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Ferlaino “E’ lo scudetto di Napoli, c’è solo gente felice”
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Come ho vissuto questo terzo scudetto? Le partite le ho viste in televisione, ma poi sono sceso in strada e ho visto Napoli piena di felicità. E’ la festa dello scudetto, ma anche la festa della felicità, non c’è palazzo che non abbia una bandiera azzurra. Tutti esultano, non ci sono poveri o ricchi, gente di destra o di sinistra. Esiste solo gente felice”. Corrado Ferlaino, il presidente dei primi due scudetti del Napoli, racconta così, ospite di ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1, l’atmosfera che si vive nella città partenopea dopo il successo con netto anticipo in campionato. “E’ lo scudetto di Napoli – sottolinea ancora Ferlaino – Se vince il campionato la Juventus, c’è un pomeriggio di festa a Piazza San Carlo e basta. Napoli, invece, ora è piena di turisti perchè tutti vogliono partecipare a questa grande festa della felicità”. Per quanto riguarda il futuro di Spalletti, “penso che De Laurentiis sappia risolvere questo problema, solo lui può risolverlo. E’ inutile dare consigli, anche perchè De Laurentiis non ascolta nessuno. Ma non è un grande problema: chiunque sarà l’allenatore o il presidente, dovrà solo continuare a vincere come sta facendo ora il Napoli. Noi siamo orgogliosi di questa vittoria”. “Il rapporto ricucito tra dirigenza e tifoseria? Credo sia un problema secondario. La cosa più importante è che il Napoli deve continuare a vincere. De Laurentiis deve tenersi Giuntoli, che è molto bravo, e Spalletti. Sono due campioni, perderli sarebbe un peccato”. Il Napoli sarà competitivo anche in Champions il prossimo anno: “Certamente sì, lo dico da tifoso. Al Napoli si sono aperti grandi scenari, speriamo che i giocatori riescano a coglierli per continuare a vincere, anche in Europa”. De Laurentiis ha fatto notare che lo scudetto sarebbe arrivato anche prima se non ci fossero state delle irregolarità a frenare gli azzurri: “Non so cosa siano queste frenate, non riesco a capire. Comunque è una cosa secondaria, l’importante è che il Napoli abbia vinto lo scudetto. Chi se ne frega dei se o dei ma”, chiosa Ferlaino.
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(ITALPRESS).
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Doppietta di Lautaro in amichevole con l’Argentina. Milan in ansia per Pulisic, problema muscolare con gli Usa
Pubblicato
2 ore fa-
15 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Vittoria per gli Stati Uniti ma tifosi del Milan in ansia. Al Dick’s Sporting Goods Park di Commerce City, la nazionale a stelle e strisce ribalta l’Australia, che era imbattuta da 12 partite: 2-1 il finale, al vantaggio di Bos replica una doppietta di Wright, in entrambi i casi su assist di Roldan. Ma alla mezz’ora Pulisic ha dovuto chiedere il cambio: “Ha avvertito qualcosa al bicipite femorale della coscia destra, domani volerà in Italia, non possiamo dire altro”, ha fatto sapere il ct Pochettino.
Lionel Messi si è invece preso la scena a Fort Lauderdale: dopo aver saltato il test col Venezuela a Miami, il fuoriclasse argentino è stato fra i migliori nel 6-0 rifilato in amichevole dall’Argentina a Portorico: due assist – di cui uno splendido di tacco per Lautaro Martinez – in 90 minuti da assoluto protagonista. Lo stesso Lautaro, entrato al 61′, si è messo in evidenza con una doppietta, due gol anche per MacAllister, completano lo score Montiel e l’autorete di Echevarria.
Pareggio senza gol ad Harrison fra Canada e Colombia: a secco lo juventino Jonathan David, in campo per tutta la gara, che si è però visto annullare una rete per fuorigioco. Finisce infine 1-1 fra Messico ed Ecuador: El Tri avanti con Berterame, risponde Alcivar dal dischetto.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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L’Italia batte Israele, 3-0 in un clima spettrale. Azzurri certi dei playoff per i Mondiali
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12 ore fa-
15 Ottobre 2025di
Redazione
UDINE (ITALPRESS) – È un’Italia che sa segnare e fare un piccolo passo avanti verso i Mondiali americani. Ma è anche l’Italia che dà l’idea di non essere ancora solida come Gennaro Gattuso vorrebbe. La sicurezza aritmetica del secondo posto del girone che vale i playoff è accompagnata dalla doppietta di Retegui, dal primo gol azzurro di Mancini e da qualche fragilità: finisce 3-0 contro Israele davanti ai 9.965 spettatori di Udine in un ‘Friuli’ blindato per le proteste dei movimenti pro-pal, che si sono parzialmente manifestate anche sugli spalti con i fischi al momento dell’inno degli ospiti. È la quarta vittoria consecutiva da ct per Gattuso, sicuramente la più importante finora, anche se il primo posto sembra essere saldo nelle mani di una Norvegia dominatrice del girone I con 18 punti e una differenza reti di +26. L’Italia ha tre lunghezze in meno e sa bene che lo scontro diretto del 16 novembre a San Siro difficilmente metterà in palio il primo posto utile per la qualificazione diretta. Per ora il Ct si gode i pregi dei suoi azzurri: la manovra, la riaggressione e la produzione offensiva (16 gol segnati in 4 gare).
Non sempre però la distanza tra i reparti è giusta, anzi al 28′ serve il miglior Donnarumma per negare il gol a Solomon dopo una rapida ripartenza israeliana. La pressione azzurra non è sfilacciata come quella che produsse il rocambolesco 4-5 di Debrecen, ma le occasioni di Israele sono tante. Anche i tifosi se ne accorgono. La partita – iniziata con il minuto di silenzio in memoria dei tre carabinieri rimasti uccisi nell’esplosione a Castel d’Azzano – si chiude con gli applausi che sanno anche di sospiro di sollievo per il risultato. Gattuso non ama la retroguardia a 3, ma senza Bastoni (squalificato) non esita a schierarla, affidandosi alle marcature preventive di Mancini contro i dribblomani israeliani. In attacco, senza Kean infortunato, spazio a Raspadori e Retegui. È l’ex Atalanta a sbloccare il risultato nel recupero del primo tempo, guadagnandosi e trasformando il rigore che cancella l’errore con l’Estonia. È il decimo gol azzurro del bomber dell’Al-Qadisiyya, che nella ripresa fa coppia con Pio Esposito, entrato al posto di uno spento Raspadori.
Al 59′ serve il solito Donnarumma per salvare l’Italia con un gran intervento d’istinto sul diagonale di Gloukh. L’estremo difensore non si prende la copertina solo perché Retegui decide di chiudere la gara in grande stile al 74′: scippa il pallone a Toriel, si coordina e lascia partire un tiro che si infila all’incrocio dei pali. Nel finale si aprono gli spazi, ma Pio Esposito spreca l’occasione a due passi dalla porta su assist del solito Retegui. Ci pensa Mancini a firmare il tris nel recupero: colpo di testa e palla in rete. Festa anche per Piccoli e Cambiaghi, che si godono l’esordio. Forze fresche in più per un’Italia che tornerà in campo a novembre contro Moldavia e Norvegia.
IL REGOLAMENTO PER LA QUALIFICAZIONE AI MONDIALI E PER I PLAYOFF
LE PAROLE DI GATTUSO
“Siamo stati bravi, la partita di un mese fa ce la ricordavamo. Complimenti ai ragazzi, hanno coperto bene il campo, ma anche gli avversari hanno creato qualcosa. Sono soddisfatto, non aver preso gol è importante. Ho visto grande spirito, Locatelli ha fatto una grande partita. Raspadori ha faticato, ma ha fatto quel che doveva fare. Avevamo tutto da perdere, si è parlato tantissimo e siamo stati bravi”. Lo ha detto, a Rai Sport, il ct azzurro Gennaro Gattuso dopo la vittoria dell’Italia per 3-0 contro Israele nel match di qualificazione ai Mondiali. “Dobbiamo saper soffrire, le partite poche squadre al mondo possono comandarle – ha aggiunto il tecnico dell’Italia -. Quando abbiamo palla abbiamo qualità, ma dobbiamo ritrovare compattezza. Si possono commettere errori, ma bisogna lavorare centimetro dopo centimetro. Su questo dobbiamo migliorare”.
A novembre si tornerà in campo per gli ultimi due impegni del girone, ma la testa è già sul playoff, che sarà con ogni probabilità l’unica via a disposizione degli azzurri verso il Mondiale: “Dobbiamo sperare che Dio ce la mandi buona e di non perdere giocatori. Faremo ora due partite serie, provando chi ha avuto fino ad adesso meno spazio”, ha concluso Gattuso.
IL TABELLINO
ITALIA (3-5-2): Donnarumma 7.5; Di Lorenzo 6, Mancini 7, Calafiori 6; Cambiaso 6.5 (40′ st Spinazzola), Barella 6.5, Locatelli 6 (40′ st Cristante), Tonali 6 (46′ st Cambiaghi sv), Dimarco 6; Raspadori 5.5 (1′ st Esposito 5.5), Retegui 8 (46′ st Piccoli sv). In panchina: Meret, Vicario, Gabbia, Udogie, Orsolini, Frattesi, Coppola. Allenatore: Gattuso 6.5.
ISRAELE (4-2-3-1): Glazer 6; Dasa 6 (44′ st Mizrahi sv), Baltaxa 4.5, Blorian 6, Revivo 6; E. Peretz 6 (30′ st Abu Fani 6), Khalaili 6 (27′ st Toriel 4.5); Biton 6, Gloukh 6, Solomon 6 (44′ st Shua sv); Baribo 5 (27′ st Turgeman 5.5). In panchina: D. Peretz, Tzur, Gandelman, Azoulay, Noy, Gropper, Stoinov. Allenatore: Ben Simon 5.
ARBITRO: Turpin (Fra) 6.
RETI: 46′ pt Retegui (rig); 29′ st Retegui, 48′ st Mancini.
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Biglietti emessi 9.965 per un incasso di 174.113 euro. Ammoniti: Biton, Tonali, Barella. Angoli: 4-3 per l’Italia. Recupero: 1′; 4′.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Sport
L’Italia U21 resta a punteggio pieno verso Euro 2027, 5-1 all’Armenia
Pubblicato
14 ore fa-
14 Ottobre 2025di
Redazione
CREMONA (ITALPRESS) – Un po’ di fatica nello sbloccare la gara ma ancora un’ottima prestazione per l’Italia Under 21, che prosegue nel suo percorso netto, centrando la quarta vittoria in altrettante partite giocate nelle qualificazioni agli Europei 2027 di categoria. Allo “Zini” di Cremona termina per 5-1 la partita contro l’Armenia, l’avversario sulla carta più abbordabile del girone ma che, con il suo atteggiamento ultra difensivo, ha di fatto intasato qualsiasi linea di passaggio complicando la partita agli azzurrini nella prima frazione. Italia, quindi, in vetta con 12 punti all’attivo, come la Polonia, prima per la migliore differenza reti: il prossimo mese si giocherà lo scontro diretto.
A Cremona scendono in campo gli stessi undici che hanno dato spettacolo contro la Svezia a Cesena: primo pericolo al 16′, quando Marianucci sbaglia l’appoggio arretrato e spalanca una prateria per Eloyan, che strozza troppo il tiro. All’Italia serve una scossa, che arriva con Ndour: prima un palo colpito di testa, poi il rigore conquistato anticipando Bandikian, che lo calcia; sul dischetto va il centrocampista della Fiorentina, che però calcia in modo debole e per niente angolato, facilitando la parata di Matinyan. Nel primo tempo succede poco altro: l’Italia ha sempre palla ma è difficile trovare spazi.
Serve l’intuizione di Baldini, che puntualmente arriva a inizio ripresa: entra Dagasso, che punge la difesa armena con i suoi inserimenti. Uno di questi vale il vantaggio al 59′, merito anche della grande imbucata di Pisilli. Come spesso accade, questo è l’episodio che sblocca la partita: appena tre minuti, infatti, e Bartesaghi accomoda tutto facile per la rete di Camarda a porta vuota. Dieci minuti più tardi, il classe 2008 trova la doppietta di testa sul cross di Dagasso. Ancora tre minuti e Pisilli si mette in proprio con uno slalom speciale in area, Matinyan è incerto nella ribattuta e Fini insacca il facile tap-in. Al 78′, Palmisani controlla male sul retropassaggio di Bartesaghi e Vardanyan ne approfitta rubando palla e segnando la rete della bandiera. C’è spazio anche per il palo di Koleosho, altro grande protagonista della partita a cui è mancato solo il gol; poco male, perché fornisce l’assist per la rete di Ekhator nel recupero.
LE PAROLE DI BALDINI
“Queste partite sembrano quelle del giovedì, in cui la squadra non ha voglia, è stanca. Poi nel secondo tempo, facendo qualche cambio, c’è lo spirito giusto e finisce così. Per fortuna, perché oggi partite facili non ce ne sono più, le brutte figure si possono fare, il calcio è fatto di tante insidie. Abbiamo buttato via un tempo, ma sono cose normali, l’importante è portare a casa la partita, nel secondo tempo siamo stati bravi a concretizzare”. Così Silvio Baldini, ai microfoni della Rai. Tra un mese, lo scontro diretto contro la Polonia: “La prossima partita è più facile dal punto di vista mentale, sanno che è lo scontro diretto e che bisogna assolutamente vincere, non avranno questo approccio – spiega ancora Baldini -. Bravo a scegliere i cambi? Sono un po’ allergico ai complimenti, perché sono come sonniferi. Li ricevi e ti adagi. A me piace rimanere sulla corda: in questo sport essere bravi vuol dire aver ottenuto il risultato finale. Camarda? È un talento, non lo scopriamo oggi, sappiamo che è bravo”.
IL TABELLINO
ITALIA (4-3-3): Palmisani 6.5; Palestra 6 (32′ st Fortini 5), Marianucci 5.5 (1′ st Guarino 6), Mane 7, Bartesaghi 6.5; Pisilli 7.5, Lipani 6.5, Ndour 6 (1′ st Dagasso 8); Cherubini 6.5 (28′ st Fini 6.5), Camarda 7.5 (28′ st Ekhator 6.5), Koleosho 8. In panchina: Mascardi, Idrissi, Faticanti, Berti. Allenatore: Baldini 6.5.
ARMENIA (4-4-2): Matinyan 6.5; Tarloyan 5, Manukyan 6.5, A. Hakobyan 5.5, Bandikian 5.5; K. Hovhannisyan 6 (23′ st Askaryan 6), N. Hovhannisyan 6 (23′ st Afyan 6), Sargsyan 6 (31′ st Ayvazyan sv), D. Habokyan 5.5 (23′ st Vardanyan 6.5); M. Hakobyan 6.5, Eloyan 5.5 (12′ st Garibyan 5.5). In panchina: Ghazaryan, Avetisyan, Sukiasyan, Tsarukyan. Allenatore: Gyulbudaghyants 5.5.
ARBITRO: Levi (Israele) 5.5.
RETI: 14′ st Dagasso, 17′ st Camarda, 27′ st Camarda, 30′ st Fini, 33′ st Vardanyan, 46′ st Ekhator.
NOTE: serata serena; terreno di gioco in buone condizioni. 2.525 gli spettatori presenti. Espulso: Fortini, al 40′ st, per doppia ammonizione. Ammoniti: Sargsyan, M. Hakobyan, Marianucci. Angoli: 11-0 per l’Italia. Recupero: 3′; 4′.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).


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