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Cronaca

Lean Healthcare Award, innovazione non solo digitale per la sanità

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ROMA (ITALPRESS) – Non solo innovazione digitale, ma un cambiamento culturale profondo per rendere la sanità più vicina ai cittadini. E’ questo il senso del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza secondo Bayer. Se ne è parlato nel corso della quinta edizione dei Lean Healthcare Award. Proprio sul fronte dell’innovazione culturale, Bayer Italia ha lanciato il progetto “DiCo Sanità”, un network di digitalizzazione collaborativa che ha l’obiettivo di affiancare le aziende sanitarie su tutto il territorio nazionale.
“Abbiamo deciso di generare un board di riflessione, con tutti gli esperti del settore, all’interno del quale individuare le priorità per non mancare l’obiettivo di questa trasformazione digitale, organizzativa e culturale – ha detto Patrizia Ponzi, Patient Access Head di Bayer Italia -. Questo board che si è riunito anche questa settimana, ha messo a punto una survey che verrà mandata agli operatori sanitari, e che ha proprio l’obiettivo di individuare quali sono i gap, cosa manca per raggiungere i risultati. Da questi gap saranno elaborate raccomandazioni operative dal board, che saranno poi diffuse alle istituzioni regionali e nazionali”.
Il premio Lean HealthCare e Lifescience Award 2022, giunto ormai alla quinta edizione, ha visto concorrere 206 progetti, presentati da 92 aziende socio-sanitarie pubbliche e private. Nell’ambito della categoria della “migliore idea progettuale”, il Policlinico Umberto I di Roma è salito sul podio, collocandosi al terzo posto con il progetto “Team emo-feel: approccio Lean e presa in carico integrata del paziente emofilico” per trovare soluzioni condivise nella gestione del tempo e del carico di lavoro, ponendo al centro l’esperienza di cura vissuta dal paziente con emofilia.
Un premio speciale per la categoria “ambiti progettuali” è stato, inoltre, attribuito al Presidio Ospedaliero Sirai Carbonia per l’iniziativa “Il cuore dall’ospedale al territorio”, per una migliore gestione dei percorsi territoriali, la gestione della cronicità e dell’attività domiciliare del paziente affetto da sindrome coronarica acuta e cronica.

– foto ufficio stampa Bayer Italia –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Morti in Nepal due alpinisti italiani, altri risultano dispersi

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ROMA (ITALPRESS) – Da venerdì 31 ottobre si sono persi i contatti con due alpinisti italiani, Alessandro Caputo e Stefano Farronato, impegnati in Nepal nella scalata del picco Panbari. Il loro decesso è stato confermato questa mattina dalle autorità locali. Lo rende noto la Farnesina. I connazionali erano stati sorpresi da forti nevicate al Campo 1 (5.000 metri). Altri connazionali risultano dispersi e le ricerche sono in corso. Il Consolato Generale a Calcutta, anche per il tramite del Consolato Generale Onorario a Kathmandu, e in stretto raccordo con la Farnesina, sta seguendo direttamente l’evoluzione della situazione in contatto con le autorità locali e con i familiari dei connazionali.

Foto: www.pexels.com

(ITALPRESS).

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Cronaca

4 Novembre, Crosetto “Lavoro forze armate permette di vivere in pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “Con grande emozione mi rivolgo a voi, donne e uomini della Difesa. Ogni giorno, osservando il vostro impegno, ritrovo il senso autentico del servire lo Stato: con serietà, disciplina, responsabilità e umanità. Servire significa mettersi al servizio degli altri, della collettività, della Patria, consapevoli che il contributo di ciascuno di noi si intreccia con quello degli altri, formando la trama solida che protegge la nostra Repubblica. Il 4 novembre è il momento in cui l’Italia guarda alla propria storia e riconosce che ciò che siamo oggi è frutto del coraggio e del sacrificio di generazioni di donne e uomini che hanno scelto di servire, difendere e proteggere, anche a costo della vita. E’ l’occasione per celebrare il ruolo delle Forze Armate nel tessere quella rete di sicurezza, coesione e fiducia che permette alla nostra comunità di vivere in pace.
Viviamo, oggi, tempi complessi, in cui la pace non è più scontata. Le guerre del XXI secolo, infatti, non si combattono solo sul terreno. Si combattono nello spazio, nel cyberspazio, nella dimensione cognitiva, attraverso una guerra ibrida e invisibile che si gioca sui dati, sull’informazione, sulle percezioni. Per questo il vostro lavoro, donne e uomini della Difesa, militari e civili, è così importante”. Così il ministro della Difesa Guido Crostto in una nota stampa. “Con professionalità e generosità garantite ogni giorno la serenità e il benessere dei cittadini, difendendo i principi che sono alla base della nostra democrazia e del vivere insieme. L’umanità con cui operate è ciò che vi distingue e che rappresenta la vera forza dell’Italia: la capacità di comprendere, di ascoltare, di aiutare, di tendere la mano, di costruire ponti. Il tema di quest’anno – ‘Difesa, la forza che uniscè – non è uno slogan. E’ un principio concreto, un messaggio che attraversa ogni azione delle Forze Armate. La Difesa lega territori e generazioni, collega città e borghi, accorcia le distanze tra la periferia e il cuore dello Stato. Unisce perchè costruisce fiducia: tra istituzioni e cittadini, tra cittadini stessi, tra chi opera nei reparti e chi riceve la protezione dello Stato. Fiducia che nasce dal senso di responsabilità, dalla coerenza tra parole e azioni, dalla capacità di proteggere senza compromettere etica, rispetto e dignità. Essere la forza che unisce significa proteggere in tutti i sensi del termine: esserci dove c’è bisogno, sostenere le comunità, garantire sicurezza e soccorso con competenza e dedizione. Significa custodire la memoria dei nostri Caduti. Ricordarli non come un atto simbolico, ma come fondamento dell’identità della Difesa e della Repubblica. I Caduti che, così come chi porta nel corpo e nel cuore i segni del dovere, ci insegnano che il servizio è fatto di coraggio, di responsabilità, di sacrificio. La loro memoria è il filo che ci lega a ciò che conta davvero: la vita, la libertà, la dignità dell’altro” conclude il ministro Crosetto.

foto: IPA Agency

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Cronaca

Si presenta alla Questura di Milano per chiedere protezione speciale, arrestato un ricercato a El Salvador

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MILANO (ITALPRESS) – Un 32enne si è presentato, munito di appuntamento, presso il Settore Rifugiati dell‘Ufficio Immigrazione della Questura di Milano, per istruire una pratica di rilascio di permesso di soggiorno per “protezione speciale”, a seguito di decisione positiva del Tribunale Ordinario di Milano pronunciata a luglio sul ricorso da lui presentato avverso il diniego della protezione internazionale emesso dalla Commissione Territoriale di Milano nel 2021.

Nel corso degli accertamenti svolti dai poliziotti di via Montebello è emerso a suo carico una segnalazione da parte dell’Interpol per il suo arresto provvisorio e l’estradizione verso El Salvador. L’uomo, infatti, è ricercato in quanto colpito da un mandato di cattura emesso dal “Tribunal Contra El Crimen Organizado” del paese centroamericano per il reato di partecipazione all’organizzazione MS13, dedita alla commissione di reati estorsivi, traffico di armi e traffico di droga, così come previsto dalla legge speciale salvadoregna che prevede la pena massina di anni 12 di reclusione. Il cittadino salvadoregno è stato accompagnato presso la casa circondariale Francesco di Cataldo.

-Foto Polizia di Stato-
(ITALPRESS).

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