedrà anche il ritorno nel massimo campionato italiano di Verona e Scafati, rientrate in Serie A rispettivamente dopo 20 e 14 anni. “Sarà un campionato di altissimo livello – le parole del presidente della Lega di Serie A, Umberto Gandini – Sarà una stagione importante e mi auguro che sia normale dal punto di vista logistico e faccia dimenticare la pandemia, che ha fatto tanto male alle nostre società capaci però di riuscire a resistere e di presentarsi ai nastri di partenza con grande passione e voglia di ben figurare”. Fiducioso si è detto anche il presidente della Federbasket Gianni Petrucci, che ha ‘benedettò il lavoro del presidente Gandini (“So quanto ha fatto, ad esempio, per i rimborsi”) partendo da un aneddoto: “Ieri ho chiamato Gravina per fargli i complimenti perchè ha detto che il calcio ha tanti problemi. Ma se i problemi li ha il calcio, come fa a non averli il basket? Eravamo sesti nel ranking in Europa, ora siamo terzi: vuole dire che i nostri dirigenti e società hanno lavorato moltissimo. Penso che l’entusiasmo che è derivato dagli Europei dimostri come tante volte si fanno critiche eccessive per delle virgole. Cerchiamo di prendere il buono dalle squadre di serie A”. Le Final Eight di coppa Italia verranno giocate a Torino, mentre il battesimo della stagione è in programma mercoledì e giovedì con la Supercoppa Frecciarossa a Brescia. E’ stato creato anche un nuovo marchio della Lega, che partendo dal passato offre un segnale di creatività, studiato da Charis Tsevis, visual designer greco che ha collaborato anche con la NBA. Il logo rappresenta una giocatore in schiacciata, il movimento dinamico classico del basket per esprimere il messaggio ‘Zero gravità’.
– foto Ciamillo-Castoria/Legabasket –
(ITALPRESS).

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La F1 sbarca a Monaco, Vasseur “Gara unica, sarà una Ferrari determinata”

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MONTECARLO (MONACO) (ITALPRESS) – Va in scena questo weekend uno degli appuntamenti più iconici del campionato, il Gran Premio di Monaco, che è anche la gara di casa per Charles Leclerc, unico pilota monegasco ad aver vinto in patria in Formula 1. Il circuito cittadino non ha subito variazioni tranne l’annuale riasfaltatura: continua a misurare 3.337 metri – è il più corto del Mondiale – con appena 10 metri di larghezza nel punto più ampio.

Quest’anno c’è però una grande novità regolamentare, ovvero l’introduzione dell’obbligo di effettuare almeno due pit-stop, indipendentemente dall’uso delle tre mescole. Con questa misura si cerca di incentivare l’azione in pista, dopo che negli ultimi anni i sorpassi ma in generale i cambi di posizione si sono visti con il contagocce, tanto che nel Principato, ancor più che in ogni altra gara dell’anno, la qualifica rappresenta un momento davvero chiave del weekend di gara.

“Il Gran Premio di Monaco è una gara unica – le parole di Fred Vasseur, team principal della Ferrari – Sappiamo come la qualifica sia fondamentale e in questi giorni abbiamo lavorato proprio per migliorare la nostra performance sul giro secco, dopo che nelle ultime occasioni non siamo riusciti a sfruttare al meglio il nostro pacchetto al sabato”.

Quella dei due pit-stop è una novità “che introduce una sfida ulteriore per la gara di Monaco, con l’intento di dare più importanza alla strategia e aumentare l’azione in pista – osserva ancora Vasseur – Ovviamente è l’appuntamento di casa per Charles e questo rende questa corsa speciale per tutta la squadra, che è determinata a mettere nelle condizioni di ottenere il massimo della prestazione sia lui che Lewis”.

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Della novità regolamentare ha parlato anche Arthur Leclerc, fratello di Charles e development driver della Ferrari. “Penso che sia positivo avere due soste obbligatorie, perché porterà un po’ più di azione e imprevedibilità alla gara, e permetterà anche ai piloti di spingere di più con le gomme – sottolinea – Negli ultimi anni tutto ruotava troppo intorno alla gestione degli pneumatici. Quest’anno credo che questa regola aggiungerà un po’ di strategia al quadro generale. Detto ciò, Monaco è sempre Monaco, quindi penso che sarà comunque fondamentale fare bene in qualifica per poter avere una buona gara. Sono davvero curioso di vedere cosa succederà”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Finale Western Conference, Oklahoma schianta Minnesota in gara-1

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OKLAHOMA CITY (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Se il buongiorno si vede dal mattino, la finale della Western Conference rischia di essere un monologo Thunder. Gara 1 al Paycom Center è senza storia: 114-88 per Oklahoma City dove spicca come al solito Shai Gilgeous-Alexander con 31 punti, di cui 20 nel secondo tempo con 8/14 dal campo dopo una prima parte di gara complicata.“Ma non è che ho cambiato il mio atteggiamento, ho solo provato a continuare a essere aggressivo, a credere nel mio lavoro”, assicura.

E dire che all’intervallo lungo i Wolves erano pienamente in partita, tanto da andare al riposo avanti di 4 (48-44), ma negli altri due quarti OKC alza il livello, con un parziale complessivo di 70-40. Che qualcosa nelle fila di Minnesota non abbia funzionato nel secondo tempo lo si evince anche dalle statistiche di Julius Randle, il migliore dei suoi con 28 punti ma solo 8 siglati fra terzo e quarto periodo mentre Anthony Edwards, che viaggiava a 26.5 punti di media in questi play-off, è stato tenuto a 18 punti con 5/13 al tiro. Minnesota non ha trovato antidoti alla strategia difensiva dei Thunder, che hanno intasato il pitturato costringendo i rivali a cercare con insistenza la soluzione da fuori, contando anche su una certa “ruggine” fra i Wolves che dopo aver eliminato Golden State sono stati fermi una settimana.

“Per come abbiamo giocato difensivamente nel primo tempo, andare al riposo sotto solo di 4 è stato come una vittoria”, ha ammesso candidamente coach Daigneault.E’ solo gara 1, hanno vinto in casa e hanno giocato bene, complimenti a loro. Ma fra due giorni c’è un’altra partita”, avverte il collega Chris Finch.

Appuntamento dunque per il secondo atto, sempre a Oklahoma City, nella notte italiana fra giovedì e venerdì mentre fra poche ore si accenderanno le luci del Madison Square Garden per la prima sfida fra New York Knicks e Indiana Pacers che mette in palio il titolo della Eastern Conference e l’altro pass per le Finals.

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-Foto IPA Agency-
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Morto a 87 anni Nino Benvenuti, fu oro olimpico nel pugilato a Roma 1960

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ROMA (ITALPRESS) – Lutto nel mondo della boxe. E’ morto a Roma, all’età di 87 anni, Nino Benvenuti, icona del pugilato italiano e mondiale. Lo apprende l’Italpress.

Nato a Isola d’Istria il 26 aprile 1938, Benvenuti è stato campione olimpico dei pesi welter nei Giochi Olimpici di Roma 1960, campione mondiale dei pesi superwelter tra il 1965 e il 1966, campione europeo dei pesi medi tra il 1965 e il 1967, campione mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970. Nel 1968 ha vinto il prestigioso premio di Fighter of the year e nel 1992 è stato inserito nella International Boxing Hall of Fame, primo italiano a ricevere entrambi i riconoscimenti.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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