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Cronaca

Editoria, Barachini “Equilibrio tra innovazione e regole”

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MILANO (ITALPRESS) – “Indietro non si torna. L’innovazione tecnologica è una realtà e dobbiamo farci i conti. Forse siamo arrivati a un punto di svolta in cui si è compreso che l’informazione di qualità si paga”. Lo ha detto Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria e all’Informazione, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia di stampa Italpress.
Per il sottosegretario “il panorama dell’informazione è molto cambiato negli ultimi anni perchè ci sono stati due eventi che ci hanno messo di fronte a un senso di responsabilità della diffusione delle notizie: prima la pandemia, oggi il conflitto russo-ucraino. L’Europa – ha continuato – è intervenuta in molti settori del rapporto tra governance, informazione ed equilibrio dell’informazione unendo pezzi di puzzle. Il Media Freedom Act è uno di questi. Noi – ha proseguito Barachini – condividiamo lo spirito dell’iniziativa portata avanti dalla presidente von der Leyen già dal 2021 perchè si tratta di un tentativo di armonizzare a livello europeo le norme e i regolamenti che gestiscono il rapporto fra editori, informazione e piattaforme. Ci sono ovviamente – ha aggiunto – questioni da approfondire. Il nostro Dipartimento si sta occupando di questo, abbiamo partecipato e parteciperemo a incontri in sede europea perchè, per esempio, la normativa italiana è molto più avanzata di quella di altri paesi”.
Per Barachini, però, “armonizzare significa anche rispettare le dinamiche, la storia, la tradizione dell’editoria nazionale”.
La situazione del caro energia e del costo delle materie prime “si riflette in maniera critica, a volte drammatica sul sistema della produzione di quotidiani, riviste e tutto il mondo editoriale – ha detto il sottosegretario – perchè energia e carta sono alla base della piramide dell’informazione come l’abbiamo sempre conosciuta. Il Dipartimento – ha continuato – è molto attento a questo. Monitoriamo costantemente i rincari della carta, che in qualche caso è raddoppiata o forse ancora di più. Abbiamo vari sistemi di finanziamento indiretto rispetto al sistema editoriale. Innanzitutto il credito di imposta per l’acquisto della carta che prevediamo di proseguire nel 2023 perchè i rincari in questo momento continuano”. Per Barachini, però, “non c’è soltanto il tema della carta perchè c’è, per esempio, il sostegno al sistema complessivo, il credito di imposta per gli investimenti pubblicitari sui mezzi di informazione. E’ un sistema molto efficace per sostenere i bilanci delle aziende editoriali. Poi – ha aggiunto – ci sono i contributi per la digitalizzazione. Per molto tempo si è pensato che il digitale e la carta si potessero sostituire. Così non sarà. Si dovranno integrare – ha continuato -, perchè i ricavi del digitale non sono uguali a quelli del sistema tradizionale, per esempio. Dobbiamo lavorare su questo. Poi – ha aggiunto – c’è una misura estremamente importante, quella degli incentivi all’assunzione degli under 35”.
I contratti con le agenzie di stampa per la fornitura di servizi informativi sono ancora in regime di proroga ma c’è l’intenzione di riformare il settore. La ratio è “sostenere le agenzie di stampa, che fanno un lavoro unico nel mondo dell’informazione”, ha spiegato Barachini, ricordando che i contratti per i servizi acquistati dalla pubblica amministrazione “sono stati fatti nel 2017 e poi prorogati di anno in anno”. Per il sottosegretario bisogna “intervenire per dare regole e risorse stabili”. “Penso – ha continuato – a un sistema che riveda questi parametri senza lasciare indietro nessuno, perchè è corretto sostenere tutta l’informazione primaria”. Occorre, quindi, “sostenere tutti ma magari modificando i criteri – ha spiegato – in modo da premiare chi in questi anni ha fatto sviluppo, innovazione, assunzioni, e dare risorse per un periodo che sia almeno di tre anni perchè il regime della proroga tiene appese realtà editoriali che devono di anno in anno costruire bilanci a volte sempre più faticosi”.
In tema di informazione, la battaglia tra vero e falso è ancora complessa. “Trattiamo il tema delle fake news e siamo impegnati su questo con vari incontri”, ha sottolineato. “Da responsabile di un settore come questo – ha aggiunto – oggi credo che occorra mettere in sinergia strategie che collaborino. Stiamo lavorando con il dipartimento della cybersicurezza italiana anche sui sistemi di diffusione delle fake news. Dobbiamo anche capire che la sensibilizzazione dei cittadini parte anche da piccoli casi”, ha detto.
Quanto al rapporto tra digitale e carta stampata, secondo il sottosegretario, si tratta di “mondi che devono in qualche modo integrarsi e vincere reciproche diffidenze”. “Io credo molto al contributo pubblico all’informazione – ha evidenziato – ma deve corrispondervi un impegno da parte degli editori a rispondere con la stessa serietà e responsabilità con la quale viene elargito il contributo. Il sistema digitale deve evolversi con le stesse norme e regole che l’editoria tradizionale ha da molti anni e che ha testato in un sistema solido. E’ vero – ha aggiunto Barachini – che anche la fruizione delle notizie è cambiata. Probabilmente leggiamo una rivista con grande profondità mentre tendiamo a scorrere più velocemente un giornale online. E’ qualcosa su cui forse dobbiamo riflettere”, ha concluso.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Il Napoli piega il Milan 2-1 e resta a -3 dall’Inter

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli supera 2-1 il Milan nel posticipo della domenica e rimane ampiamente in corsa per lo scudetto. Sono Politano e Lukaku a mettere la firma su una vittoria maturata nel primo tempo, con Jovic a siglare l’unica rete rossonera nelle battute finali della ripresa, dopo che Meret aveva fermato un tiro di Gimenez dal dischetto.
Ai partenopei basta poco più di un minuto per trovare l’1-0. Dalla destra, Di Lorenzo serve in profondità Politano che sfrutta un’incomprensione difensiva tra Hernandez e Pavlovic per infilarsi tra i due e battere Maignan con il sinistro. Al quarto d’ora, una deviazione al volo di tacco di Anguissa su un tiro-cross di Politano esce non di molto alla sinistra del portiere. Il raddoppio arriva al 19′. Gli ospiti perdono palla in uscita, Gilmour la recupera e serve in area Lukaku, che viene perso dai centrali avversari e trafigge Maignan con il mancino per il 2-0. Tre minuti dopo, Anguissa ci prova con un destro da fuori ma l’estremo difensore francese alza in corner. La reazione rossonera è piuttosto timida e i padroni di casa non faticano a gestire il doppio vantaggio fino all’intervallo. Conceicao mette subito dentro Leao, lasciato inizialmente in panchina. Il primo guizzo dei 7 volte campioni d’Europa arriva al 14′, quando il portoghese sfonda sulla sinistra e serve al centro Pulisic che allarga a sua volta per l’altro neo entrato Gimenez, il quale però spara alto con il sinistro dal limite dell’area. Al 24′, Maignan e compagni si procurano una grande occasione quando Hernandez viene atterrato in area da Billing, guadagnando così un calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Gimenez, che calcia però male e si fa ipnotizzare da Meret. Pavlovic è uno degli ultimi a mollare e al 34′ va al tiro dalla distanza, ma Meret alza sopra la traversa. I rossoneri spingono e al 39′ accorciano le distanze. Hernandez chiede e ottiene il triangolo da Leao, entra in area e serve al centro il neo entrato Jovic, il quale ci mette la punta del piede destro e infila la sfera alle spalle di Meret. L’attaccante serbo è in palla e, in pieno recupero, va alla conclusione dal limite con il destro ma la palla esce di circa un metro alla sinistra del palo. Sarà l’ultima occasione del match, con il risultato che non cambierà più. Grazie a questa vittoria, il Napoli sale a quota 64, tornando a tre punti di ritardo dalla capolista Inter. Per il Milan, fermo al nono posto a quota 47, la strada verso l’Europa si fa sempre più in salita.
– foto Ipa Agency –
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L’Inter soffre nel finale ma batte l’Udinese 2-1

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MILANO (ITALPRESS) – Vittoria fondamentale per l’Inter che batte 2-1 l’Udinese. Decisive le reti di Frattesi e Arnautovic nella prima frazione, Solet ha provato a riaprire la gara, ma non è bastato ai bianconeri per trovare il pareggio. Sommer è stato decisivo nel finale. Successo numero 20 in stagione per la squadra di Simone Inzaghi: espulso alla fine per proteste: ora i nerazzurri sono a +6 sul Napoli, in attesa della sfida tra i partenopei e il Milan di questa sera.
Senza Taremi, fermatosi a causa di un affaticamento muscolare, Simone Inzaghi ha schierato Arnautovic e Thuram nel classico 3-5-2, marchio di fabbrica del tecnico piacentino. L’Udinese ha risposto con un modulo speculare: Lucca unico riferimento in attacco, con Ekkelenkamp a supporto. Dopo 44 secondi Calhanoglu ha tentato il colpo da biliardo, ma il tiro del turco di prima intenzione è terminato sul fondo. I padroni di casa hanno iniziato col piede premuto sull’acceleratore, all’8′ Frattesi – praticamente da dentro l’area piccola – ha colpito il palo esterno. Sono bastati 12 minuti all’Inter per sbloccare la sfida, merito di una giocata collettiva finalizzata dal piattone dello stesso Arnautovic. La rete del raddoppio di Frattesi, arrivata al 29′ della prima frazione, ha di fatto anestetizzato la gara, con i friulani incapaci di trovare una reazione. Nella ripresa Runjaic ha mandato in campo Iker Bravo al posto di Lovric, i bianconeri hanno iniziato a trovare maggiore coraggio: al 26′ Solet ha anticipato tutti su un cross alto sulla propria trequarti, il difensore francese con un’azione personale fino al limite dell’area interista ha trovato il 2-1 con un gran tiro dalla distanza. Qualche minuto più tardi Lucca, di testa, è stato murato dall’ottimo intervento di Sommer, col portiere svizzero che si è superato anche nel recupero sul tiro ravvicinato di Solet. Terza vittoria consecutiva per l’Inter, che nel prossimo turno affronterà il Parma. L’Udinese, invece, sfiderà il Genoa.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Ci pensa Kean, la Fiorentina batte l’Atalanta 1-0

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina batte l’Atalanta e rimane agganciata al carro dell’Europa che conta conquistando un successo che va oltre i tre punti finali. Decide ancora una volta Moise Kean, che chiude la sua personale settimana con una rete pesantissima dopo la doppietta di Dortmund con la Nazionale. Gli orobici, invece, dopo questo ko abbandonano ogni sogno di scudetto e ridimensionano inevitabilmente le proprie ambizioni, con l’attacco nerazzurro che vive una giornata no sotto ogni punto di vista. I padroni di casa devono rinunciare a poche ore dal fischio di inizio a Gosens, che rimedia una distorsione nella seduta di rifinitura, con Palladino che lancia dal 1′ Parisi, mentre gli ospiti recuperano un pò a sorpresa Retegui, titolare insieme a Lookaman in attacco. E’ la Fiorentina a fare la partita, con un iniziale predominio a centrocampo, ma con il passare dei minuti sono gli esterni atalantini, Bellanova e Zappacosta, ad accentrare il gioco fra i propri piedi. Kean soffre la marcatura di Hien che quasi lo annulla. Ma nel finale di tempo, nel momento in cui l’Atalanta dà l’impressione di poter passare (sinistro velenoso di Retegui), ecco la rete del centravanti viola, al 21esimo gol totale stagionale, sfruttando un errore clamoroso di Hien in disimpegno. Seppur in difficoltà in linea mediana, e con Parisi in particolare sempre sorpassato da Bellanova, la squadra gigliata beneficia del buon momento di Fagioli che spesso duetta con Gudmundsson, quest’ultimo vero raccordo fra centrocampo ed attacco. Dopo che proprio l’attaccante islandese in apertura di ripresa fallisce il pallonetto del possibile 2-0, Gasperini cambia la sua Atalanta: fuori Lookman e Retegui, dentro Samardzic e Maldini, con De Ketelaere che avanza. Il belga, però, non incide e così al 70′ viene sostituito da Brescianini, stessa sorte per Gudmundsson che lascia il posto a Beltran. La Fiorentina ha la clamorosa doppia chance di chiudere la partita poco dopo con Ranieri ottimamente servito da Mandragora, ma il capitano viola si fa ipnotizzare da Carnesecchi. Ma la Dea è in giornata no, e così gli uomini di Palladino arrivano soffrendo meno del dovuto al triplice fischio finale in cui possono far festa. Per l’Atalanta una brutta battuta d’arresto che fa male: calendario alla mano, più che allo scudetto i nerazzurri dovranno guardarsi alle spalle.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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