MILANO (ITALPRESS) – Mariangela Melato “è stata una grandissima attrice ma anche una vera milanese” e per questo “oggi voglio ricordare la sua storia” tra studi a Brera, il bar Jamaica dove inizia a cantare, i lavoretti alla Rinascente o da tuttofare nei teatri e infine, finalmente, l’attrice di cinema con i più importanti registi della scena italiana, da Lina Wertmuller a Federico Fellini. “Ho un rimpianto – confessa il sindaco Giuseppe Sala nella sua puntata odierna del podcast “Buongiorno Milano” – non avere mai conosciuto Mariangela Melato, che ci ha lasciato esattamente dieci anni fa”. Raffaella Pavone Lanzetti, in arte Mariangela Melato, è morta a Roma l’11 gennaio 2013 ed è stata, per Sala, “una vera milanese, una di quelle che ha impersonato meglio le tante Milano che convivono nella sua identità. Figlia di un “ghisa” (un vigile urbano, ndr) e una sarta, nata in via Montebello, Mariangela nasce qui e di questa città incarna lo spirito più profondo – racconta il primo cittadino – quello capace di cambiare la realtà con la fiducia nei propri mezzi e la continua volontà di applicarsi e confrontarsi con se stessi per migliorare sempre”.
Nel cinema, sua “vocazione insopprimibile”, “Mariangela Melato è riuscita a portare alla ribalta il personaggio della milanese, capace di ridere di sè e di far ridere, in un momento storico in cui il cinema “parlava romano o napoletano” e tutti “conquista con quel suo modo stravagante, schietto e spiritoso”. Una lunga e difficile gavetta, la rottura delle convenzioni sociali, “su questa strada fatta di tanto lavoro, volontà e indipendenza nasce il successo. Orgogliosamente ribelle alle mode, allo status quo, ai giudizi preconfezionati, voce critica nei confronti di stilisti, parrucchieri e ragazze che ne diventano prede usando il corpo per diventare dive prima che attrici”.
Milano le ha intitolato uno dei suoi più celebri teatri, il Piccolo Teatro Studio di via Rivoli.
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