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Cronaca

Chirurgia plastica, il low cost può essere un rischio per la salute

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MILANO (ITALPRESS) – Quasi 13 milioni di interventi di chirurgia estetica e oltre 17 milioni di trattamenti non invasivi. Sono questi, in un solo anno, i numeri mondiali della bellezza nel 2021 secondo l’International Society of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS). Più modeste, ma comunque impressionanti, le cifre italiane. Quasi 284 mila interventi di chirurgia estetica e più di 668 mila trattamenti non chirurgici, come filler e botulino, in un solo anno. In tutto il mondo continua a crescere la voglia di essere giovani e belli. Anzi, se possibile, perfetti. Anestesie, iniezioni, interventi chirurgici, ricoveri e convalescenze sono il prezzo da pagare per provare ad avvicinarsi all’obiettivo, oltre ovviamente al conto del chirurgo plastico. Nessun ostacolo sembra insuperabile per chi vive male nel proprio corpo, per chi non si riconosce nello specchio. Un’insoddisfazione che in alcuni casi porta a fare scelte sbagliate e a mettere a repentaglio la salute. La sicurezza in chirurgia plastica è uno dei temi affrontati da Francesco Stagno d’Alcontres, presidente della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica (Sicpre), intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, il nuovo format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
“A un paziente che chiede un intervento bisogna dare un messaggio chiaro e preciso”, ha spiegato Stagno d’Alcontres. “Il paziente – ha proseguito – deve rivolgersi sempre a uno specialista che abbia una certa esperienza e che possa renderlo edotto sulla procedura richiesta”.
“I social – ha detto il presidente della Sicpre – danno messaggi di grande qualità ma dobbiamo fare attenzione perchè spesso dietro non c’è una vera qualità chirurgica. Spesso non corrispondono a ciò che propongono. A volte vengono prodotti da ‘cercatori di pazientì. Bisogna fare molta attenzione e informarsi”.
“Se vogliamo garantire un’attività professionale di qualità – ha aggiunto – dobbiamo sempre mantenerci con un rispetto totale nei riguardi della prestazione che facciamo, anche attenendoci all’uso di prodotti di qualità. Spesso i prezzi bassi dimostrano che non si usano prodotti di qualità, che non viene data una garanzia”.
Occorre fare attenzione alla scelta dello specialista. “Deve essere un professionista – ha sottolineato – con una certa esperienza e capacità, che possa dare qualità a ciò che propone”.
E’ importante anche scegliere bene il luogo dove subire l’intervento. “E’ indubbiamente importante”, ha affermato Stagno d’Alcontres. “Devono essere strutture – ha continuato – che abbiano l’accreditamento della Regione e un certo rigore nell’applicazione dei parametri del giusto approccio ai trattamenti chirurgici. Ci sono realtà che non garantiscono qualità e sterilità”.
Alcuni decidono di subire interventi di chirurgia estetica all’estero, anche per motivi economici. “Spesso nei nostri ambulatori – ha detto – si presentano persone che si sono recate all’estero per l’intervento e hanno avuto complicanze abbastanza complesse. Le vediamo anche in ospedale, arrivano attraverso il pronto soccorso”.
E’ importante, quindi, seguire bene i pazienti anche dopo l’intervento. “E’ fondamentale seguire il post-operatorio: il 60% lo fa l’intervento – ha affermato – e il restante 40% lo fa il post-operatorio. Non possiamo pensare che la soluzione sia l’estero. Oggi in Italia ci sono chirurghi plastici di grandissima qualità e un livello della chirurgia plastica veramente elevato”.
“Negli ultimi 30 anni – ha aggiunto – c’è stata una progressione nella qualità della chirurgia plastica ed estetica in Italia. Abbiamo tanti colleghi bravi e questo comporta che la formazione di base è di qualità, quindi i giovani che si stanno affacciando a questo mondo della chirurgia plastica – ha concluso – sono seri, preparati e con doti notevoli dal punto di vista professionale”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Vincono Berrettini E Sinner, ItalDavis in finale con Olanda

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MALAGA (SPAGNA) (ITALPRESS) – L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Josè Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta e in rimonta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere subito i conti e ad evitare il doppio è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente e in finale per il secondo anno consecutivo, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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