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Cronaca

Università, Carlo Verdone allo Iulm tra medicina e comunicazione

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MILANO (ITALPRESS) – Si terrà giovedì 4 maggio, alle ore 18, all’Università Iulm l’evento “Infodemia? No Grazie!”. Carlo Verdone dialogherà con Gianni Canova e Marco Montorsi, rettori di Università Iulm e Humanitas University. I due atenei inaugurano una collaborazione sui temi della comunicazione scientifica e medica, che avrà come esito più rilevante una Masterclass dedicata ai professionisti della scienza e della salute. “Conosciamo Carlo Verdone come grande uomo di spettacolo, attore comico o “malin-comico” – commenta Gianni Canova, rettore dell’Università Iulm -, ma è anche un uomo che ha dedicato tutta la vita al tema della salute. Per questo lo abbiamo invitato per ragionare insieme su come comunicare temi centrali quali la salute, la Scienza e la Medicina. La conversazione si allargherà alla sua esperienza di attore, con i personaggi che Verdone ha creato, regalandoci una straordinaria galleria di tutte le possibili declinazioni dell’umano, sano e insano”. L’impatto della comunicazione scientifica sulla società è emerso chiaramente durante la pandemia: “Da quando il sapere scientifico è uscito dai laboratori e dagli ospedali per entrare nei salotti tv e nelle case degli italiani, è aumentata la responsabilità sociale del medico e del ricercatore nel veicolare una corretta informazione – spiega il professor Marco Montorsi, rettore Humanitas University -. Questo significa, da un lato, avere dimestichezza delle logiche sottese al mondo dei media, vecchi e nuovi, dall’altro acquisire uno stile comunicativo efficace e sicuro, imparando le regole dello storytelling”. Durante l’evento sarà presentata la masterclass “Infodemia? No Grazie!” (8-9; 29-30 settembre) rivolta a medici, ricercatori e specialisti del mondo della salute, organizzata dai due atenei con la partecipazione di una faculty che unisce le competenze per le quali essi rappresentano, in Italia, casi di eccellenza. Interverranno scienziati – Alberto Mantovani, Maria Rescigno, Marinos Kallikourdis e Giampaolo Perna – professionisti della comunicazione e studiosi delle scienze sociali: Gabriele Bertipaglia, Walter Bruno, Andrea Camaiora, Nicoletta Carbone, Tonia Cartolano, Gilberto Corbellini, Guido Di Fraia, Monica Maggioni, Paolo Maggioni, Marco Magheri, Daniele Manca, Anna Meldoles, Alberto Mingardi, Luigi Ripamonti e Roberta Villa. La recente pandemia ha messo in risalto una criticità legata alla comunicazione: tra medico e paziente, tra istituzioni e cittadini, tra scienziati e giornalisti. Obiettivo della Masterclass è cercare di migliorare la capacità di comunicare la salute e la scienza partendo dalla consapevolezza che, oltre a combattere contro le pandemie, è importante prepararsi a contrastare la minaccia dell’infodemia.(ITALPRESS).

Photo Credits: www.agenziafotogramma.it

Cronaca

Catania “Serve un riconoscimento concreto per i professionisti sanitari”

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ROMA (ITALPRESS)- “Le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione soffrono di una scarsa attrattività, dovuta a prospettive professionali limitate e a opportunità lavorative non adeguate. E’ sempre più raro, oggi, che i giovani decidano di intraprendere tali percorsi professionali, poichè a essi non corrisponde il giusto riconoscimento di valore, sia dal punto di vista economico sia in termini di progressione di carriera”. E’ quanto ha dichiarato Diego Catania, Presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM e PSTRP), nell’ambito di un incontro inter-istituzionale presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca. Sul tavolo di discussione, il confronto tra il sistema universitario, le professioni e il mercato del lavoro, con un accento particolare sulle difficoltà e sulle prospettive future delle nuove generazioni di professionisti.
Catania si è soffermato sull’evoluzione delle competenze delle professioni sanitarie, che risulta «non pienamente supportata dai percorsi accademici, poco allineati con le nuove esigenze del sistema sanitario e delle complesse domande di cura dei cittadini». Il Presidente ha inoltre messo in luce la condizione di precarietà vissuta da diversi docenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie, che faticano a trovare riconoscimento e collocazione in ruoli universitari stabili e si trovano perciò a operare a titolo gratuito, senza prospettive di crescita a livello accademico.
Il divario tra il panorama formativo e accademico e la realtà del sistema sanitario ha un impatto diretto sull’attrattività dei corsi di laurea, che negli ultimi anni risulta in calo costante, prospettando, in assenza di un’inversione di rotta, un sistema salute segnato da carenze strutturali incolmabili.
Tra le altre cause rilevate per la carenza di professionisti nel SSN, il Presidente ha evidenziato le retribuzioni non competitive, l’assenza di percorsi di carriera strutturati e la presenza del vincolo di esclusività, che limita la possibilità di esercitare la professione con modalità più autonome e flessibili tipiche delle professioni intellettuali.
«Quando parliamo di professionisti sanitari, parliamo di profili che negli ultimi anni hanno conosciuto una crescita decisiva sul piano delle competenze e delle responsabilità. Tale evoluzione, tuttavia, viene “tarpata” da un’assenza di sbocchi di carriera in senso orizzontale e verticale, tenendo i professionisti costretti in ruoli rigidi e al di sotto delle loro potenzialità, con una valorizzazione insufficiente anche dal punto di vista economico. Mancano ancora, inoltre, percorsi adeguati di riconoscimento delle competenze specialistiche e avanzate».
«Quello che spesso capita – ha osservato Catania – è che i tempi di risposta al cambiamento sono troppo lunghi. Il Paese evolve, i bisogni dei cittadini cambiano, ma la politica fatica ad adeguarsi: rincorre invece di guidare».
Tale distanza temporale tra la realtà operativa e l’intervento normativo, così com’è, rischia di compromettere l’efficacia del sistema sanitario. Per questo motivo, secondo il Presidente, è fondamentale attivare processi di consultazione più rapidi, condivisi e flessibili tra istituzioni, università e mondo del lavoro. Solo così sarà possibile intercettare tempestivamente le trasformazioni in atto, rendendo le professioni sanitarie non solo più attrattive, ma soprattutto più pronte a rispondere alle sfide future della sanità pubblica.
– foto ufficio stampa FNO TSRM e PSTRP –
(ITALPRESS).

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BREAKING NEWS LOMBARDIA – 2 APRILE 2025

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In questa edizione: Garlasco, nelle nuove indagini spunta una donna – Sei kg di hashish camuffati in cioccolata, arrestato a Voghera – Capriolo sfonda vetrina ed entra in negozio parrucchiera a Pavia – Ragazza ferita alla nuca in casa a Cinisello – Finanza sequestra 33 milioni a Iperal e a colosso logistica – Maxi blitz della Polizia a Milano contro rapine in strada – Principio d’incendio all’ospedale di Luino, danni e disagi – Indagato perché picchiava le figlie, si dimette il consigliere Singh – Sala: “Sullo stadio obiettivo chiudere tutto entro estate” – Sulle metro di Milano i messaggi dei bimbi autistici – Raccolta rifiuti Raee, Lombardia prima regione – ProntoMeteo Lombardia per il 3 Aprile.

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Medio Oriente, Tajani “sostegno a iniziative di pace dei Paesi arabi”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il governo è in prima linea nell’impegno prioritario per arrivare al cessate il fuoco e alla liberazione di tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, nonchè per favorire l’accesso ai beni umanitari lungo la striscia di Gaza: per questo sosteniamo l’esercizio di mediazione in corso dei partner arabi e degli Stati Uniti per aprire una nuova finestra di pace”. Lo sottolinea il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani durante il question time alla Camera.

Hamas è responsabile di tutto ciò che sta accadendo, ma nei nostri contatti con Israele ribadiamo costantemente l’assoluta necessità di una reazione proporzionata – continua Tajani, – La popolazione di Gaza sta pagando un prezzo altissimo per la follia terroristica. La politica estera di questo governo è impegnata fin dal primo momento nell’assistenza umanitaria alla popolazione palestinese: è attualmente in corso un’altra evacuazione da Gaza verso la Giordania, di 30 persone tra cui 18 minori; non è un’evacuazione medica, ma di parenti di cittadini italiani titolari di permessi di soggiorno. Vogliamo lavorare sulla ricostruzione della striscia, focalizzandoci soprattutto sul settore sanitario, e abbiamo accolto con favore l’iniziativa araba di un piano per la ricostruzione di Gaza: il ruolo dei paesi arabi moderati è essenziale per il rilancio dell’accordo sul cessate il fuoco. Seguiamo con preoccupazione anche gli sviluppi in Cisgiordania, che rischiano di avere un impatto rilevante sull’intera regione”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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